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1.5 SISTEMI E PROCESSI DI MEMORIA
memoria
La è la capacità di mantenere le informazioni acquisite del sistema per più o meno
tempo in modo da poterle avere a disposizione e utilizzare per lo svolgimento dei compiti
che si porranno all’individuo. Bartlett riteneva che la memoria fosse un processo attivo sia
quando le informazioni vengono acquisite, sia quando devono essere recuperate: egli utilizzò
16
1. Approcci Cognitivi
una particolare tecnica, il metodo delle riproduzioni in serie (sia in forma grafica che in forma
linguistica). Il materiale era costituito perlopiù da storie popolari, essendo un materiale in
sé interessante e potenzialmente soggetto a dei cambiamenti in certi aspetti di forma e di
contenuto nel corso della sua trasmissione. Gli studi condotti permisero a Bartlett di proporre
schema,
e di descrivere la funzione della nozione di intesa come struttura che organizza le
conoscenze acquisite e guida il nostro comportamento, una sorta di modello che può essere
opportunamente adattato alle diverse circostanze.
La memoria può essere valutata in molti modi, principalmente in base alla modalità con cui
viene chiesto ai soggetti di recuperare l’informazione. Ciò può essere effettuato almeno in tre
modi e mediante:
- Rievocazione libera: situazioni in cui il soggetto tenta di ricordare mediante una ricerca di
memoria l’informazione richiesta;
- Rievocazione suggerita: situazione in cui il soggetto tenta di ricordare l’informazione richiesta
in presenza di un qualche suggerimento;
- Riconoscimento: modalità di ricordo in cui un soggetto deve dire se un determinato stimolo
corrisponde oppure no a uno precedentemente memorizzato oppure se all’interno di una lista
di stimoli vi è quello in precedenza memorizzato.
Molte teorie fanno riferimento alla metafora del “sistema di magazzini” per quanto riguarda
la memoria, di cui il primo è dedicato alla registrazione dell’informazione sensoriale. Da qui,
memoria a breve termine
le informazioni vengono trasmesse ad un magazzino denominato
(MBT). Baddeley considerò che la MBT ha un ruolo centrale nello svolgimento di una molteplicità
di compiti differenti; tutti i compiti cognitivi coinvolti nel ragionamento, nella soluzione dei
problemi, nella comprensione e nell’apprendimento.
memoria a lungo termine (MLT):
Oltre alla MBT, esiste un ulteriore magazzino, la un magazzino
in cui le informazioni assunte vengono mantenute in maniera permanente, per un tempo
lungo. Le informazioni immagazzinate possono essere di differente natura:
- Memoria fattuale: sono informazioni organizzate su “che cosa sono” eventi e oggetti;
- Memoria procedurale: è il “modo in cui si fanno” le cose, le procedure alla base di qualunque
cosa; si riferisce a conoscenze tacite, cioè conoscenze delle quali gli individui non hanno
consapevolezza quando vengono messe in atto (si può essere in grado di andare in bicicletta
17
1. Approcci Cognitivi
anche se non si è in grado di descrivere e spiegare come si fa);
- Memoria semantica: è l’immagazzinamento e il recupero di conoscenze che riguardano le
parole e i concetti, le loro proprietà e le relazioni reciproche;
- Memoria episodica: è la modalità della memoria che riguarda l’immagazzinamento e il
recupero di eventi ed episodi temporalmente databili, localizzabili spazialmente e vissuti
personalmente.
FIGURA 3 18 L� ������������� ���� ����
2.1 ����� ���������
L� ��������������� ����’����
2.2 ��� ���������� �� ���������
L� ���� ����� ��������� �����
2.3 C��� �’���� �� �������
2.4 �� ������������: ������ ��� �’���������
CAPITOLO 2:
LA COMPLESSITÀ DELLE RELAZIONI UMANE
2.1 LA COMUNICAZIONE ALLA BASE DELLE RELAZIONI
Comunicare significa rendere comune, far partecipi gli altri di qualcosa. Nell’uomo la ricchezza
della comunicazione è garantita dall’uso simultaneo e interdipendente di più sistemi di
comunicazione, tra cui i principali sono:
- Comunicazione verbale: è caratterizzata dall’uso del codice verbale ed è quindi associata
principio di
al significato delle parole. Una comunicazione è ritenuta efficace se si fonda sul
cooperazione che vede entrambi i partecipanti consapevoli dell’interazione comunicativa del
parlante;
- Comunicazione non verbale: a distinguere la comunicazione non verbale a quella verbale
è il carattere involontario delle informazioni che gli interlocutori forniscono relativamente
a sé stessi. I segnali non verbali consentono quindi di trasmettere atteggiamenti, desideri e
intenzioni non espresse esplicitamente dall’interlocutore. Alcuni esempi sono l’intonazione,
le pause o i silenzi (sistema vocale), la mimica facciale (sistema cinesico) e la distanza tra gli
interlocutori (sistema prossemico).
