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[1] Ὀλίγου δέω χάριν ἔχειν, ὦ βουλή, τῷ κατηγόρῳ, ὅτι μοι παρεσκεύασε τὸν ἀγῶνα τοῦτον, εἰ πρότερον οὐκ ἔχων πρόφασιν ἐφ' ἧς τοῦ βίου λόγον δοίην, νυνὶ διὰ τοῦτον εἴληφα. καὶ πειράσομαι τῷ λόγῳ τοῦτον μὲν ἐπιδεῖξαι ψευδόμενον, ἐμαυτὸν δὲ βεβιωκότα μέχρι τῆσδε τῆς ἡμέρας ἐπαίνου μᾶλλον ἄξιον ἢ φθόνου· διὰ γὰρ οὐδὲν ἄλλο μοι δοκεῖ παρασκευάσαι τόνδε μοι τὸν κίνδυνον οὗτος ἢ διὰ φθόνον.
Manca poco che io debba ringraziare, o assemblea, questo accusatore, perché mi ha intentato questo processo qui, infatti prima non avevo occasione di dare conto della mia vita, posso farlo ora che l’ho ottenuta proprio da costui, e tenterò di dimostrare con il [mio] discorso che costui dice il falso, e che invece io fino all’altro giorno sono vissuto più degno di lode che di invidia; infatti per nessun’altra ragione mi pare che costui abbia intentato questo processo se non per invidia.
ου πολλοῦ→espressione idiomatica [manca poco che...]
χαριν εχειν→ringraziare
κατηγορω→accusatore
παρασκευασε→indicativo aoristo attivo da παρασκευαζω (preparare→intentare]
αγῶνα→processo
εφ’ἥς→pronome relativo [in base al quale]
δοιην→ott. aoristo att. da διδωμι [dare]
ειλεφα→indicativo perfetto II attivo da λαμβάνω[prendere, ottenere]
πειρασομαι→indicativo futuro medio da πειρἀω [tentare, provare]
ἐπιδειξαι→infinito aoristo attivo da επιδεικνυμι, mostrare, dimostrare[ regge la participiale] retto da πειρασομαι
ψευδομενον→participio presente medio-passivo da ψευδω(ingannare, mentire) retto da ἐπιδειξαι
βεβιωκότα→participio perfetto attivo da βιοω[vivere] retto da ἐπιδειξαι
μεχρί→ fino a…regge τησδε της ημερας
επαινου→retto da αξιον
μᾶλλον αξιον→comparativo
ἤ→introduce II termine di paragone
φθονου→II termine di paragone
ουδέν→niente, nessuna cosa (neutro da ουδ-είς,-μία,-έν)
ἀλλο→aggettivo irregolare in forma neutra da ἀλλος,-η,-ο
κινδυνος→ pericolo→processo, unito concettualmente con αγῶνα
[2] καίτοι ὅστις τούτοις φθονεῖ οὓς οἱ ἄλλοι ἐλεοῦσι, τίνος ἂν ὑμῖν ὁ τοιοῦτος ἀποσχέσθαι δοκεῖ πονηρίας; εἰ μὲν γὰρ ἕνεκα χρημάτων με συκοφαντεῖ – εἰ δ' ὡς ἐχθρὸν ἑαυτοῦ με τιμωρεῖται, ψεύδεται· διὰ γὰρ τὴν πονηρίαν αὐτοῦ οὔτε φίλῳ οὔτε ἐχθρῷ πώποτε ἐχρησάμην αὐτῷ.
Evidentemente colui che invidia coloro dei quali gli altri hanno pietà, questo tale da quale malvagità vi sembra poter essere lontano? Se infatti mi accusa per le mie ricchezze, se mi vuole punire come un suo nemico dice il falso; infatti a causa della sua malvagità giammai io l’ho frequentato né come amico né come nemico.
καιτοι→avverbio (evidentemente)
ὅστις→pronome relativo indefinito (ος + τις) [anche interrogativo]
φθονεω→ regge il dat. (τουτοις)
ελεουσι→vd. elemosina
συκοφαντεῖ→indicativo presente attivo da συκοφαντεῖ
συκή+φημί→tra gli Ateniesi esisteva un uso, voluto dai magistrati, che sguinzagliavano dei soldati nelle campagne per vedere se alcuni proprietari terrieri avevano fatto incetta di fichi, che erano un alimento base della dieta degli antichi, al fine di aumentare l’offerta ed aumentare il prezzo. Questi soldati parlavano (φημί), quindi, di fichi (συκή) coi magistrati. Di conseguenza un “sicofante” era un tacito accusatore, poiché riferiva ai magistrati un’azione illecita.
[3]ἤδη τοίνυν, ὦ βουλή, δῆλός ἐστι φθονῶν, ὅτι τοιαύτῃ κεχρημένος συμφορᾷ τούτου βελτίων εἰμὶ πολίτης. καὶ γὰρ οἶμαι δεῖν, ὦ βουλή, τὰ τοῦ σώματος δυστυχήματα τοῖς τῆς ψυχῆς ἐπιτηδεύμασιν ἰᾶσθαι, εἰκότως. εἰ γὰρ ἐξ ἴσου τῇ συμφορᾷ καὶ τὴν διάνοιαν ἕξω καὶ τὸν ἄλλον βίον διάξω,
τί τούτου διοίσω;
Ormai dunque, o assemblea, è chiaro che prova invidia [nei miei confronti] perché sebbene risulti colpito da una tale claudicanza (lett.: menomazione fisica), io sono un cittadino migliore di questo [accusatore]. Ed infatti io credo, o assemblea, che la menomazione fisica debba essere curata con le virtù dello spirito. Se infatti io avrò un modo di pensare simile alla mia claudicanza (lett.: menomazione fisica) e condurrò una vita diversa [dal mio modo di pensare], in che cosa mi differenzierò da costui?
