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TIG
l TIG (Tungsten Inert Gas) è quello adoperato con maggiore frequenza. L'elettrodo infusibile di
Tungsteno è coassiale alla torcia e tra i due fluisce il gas inerte che
protegge il bagno di fusione e la ZTA(zona termicamente attiva). Il
materiale d'apporto (grigio) è costituito da una barretta a parte. Per spessori
compresi tra i 2.5 e 7mm si utilizza materiale d’apporto con le
opportune cianfrinature ricavate nel materiale di base mentre per spessori
inferiori si può operare senza materiale d’apporto. [13,19] Figura 5.1 [13]
Saldatura di tipo TIG
MIG
l processo MIG (Metal Inert Gas) si usa invece per lamiere di almeno 3.5mm ed è più rapido e più
economico del TIG per spessori superiori ai 7mm. In questo caso il materiale d’apporto (sempre in
grigio) scorre coassiale all’elettrodo. Per quanto riguarda il materiale d’apporto si può dire che in
generale per il Titanio non legato si usano delle leghe di tipo α, che conferiscono maggiore tenacità
al giunto, mentre per le leghe si preferisce optare per materiali quanto più possibile simili a quello
di base.[19 ]
PAW
PAW (Plasma Arc Welding), o saldatura al plasma è caratterizzata da una maggiore velocità
operativa rispetto al TIG ed è utilizzato per spessori di oltre 13mm: è un processo di saldatura dove
il gas viene ionizzato, cioè plasma, mentre la torcia che viene utilizzata presenta un elettrodo di
tungsteno infusibile. La caratteristica fondamentale del plasma è di riuscire a catturare un'enorme
quantità di calore e di trasportarla sui lembi da fondere. In queste applicazioni la temperatura può
arrivare a 20.000 °C, valore impensabile per altre operazioni di saldatura.[19]
50
Capitolo 6
Applicazioni del Titanio in campo automobilistico
In questa capitolo si cercherà di fare un dettagliato resoconto sullo stato dell’arte dell’impiego delle
leghe di Titanio nella realizzazione di componenti meccanici, analizzando la componentistica di
motore e strutturale realizzabile con questo materiale. Si farà riferimento alle tecnologie utilizzate
51
nel mondo delle competizioni, a componenti impiegati nelle produzioni di serie e molto
brevemente, nella parte conclusiva, al suo utilizzo nel settore aerospaziale e militare .
Per capire l’enorme potenzialità del Titanio è sufficiente osservare attentamente la figura :
Molle e
sospensioni
Valvole
Bielle Impianto di
scarico
Supporti e prese freni; viti per
Il suo campo di applicazione va da elementi di trasmissione del moto,
fissaggio pinze e/o adattatori
come ingranaggi e sistemi biella-manovella, a elementi fissi di
collegamento come, viti e bulloni. A questi vanno spesso aggiungi gli elementi meccanici soggetti a
moti fluidodinamici come valvole, condotti di alimentazione e scarico.
6.1 Componentistica di motore:
Verranno qui esaminati tutti gli organi ed accessori dei motori a combustione interna per i quali è
stato sperimentato l’utilizzo delle leghe di Titanio. Tra questi verrà data particolare importanza alle
bielle e alle valvole che hanno trovato notevole diffusione nei motori ad alta potenza specifica
(anche su veicoli di serie). Le leghe di Titanio sono chiaramente superiori agli altri materiali
metallici quando il componente è destinato a massima resistenza o massima resistenza a fatica,
diventando un materiale irrinunciabile nel campo delle competizioni.
Come già evidenziato precedentemente, il principale vantaggio dell’utilizzo del Titanio rispetto a
leghe ferrose con equivalente resistenza (acciai inossidabili altamente legati) è il suo basso volume
specifico. A titolo esemplificativo, un albero motore forgiato in lega di Titanio ( ad esempio Ti 6-4
una lega a base di Titanio con il 6 % di Alluminio e 4 % di Vanadio) pesa la metà di un suo
equivalente in acciaio legato. Oltre a questo dato, queste leghe hanno un comportamento alle alte
temperature migliore di qualsiasi altro materiale finora conosciuto, con esclusione delle superleghe
al Nichel, Cromo o refrattarie (paragrafo 4.2). In particolare sopra i 500 °C una lega al Titanio,
possibilmente α + β, è universalmente considerata l’unica scelta possibile nell’ingegneria dei
materiali per poter ottenere, contemporaneamente, vantaggi di peso, resistenza e prestazioni
indipendentemente dai costi, decisivi solo per la produzione in serie. I produttori sono pronti ad
utilizzare materiali anche molto costosi nelle auto (e nelle moto), se ciò contribuisce a ridurre le
masse rotanti e quelle in moto alterno.
Biella
6.1.1 52
Indubbiamente l’organo meccanico più sollecitato meccanicamente (forza/superficie e inerzia)
durante la conversione di energia termica, di un motore a combustione interna (ciclo Otto, Diesel, 2
o 4 tempi), in energia meccanica è la biella. Ovviamente queste sollecitazioni sono tanto più
elevante quanto più alto sarà il regime di rotazione e quindi le prestazioni richieste. Ad incrementare
ulteriormente l’inerzia sono la fasatura e la qualità delle valvole, ma questo verrà ripreso nel
prossimo paragrafo . Figura 6.1 [7]
Biella con testa del pistone
A differenza di quanto erroneamente suggerito dal nome (secondo la scienza delle costruzioni le
bielle sono delle travi incernierate alle estremità sottoposte a carichi esclusivamente assiali), le
bielle impiegate nei manovellismi dei motori alternativi sono soggette non solo a carichi alternati di
compressione e trazione ma anche a flessione. E’ fondamentale quindi che la biella sia il più
resistente e leggera possibile dovendo minimizzare, anche, la propria forza di inerzia trasmessa alla
manovella e quindi all’albero motore.
