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L'avaro

INIZIO: Φιλαργυρος τις απασαν την αυτου ουσιαν εξαργυριζει και ποιει χρυσουν βωλον...
FINE: Οτε ο χρυσος εν ταις χερσι σου ην,εν χρισει ησθα του αυτου κτηματος.

Un avaro converte in oro tutti i suoi beni e fabbrica una zolla d’oro; in seguito la seppellisce in un luogo, e la seppellisce anche con la sua anima e la sua mente. Infatti ogni giorno giungeva là e la guradava. Un agricoltore spia l’avaro e capisce che cosa c’è lì, perciò tira fuori la zolla e la porta via. E dopo ciò quello giunge e scopre il luogo vuoto. Quindi comincia a lamentarsi e a strapparsi i capelli. Una persona vedendo questo che si lamentava così, ne domanda il motivo e dice: “ Non lamentarti così, tu, infatti quando l’oro non si trova nelle tue mani, in realtà lo hai. Dunque prendi una pietra e mettila al posto dell’oro; poi credi di avere la zolla; la pietra infatti ti fornirà il medesimo piacere; vedo infatti come l’oro non si trovava nelle tue mani, ma tu avevi il medesimo bene negli oggetti a te familiari“.

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