φθονῶν→participio presente attivo contratto da φθονεω (+dat.) retto da δῆλός ἐστι
οτι(τοιαύτη)→causale
κεκρημένος→part. perfetto medio da κραομαι (usare, frequentare), concessivo
βελτίων→comparativo da ἀγαθος (II termine: τουτου)
ιᾶσθαι→infinito presente medio-passivo da ιᾶομαι (curare)
Periodo ipotetico della realtà:
ει εξω, ει διαξω→ protasi
διοισω→apodosi
ἕξω→indicativo futuro attivo da ἔχω [ἔξω→fuori]
διάξω→indicativo futuro attivo da διἀγω(conduco)
διοίσω→indicativo futuro attivo da διαφέρω (differire, essere diverso)
[4]Περὶ μὲν οὖν τούτων τοσαῦτά μοι εἰρήσθω· ὑπὲρ ὧν δέ μοι προσήκει λέγειν, ὡς ἂν οἷόν τε διὰ βραχυτάτων ἐρῶ. φησὶ γὰρ ὁ κατήγορος οὐ δικαίως με λαμβάνειν τὸ παρὰ τῆς πόλεως ἀργύριον· καὶ γὰρ τῷ σώματι δύνασθαι καὶ οὐκ εἶναι τῶν ἀδυνάτων, καὶ τέχνην ἐπίστασθαι τοιαύτην ὥστε καὶ ἄνευ τοῦ διδομένου τούτου ζῆν.
Riguardo a questi fatti, dunque, bastino le parole che ho detto (opp.: sono state dette queste parole); riguardo poi a quei fatti che mi conviene ancora esporre per quanto mi è possibile ne parlerò alquanto brevemente. Infatti l’accusatore afferma che io ricevo la pensione da parte della città in modo illecito (lett.: non secondo giustizia); ed infatti (aggiunge) che io sto bene fisicamente (lett.: sono potente nel corpo) e che non faccio parte (lett.: sono) degli invalidi, e che io esercito un mestiere (lett.: conosco un’arte) tale che io possa vivere anche senza questo sussidio (lett.: questa cosa data).
εἰρήσθω→imp.perf. da λέγω (cong. Esortativo o indicativo al passato pr.)
ὧν→τούτων ἅ (attr. del relativo nel caso del dimostrativo)
ὡς ἂν οἷόν(τε)→(verbo essere sottinteso) come è possibile
ἐρῶ→futuro indicativo da λέγω
φησὶ→φημί
κατήγορος→l’accusatore
ἀργύριον→(argento, denaro) qui pensione
δύνασθαι→inf. Pres. Da δυναμαι
ἐπίστασθαι→ infinito presente m.p. da ἐπίσταμαι(sapere)
ειναι τῶν αδυνατων→far parte degli invalidi
ωστε...ζῆν→ proposizione consecutiva con il verbo all’infinito
ζῆν→infinito presente attivo contratto da ζαω (vivere)
[5]καὶ τεκμηρίοις χρῆται τῆς μὲν τοῦ σώματος ῥώμης, ὅτι ἐπὶ τοὺς ἵππους ἀναβαίνω, τῆς δ' ἐν τῇ τέχνῃ εὐπορίας, ὅτι δύναμαι συνεῖναι δυναμένοις ἀνθρώποις ἀναλίσκειν. τὴν μὲν οὖν ἐκ τῆς τέχνης εὐπορίαν καὶ τὸν ἄλλον τὸν ἐμὸν βίον, οἷος τυγχάνει, πάντας ὑμᾶς οἴομαι γιγνώσκειν·
Ed egli si serve come prove della mia salute fisica (lett.: della mia forza), del fatto che me ne vado a cavallo, del vantaggio economico [insito] nel mio mestiere, del fatto che sono in grado di frequentare uomini che possono sperperare abbondantemente. Ma io penso che tutti voi conosciate il vantaggio economico [che proviene da…] della mia professione ed anche [tutta] la rimanente mia vita, quale si dà il caso che sia, comunque anche io ne parlerò brevemente.
Τεκμερίοις→dativo plurale da τεκμερίον (prova) retto da χρῆται
χρῆται→ pr.indicativo da χράομαι contratto→χρῶμαι (+dat.: servirsi di, usare, cfr. utor+abl.)
δυναμαι→potere, essere in grado di, essere potente, forte
συνεῖναι→ da συνειμί inf.pr. (+dat, essere con, frequentare)
αναλίσκειν→infinito pr. da αναλίσκω (sperperare)
οἴομαι regge l’oggettiva “πάντας υμᾶς γιγνωσκειν”…
οἷος τυγχάνει (ὤν)→quale si dà il caso che sia
ἐρῶ→futuro indicativo da λέγω
[6]ὅμως δὲ κἀγὼ διὰ βραχέων ἐρῶ. ἐμοὶ γὰρ ὁ μὲν πατὴρ κατέλιπεν οὐδέν, τὴν δὲ μητέρα τελευτήσασαν πέπαυμαι τρέφων τρίτον ἔτος τουτί, παῖδες δέ μοι οὔπω εἰσὶν οἵ με θεραπεύσουσι. τέχνην δὲ κέκτημαι βραχέα δυναμένην ὠφελεῖν, ἣν αὐτὸς μὲν ἤδη χαλεπῶς ἐργάζομαι, τὸν διαδεξόμενον δ' αὐτὴν οὔπω δύναμαι κτήσασθαι. πρόσοδος δέ μοι οὐκ ἔστιν ἄλλη πλὴν ταύτης, ἣν ἐὰν ἀφέλησθέ με, κινδυνεύσαιμ' ἂν ὑπὸ τῇ δυσχερεστάτῃ γενέσθαι τύχῃ.
Mio padre non mi ha lasciato nulla (in eredità) e questo qui è il terzo anno che non passo più gli alimenti a mia madre perché è morta, non ho figli che possano accudirmi. Ho acquisito un mestiere che può giovare poco, mestiere che io stesso ormai esercito con difficoltà e non posso ottenere uno che possa ereditarlo. Non ho nessuna entrata economica (lett.: a me non è entrata economica) eccetto questa (pensione) che qualora me la togliate, rischierei di cadere nella sorte più tremenda.
κατέλιπεν→ind.aor II attivo da καταλείπω
οὐδέν→niente(n.)
τρίτον ἔτος→agg. numerale neutro
τουτί→ in luogo di τουτο (e questo è il terzo anno che…)
πέπαυμαι→ regge τρέφων (indicativo prf medio παυομαι, smettere di, cessare)
τρέφων→regge τὴν μητέρα
εἰσὶν + dat. →dativo di possesso (εἰσὶν παῖδες μοι)
οἴ με θεραπεύσουσι→rel.finale (futuro)
κέκτημαι→ind. prf. medio da κτάομαι (acquistare, perfetto logico per possedere)
βραχεα→(avverbio) poco (lett.: brevemente)
ὠφελεῖν→procurare
αὐτὸς→sogg.