Nei motori stradali di serie, gli alberi a gomito e le bielle vengono realizzate in ghisa a grafite
sferoidale e sono ottenuti per fusione. Il risultato è il prezzo notevolmente basso e vantaggioso per
una produzione così numerosa e prestazioni tutto sommato all'altezza delle esigenze comuni. Fanno
eccezione alcuni motori Honda che adottano bielle e alberi in acciaio anche per la produzione
stradale.
Molto diverso è il caso dei propulsori alto prestazionali. In questi casi le bielle sono ricavate in un
sol pezzo (la testa della biella non è scomponibile) ed hanno così una resistenza molto più elevata
che permette loro di raggiungere giri motore molto più elevati. Sempre per questo motivo nei
motori da competizione (ad esempio in F1 ogni combustione genera una spinta di alcune tonnellate
e accelerazioni di oltre 10.000 giri) la loro realizzazione dev’essere fatta con materiali ad elevato
rapporto resistenza/densità, come il Titanio che rimane l’unica vera alternativa all’acciaio
permettendo un notevole innalzamento dei limiti di rotazione del motore (circa 700 giri nei motori
da competizione rispetto ai migliori acciai) e a parità di affidabilità, un risparmio di peso
mediamente attorno al 40%. In realtà i rivestimenti superficiali, soprattutto nelle zone più critiche
(diametro maggiore, temperature più elevate) riducono il risparmio a circa il 30%.
Questo semplice confronto dimostra, ancora una volta, l’importanza della scelta del materiale per il
successo commerciale di un componente o di un prodotto. Fare quindi la scelta giusta significa
conoscere a fondo le caratteristiche, le proprietà e i limiti del materiale.
Naturalmente, non è possibile affidarsi al Titanio puro data la sua tendenza all'ingranamento cioè a
grippare con i materiali adiacenti. Tra i principali elementi di alligazione adoperati per ottenere
leghe con buone prestazioni troviamo: Molibdeno, Alluminio, Vanadio, Zirconio. Tali elementi
migliorano le lavorazioni alle macchine utensili successive alla forgiatura; aumentano notevolmente
la resistenza all'usura anche alle elevate temperature. I problemi di attrito del Titanio vengono risolti
con: Molibdeno, carburi di Wolframio, nitruri di Titanio. Questi ultimi elementi vengono riportati
sulla superficie del componente in Titanio tramite trattamenti al plasma.
53
Per quanto riguarda i fenomeni di strisciamento e l’influenza della temperatura, questi sono
piuttosto contenuti sulle bielle rispetto, per esempio, alle valvole. Da una parte l’utilizzo di bronzine
o cuscinetti opportunamente lubrificati riduce le forze di attrito e l’ usura abrasiva, dall’altra parte
l’effetto schermante del pistone diminuisce la temperatura sulla biella. Infatti questi fenomeni sono
secondari in fase di progettazione e non incidono sulla scelta del materiale.
Il problema principale delle bielle di Titanio è che "tendono ad allungarsi” diventando più instabili
rispetto all’acciaio. Come visto nel paragrafo 4.3 una proprietà meccanica dagli acciai è il modulo
di elasticità (modulo di Young) ovvero la resistenza alla deformazione elastica, che tocca i 210.000
2
mm
N/ nelle migliori leghe di acciaio; ricordo che a valori maggiori corrisponde maggiore
rigidità del materiale. Il valore dell'acciaio è circa il doppio di quello del Titanio (110.000 N/
2
mm ). Il Titanio essendo più duttile tende ad allungarsi più dell'acciaio. Tuttavia nei motori da
corsa, dove le bielle vengono sostituite spesso, questo non è un problema ed il vantaggio della
leggerezza prevale sulle altre considerazioni possibili.
Le composizioni di maggiore impiego sono la Ti 6Al-4V e le più economiche Timetal 62S e la
recente Ti 4Al2V0.1Si0.3REM che garantisce un’ottima lavorabilità a caldo. Esistono anche
composizioni specificamente sviluppate per produzioni di grande serie come la Ti-64Al definita
da Honda per motori di uso motociclistico.
Le bielle in Titanio sono per lo più prodotte per forgiatura a più passate e quindi lavorate ad utensile
ma per lotti estremamente limitati possono anche essere direttamente ottenute per lavorazione
meccanica che, grazie alle ormai diffuse fresatrici a controllo numerico, garantisce tempi di
realizzazione estremamente ridotti.
6.1.2 Valvole e sistema di iniezione
Pochi componenti del motore sono sottoposti a sollecitazioni paragonabili a quelle che devono
sopportare le valvole di scarico lambite dai gas, ad altissima temperatura, in uscita dal cilindro. Per
le valvole di aspirazione il problema non esiste in quanto vengono raffreddate dalla miscela aria-
combustibile (o dalla sola aria, nei motori ad accessione spontanea) che entra nel cilindro.
Figura 6.2 Ingrandimento di una valvola completamente (fungo e stello) in
[7]
Titanio
Per avere un’idea delle condizioni di lavoro delle valvole, si pensi che quando il motore ruota a
6000 giri/min, ognuna di esse si apre e si chiude 50 volte al secondo.
I motori di Formu