Secondo il modello di Shannon e Weaver la condizione necessaria e sufficiente affinché si possa
parlare di comunicazione è costituita da un emettente in grado di codificare un messaggio e
da un ricevente in grado di decodificarlo: in poche parole è necessario che gli interlocutori
codice.
condividano un Al fine di comunicare in modo efficace l’emittente dovrebbe essere in
grado di adattare la propria comunicazione in base alla situazione comunicativa e in funzione
delle persone coinvolte nella comunicazione.
Come detto in precedenza, è presente anche una comunicazione non verbale che può
canali sensoriali.
coinvolgere anche i I principali canali coinvolti nella trasmissione dei messaggi
sono:
- Comunicazione visiva: è stata la più studiata, la complessità visiva è definita dal numero di
elementi presenti nella configurazione;
- Comunicazione tattile: rientra in quello che Hall ha definito spazio personale e si esprime in
varie forme in funzione del grado di conoscenza;
20
2. La complessità delle relazioni umane
- Comunicazione olfattiva: i ricordi olfattivi che risalgono all’infanzia sono estremamente
efficaci nel suscitare emozioni gradevoli.
2.2 LE CARATTERISTICHE DELL’UOMO CHE PERMETTONO LA RELAZIONE
L’uomo per potersi relazionare con gli altri, oltre ad usare un linguaggio e quindi uno specifico
pensiero ragionamento, giudizio
codice per comunicare, possiede altre abilità: il e il il e la
decisione, emozioni.
le
pensiero
Il è l’attività mentale in grado di elaborare e di sviluppare le relazioni tra le informazioni
codificate in precedenza nella memoria. Esso può essere diviso in due macrocategorie: la
prima comprende le forme di pensiero non finalizzato caratterizzate da associazioni libere,
oniriche e simili, mentre la seconda include le forme di pensiero rivolte ad una meta, come il
ragionamento, tutto ciò che porta alla soluzione di un problema e a delle decisioni. Il pensiero
ragionamento,
si manifesta tramite il anch’esso diviso in due categorie principali:
- Ragionamento deduttivo: è il modo di ragionare in cui facciamo uso di conoscenze relative a
certe affermazioni che sappiamo o riteniamo essere vere per inferire qualche conoscenza vera
che necessariamente discende da quelle affermazioni (dal generale al particolare);
- Ragionamento induttivo: modalità di ragionamento in cui vengono acquisite informazioni o
dati a sostegno di una data conclusione (dal particolare al generale).
giudizi
Gli individui spesso fondano i propri ragionamenti e i propri su informazioni imperfette
o incomplete e perciò ricorrono a procedure pratiche, economiche sotto il profilo del carico
euristiche:
cognitivo richiesto. Queste procedure sono dette da una parte sono una modalità
molto efficiente di svolgere i compiti di giudizio, mentre dall’altra espongono le persone ad
biases.
errori di valutazione dette
La distinzione tra ragionamento, decisione ponderata e intuizione è arrivata al punto di
condividere delle caratteristiche in due sistemi distinti ma in relazione tra loro:
- Sistema 1: è caratterizzato da processi veloci, intuitivi e associativi, automatici e segnato da
decisioni;
risposte impulsive. Questo è il sistema maggiormente responsabile delle nostre
21
2. La complessità delle relazioni umane
- Sistema 2: è caratterizzato da processi lenti, deliberativi, rispondenti ai vincoli delle regole
logiche e segnato da risposte consapevoli; solitamente può intervenire a correggere la condotta
o a fornire una giustificazione relazionale della risposta emessa dal Sistema 1.
Le euristiche sono perciò procedure pragmatiche che permettono agli individui di affrontare
la limitata capacità computazionale e di utilizzare quantità di informazioni incomplete e
inattendibili per giungere ad un giudizio. Possono essere distinte in euristiche di riconoscimento,
euristiche di disponibilità o evocabilità, euristiche di rappresentatività ed euristiche di
ancoraggio e aggiustamento.
di riconoscimento
L’euristica può permettere di raggiungere alla soluzione di un quesito; ad
esempio, se viene chiesto quale tra due città ha la popolazione più numerosa e si riconosce
solo il nome di una, si può dedurre che la città riconosciuta avrà la popolazione maggiore.
Questo è un esempio di euristica semplice che permette di ottenere risultati comparabili a
quelli che si sarebbero potuti ottenere una procedura più sofisticata.
di disponibilità o evocabilità
L’euristica si basa sul normale funzionamento della mente e sulla
conoscenza implicita che gli individui hanno dell’attività mnestica, cioè della loro capacità di
formulare stime sul numero di casi o esempi che vengono loro in mente: più numerosi saranno
gli eventi ricordati, tanto più saranno ritenuti probabili.
di rappresentatività
L’euristica valuta il grado di similarità tra l’evento che deve essere stimato
di ancoraggio e
e il processo che l’ha generato o la categoria di riferimento, mentre l’euristica
aggiustamento gli individui formulano una prima valutazione (ancoraggio) di un determinato
fatto, per poi effettuare delle modificazioni più o meno consistenti (aggiustamenti) ed infine
formulare la valutazione definitiva.
decisione
La presa di è considerata un compito in cui gli individui esprimono una preferenza
tra almeno due alternative; le decisioni vengono generalmente