δυναμένην→che può (cfr. quae potest)
ἣν→(rel.) riferito a τέχνης (retto da ἐργάζομαι)
ήδη χαλεπῶς→ormai con difficoltà
κτησασθαι→infinito aoristo medio da κταομαι (acquistare, possedere)
τόν→uno
διαδεξόμενον→prt.fut. medio da διαδέχομαι (finale, perché possa ereditare)
πρόσοδος→{porta, entrata}[spazio vicino alla strada] entrata economica (trasl.)
-οι πρόσοδοι [le entrate economiche (di Atene) di Senofonte, I trattato economico]
πληευ+gen.-->questa che
ἄν ἀφἐληστέ με→[cong.aor.medio da αφαιρεω(togliere, sottrarre)] ἄν<ἐάν<εἰ ἄν (qualora voi me la togliate) →protasi per. ipotetico della possibilità
κινδυνεύσαι μ’ἅν→[ott.aor.attivo da κινδυνευω] apodosi (ἅν→eventualmente, idea già presente nel condizionale), regge γενέσθαι
[7]μὴ τοίνυν, ἐπειδή γε ἔστιν, ὦ βουλή, σῶσαί με δικαίως, ἀπολέσητε ἀδίκως· μηδὲ ἃ νεωτέρῳ καὶ μᾶλλον ἐρρωμένῳ ὄντι ἔδοτε, πρεσβύτερον καὶ ἀσθενέστερον γιγνόμενον ἀφέλησθε· μηδὲ πρότερον καὶ περὶ τοὺς οὐδὲν ἔχοντας κακὸν ἐλεημονέστα τοι δοκοῦντες εἶναι νυνὶ διὰ τοῦτον τοὺς καὶ τοῖς ἐχθροῖς ἐλεινοὺς ὄντας ἀγρίως ἀποδέξησθε· μηδ' ἐμὲ τολμήσαντες ἀδικῆσαι καὶ τοὺς ἄλλους τοὺς ὁμοίως ἐμοὶ διακειμένους ἀθυμῆσαι ποιήσητε.
Dunque poiché è possibile, o assemblea, salvarmi secondo giustizia, non mandatemi in rovina ingiustamente e non toglietemi, poiché sto diventando vecchio e privo di forze, quel sussidio (lett.: quello che) che mi avete concesso quando ero più giovane e più in forze (lett.: potente); e voi, che sembravate essere molto misericordiosi in precedenza anche nei confronti di coloro che non avevano nessuna menomazione fisica, ora, a causa di costui, non trattate con rigore (lett.: accogliete duramente) coloro che sono oggetto di misericordia anche da parte dei nemici; e non fate sì che si perdano d’animo anche tutti gli altri che si trovano nella mia stessa condizione, mentre osate compiere un’ingiustizia nei miei confronti.
μή...ἀπολἐσηιε→congiuntivo aoristo attivo da ἀπολλυμι (mandare in rovina)
ἔστιν→(accento ritratto) è possibile
σῶσαι→infinito aoristo attivo da σῶζω(o anche σῳζω), retto da ἔστιν [salvare]
μηδὲ ἀφέλησθε→congiuntivo aoristo medio da ἀφαιρεω (sottrarre, togliere)
ἃ→relativo neutro plurale=dimostrativo (quel sussidio che)
νεωτέρῳ ἐρρωμένῳ ὄντι→concordato con un μοι sottinteso [attr. della parte nominale da un εμοι sottinteso]
γιγνόμενον→mentre sta diventando
μηδε ἀποδέξησθε→(e voi…)congiuntivo aoristo medio da ἀποδέχομαι (accogliere, trattare)
δοκοῦντες→participio presente attivo da δοκεω(sembrare)
ἀγρίῳς→contadinescamente, duramente, in modo maleducato
μηδε ποιήσητε→congiuntivo aoristo attivo da ποιέω (fare, fare sì che, rendere)
(τους ἀλλους) διακειμενους→participio presente medio da διακεῖμαι(giacere, trovarsi in una situazione o condizione)
[8]καὶ γὰρ ἂν ἄτοπον εἴη, ὦ βουλή, εἰ ὅτε μὲν ἁπλῆ μοι ἦν ἡ συμφορά, τότε μὲν φαινοίμην λαμβάνων τὸ ἀργύριον τοῦτο, νῦν δ' ἐπειδὴ καὶ γῆρας καὶ νόσοι καὶ τὰ τούτοις ἑπόμενα κακὰ προσγίγνεταί μοι, τότε ἀφαιρεθείην.
E infatti sarebbe strano, o assemblea, che quando avevo una semplice menomazione, allora risultassi ricevere questa pensione, ora invece dopo che vecchiaia, malattia, e i mali che ne derivano (lett.: che tengono dietro a questa) mi hanno colpito (lett.: si sono avvicinati a me) proprio ora, io ne verrei privato.
εἴη→ottativo presente da εἰμί
εἰ→che(sarebbe strano se, in greco), regge φαινοίμην→ottativo presente medio da φαίνομαι(apparire,risultare)
ὅτε…ἧν→ temporale
ἁπλῆ→aggettivo da ἁπλός,-ῆ,-οῦν (semplice)
φαινοίμην λαμβάνων→costruzione participiale
προσγίγνεται→verbo al plurale e soggetti neutri e maschili
γῆρας,ως→vecchiaia
ἀφαιρεθείην→ottativo aoristo passivo da ἀφαιρέω (togliere, privare)
[9]δοκεῖ δέ μοι τῆς πενίας τῆς ἐμῆς τὸ μέγεθος ὁ κατήγορος ἂν ἐπιδεῖξαι σαφέστατα μόνος ἀνθρώπων. εἰ γὰρ ἐγὼ κατασταθεὶς χορηγὸς τραγῳδοῖς προκαλεσαίμην αὐτὸν εἰς ἀντίδοσιν, δεκάκις ἂν ἕλοιτο χορηγῆσαι μᾶλλον ἢ ἀντιδοῦναι ἅπαξ. καὶ πῶς οὐ δεινόν ἐστι νῦν μὲν κατηγορεῖν ὡς διὰ πολλὴν εὐπορίαν ἐξ ἴσου δύναμαι συνεῖναι τοῖς πλουσιωτάτοις, εἰ δὲ ὧν ἐγὼ λέγω τύχοι τι γενόμενον, <ὁμολογεῖν ἄν με> τοιοῦτον εἶναι καὶ ἔτι ἀπορώτερον;
Mi pare poi che l’accusatore evidenzi (opp. abbia evidenziato) l’entità della mia povertà nella maniera più chiara, unico tra gli uomini. Infatti se io, eletto(lett.: posto) come corego per allestire uno spettacolo tragico (lett.: per le cose tragiche), lo chiamassi allo scambio dei patrimoni, avrebbe preferito dieci volte essere corego che giungere allo scambio dei patrimoni una sola volta.
