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erasmus

Da oltre 30 anni l'Erasmus permette a tanti giovani di studiare all’estero. Sono oltre 9 milioni (500mila gli italiani) le persone che hanno partecipato al programma Erasmus+ negli ultimi 30 anni e circa 800mila quelle che hanno beneficiato del programma nel solo 2017.
In questo periodo le università di tutta Italia stanno pubblicando le graduatorie con i vincitori delle borse.
Sei hai vinto l'Erasmus per l'anno 2019/2020, oltre a farti i complimenti, Skuola.net ti dà dei consigli pratici per non farti trovare impreparato, in particolare a livello burocratico.
Il programma Erasmus, è bene ricordare, prevede un periodo di mobilità di almeno 90 giorni e si può ottenere il riconoscimento di almeno una attività didattica svolta presso la sede ospitante.

Erasmus: guida pratica per prepararsi alla partenza

Cosa fare, dunque, prima di partire per la sede prescelta?
  • Application Procedure
  • Bisogna registrarsi presso l'Università ospitante, completando l'Application Procedure. Infatti, l'Ufficio mobilità del proprio ateneo invia la candidatura dello studente alle università ospitanti, poi lo stesso studente deve presentare domanda di ammissione presso la sede estera.
    I vincitori di borsa dovranno verificare le procedure e le scadenze per presentare istanza e i requisiti specifici (linguistici, di accesso ai corsi) dell'Università ospitante consultando i siti web della sede prescelta. In caso di rifiuto non è possibile il ricollocamento in altra sede. E attenzione: un numero sempre più elevato di atenei stranieri richiede una certificazione linguistica superiore all'A2.

  • Learning Agreement
  • Poi bisogna ottenere l'approvazione del Learning Agreement dal proprio corso di studio, in altre parole, il consiglio di corso di laurea dovrà approvare quali materie potrai sostenere nell'università straniera. Alcuni corsi di studio fissano delle scadenze per presentare il Learning Agreement e ottenere il riconoscimento. Il documento dovrà essere approvato e firmato in tutte le sue parti. Previsti tempi lunghi, dunque bisogna immediatamente muoversi.
    Dovrai, inoltre, firmare e caricare sul portale anche l'accordo di mobilità, cioè il documento che regola i diritti/doveri principali dello studente Erasmus+ durante la mobilità: bisogna leggerlo, compilarlo, stamparlo e firmarlo.

  • Documenti
  • Per poter soggiornare in un paese dell’Unione Europea è sufficiente la carta d’identità. Verifica che non sia scaduta o in scadenza durante il periodo all’estero. Per quanto riguarda l'assistenza sanitaria è valida la tessera sanitaria europea che prevede diverse modalità di utilizzo a
    seconda del paese di destinazione. È necessario informarsi prima della partenza presso la sede ospitante sulle modalità di accesso all’assistenza sanitaria. Attenzione, però: Islanda, Norvegia, Liechtenstein e Svizzera non rientrano tra i paesi con stesso regime di accesso dei 28 paesi dell'Unione Europea. Dunque, in questo caso, bisognerà presentarsi con congruo anticipo all'Ambasciata del paese ospitante per verificare quali siano le pratiche burocratiche.

  • Brexit
  • E con la Brexit cosa succede? Al momento nulla, ma occorre, anche in questo caso, contattare con largo anticipo ambasciata o consolato inglese al fine di ottenere informazioni aggiornate.

  • Sostegno linguistico online
  • Il sostegno linguistico online (Online Linguistic Support, OLS) è concepito per aiutare coloro che partecipano al programma Erasmus+ a migliorare la padronanza della lingua in cui dovranno lavorare, studiare o svolgere attività di volontariato all’estero, affinché possano trarre il massimo vantaggio da questa esperienza. La partecipazione all’OLS è obbligatoria per tutti gli studenti di un posto scambio Erasmus pena l’eventuale restituzione dell’ultima mensilità del contributo finanziario Erasmus. Ogni anno più di 350 000 partecipanti del programma Erasmus+ verificano le loro competenze linguistiche con l'OLS e hanno la possibilità di migliorarle grazie ai corsi di lingua offerti dal sistema.

  • Altre cose da ricordare
  • Non dimenticare anche di rinnovare l'iscrizione all'università (le partenze, infatti, sono previste da settembre in poi) prima di partire.
    La data di inizio della mobilità è stabilita dalla sede ospitante; è tua responsabilità informarti a riguardo. Se, invece, la sede estera non fornisce indicazioni precise dovrai decidere in base alla data di inizio delle lezioni.
    La durata della mobilità così come previsto dall’accordo di mobilità potrebbe non coincidere con la durata del semestre presso la sede ospitante.

Data pubblicazione 16 Aprile 2019, Ore 14:59
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