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IL CONCETTO DI TEMPO IN UN MONDO DIGITALIZZATO

1.1. ACCELERAZIONE SOCIALE

Prima di andare ad analizzare come la trasformazione digitale abbia cambiato il concetto di tempo nelle imprese, è necessario porre l'attenzione sul modo in cui le nuove tecnologie abbiano influito in primis nella vita delle persone e nelle loro relazioni sociali. In questo capitolo, infatti, verrà approfondito il processo con cui le invenzioni dell'ultimo secolo stanno segnando una nuova era nella condizione umana, caratterizzata da velocità e accelerazione, sia per gli individui che per le organizzazioni. Proprio l'accelerazione, nelle sue varie forme, è diventata un mantra continuo in questa nuova era digitale ed è possibile studiarla da più punti di vista. La prima forma di accelerazione è la velocità del ritmo della vita. Si focalizza su discussioni che riguardano l'accelerazione culturale e il bisogno affermato di rallentare. Il ritmo

della società moderna. La tecnologia ha avuto un impatto significativo sulla velocità e l'efficienza delle azioni quotidiane. Grazie ai progressi tecnologici, le persone possono comunicare istantaneamente attraverso i mezzi di comunicazione come telefoni cellulari e internet. Inoltre, i mezzi di trasporto moderni consentono di spostarsi rapidamente da un luogo all'altro. Questo aumento della velocità e dell'efficienza ha portato a un cambiamento nel concetto di tempo. Le persone si aspettano risultati immediati e sono abituate a una vita frenetica e sempre in movimento. Ciò ha influenzato anche le istituzioni sociali, come le famiglie e i sistemi politici, che devono adattarsi a un ritmo più veloce di cambiamento. Inoltre, l'accelerazione tecnologica ha avuto un impatto significativo sull'economia mondiale. La produzione è diventata più rapida e più efficiente grazie all'automazione e all'utilizzo di macchinari avanzati. La comunicazione globale è diventata più facile grazie all'uso di internet e dei social media. Questo ha portato a una maggiore interconnessione tra le economie e ha accelerato il ritmo del commercio internazionale. In conclusione, l'accelerazione della vita sociale è il risultato di diversi fattori, tra cui la tecnologia, il cambiamento sociale e l'efficienza dei trasporti e della produzione. Questi fattori hanno contribuito a un aumento della velocità e dell'efficienza delle azioni quotidiane, portando a un cambiamento nel concetto di tempo e alla necessità di adattarsi a un ritmo più veloce di cambiamento.quotidiana delle persone. Il fatto che le relazioni sociali siano sempre più mediate dalla tecnologia, sia a lavoro che nel tempo libero, è un tema più che mai attuale. Il principio di fondo degli studi tecnologici e scientifici è che tutte le invenzioni considerate cruciali per il progresso, dalla ruota all'automobile al microchip, siano state progettate, prodotte, usate e governate dalle persone con lo scopo di velocizzare azioni di tutti i giorni. Se l'accelerazione tecnologica presuppone che ci sia bisogno di meno tempo per produzione, trasporti, comunicazione, questo implicherebbe un aumento del tempo libero, che si tradurrebbe in un rallentamento del ritmo della vita quotidiana. Purtroppo non è così, il tempo, invece di aumentare, sembra sempre più scarso. Questo è il paradosso della pressione del tempo, analizzato in modo dettagliato nel libro "Pressed for time" di Judy Wajcman: professoressa di sociologia.della London School of Economics and Political Science. (Wajcman, 2015)

La storia umana può essere considerata come una corsa contro il tempo. Da secoli l'uomo è alla ricerca di più tempo libero a disposizione da dedicare al divertimento, alle relazioni sociali e al riposo. Questa ricerca continua ha portato a invenzioni straordinarie, che riescono ad annullare lo spazio grazie al tempo e alla velocità. Sono state sviluppate tecnologie che permettono di velocizzare qualsiasi aspetto della vita, lavorativa e non. Prima la ruota, poi la locomotiva, l'automobile, l'aereo e tutti gli altri mezzi di trasporto hanno permesso di far circolare persone e merci in tempi brevissimi in tutto il mondo e non solo.

