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40FINANCIAL LITERACY I GIOVANI E L’ALFABETIZZAZIONE FINANZIARIA IN ITALIA,
areaprove.cineca.it/docs/2024/Indagini_internazionali/RAPPORTI/OCSE_PISA_2022_FL/Rapporto_PISA_20
22_Financial_Literacy.pdf
41 Indagine Eurobarometro rivela bassi livelli di alfabetizzazione finanziaria in tutta l'UE,
italy.representation.ec.europa.eu/notizie-ed-eventi/notizie/indagine-eurobarometro-rivela-bassi-livelli-di-
44
dell'UE possiede un elevato livello di alfabetizzazione finanziaria, con
enormi differenze tra gli Stati membri. Paesi come Paesi Bassi, Svezia,
Danimarca e Slovenia hanno oltre il 25% della popolazione con un alto
livello di competenza finanziaria, mentre altri Stati membri registrano
percentuali di molto inferiori.
5.1.2 Sviluppare competenze finanziarie di base
Una corretta educazione finanziaria inizia dalla comprensione di alcuni
concetti fondamentali:
1)Il valore temporale del denaro e l’interesse composto 42
Un concetto fondamentale in finanza è il valore temporale del denaro
(Time Value of Money - TVM). Questo principio afferma che una somma di
denaro disponibile oggi ha un valore maggiore rispetto alla stessa somma
ricevuta in futuro, a causa del suo potenziale di crescita.
Il motivo principale di questo aumento di valore è l’interesse composto,
ovvero il meccanismo per cui gli interessi maturati su un capitale iniziale
producono a loro volta nuovi interessi. Questo effetto crea una crescita
esponenziale del capitale nel tempo.
In altre parole, 100 euro oggi valgono più di 100 euro ricevuti tra un anno,
perché possono essere investiti per generare interessi o altri rendimenti.
Questo concetto è alla base di decisioni finanziarie come l’investimento, il
risparmio e il debito.
Esempio pratico:
Se investi 1.000 euro con un tasso di interesse annuo del 5%, dopo il
primo anno guadagnerai 50 euro, quindi per un totale di 1.050 euro.
L’anno successivo, gli interessi non verranno calcolati solo sui 1.000
euro iniziali, ma sull’intero importo di 1.050 euro. Il risultato sarà un
guadagno di 52,5 euro, portando il totale a 1.102,5 euro.
Dopo 10 anni, grazie all’interesse composto, il capitale iniziale sarà
cresciuto fino a 1.628 euro, nonostante il tasso d’interesse sia
rimasto invariato.
Questo effetto dimostra due principi chiave:
Prima inizi a investire, maggiori saranno i rendimenti a lungo
termine.
alfabetizzazione-finanziaria-tutta-lue-2023-07-18_it
42 Cos'è il valore temporale del denaro, academy.binance.com/it/articles/what-is-the-time-value-of-
money 45
Anche piccole somme, se investite con costanza, possono
generare grandi risultati nel tempo.
2)Rischio e rendimento: il bilanciamento negli investimenti
Ogni decisione di investimento è condizionata da due concetti
strettamente legati: rischio e rendimento. Conoscere il rapporto tra
questi due fattori è fondamentale per prendere decisioni finanziarie
ponderate.
Cos’è il rischio finanziario?
Il rischio rappresenta la probabilità di subire una perdita totale o parziale
del capitale investito. Più è alto il rischio, maggiori sono le possibilità di
oscillazioni nei rendimenti (sia in positivo che in negativo). Il rischio può
derivare da diverse variabili:
Rischio di mercato: ovvero le oscillazioni dei prezzi dovute a
eventi economici o geopolitici.
Rischio di credito: la possibilità che l’emittente di un titolo (come
un’azienda o un governo) non onori il pagamento di interessi o
capitale.
Rischio di liquidità: la difficoltà di vendere un investimento senza
subire perdite significative.
Cos’è il rendimento?
Il rendimento è il guadagno potenziale ottenuto da un investimento,
espresso di solito in percentuale rispetto al capitale iniziale. Può
concretizzarsi in forma di:
Dividendi (per azioni): pagamenti periodici da parte delle società
agli azionisti.
Interessi (per obbligazioni e titoli di Stato): pagamenti fissi ricevuti
per aver prestato denaro.
Plusvalenze: guadagni derivanti dalla vendita di un investimento a
un prezzo superiore rispetto a quello di acquisto.
La relazione rischio-rendimento: il trade-off inevitabile
In generale, esiste una correlazione diretta tra rischio e rendimento, noto
come risk-return trade-off: 46
Investimenti ad alto rischio (es. azioni di start-up, criptovalute):
possono offrire rendimenti elevati, ma con una maggiore probabilità
di subire perdite molto consistenti.
Investimenti a basso rischio (es. titoli di Stato, obbligazioni societarie
di alta qualità): offrono rendimenti più stabili ma potenzialmente
minori.
Esempio pratico:
Un investimento in quote di capitale di una startup tecnologica
potrebbe generare un rendimento annuale del 15-20%, ma anche
una probabilità alta di perdere parte del capitale.
Un investimento in titoli di Stato italiani (BTP) potrebbe offrire un
rendimento stabile circa del 3-5% annuo, con un rischio molto più
basso di perdere il capitale iniziale.
Come bilanciare il rischio e il rendimento?
