INIZIO: Σιμωνιδες δ'ο των μελων ποιετης, Παυσανιου του βασιλεως των Λακεδαιμονιων...
FINE. Ειδως οτι τοις μεγαλοις ευτυχημασι φθονειν πεφυκεν η τυχη.
Simonide, il poeta della poesia lirica, poiché Pausania, re degli Spartani, si vantava continuamente per le proprie imprese e poiché lo esortava scherzando a raccontare qualcosa di saggio, conoscendo il suo orgoglio, gli consigliava di ricordarsi che era un uomo. Filippo, re dei Macedoni, poiché gli furono annunciati tre successi in uno stesso momento, il primo, che aveva vinto i giochi olimpici con un carro a 4 cavalli, il secondo, che il generale Parmenione aveva vinto in battaglia i Dardani, il terzo, che Olimpiade gli aveva dato un figlio maschio, alzando le mani al cielo disse: “O Dio, bilancia un’adeguata sconfitta a questi successi“, sapendo che la sorte è portata per natura ad invidiare i grandi successi.