E come non è strano che ora costui mi accusi che a causa della grande agiatezza io possa frequentare alla pari le persone più ricche e che invece debba ammettere eventualmente che io sono tale (cioè povero), e ancora più povero, se gli capitasse di avere qualcuna delle cose che dico (di avere)?
επιδειξαι→infinito aoristo attivo da επιδεικνυμι(mostrare, dimostrare, evidenziare)
σαφεστατα→superlativo da σαφῶς (chiaramente)
periodo ipotetico della possibilità/eventualità:
εἰ γαρ...προκαλεσαίμην→protasi
δεκάκις ἀν ἕλοιτο→apodosi
κατασταθεις→participio aoristo passivo da καθιστημι(porre, eleggere)[temporale]
ἀντίδοσιν→vd. Isocrate
ου δενον ἐστι→non è strano [principale]
ως δυναμαι συνειναι→che possa frequentare (+dat.) [dichiarativa)
ἐξ ἴσου→alla pari
τοιουτον→tale(povero)
menomazione→vecchiaia, malattia, mancanza di figli, disagi
συνειναι→infinito presente attivo da συνειμί (essere con, frequentare, +dat.)
ομολογεῖν→retto da ου δενον ἐστι
με ειναι τοιουτον→oggettiva
ετι→ancora
ἀπορώτερον→comparativo
ει τυχοι→protasi
τυχοι→ottativo aoristo da τυγχάνω (essere in sorte) [regge la participiale]
νυν κατεγορεῖν→soggettiva
ὧν→qualcuna di quelle cose che io (dico di avere)
[10]Περὶ δὲ τῆς ἐμῆς ἱππικῆς, ἧς οὗτος ἐτόλμησε μνησθῆναι πρὸς ὑμᾶς, οὔτε τὴν τύχην δείσας οὔτε ὑμᾶς αἰσχυνθείς, οὐ πολὺς ὁ λόγος. εἰκὸς γάρ, ὦ βουλή, πάντας τοὺς ἔχοντάς τι δυστύχημα τοῦτο ζητεῖν καὶ τοῦτο φιλοσοφεῖν, ὅπως ὡς ἀλυπότατα μεταχειριοῦνται τὸ συμβεβηκὸς πάθος.
ὧν εἷς ἐγώ, καὶ περιπεπτωκὼς τοιαύτῃ συμφορᾷ ταύτην ἐμαυτῷ ῥᾳστώνην ἐξηῦρον εἰς τὰς ὁδοὺς τὰς μακροτέρας τῶν ἀναγκαίων.
Quanto poi al mio andare a cavallo che costui ha osato ricordarvi senza temere la mia situazione (lett.: il caso) e senza vergognarsi di voi, il mio discorso non sarà lungo. Infatti è naturale, o assemblea, che tutti coloro che hanno una qualche menomazione fisica, questo cerchino e cerchino di risolvere, come affrontare (lett.: affronteranno) questa menomazione fisica che mi è capitata nella maniera più indolore (lett.: meno dolorosa) possibile. Ed io poiché sono uno di questi (lett.: dei quali io essendone uno) e poiché sono caduto in una tale menomazione fisica mi sono trovato (lett.: ho trovato per me) questa facilitazione per me stesso per i percorsi più lunghi tra quelli che io sono obbligato a compiere.
ἦς→pronome relativo in genitivo perché retto da un verbo di memoria
ουτε δειδας→negazione + part. [si rende bene in italiano con senza+infinito(ουτε αισχυνθεις)]
μνησθεναι→infinito aoristo passivo da μιμνησκω=ricordo (tradotto all’attivo)
ειχος→forma neutra, sottinteso εστί
παντας...εχοντας→soggetto della soggettiva→vrb. doppio [ζητειν – φιλοσοφειν]
οπως...μεταχειριοῦνται→proposizione finale [οπως + indicativo futuro attivo]{contr. da μεταχειριζω=affronto, realizzo}
→verbi in –αζω ed in –ιζω si coniugano come il presente indicativo contratto dei verbi in –εω
ὡς ἀλυπότατα→avverbio al superlativo
μείων→comparativo di μικρός (piccolo), ma neutro→ μείω [in luogo di μείονα]
πολὺ μείω ἢ ὅταν/ὅσα
ἐξεῦρον→da ἐξευρισκω
[11] ὃ δὲ μέγιστον, ὦ βουλή, τεκμήριον ὅτι διὰ τὴν συμφορὰν ἀλλ' οὐ διὰ τὴν ὕβριν, ὡς οὗτός φησιν, ἐπὶ τοὺς ἵππους ἀναβαίνω [ῥᾴδιόν ἐστι μαθεῖν]. εἰ γὰρ ἐκεκτήμην οὐσίαν, ἐπ' ἀστράβης ἂν ὠχούμην, ἀλλ' οὐκ ἐπὶ τοὺς ἀλλοτρίους ἵππους ἀνέβαινον· νυνὶ δ' ἐπειδὴ τοιοῦτον οὐ δύναμαι κτήσασθαι, τοῖς ἀλλοτρίοις ἵπποις ἀναγκάζομαι χρῆσθαι πολλάκις.
D’altra parte, o assemblea, la più grande prova che me ne vado a cavallo, come costui afferma a causa della mia menomazione fisica e non per mettermi in mostra, è questa: se infatti io possedessi un patrimonio consistente (vistoso) me ne andrei su una mula bardata e non (me ne andrei) su cavalli di altri. Ora poiché non posso acquistarmi una tale multa, spesso sono obbligato a servirmi di cavalli presi a nolo.
