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IL'obesità Infantile

L'obesità, cos'è?

L'obesità, termine derivante dal latino "obesitas", è una vera e propria patologia caratterizzata da un eccesso di tessuto adiposo nelle cellule che può causare un elevato rischio di avere malattie di varia natura tra cui malattie cardiovascolari, diabete, ipertensione.

L'eccesso di tessuto adiposo si va pericolosamente a depositare nelle varie zone del corpo, soprattutto nella parete addominale e nei muscoli. Questo aumento del peso è dovuto principalmente a una cronica disregolazione del bilancio energetico; ciò significa che quando l'assunzione di calorie è superiore alla spesa energetica di queste, il risultato non può che essere un accumulo di grasso nel proprio organismo; si parla quindi di un bilancio energetico "positivo", chiaramente protratto nel tempo.

Ci sono casi dove l'obesità è determinata

Da fattori genetici, ormonali, malattie rare, casi di obesità secondarie e di inattività fisica. Il nostro peso corporeo è composto da una massa magra (ossa, organi interni e muscoli) e da una massa grassa (tessuto adiposo) ed è quindi evidente che la situazione di sovrappeso avviene quando abbiamo un eccesso di massa grassa rispetto a quella magra. La distribuzione del grasso nel corpo non riguarda solo un accumulo di questo nella parete addominale e nei muscoli, bensì in altre zone e organi come fegato, cuore, vie aeree, pancreas e reni.

L'obesità può già essere presente in età infantile e propagarsi poi nella vita adulta. Differenti però sono da valutare e da trattare le obesità a seconda del periodo di vita. Nonostante il grado di malnutrizione esistente sul pianeta, secondo l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) l'obesità rappresenta uno dei principali problemi di salute pubblica.

Nel mondo. Siamo infatti di fronte a una vera e propria epidemia globale, che si sta diffondendo in molti Paesi e che può causare, in assenza di un'azione immediata, problemi sanitari molto gravi nei prossimi anni. È una problematica di livello mondiale, sia perché la sua prevalenza è in costante e preoccupante aumento non solo nei Paesi Occidentali ma anche in quelli a basso-medio reddito, sia perché è un importante fattore di rischio per varie malattie croniche, quali diabete mellito di tipo 2, malattie cardiovascolari e tumori. (Ministero della salute, 2014)

La classificazione della popolazione in base al peso viene fatta utilizzando l'indice di massa corporea (BMI, Body Mass Index), considerato il più rappresentativo della presenza di grasso corporeo in eccesso. Infatti il BMI rappresenta la misura più utile per l'individuazione del sovrappeso e dell'obesità nella popolazione adulta.

Esistono naturalmente

delle differenze legate al sesso: a parità di BMI: le donne tendono ad avere più grasso corporeo rispetto agli uomini, così come gli anziani rispetto ai giovani. Inoltre, chi ha un fisico sportivo potrà pesare di più proprio grazie alla massa muscolare molto sviluppata, ma non rientrare per questo nella categoria sovrappeso o obesità. Il BMI (vedi tabella 1) è definito come il rapporto tra il peso corporeo espresso in kg ed il quadrato dell'altezza espressa in metri (ISS, 2017).

Uomo Donna
Sottopeso < 20,1 < 18,7
Peso ottimale 20,1-25,0 18,7-23,8
Sovrappeso 25,1-29,9 23,8-28,6
Obesità 1° grado 30,1-35,0 28,7-35,0
Obesità 2° grado 35,1-40,0 35,1-40,0
Obesità di alto grado >40,0 >40,0

Come possiamo quindi notare dalla tabella sopra esposta possiamo parlare di aumento dell'obesità con BMI superiore a 30,1 per gli uomini e 28,7 per le donne.

Dell'obesità e conseguentemente i rischi ad essa legati. Un problema particolarmente grave è quello dell'insorgenza dell'obesità tra bambini e adolescenti. L'obesità infantile è un aspetto molto importante del problema dell'obesità. Ormai, da alcuni anni, affligge anche la fascia più giovane della popolazione, e cioè i bambini. L'obesità infantile, infatti, costituisce una realtà particolarmente preoccupante che sta raggiungendo proporzioni allarmanti in molti Paesi e rappresenta un problema serio da affrontare urgentemente. Esso riguarda non solo i Paesi ricchi, nei quali il rischio di obesità infantile è comunque maggiore nei gruppi con uno status socioeconomico inferiore, ma anche i Paesi a basso e medio reddito, in particolare negli insediamenti urbani. Su molti di questi Paesi gravano contemporaneamente diverse forme di malnutrizione. I bambini nati in Nazioni a

basso e medio reddito sono più vulnerabili ad un'alimentazione prenatale, infantile e preadolescenziale inadeguata. Questi bambini sono esposti ad alimenti ad alto contenuto di grassi, zuccheri, sale, ad alto contenuto energetico e poveri di micronutrienti, che tendono ad avere un costo ed una qualità nutrizionale inferiori. Questi modelli dietetici, insieme a livelli più bassi di attività fisica, provocano un forte aumento dell'obesità infantile facendo però restare irrisolti i problemi di malnutrizione (WHO 2020). Inoltre, l'obesità infantile è spesso sottovalutata come problema di salute pubblica in questi contesti dove, culturalmente, un bambino in sovrappeso è spesso considerato un bambino sano (WHO, 2016). I bambini in eccesso ponderale hanno un'alta probabilità di diventare adulti obesi e una serie di malattie croniche correlate all'obesità. Sebbene la di sviluppare tutta relazione tra