La soluzione per un investimento di successo è trovare il giusto equilibrio
tra rischio e rendimento, in funzione di tre fattori:
1. Orizzonte temporale: se l’obiettivo di investimento è a lungo
termine (es. pensione), si può tollerare un rischio maggiore iniziale
per ottenere rendimenti superiori via via con il tempo.
2. Profilo di rischio personale: alcuni investitori sono disposti ad
accettare oscillazioni significative, mentre altri preferiscono una
maggiore stabilità.
3. Liquidità necessaria: investimenti a basso rischio e alta liquidità
sono preferibili per chi potrebbe aver necessità di accedere
rapidamente ai propri fondi.
La diversificazione è il metodo più efficace per ridurre il rischio senza
compromettere eccessivamente il rendimento atteso. Suddividere il
capitale, come abbiamo visto nel capitolo precedente, tra diversi
strumenti finanziari, settori e aree geografiche permette di ridurre al
minimo l’impatto negativo di eventuali perdite su una singola tipologia di
investimento.
3)Cash Flow: il polso finanziario delle famiglie
43
Il cash flow (flusso di cassa) rappresenta la differenza tra le entrate e le
uscite di denaro in un determinato periodo, come un mese o un anno. È
43Cash flow: che cosa è e come si calcola il flusso di cassa, allianz-trade.com/it_IT/news-e-
approfondimenti/community/business-tips/cash-flow-cosa-e-e-come-si-calcola.html 47
un indicatore fondamentale della salute finanziaria di una famiglia, poiché
misura la capacità di gestire le proprie finanze in maniera efficace.
Cash Flow Positivo
Si verifica quando le entrate (stipendi, rendite passive, investimenti)
superano le spese. Questo surplus di liquidità può essere destinato a:
Risparmi per imprevisti o obiettivi futuri;
Investimenti per far crescere il capitale;
Estinzione di eventuali debiti pregressi.
Cash flow negativo
Si ha quando le spese superano le entrate, forzando l’utilizzo dei risparmi
o la sottoscrizione di debiti. Questo disequilibrio, se protratto nel tempo,
può compromettere la stabilità finanziaria della famiglia, facendo crescere
il rischio di insolvenza.
Come migliorare il cash flow familiare?
Ridurre le spese superflue: analizzare periodicamente le spese
discrezionali per individuare eventuali tagli o sprechi sui quali
intervenire.
Aumentare le entrate: cercare fonti di reddito aggiuntive, come
attività freelance o investimenti.
Rinegoziare i debiti: contrattare condizioni migliori per mutui o
prestiti esistenti per abbassare le uscite mensili.
Un cash flow positivo rappresenta la base per costruire una finanza solida,
permettendo di pianificare investimenti futuri e fronteggiare eventuali
imprevisti senza intaccare il patrimonio.
5.2 Analisi dei rendimenti e strategie di protezione del capitale
Uno degli obiettivi principali di ogni investitore, sia esso un singolo
individuo oppure un nucleo familiare, è ottenere un rendimento adeguato
al proprio profilo di rischio. Ad ogni modo, non tutti i rendimenti sono
uguali, poiché fattori come appunto l’inflazione, la tassazione e il rischio
intrinseco possono influenzare significativamente il valore reale di un
investimento. 48
5.2.1 Rendimento reale e rendimento nominale: la
differenza che conta
Una delle distinzioni fondamentali in finanza è tra rendimento reale e
rendimento nominale:
Rendimento nominale: È il guadagno complessivo che un
investimento genera in un periodo specifico, espresso in termini
percentuali, senza tenere conto di fattori esogeni come l’inflazione o
le tasse.
Ad esempio un’obbligazione con un rendimento nominale del 5%
genera 50 euro su un investimento di 1.000 euro in un anno.
Rendimento reale: Indica il guadagno effettivo tenendo conto
dell’inflazione e della tassazione. La formula di base per calcolarlo è
la seguente:
Esempio pratico: Se l’inflazione è al 3% e il rendimento nominale è del
5%, il rendimento reale applicando la formula sarà circa il 1,94%. In
questo caso, nonostante l’apparente guadagno, l’effettivo incremento del
potere d’acquisto sarà comunque limitato.
5.2.2 Come valutare il rischio di un investimento
Ogni investimento, come abbiamo affermato, è caratterizzato da un dato
livello di rischio, ovvero la possibilità di non ottenere i rendimenti previsti,
o di subire una perdita di capitale. Esistono alcuni indicatori utili per
valutare il rischio associato a un investimento:
Deviazione Standard o Scarto Quadratico Medio : Misura la
volatilità di un investimento. Un’alta deviazione standard indica una
maggiore variabilità dei rendimenti, quindi un rischio più elevato.
Ad esempio, Le azioni delle start-up hanno una deviazione standard
più alta rispetto ai titoli di Stato.
Indice Beta : Indica la sensibilità di un investimento rispetto alle
oscillazioni del mercato. Un beta superiore a 1 indica che l’asset è
più volatile rispetto al mercato di riferimento, mentre un beta
inferiore a 1 suggerisce una minore volatilità. 49
Quindi un’azione con beta 1,5 sarà tendenzialmente più volatile
rispetto a un indice di riferimento come l’S&P 500.
Coefficiente di Correlazione : Misura il grado di relazione tra
due asset. Una correlazione pari a 1 indica che gli asset si muovono
nella stessa direzione, mentre una correlazione negativa (vicina a -1)
ci suggerisce che i movimenti sono inversamente correlati.