Periodo ipotetico dell’irrealtà:
-protasi: εἰ ἐκεκτήμην (se io possedessi)
-apodosi: ἂν ὠχούμην
-apodosi II:
ἐκεκτήμην→indicativo perfetto
ὠχούμην→indicativo aoristo medio da οικεομαι
[12]καίτοι πῶς οὐκ ἄτοπόν ἐστιν, ὦ βουλή, τοῦτον ἄν, εἰ μὲν ἐπ' ἀστράβης ὀχούμενον ἑώρα με,
σιωπᾶν (τί γὰρ ἂν καὶ ἔλεγεν;), ὅτι δ' ἐπὶ τοὺς ᾐτημένους ἵππους ἀναβαίνω, πειρᾶσθαι πείθειν ὑμᾶς ὡς δυνατός εἰμι; καὶ ὅτι μὲν δυοῖν βακτηρίαιν χρῶμαι, τῶν ἄλλων μιᾷ χρωμένων, μὴ κατηγορεῖν ὡς καὶ τοῦτο τῶν δυναμένων ἐστίν· ὅτι δ' ἐπὶ τοὺς ἵππους ἀναβαίνω, τεκμηρίῳ χρῆσθαι πρὸς ὑμᾶς ὥς εἰμι τῶν δυναμένων; οἷς ἐγὼ διὰ τὴν αὐτὴν αἰτίαν ἀμφοτέροις χρῶμαι.
Evidentemente come non è strano, o assemblea, che costui se ne stia in silenzio – che cosa infatti potrebbe dir[mi]? – se mi vedesse andare su una mula, ed invece, poiché me ne vado su cavalli presi a nolo, tenti di persuadervi che io sono una persona abbiente? E del fatto che io mi serva di due bastoni mentre gli altri se ne servono di uno solo, non mi accusi che anche questo fatto è proprio delle persone abbienti, ed invece del fatto che io me ne vado a cavallo se ne serva come prova nei vostri confronti del fatto che io sono tra le persone abbienti? Ma io mi servo di entrambe le cose [ossia dei cavalli e dei due bastoni] per il medesimo motivo [perché sono un disabile].
{una persona menomata alle gambe doveva spostarsi facendo leva su due bastoni, fino agli anni ’40-’50, quando inventarono le stampelle, invece i cittadini ateniesi (sani) come segno di distinzione portavano un bastone solo(anche come mezzo di difesa)}
τῶν ἄλλων μιᾷ χρωμένων→genitivo assoluto con valore avversativo
ὅτι δέ→ed invece….
βακτηρίαιν→dativo plurale
μὴ κατηγορεῖν→retto da οὐκ ἄτοπόν ἐστιν
ᾐτημένους→participio perfetto medio passivo da ἀιτεω (chiedere, quindi anche noleggiare)
[13]Τοσοῦτον δὲ διενήνοχεν ἀναισχυντίᾳ τῶν ἁπάντων ἀνθρώπων, ὥστε ὑμᾶς πειρᾶται πείθειν, τοσούτους ὄντας εἷς ὤν, ὡς οὔκ εἰμι τῶν ἀδυνάτων ἐγώ· καίτοι εἰ τοῦτο πείσει τινὰς ὑμῶν, ὦ βουλή, τί με κωλύει κληροῦσθαι τῶν ἐννέα ἀρχόντων, καὶ ὑμᾶς ἐμοῦ μὲν ἀφελέσθαι τὸν ὀβολὸν ὡς
ὑγιαίνοντος, τούτῳ δὲ ψηφίσασθαι πάντας ὡς ἀναπήρῳ; οὐ γὰρ δήπου τὸν αὐτὸν ὑμεῖς μὲν ὡς δυνάμενον ἀφαιρήσεσθε τὸ διδόμενον, οἱ δὲ <θεσμοθέται> ὡς ἀδύνατον ὄντα κληροῦσθαι κωλύσουσιν.
[L’accusatore] si è differenziato per sfacciataggine da tutte le altre persone a tal punto che tenta di persuadervi, voi che siete tanti, mentre egli è uno solo, che io non sono tra gli invalidi. Evidentemente, se persuaderà alcuni di voi di questo fatto, o assemblea, che cosa mi impedirà di essere tirato a sorte tra i nove arconti, che cosa impedirà che voi togliate a me la pensione in quanto sono una persona fisicamente a posto (lett.: sana) e che tutti la votiate questa pensione, come se [l’accusatore] fosse invalido? Infatti voi non toglierete assolutamente la pensione al medesimo, come persona sana, al quale i tesmoteti impediranno che sia tirato a sorte in quanto invalido. Infatti voi non la pensate come costui, né costui la pensa come voi, [ed è] meglio così (lett.: facendo bene).
[procedimento per assurdo]
Tesmoteti→giudici che controllavano le condizioni fisiche dei candidati all’arcontato
διενήνοχεν→indicativo perfetto attivo da διαφέρω (+ dat., differenziarsi da qualcosa o qualcuno)
ὥστε πειρᾶται→consecutiva [vrb. da πειράω]
εἰ πείσει...τὶ με κωλύει→periodo ipotetico della realtà [protasi: futuro indicativo, apodosi: presente]
ἀφελέσθαι→infinito aoristo medio da ἀφαιρέω (togliere)
ὡς ὑγιαίνοντος→comparativa ipotetica [resa col genitivo assoluto] correlato ad ὡς ἀναπήρῳ [sostantivo→invalido, disabile]
ἀφαιρήσεσθε→indicativo futuro medio da ἀφαιρέω (togliere)
κληροῦσθαι→indicativo aoristo medio da κληρόω (tiro a sorte)← κλῆρος (pietra bianca, perché per tirare a sorte si pescava in un contenitore pietre bianche o nere)→in italiano clero (sacerdoti, monaci, etc.): parte di persone che si dedicano al culto
[14]ἀλλὰ γὰρ οὔτε ὑμεῖς τούτῳ τὴν αὐτὴν ἔχετε γνώμην, οὔθ' οὗτος <ὑμῖν> εὖ ποιῶν. ὁ μὲν
γὰρ ὥσπερ ἐπικλήρου τῆς συμφορᾶς οὔσης ἀμφισβητήσων ἥκει καὶ πειρᾶται πείθειν ὑμᾶς ὡς οὔκ εἰμι τοιοῦτος οἷον ὑμεῖς ὁρᾶτε πάντες· ὑμεῖς δὲ (ὃ τῶν εὖ φρονούντων ἔργον ἐστί) μᾶλλον πιστεύετε τοῖς ὑμετέροις αὐτῶν ὀφθαλμοῖς ἢ τοῖς τούτου λόγοις.
