Anteprima
Vedrai una selezione di 17 pagine su 78
Nascita di via Duomo a Napoli Pag. 1 Nascita di via Duomo a Napoli Pag. 2
Anteprima di 17 pagg. su 78.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Nascita di via Duomo a Napoli Pag. 6
Anteprima di 17 pagg. su 78.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Nascita di via Duomo a Napoli Pag. 11
Anteprima di 17 pagg. su 78.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Nascita di via Duomo a Napoli Pag. 16
Anteprima di 17 pagg. su 78.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Nascita di via Duomo a Napoli Pag. 21
Anteprima di 17 pagg. su 78.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Nascita di via Duomo a Napoli Pag. 26
Anteprima di 17 pagg. su 78.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Nascita di via Duomo a Napoli Pag. 31
Anteprima di 17 pagg. su 78.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Nascita di via Duomo a Napoli Pag. 36
Anteprima di 17 pagg. su 78.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Nascita di via Duomo a Napoli Pag. 41
Anteprima di 17 pagg. su 78.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Nascita di via Duomo a Napoli Pag. 46
Anteprima di 17 pagg. su 78.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Nascita di via Duomo a Napoli Pag. 51
Anteprima di 17 pagg. su 78.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Nascita di via Duomo a Napoli Pag. 56
Anteprima di 17 pagg. su 78.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Nascita di via Duomo a Napoli Pag. 61
Anteprima di 17 pagg. su 78.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Nascita di via Duomo a Napoli Pag. 66
Anteprima di 17 pagg. su 78.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Nascita di via Duomo a Napoli Pag. 71
Anteprima di 17 pagg. su 78.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Nascita di via Duomo a Napoli Pag. 76
1 su 78
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

ASSETTO CONTEMPORANEO DI VIA UOMO E I LAVORI IN CORSO

Via Duomo nel nostro secolo è stata recentemente battezzata "la strada dei musei", in quanto racchiude al suo interno ben "otto" meraviglie dell'arte e architettura napoletana; un scrigno prezioso che abbraccia simbolicamente chiese, chiostri, musei e antichi palazzi.

Circa sette secoli di storia, in otto edifici tutti da esplorare. Oltre al Duomo, si scoprono il museo Madre, il museo Diocesano, il museo del Tesoro di San Gennaro, il complesso monumentale dei Girolamini con al suo interno "la splendida quadreria", il Pio monte della Misericordia, la chiesa di San Severo al Pendino, ed il celebre Museo civico fondato dal principe di Satriano "Gaetano Filangieri". La chiesa di Donnaregina vecchia e quella di Donnaregina nuova. Accanto al Duomo di Napoli, sotto i portici, conosciuto a Napoli e in tutto il mondo vi è il museo del Tesoro di San Gennaro, dove

è esposto uno dei patrimoni artistici e culturali più importanti. Il museo comprende il“Tesoro” che la comunità napoletana, ha donato al Santo Patrono; un vero e proprio scrignodi gioielli di squisita fattura e d'inestimabile valore stabilito nei secoli per le offerte al Santoda parte di illustri personalità dell'aristocrazia napoletana ed europea. Anche pregevolissimaè la collezione degli argenti , opera di maestri della scuola napoletana. Il museo comprendeinoltre tre sacrestie e la Cappella del Tesoro di San Gennaro, vere gallerie d'arte contenentipregevoli dipinti di Luca Giordano, Massimo Stanzione, Aniello Falcone, del Domenichino,di Lanfranco, del Ribera, del Solimena. La Cappella del Tesoro, all’interno del Duomo, oltrea custodire le reliquie ed il sangue di San Gennaro ed è uno dei gioielli universali dell’arte,ricca di marmi, affreschi, dipinti e altre opere d’arte dei migliori artisti.

