I re degli Sciti inviano un messaggero che darà a Dario (come) doni un uccello, un topo, una rana e cinque frecce.
I persiani si chiedono cosa vogliano dire i doni portati; Il messaggero:"i re non vogliono nient'altro che dare i doni e andarsene il prima possibile"; Chiedo a voi persiani, se siete saggi, che cosa vogliono rappresentare i doni.
Dopo aver udito queste parole i Persiani si confrontavano.
Dunque il pensiero di Dario era che cli Sciti si sottomettessero a lui; presentando come un topo in terra, la rana in acqua, l'uccello è uguale soprattutto a un cavallo, consegneranno le frecce, loro forza difensiva, al re dei persiani.
Mentre questo era il pensiero di Darioil pensiero di Gabria lo contraddiceva, che pensava a cosa volessero dire i doni:"Qualora diventati uccelli non volerete verso il cielo,o persiani, o (diventati) topi vi nasconderete sotto terra, o (diventati) rane balzerete nelle paludi, non ritornerete indietro essendo colpiti dalle frecce.
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DONI DEGLI SCITI A DARIO