Costui infatti si presenta [qui in tribunale] (lett.: giunge) per contendermi questa disgrazia come se fosse una figlia ereditiera e tenta di persuadervi che io non sono tale quale voi tutti [mi] vedete; voi invece (ciò che è compito di coloro che valutano correttamente) credete maggiormente ai vostri stessi occhi piuttosto che alle parole di costui.
ἐπίκληρος→erede (m.), ereditiera (f.). Donna sposata alla quale è morto il marito oppure sorella alla quale sono morti tutti i fratelli → ambita per il suo patrimonio. Nella traduzione è stato reso con “figlia ereditiera”, ma “figlia” andrebbe tra parentesi per mantenere entrambe le possibilità.
ὥσπερ οὔσης ἀμφισβητἠσων → genitivo assoluto con valore di comparativa ipotetica
ἀμφισβητἠσων→participio futuro attivo da ἀμφισβετέω (contendere, pretendere)
τοιοῦτος→nominativo, retto da εἰμί
οἶον→accusativo, retto da ὁρᾶτε (imperativo da ὁραω)
[19]Ἔτι δὲ καὶ συλλέγεσθαί φησιν ἀνθρώπους ὡς ἐμὲ πονηροὺς καὶ πολλούς, οἳ τὰ μὲν ἑαυτῶν ἀνηλώκασι, τοῖς δὲ τὰ σφέτερα σῴζειν βουλομένοις ἐπιβουλεύουσιν. ὑμεῖς δὲ ἐνθυμήθητε πάντες ὅτι ταῦτα λέγων οὐδὲν ἐμοῦ κατηγορεῖ μᾶλλον ἢ τῶν ἄλλων ὅσοι τέχνας ἔχουσιν, οὐδὲ τῶν
ὡς ἐμὲ εἰσιόντων μᾶλλον ἢ τῶν ὡς τοὺς ἄλλους δημιουργούς.
Ed ancora [il mio accusatore] sostiene che nel mio negozio (lett.: da me) si radunano persone numerose e malvagie, che hanno sperperato i loro patrimoni, ed invece tendono insidie a coloro che vogliono salvaguardare i loro patrimoni. D’altra parte voi tutti pensate che non accusa per nulla me più di quanto [accusi] gli altri che posseggono dei negozi, e per nulla coloro che entrano nel mio negozio più di quanto [accusi] coloro [che si recano] nei negozi altri.
φησιν→III persona singolare da φημι
ἀνθρώπους συλλέγεσθαι →oggettiva introdotta da φεμί
ὠς ἐμέ→da me, a casa mia
οί ἀνειλόκασι→indicativo perfetto attivo da ἀνηλόω [sperperare]
τὰ αὑτῶν→i loro patrimoni
ἐπιβουλεύσιν→participio presente attivo da ἐπιβουλέω [tendere insidie]
βουλομενοις σῳζειν→a coloro che vogliono salvare (= mantenere) il proprio patrimonio
σφετερος→aggettivo personale [qui pronome] {suo proprio}
ἐνθυμεθετη→congiuntivo esortativo aoristo passivo da ἐνθυμεομαι [pensare]
κατεγορεῖν→infinito presente attivo [accusare]
εμου....των αλλων... των εσιοντων→genitivi retti da κατεγορεῖν [verba accusandi]
τεχνας→arte [qui negozio]
δεμιουργους→commercianti
[20]ἕκαστος γὰρ ὑμῶν εἴθισται προσφοιτᾶν ὁ μὲν πρὸς μυροπώλιον, ὁ δὲ πρὸς κουρεῖον, ὁ δὲ πρὸς σκυτοτομεῖον, ὁ δ' ὅποι ἂν τύχῃ, καὶ πλεῖστοι μὲν ὡς τοὺς ἐγγυτάτω τῆς ἀγορᾶς κατεσκευασμένους, ἐλάχιστοι δὲ ὡς τοὺς πλεῖστον ἀπέχοντας αὐτῆς· ὥστ' εἴ τις ὑμῶν πονηρίαν καταγνώσεται τῶν ὡς ἐμὲ εἰσιόντων, δῆλον ὅτι καὶ τῶν παρὰ τοῖς ἄλλοις διατριβόντων· εἰ δὲ κἀκείνων, ἁπάντων Ἀθηναίων· ἅπαντες γὰρ εἴθισθε προσφοιτᾶν καὶ διατρίβειν ἁμοῦ γέ που.
Infatti ciascuno di voi è (stato) abituato a frequentare l’uno il profumiere, un altro il barbiere, un altro ancora il calzolaio, un altro poi ovunque (eventualmente) capiti, e la maggior parte [va/frequenta] i negozi che sono stati costruiti più vicini alla piazza centrale, ed invece pochissimi [vanno/frequentano] i negozi che distano moltissimo da essa; cosicché se qualcuno di voi accuserà di malvagità coloro che frequentano il mio negozio (lett.: me) è chiaro [che accusano] coloro che frequentano altri negozi; ma se [accusano] anche quelli, accusano tutti gli Ateniesi. Tutti infatti avete l’abitudine di frequentare e trascorrere [la vostra giornata] qua e là.
εἴθισται→indicativo perfetto medio-passivo da ἐθίζω [abituare]
προσφοιτᾶν→infinito presente attivo contratto da προσφοιτάω [frequentare]
μυροπωλεῖον→venditore di mirra, quindi un profumiere
κοθρεῖον→barbiere
σκυτοτομεῖον→calzolaio
τύχῃ→congiuntivo aoristo attivo da τυγχάνω [capitare, accadere]
κατεσκευασμένους→participio aoristo medio da κατεσκευάζω [
καταγιγνώσεται→indicativo futuro attivo da καταγιγνωσκω [accusare] →regge il genitivo della persona, accusativo della cosa.
