Questo appunto contiene la traduzione del brano dal titolo "Alessandro e Focione" che può essere consultata per verificare la correttezza della propria versione. Si tratta di un testo tratto dalla Varia Storia di Eliano (libro terzo, capitolo venticinquesimo).
Testo greco della versione "Alessandro e Focione"
Ἀλέξανδρος ὁ Φιλίππου (εἰ δε τῳ δοκεῖ, ὁ τοῦ Διός , ἐμοὶ γὰρ οὐδὲν διαφέρει) Φωκίωνι μόνῳ -φασὶ - τῷ Ἀθηναίων στρατηγῷ γράφων προσετίθει τὸ χαίρειν· οὕτως ἄρα ᾑρήκει τὸν Μακεδόνα ὁ Φωκίων.
Ἀλλὰ καὶ τάλαντα αὐτῷ ἀργυρίου ἔμπεμψε ἑκατόν, καὶ πόλεις τέτταρας ὠνόμασεν, ὧν ἠξίου μίαν ἣν βούλεται προελέσθαι αὐτόν, ἵνα ἔχοι καρποῦσθαι τὰς ἐκεῖθεν προσόδους. Ἦσαν δὲ αἱ πόλεις αἵδε· Κίος , Ἐλαία, Μύλασα, Πάταρα. Ὁ μὲν οὖν Ἀλέξανδρος μεγαλοφρόνως ταῦτα καὶ μεγαλοπρεπῶς · ἔτι γε μὴν μεγαλοφρονέστερον ὁ Φοκίων, μήτε τὸ ἀργύριον προσιέμενος μήτε τὴν πόλιν. Ὡς δ’ἂν μὴ δοκοίη πάντῃ ὑπερφρονεῖν τοῦ Ἀλεξάνδρου, ἐτίμησεν αὐτὸν κατὰ τοῦτο. Τοὺς ἐν τῇ ἄκρᾳ τῇ ἐν Σάρδεσι δεδεμένους ἄνδρας ἡξίωσεν αὐτὸν ἀφεῖναι ἐλευθέρους αὐτῷ.
Traduzione della versione "Alessandro e Focione"
Alessandro, il figlio di Filippo (se a qualcuno pare, il figlio di Zeus, per me, infatti, non fa nessuna differenza) solo quando scriveva al generale degli Ateniesi Focione (più letterale: scrivendo al solo Focione) – dicono – aggiungeva la formula di saluto (letterale: “il dire stammi bene”, infinito sostantivato τὸ χαίρειν): così tanto, effettivamente, Focione aveva affascinato il Macedone. Ma
gli mandò anche cento talenti d’argento, e nominò quattro città, delle quali richiedeva che egli ne scegliesse una che volesse, per poter godere il frutto delle entrate derivanti da essa (ἐκεῖθεν:da lì). Le città erano le seguenti: Chio, Elèa, Mìlasa, Pàtara. Alessandro dunque questi gesti (ταῦτα) in modo magnanimo e generoso: tuttavia Focione davvero in maniera ancor più magnanima, poiché non accettò né il denaro né la città. Ma affinché non sembrasse che tenesse apertamente in dispregio Alessandro, lo onorò in tal modo. Gli richiese di liberare (lasciar andare liberi) per lui i prigionieri ( τοὺς δεδεμένους ἄνδρας : participio perfetto medio-passivo attributivo,“gli uomini che erano stati imprigionati) che si trovavano nella cittadella di Sardi (ἐν τῇ ἄκρᾳ τῇ ἐν Σάρδεσι: sintagma in posizione attributiva. Letterale: nella cittadella a Sardi).