Già alla fine del diciannovesimo secolo, la cultura Angloamericana era attratta dalle capacità del telegrafo e del telefono di inviare messaggi immediatamente e senza sforzo, riducendo drasticamente i tempi delle comunicazioni. Da qui si

Capisce come il senso di velocità e accelerazione fosse già un tema centrale a partire dal 1900, periodo che ha visto anche lo sviluppo di importanti innovazioni nel mondo dell'impresa, tema cruciale che verrà affrontato in seguito. Un secolo dopo, grazie ad Internet, le comunicazioni e lo scambio di informazioni non sono solo rapide, ma sono diventate istantanee, andando ad annichilire completamente ogni ostacolo legato allo spazio.

Persino nell'ambito dei lavori domestici l'essere umano è stato in grado e cerca ancora di creare strumenti in grado di ridurre i tempi necessari alle mansioni. La lavatrice, l'aspirapolvere e la lavastoviglie, per citarne alcuni, hanno ridotto in maniera sensibile il tempo necessario per svolgere le faccende domestiche.

Di primo impatto, si potrebbe pensare che grazie a tutte queste innovazioni, l'essere umano sia riuscito a rallentare il ritmo delle proprie giornate, avendo più tempo libero a disposizione.

Sfortunatamente, come accennato pocanzi, il tempo a disposizione, soprattutto quello dedicato al riposo e alle relazioni sociali, sembra ridursi sempre di più, obbligando le persone ad andare sempre più veloce. A dimostrazione di ciò, sono emblematiche le immagini delle città odierne, sempre più caotiche e caratterizzate da corse frenetiche di lavoratori e non, intenti ad affrontare la routine più velocemente possibile per fare fronte a molteplici impegni.

La causa di fondo dell'accelerazione del ritmo di vita è stata proprio la trasformazione tecnologica culminata in questi ultimi vent'anni con la digitalizzazione, che ha aumentato la velocità delle azioni quotidiane in maniera esponenziale. Le conseguenze per la società sono devastanti. Robert Hassan, professore di Media e Comunicazione all'Università di Melbourne, afferma che il tempo digitalmente compresso, orientato puramente alla velocità,

tempo libero, seguita da navigare su internet (17,9%) e leggere (9,7%). Questo significa che più della metà del tempo libero degli italiani viene trascorso in attività passive, seduti davanti a uno schermo. La digitalizzazione ha anche portato alla perdita di alcune abilità manuali e cognitive. Ad esempio, l'uso frequente di correttori automatici e di calcolatrici ha ridotto la capacità di scrivere correttamente e di fare calcoli mentali. Inoltre, la dipendenza dai dispositivi digitali ha portato a una diminuzione della capacità di concentrazione e di attenzione. Nonostante questi effetti negativi, la digitalizzazione ha anche aperto nuove opportunità e ha semplificato molte attività quotidiane. Ad esempio, grazie alla tecnologia, possiamo comunicare con persone in tutto il mondo in tempo reale e accedere a un'enorme quantità di informazioni con facilità. In conclusione, la digitalizzazione ha cambiato radicalmente il modo in cui viviamo e interagiamo con il mondo. Ha portato vantaggi e svantaggi, ma è importante trovare un equilibrio tra l'uso della tecnologia e le attività che richiedono riflessione, creatività e interazione sociale.

tempo a disposizione. (Cappadozzi, Michelini, Cialdea, 2017)

Questo dato può essere generalizzato a tutte le società occidentali e può essere esteso anche agli altri dispositivi tecnologici come smartphone, computer, tablet e videogames.