Per l’invalido (contro l’accusa di falsa invalidità)
[1]Manca poco che io debba ringraziare, o assemblea, questo accusatore, perché mi
ha intentato questo processo qui, infatti prima non avevo occasione di dare conto
della mia vita, posso farlo ora che l’ho ottenuta proprio da costui, e tenterò di
dimostrare con il [mio] discorso che costui dice il falso, e che invece io fino all’altro
giorno sono vissuto più degno di lode che di invidia; infatti per nessun’altra ragione
mi pare che costui abbia intentato questo processo se non per invidia.
ου πολλοῦespressione idiomatica [manca poco che…]
χαριν εχεινringraziare
κατηγορωaccusatore
παρασκευασεindicativo aoristo attivo da παρασκευαζω (preparareintentare]
αγῶναprocesso
εφ’ἥςpronome relativo [in base al quale]
δοιηνott. aoristo att. da διδωμι [dare]
ειλεφαindicativo perfetto II attivo da λαμβάνω[prendere, ottenere]
πειρασομαιindicativo futuro medio da πειρἀω [tentare, provare]
ἐπιδειξαιinfinito aoristo attivo da επιδεικνυμι, mostrare, dimostrare[ regge la
participiale] retto da πειρασομαι
ψευδομενονparticipio presente medio-passivo da ψευδω(ingannare, mentire) retto
da ἐπιδειξαι
βεβιωκόταparticipio perfetto attivo da βιοω[vivere] retto da ἐπιδειξαι
μεχρί fino a…regge τησδε της ημερας
επαινουretto da αξιον
μᾶλλον αξιονcomparativo
ἤintroduce II termine di paragone
φθονουII termine di paragone
ουδένniente, nessuna cosa (neutro da ουδ-είς,-μία,-έν)
ἀλλοaggettivo irregolare in forma neutra da ἀλλος,-η,-ο
κινδυνος pericoloprocesso, unito concettualmente con αγῶνα
[2]Evidentemente colui che invidia coloro dei quali gli altri hanno pietà, questo tale
da quale malvagità vi sembra poter essere lontano? Se infatti mi accusa per le mie
ricchezze, se mi vuole punire come un suo nemico dice il falso; infatti a causa della
sua malvagità giammai io l’ho frequentato né come amico né come nemico.
καιτοιavverbio (evidentemente)
ὅστιςpronome relativo indefinito (ος + τις) [anche interrogativo]
φθονεω regge il dat. (τουτοις)
ελεουσιvd. elemosina
συκοφαντεῖindicativo presente attivo da συκοφαντεῖ
συκή+φημίtra gli Ateniesi esisteva un uso, voluto dai magistrati, che
sguinzagliavano dei soldati nelle campagne per vedere se alcuni proprietari terrieri
avevano fatto incetta di fichi, che erano un alimento base della dieta degli antichi, al
fine di aumentare l’offerta ed aumentare il prezzo. Questi soldati parlavano (φημί),
quindi, di fichi (συκή) coi magistrati. Di conseguenza un “sicofante” era un tacito
accusatore, poiché riferiva ai magistrati un’azione illecita.
[3] Ormai dunque, o assemblea, è chiaro che prova invidia [nei miei confronti] perché
sebbene risulti colpito da una tale claudicanza (lett.: menomazione fisica), io sono un
cittadino migliore di questo [accusatore]. Ed infatti io credo, o assemblea, che la
menomazione fisica debba essere curata con le virtù dello spirito. Se infatti io avrò un
modo di pensare simile alla mia claudicanza (lett.: menomazione fisica) e condurrò
una vita diversa [dal mio modo di pensare], in che cosa mi differenzierò da costui?
φθονῶνparticipio presente attivo contratto da φθονεω (+dat.) retto da δῆλός ἐστι
οτι(τοιαύτη)causale
κεκρημένοςpart. perfetto medio da κραομαι (usare, frequentare), concessivo
βελτίωνcomparativo da ἀγαθος (II termine: τουτου)
ιᾶσθαιinfinito presente medio-passivo da ιᾶομαι (curare)
Periodo ipotetico della realtà:
ει εξω, ει διαξω protasi
διοισωapodosi
ἕξωindicativo futuro attivo da ἔχω [ἔξωfuori]
διάξωindicativo futuro attivo da διἀγω(conduco)
διοίσωindicativo futuro attivo da διαφέρω (differire, essere diverso)
[4]Riguardo a questi fatti, dunque, bastino le parole che ho detto (opp.: sono state
dette queste parole); riguardo poi a quei fatti che mi conviene ancora esporre per
quanto mi è possibile ne parlerò alquanto brevemente. Infatti l’accusatore afferma
che io ricevo la pensione da parte della città in modo illecito (lett.: non secondo
giustizia); ed infatti (aggiunge) che io sto bene fisicamente (lett.: sono potente nel
corpo) e che non faccio parte (lett.: sono) degli invalidi, e che io esercito un mestiere
(lett.: conosco un’arte) tale che io possa vivere anche senza questo sussidio (lett.:
questa cosa data).
εἰρήσθωimp.perf. da λέγω (cong. Esortativo o indicativo al passato pr.)
ὧντούτων ἅ (attr. del relativo nel caso del dimostrativo)
ὡς ἂν οἷόν(τε)(verbo essere sottinteso) come è possibile
ἐρῶfuturo indicativo da λέγω
φησὶφημί
κατήγοροςl’accusatore
ἀργύριον(argento, denaro) qui pensione
δύνασθαιinf. Pres. Da δυναμαι
ἐπίστασθαι infinito presente m.p. da ἐπίσταμαι(sapere)
ειναι τῶν αδυνατωνfar parte degli invalidi
ωστε...ζῆν proposizione consecutiva con il verbo all’infinito
ζῆνinfinito presente attivo contratto da ζαω (vivere)
[5]Ed egli si serve come prove della mia salute fisica (lett.: della mia forza), del fatto
che me ne vado a cavallo, del vantaggio economico [insito] nel mio mestiere, del
fatto che sono in grado di frequentare uomini che possono sperperare
abbondantemente. Ma io penso che tutti voi conosciate il vantaggio economico [che
proviene da…] della mia professione ed anche [tutta] la rimanente mia vita, quale si
dà il caso che sia, comunque anche io ne parlerò brevemente.
Τεκμερίοιςdativo plurale da τεκμερίον (prova) retto da χρῆται
χρῆται pr.indicativo da χράομαι contrattoχρῶμαι (+dat.: servirsi di, usare, cfr.
utor+abl.)