Napoli. La Cappella del Tesoro è sicuramente uno dei monumenti più importanti del barocco napoletano seicentesco, per l'insieme di decorazioni che videro la partecipazione di artisti di eccezionale levatura. Nel Cinquecento la città di Napoli subì contemporaneamente la peste e l'eruzione del Vesuvio. Per questi tragici avvenimenti, il popolo di Napoli, nell'anniversario della traslazione delle ossa di San Gennaro da Montevergine a Napoli, implorò la protezione del Santo patrono formulando il voto solenne di erigergli una nuova e più ampia Cappella del Tesoro nel duomo. La Cappella del Tesoro, progettata dall'architetto teatino Francesco Grimaldi, fu inaugurata nel 1646 e nello stesso giorno vi furono trasferite le reliquie del Santo, le statue d'argento e le preziose suppellettili già presenti nel Tesoro vecchio. Da sottolineare che l'intero complesso museale non appartiene alla Chiesa, bensì alla città di Napoli.Napoli è rappresentata da un'antica istituzione civica, ancora oggi esistente, la Deputazione, diretta espressione di laicità. Un cancello monumentale in bronzo dorato, disegnato da Cosimo Fanzago, delimita e separa la cappella dal Duomo, ribadendo così la sua piena autonomia ed indipendenza rispetto alla Curia. Da un punto di vista urbano invece qualche anno fa furono progettati dei nuovi lavori di ampliamento stradale progettati dalla valorizzazione dei monumenti del sito UNESCO, anche interventi di riqualificazione stradale, con inizio dal tratto compreso tra via San Biagio dei Librai e via dei Tribunali. Gli interventi hanno fatto leva sull'ampliamento dei marciapiedi su entrambi i lati, con inserimento di nuovi elementi di arredo e segnaletica turistica, interventi di ristrutturazione e laddove necessario la sostituzione dell'impianto fognario, la realizzazione di un nuovo impianto di illuminazione su pali in sostituzione di quello esistente, la piantumazione di.

Nel 2003, durante i lavori per la costruzione della metropolitana in Piazza Nicola Amore, sono emersi dei reperti archeologici che hanno rivelato la presenza dei resti di un imponente edificio pubblico di età augustea. Questo edificio è stato sicuramente realizzato in occasione dei giochi isolimpici, simili a quelli Olimpici, che si sono svolti in Italia nel II secolo d.C. Augusto scelse Neapolis come sede dei giochi poiché era la città più "grecizzata" della penisola italiana.

Durante lo scavo sono stati rinvenuti prima un lungo tratto di pavimento, poi un busto in marmo di un esponente di spicco della gens Claudia, presumibilmente del condottiere romano Germanico. Successivamente sono stati scoperti numerosi altri elementi architettonici del Gymnasium, tra cui colonne di marmo e pezzi del frontone.

Pavimenti a mosaico, pezzi di una scalinata, decorazioni varie e capitelli fino ad un podio di un edificio religioso e a delle importanti lastre di marmo. Su questi marmi sono stati ritrovati incisi i nomi dei vincitori delle "isolimpiadi" e divisi per categorie uomini, donne, fanciulle, ragazzi e per discipline: pugilato, corsa armata, pancrazio, lotta. A seguito dei ritrovamenti è stato ipotizzato che l'imponente Gymnasium avesse un grande portico, in parte rinvenuto, usato come punto d'osservazione delle gare e che disponesse di una pista rettilinea per l'atletica che ricalcherebbe, almeno in parte, il percorso attuale di corso Umberto. Con molta probabilità le gare si svolgevano partendo da un edificio religioso posto tra l'attuale piazza Municipio e la chiesa di Santa Maria di Portosalvo, conosciuto come il "Tumulo della Sirena", e terminavano dove è stato ritrovato il Gymnasium, nella attuale Piazza Nicola Amore.

Ricordiamo che i giochi Isolimpici erano competizioni quadriennali di musica, teatro, corsa, lotta e poesia, e che furono "inventati" nel 2 d.C. da Augusto.

Chiudiamo riportandovi l'ipotesi più accreditata sulla conformazione dell'olimpica città che sembrerebbe disporla su un'area molto vasta, tra il Museo e Porta Nolana, e vedrebbe l'edificio venuto alla luce nella stazione del metrò un tempio dedicato all'imperatore con vicino il gymnasium utilizzato durante i giochi e, verso piazza Mercato, l'ippodromo sempre utilizzato per i giochi.