obesità infantile e cattive condizioni di salute sia altamente complessa e vi siano variazioni individuali influenzate da diversi fattori, come ad esempio fattori comportamentali e socioeconomici, è prioritario che vengano messi in atto interventi finalizzati alla prevenzione precoce. Inoltre, i bambini obesi sviluppano patologie croniche già in età evolutiva, sempre più precocemente e sempre più velocemente. La precocità di tali patologie provoca, inevitabilmente, un aumento dell'impatto sociale ed economico globale dell'obesità. I bambini obesi sono, infatti, maggiormente predisposti a sviluppare diabete e malattie cardiovascolari e farlo più precocemente, il che determina una probabilità più elevata di morte prematura e disabilità (ISS, 2011).

Per affrontare tale problema e averne un monitoraggio, nel 2007 in Italia è stato istituito un progetto "Okkio alla Salute". È un

sistema di sorveglianza nazionale promosso e finanziato dal Ministero della Salute/CCM, nato per monitorare l'evoluzione dell'obesità infantile e valutare gli interventi di promozione della salute avviati, con un dettaglio sia regionale che locale. Il sistema è coordinato dal Centro Nazionale per la Prevenzione delle Malattie e la Promozione della Salute dell'Istituto Superiore di Sanità e condotto in collaborazione con tutte le regioni italiane e il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. Obiettivo di OKkio alla salute è descrivere nel tempo l'evoluzione dello stato nutrizionale dei bambini delle scuole primarie e le caratteristiche dell'ambiente scolastico, in relazione agli aspetti favorenti la corretta nutrizione e l'attività fisica, allo scopo di suggerire azioni appropriate, basate su prove di efficacia. Il sistema prevede la registrazione delle misure antropometriche (peso e statura),

La raccolta di informazioni sulle abitudini alimentari, l'attività fisica e i comportamenti sedentari di un campione di alunni delle classi terze delle scuole primarie, così come raccomandato dall'OMS, nonché sulle iniziative scolastiche favorenti il movimento e la sana alimentazione. Le informazioni riguardanti le abitudini degli alunni sono raccolte tramite questionari brevi, somministrati ai bambini in classe, ai loro insegnanti e ai genitori. (MdS, 2017)

Il BMI, pur essendo utilizzato anche per i bambini e gli adolescenti, va interpretato in maniera differente rispetto a quanto accade per gli adulti. Un'importante differenza tra la popolazione adulta e quella pediatrica è rappresentata dai valori soglia di riferimento. Se per donne e uomini adulti è possibile fare riferimento a dei valori fissi di BMI, questo non è applicabile a bambini e adolescenti. Come abbiamo visto precedentemente negli adulti si diagnostica una condizione

disovrappeso con valori di BMI compresi tra 25 e 29.9 Kg/m2, e di obesità con valoridi BMI ≥ 30.0 Kg/m2. Nei bambini e negli adolescenti invece, così come indicatosu diagnosi, trattamento e prevenzione dell’obesità del bambino edalla Consensusdell’adolescente, bisognerà ricorrere a specifici percentili in base a età e sesso. Ladifferenza dell’approccio diagnostico tra adulti e bambini e adolescenti riflette lanecessità di tenere conto delle variazioni fisiologiche del BMI relative alla crescitastaturale e allo stadio puberale. Nel bambino e nell’adolescente è necessarioutilizzare parametri in grado di seguire la “dinamicità” dello sviluppo staturo-ponderale. La diagnosi di sovrappeso e obesità nei bambini e negli adolescenti è10perciò eseguita riportando il valore di BMI, calcolato con la stessa formulautilizzata per l’adulto, su curve o tavole percentili in

Base a sesso ed età cronologica. (Parrino C., 2019)

Fino al 2006 si utilizzavano delle tavole percentili locali differenti per le diverse popolazioni dell'OMS, da quello anno si fa riferimento a curve realizzate attraverso uno studio, tra il 1997 e il 2003, su un campione di 8440 bambini in 6 paesi: Brasile, Ghana, India, Norvegia, Oman e Usa. A differenza delle curve precedenti che registravano situazioni reali, le tabelle dell'OMS sono considerate "curve standard", nel senso che devono essere un riferimento ideale di come dovrebbe essere la crescita del bambino. Per bambini di età compresa tra i 2 e i 5 anni, si fa riferimento alla curva OMS 2006, mentre per bambini e adolescenti dai 5 ai 18 anni alla curva OMS 2007. Utilizzando le curve indicate si farà diagnosi di sovrappeso e obesità, età 5-18 anni, in base percentili di riferimento:

  • Sovrappeso per BMI > 85° percentile
  • Obesità per BMI > 97° percentile
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
95 pagine
SSD Scienze mediche MED/04 Patologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Luigi.Greco di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Epidemiologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale o del prof Ferrara Maria.