δυναμαιpotere, essere in grado di, essere potente, forte
συνεῖναι da συνειμί inf.pr. (+dat, essere con, frequentare)
αναλίσκεινinfinito pr. da αναλίσκω (sperperare)
οἴομαι regge l’oggettiva “πάντας υμᾶς γιγνωσκειν”…
οἷος τυγχάνει (ὤν)quale si dà il caso che sia
ἐρῶfuturo indicativo da λέγω
[6]Mio padre non mi ha lasciato nulla (in eredità) e questo qui è il terzo anno che non
passo più gli alimenti a mia madre perché è morta, non ho figli che possano
accudirmi. Ho acquisito un mestiere che può giovare poco, mestiere che io stesso
ormai esercito con difficoltà e non posso ottenere uno che possa ereditarlo. Non ho
nessuna entrata economica (lett.: a me non è entrata economica) eccetto questa
(pensione) che qualora me la togliate, rischierei di cadere nella sorte più tremenda.
κατέλιπενind.aor II attivo da καταλείπω
οὐδένniente(n.)
τρίτον ἔτοςagg.numerale neutro
τουτί in luogo di τουτο (e questo è il terzo anno che…)
πέπαυμαι regge τρέφων (indicativo prf medio παυομαι, smettere di, cessare)
τρέφωνregge τὴν μητέρα
εἰσὶν + dat. di possesso (εἰσὶν παῖδες μοι)
dativo
οἴ με θεραπεύσουσιrel.finale (futuro)
κέκτημαιind.prf.medio da κτάομαι (acquistare, perfetto logico per possedere)
βραχεα(avverbio) poco (lett.: brevemente)
ὠφελεῖνprocurare
αὐτὸςsogg.
δυναμένηνche può (cfr. quae potest)
ἣν(rel.) riferito a τέχνης (retto da ἐργάζομαι)
ήδη χαλεπῶςormai con difficoltà
κτησασθαιinfinito aoristo medio da κταομαι (acquistare, possedere)
τόνuno
διαδεξόμενονprt.fut. medio da διαδέχομαι (finale, perché possa ereditare)
πρόσοδος{porta, entrata}[spazio vicino alla strada] entrata economica (trasl.)
-οι πρόσοδοι [le entrate economiche (di Atene) di Senofonte, I trattato economico]
πληευ+gen.-->questa che
ἄν ἀφἐληστέ με[cong.aor.medio da αφαιρεω(togliere, sottrarre)] ἄν<ἐάν<εἰ ἄν
(qualora voi me la togliate) per. ipotetico della possibilità
protasi
κινδυνεύσαι μ’ἅν[ott.aor.attivo da κινδυνευω] apodosi (ἅνeventualmente, idea
già presente nel condizionale), regge γενέσθαι
[7]Dunque poiché è possibile, o assemblea, salvarmi secondo giustizia, non
mandatemi in rovina ingiustamente e non toglietemi, poiché sto diventando vecchio
e privo di forze, quel sussidio (lett.: quello che) che mi avete concesso quando ero
più giovane e più in forze (lett.: potente); e voi, che sembravate essere molto
misericordiosi in precedenza anche nei confronti di coloro che non avevano nessuna
menomazione fisica, ora, a causa di costui, non trattate con rigore (lett.: accogliete
duramente) coloro che sono oggetto di misericordia anche da parte dei nemici; e non
fate sì che si perdano d’animo anche tutti gli altri che si trovano nella mia stessa
condizione, mentre osate compiere un’ingiustizia nei miei confronti.
μή...ἀπολἐσηιεcongiuntivo aoristo attivo da ἀπολλυμι (mandare in rovina)
ἔστιν(accento ritratto) è possibile
σῶσαιinfinito aoristo attivo da σῶζω(o anche σῳζω), retto da ἔστιν [salvare]
μηδὲ ἀφέλησθεcongiuntivo aoristo medio da ἀφαιρεω (sottrarre, togliere)
ἃrelativo neutro plurale=dimostrativo (quel sussidio che)
νεωτέρῳ ἐρρωμένῳ ὄντιconcordato con un μοι sottinteso [attr. della parte
nominale da un εμοι sottinteso]
γιγνόμενονmentre sta diventando
μηδε ἀποδέξησθε(e voi…)congiuntivo aoristo medio da ἀποδέχομαι (accogliere,
trattare)
δοκοῦντεςparticipio presente attivo da δοκεω(sembrare)
ἀγρίῳςcontadinescamente, duramente, in modo maleducato
μηδε ποιήσητε aoristo attivo da ποιέω (fare, fare sì che, rendere)
congiuntivo
(τους ἀλλους) διακειμενουςparticipio presente medio da διακεῖμαι(giacere,
trovarsi in una situazione o condizione)
[8]E infatti sarebbe strano, o assemblea, che quando avevo una semplice
menomazione, allora risultassi ricevere questa pensione, ora invece dopo che
vecchiaia, malattia, e i mali che ne derivano (lett.: che tengono dietro a questa) mi
hanno colpito (lett.: si sono avvicinati a me) proprio ora, io ne verrei privato.
εἴηottativo presente da εἰμί
εἰche(sarebbe strano se, in greco), regge φαινοίμηνottativo presente medio da
φαίνομαι(apparire,risultare)
ὅτε…ἧν temporale
ἁπλῆaggettivo da ἁπλός,-ῆ,-οῦν (semplice)
φαινοίμην λαμβάνωνcostruzione participiale
προσγίγνεταιverbo al plurale e soggetti neutri e maschili
γῆρας,ωςvecchiaia
ἀφαιρεθείηνottativo aoristo passivo da ἀφαιρέω (togliere, privare)
[9]Mi pare poi che l’accusatore evidenzi (opp. abbia evidenziato) l’entità della mia
povertà nella maniera più chiara, unico tra gli uomini. Infatti se io, eletto(lett.: posto)
come corego per allestire uno spettacolo tragico (lett.: per le cose tragiche), lo
chiamassi allo scambio dei patrimoni, avrebbe preferito dieci volte essere corego che
giungere allo scambio dei patrimoni una sola volta.
E come non è strano che ora costui mi accusi che a causa della grande agiatezza io
possa frequentare alla pari le persone più ricche e che invece debba ammettere
eventualmente che io sono tale (cioè povero), e ancora più povero, se gli capitasse di
avere qualcuna delle cose che dico (di avere)?