Il quotidiano inglese Telegraph ha pubblicato una ricerca sull'uso dei cellulari condotta da Groupon su un campione di duemila cittadini britannici. I minuti che ogni utente dedica in media allo smartphone sono 52.560 all'anno, ovvero 36 giorni completi. (Confcommercio, 2019)

Da queste statistiche si capisce come la digitalizzazione stia riconfigurando la quotidianità, caratterizzata da una connessione costante. Meno capaci si è di decidere il modo in cui usare il tempo, più la vita perde libertà, diventando succubi della connessione digitale.

La trasformazione digitale sta provocando anche la nascita di nuove patologie sociali che non esistevano prima dell'avvento della rete. Una di queste è

Conosciuta come "FOMO", acronimo di Fear Of Missing Out. Grazie alla tecnologia è possibile sapere con un solo click quanto accade nella vita di tutte le persone, anche quelle che non si conoscono direttamente, ricevendo aggiornamenti non appena succede qualcosa di nuovo. Tutta questa abbondanza di dati e di tecnologia ha però i suoi limiti: c'è sempre più paura di perdersi qualcosa di importante che sta succedendo da qualche parte nel mondo o magari dietro casa. FOMO è appunto il sentimento che si prova ogni volta che non si può usare smartphone o non si ha la possibilità di controllare costantemente la home di Facebook o il feed di Instagram. Sfortunatamente, questa non è una sensazione sentita solo dai fanatici dello smartphone, infatti, il 56% degli utenti dei social media soffre di FOMO. (Murphy, 2013)

Sembra ormai chiaro che una velocità tecnica delle mansioni non si trasformi automaticamente in maggiore efficienza.

esempio lampante. Grazie alla connettività costante offerta da Internet, il tempo necessario per comunicare e accedere alle informazioni si è notevolmente ridotto. Tuttavia, questa stessa connettività costante può anche portare a una costante interruzione del tempo libero e alla difficoltà di staccarsi dal lavoro. Inoltre, l'uso delle tecnologie informatiche ha portato a una maggiore velocità ed efficienza nella realizzazione di compiti e attività. Ad esempio, la possibilità di inviare e-mail istantanee o di utilizzare software di produttività ha permesso di risparmiare tempo prezioso. Tuttavia, questa stessa velocità può anche creare aspettative di risposta immediata e un aumento delle aspettative di produttività. È importante notare che l'impatto delle tecnologie sul tempo non è uniforme per tutti. Le persone con accesso limitato alle tecnologie o con competenze limitate nell'uso delle stesse possono trovarsi in una posizione svantaggiata in termini di tempo. Allo stesso modo, le persone che lavorano in settori in cui le tecnologie informatiche sono meno integrate possono non sperimentare gli stessi benefici in termini di risparmio di tempo. In conclusione, le tecnologie informatiche hanno sicuramente avuto un impatto significativo sul modo in cui gestiamo il tempo. Tuttavia, è importante considerare il contesto specifico e le diverse esperienze delle persone nell'utilizzo delle tecnologie per comprendere appieno il loro effetto sul tempo.

esempio lampante. Al suo livello base, è un insieme di procedure che permettono la connessione di più computer e dispositivi, velocizzando così il flusso di informazioni. L'aspetto che viene visto da tutti consiste nella possibilità di effettuare ricerche in rete e mandare email. Andando più in profondità, si intuisce chiaramente che Internet non rappresenta solo uno strumento di connessione. Decine di notifiche al giorno aumentano sempre di più il circolo vizioso della costante connessione ai dispositivi digitali, facendo perdere il tempo precedentemente guadagnato grazie alla rapidità della rete.

Un dispositivo digitale, quindi, non va visto come un singolo oggetto, ma va concepito come un insieme di procedure che dipendono da chi le utilizza e dal modo con cui vengono connesse alle dinamiche sociali. Da qui si intuisce come nella quotidianità della società moderna, una maggiore velocità non porti in automatico

ad una maggiore efficienza nelle

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
39 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/10 Organizzazione aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher furlialberto di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Organizzazione delle aziende internazionali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Ca' Foscari di Venezia o del prof Comacchio Anna.