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Versione originale in latino


Libertorum praecipue suspexit Posiden spadonem, quem etiam Britannico triumpho inter militares viros hasta pura donavit; nec minus Felicem, quem cohortibus et alis provinciaeque Iudaeae praeposuit, trium reginarum maritum; et Harpocran, cui lectica per urbem vehendi spectaculaque publice edendi ius tribuit; ac super hos Polybium ab studiis, qui saepe inter duos consules ambulabat; sed ante omnis Narcissum ab epistulis et Pallantem a rationibus, quos decreto quoque senatus non praemiis modo ingentibus, sed et quaestoriis praetoriisque ornamentis honorari libens passus est; tantum praeterea adquirere et rapere, ut querente eo quondam de fisci exiguitate non absurde dictum sit, abundaturum, si a duobus libertis in consortium reciperetur.

Traduzione all'italiano


Tra i suoi liberti, ebbe particolare stima per l'eunuco Poside al quale, in occasione del suo trionfo sui Britanni, donò, in mezzo ai suoi ufficiali, un'asta senza ferro terminale. Non minore affetto ebbe per Felice, al quale fece comandare alcune coorti e alcune ali della cavalleria, poi governare la provincia della Giudea: fu sposo di tre regine. Vi era poi Polibio, suo archivista, che spesso andava a spasso in mezzo ai due consoli; ma sopra tutti vi era Narciso, suo segretario, e Pallante, suo sovraintendente, ai quali vide con piacere assegnare con decreto del Senato, non soltanto enormi ricompense, ma anche le insegne di questore e di pretore; inoltre permise loro di ammassare con rapacità così grandi ricchezze che, lamentandosi un giorno della povertà della sua cassa personale, gli fu risposto, non senza ragione, che "se avesse preso per soci i suoi due liberti, rigurgiterebbe di argento".

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