rossif
Ominide
1 min. di lettura
Vota 5 / 5

Dafni e Cloe

Εξεκαε δε αυτουσκαι η ωρα του ετους. ηεδεια μεν τεττιγων ηκη, γλυκεια δε οπωρας οδμη , τερπνη δε ποιμνιων βληχη . ο μεν δη Δαφνις , θαλπομενος τουτοις απασιν , εις τους ποταμους ενεβαινε , και ποτε μεν ελουετο , ποτε δε και των ιχθυων τους ενδινευοντας εθηρα . η δε Χλοη ημελγε τας οις και των αιγων τας πολλας και επηγνυε το γαλα · μετα παυτα απολευετο το προσωπον , πιτους εστεφανουτο κλαδοις , και τη νεβριδι εζωννυτο , και, τον γαυλον αναπιμπλασα οινου και γαλακτος , κοινον μετα του Δαφνιδοσ ποτον ειχε.

Traduzione italiana

La stagione dell'anno li bruciava (li faceva ardere d'amore). Da una parte il dolce suono delle cicale, dall'altra il piacevole profumo dei fiori, il piacevole belato delle greggi. Dafni, appagato da tutte queste cose, andava al fiume e talvolta si lavava e qualche volta catturava quelli tra i pesci che gli sguazzavano tra i piedi. Invece Cloe mungeva la maggior parte delle pecore e delle capre e rendeva solido il latte (faceva il formaggio): dopo queste cose, si lavava il viso, si incoronava con ramoscelli di pino, si cingeva con la pelle di cerbiatto, e dopo aver riempito la tazza di vino e di latte, beveva insieme a Dafni.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community