CONCLUSIONI

Il presente lavoro mi ha dato atto di comprendere l'enorme importanza che può avere un restauro, un intervento pittorico, il significato nascosto dietro ad antiche "toponomastiche" e soprattutto ciò che concernono i cambiamenti dell'edilizia, in grado di trasformare antiche strade strette, tortuose come nel nostro caso: in una

La moderna strada dell'Ottocento "Via Duomo" è sede dell'Arcivescovado. E fu proprio per agevolare il transito verso quest'ultimo che venne costruita la famosa via. Molti libri mi hanno dato modo di comprendere le difficoltà cui va incontro un restauratore nel suo percorso, soprattutto se si tratta di crolli improvvisi, di inserire Chiese, navate, ma anche abitazioni civili dove non vi è posto. Talvolta si procede al taglio spesso non voluto di intere navate, o alla distruzione e poi al ripristino di un intero palazzo come nel caso di palazzo Como, un restauro stilistico. E cosa ancor più affascinante è per chi si introduce in questo percorso di studi, è la presa di coscienza che durante un restauro da un'intera strada vengano

fuori antichi ‘’reperti archeologici’’, parchi, terme, risalenti ad un’età greco-romana, come quelli trovati ‘’nell’entroterra di via Duomo’’ e molti sommersi durante ‘’le macerie di guerra’’, altriancora venuti alla luce mentre si procedevano i lavori ‘’recenti’’ di scavo per la costruzione della metropolitana in piazza Nicola Amore. Inolte via Duomo è una strada che insegna moltissimo anche da un punto di vista culturale, dove in Como aveva luogo il Museo Filangieri, il museo nuovo di Donnaregina oggi che ospita sopratutto mostre di ‘’arte contemporanea’’, il tesoro di San Gennaro uno dei più ricchi al mondo, la grandissima Biblioteca dei patri predicatori. Infine devo ringraziare sopratutto chi mi ha seguito in questo lavoro, revisionato, corretto con grande pazienza e bontà, senza di lui ‘’avventurarmi’’ in.

Questa splendida materia composta da ‘’millesfacettature’’ ...beh nonce l’avrei mai fatta. Per questo al mio egregio , professore e relatore :Dottor PasqualeRossi vanno ogni mio ringraziamento.

A / CLLEGATI FOTOGRAFICI ARTOGRAFIA STORICAL

’insula della Cattedrale nella pianta del Real Officio Topografico (1828);dettaglio della mappa del quartiere San Lorenzo.

La via del Duomo nella Pianta del Comune di Napoli (1872-80),redatta da F. Schiavoni e altri; dettaglio.

Antonio Francesconi, Luigi Cangiano, Il progetto della nuova via del Duomo (1881),dettaglio.

La facciata della chiesa neogotica delle Crocelle ai Mannesi ad angolotra via Duomo e via Vicaria vecchia.

Lavori di allargamento di Via Duomo (1870 circa).

Antica facciata della Cattedrale in una foto storica, ante 1870.

La facciata della Cattedrale (completata nel 1905); dettaglio da google view (luglio 2020).

Il porticato neorinascimentale alla destra della facciata del Duomo.

Museo Filangieri e via

Duomo in una cartolina della prima metà del Novecento.

Il Museo Filangieri in via Duomo, da una foto di fine Novecento.

Via Duomo. La piazza della Cattedrale, 1940 circa. Cartolina in collezione privata.

Via Duomo e il Museo Filangieri, 1940 circa. Cartolina in collezione privata.

La pianta del Risanamento, inizio XX secolo. Stampa Richter & Co.

Piazza Nicola Amore con la statua (ora in piazza Vittoria). 1930 circa; cartolina in collezione privata.

Incrocio di via Duomo con via Marina (inizio XX secolo).

Dettaglio della stessa zona tratta da Google Street (luglio 2020).

Antonio Francesconi, Luigi Cangiano, La nuova strada del Duomo veduta da via Foria, ottobre 1861.

Via Duomo, angolo via Marina. Cartolina inizio XIX secolo.

La facciata neorinascimentale della chiesa di San Severo al Pendino.

La chiesa delle Crocelle ai Mannesi ad angolo tra via Duomo e via Vicaria Vecchia.

Il progetto della nuova stazione metropolitana (Duomo), in piazza Nicola Amore.

BIBLIOGRAFIA

Architetti e Ingegneri

per Napoli. Progetti dal 1863 al 1898 nella Biblioteca dell'ANIAICampania, a cura di Alessandro Castagnaro, Napoli, Artstudiopap

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
78 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Luisachecco di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura e città e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli o del prof Rossi Pasquale.