Chi tradisce non può aspettarsi che di essere ricambiato
INIZIO: Οι Σαβινοι στρατηγον τον Τατιον αποδεικνυασι και επι την Ρωμην στρατευουσι...
FINE: Υπο του βαρους αποθνησκει. Η προσοδια των κακων το χειριστον.
I Sabini designavano come comandante Tazio e conducevano una campagna militare contro Roma. Stringono d’assedio la città per molto tempo ma senza successo; infatti non riescono ad espugnare il Campidoglio, che era difeso coraggiosamente da Spurio Tarpeio, un comandante di guarnigione. Costui aveva una figlia, di nome Tarpea che una volta andò verso una fonte per prendere l’acqua. È subito condotta alla presenza di Tazio ed era molto facilmente persuasa a consegnare il baluardo ( ossia il Campidoglio ), poiché desiderava dei braccialetti che i Sabini portavano nelle mani sinistre e li chiedeva a quelli come compenso per il tradimento. Poiché Tazio era d’accordo, di notte Tarpea conduceva ad una porta e faceva entrare i Sabini. Compare anche Tazio che ordinò ai soldati di darle ciò che portavano nelle mani sinistre e quello per primo scagliava verso Tarpea un braccialetto e il suo scudo. Poiché tutti fanno allo stesso modo, lanciando dei monili e seppellendola sotto moltissimi scudi, per il peso muore. Il tradimento dei malvagi è pessimo.