INIZIO: Πελιας δε απογιγνωσκων την αποστροφην των Αργοναυτων κτεινειν εθελει τον...
FINE: Οικουντων τον πετερα θαπτει, τον δε Ιασονα μετα της Μηδειας της Ιωλκου εκβαλλει.
Pelia, non sapendo del ritorno degli Argonauti vuole uccidere Esone, il padre di Giasone, che desiderava uccidersi e, mentre compiva un sacrificio, muore impunemente bevendo del sangue di toro. La madre di Giasone, maledicendo Pelia, si uccide lasciando il giovane figlio Pronaco, che Pelia uccide. Giasone, ritornando in patria, da una parte consegna il vello, dall’altra riceve ingiustamente coloro dai quali era stato danneggiato e coglie il momento opportuno. Così Giasone chiede a Medea di cerca un modo affinché Pelia gli desse giustizia. Ella, giungendo nella reggia di Pelia, persuade le sue figlie a dare a pezzi e cuocere il padre, dicendo che attraverso dei filtri lo avrebbero reso più giovane. Le ragazze, fidandosi delle parole di Medea, cuociono e fanno a pezzi il padre e così lo uccidono. Acasto, figlio di Pelia, seppellisce il padre con gli abitanti di Iolco, caccia Giasone insieme a Medea da Iolco