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Un ruolo di primo piano è assunto dai container in acciaio. I vantaggi sono quelli tipici
della prefabbricazione: la modularità, maggiormente utile in soluzioni sovrapponibili, e
in taluni casi il preassemblaggio.
34 (Treccani, 2012)
35 Si pensi a Torino Esposizioni o al Palazzo del Lavoro di Torino.
36 (Fantilli, 2011) 40
Si tratta di strutture modulari caratterizzate da una
grande solidità, la cui tipologia costruttiva le rende
versatili ed economiche, grazie alla produzione in serie
continua tipica della prefabbricazione. L’utente finale
dovrà solamente predisporre le basi di appoggio su
superfici a livello ed allacciare gli impianti.
Tali soluzioni sono state utilizzate molte volte nei casi
di emergenza, permettendo di soddisfare appieno il Figura 24. Container monoblocco in acciaio
requisito di celerità, facilità di montaggio ed economia. (fonte: 6aprile.it)
Il modello più diffuso è quello monoblocco, prodotto praticamente da ogni azienda
operante nel settore.
Benché sia possibile dotarli di diversi accessori e impianti quali il riscaldamento, il
condizionamento, gli arredi ed altro, essi vengono tipicamente prodotti con tipologie
standard normalmente non modificabili. La standardizzazione di tale prodotto permette
di offrire alla clientela una struttura non solo a prezzi più contenuti ma solitamente
anche in pronta consegna (requisito molto apprezzato nelle emergenze).
Per quanto ogni azienda produttrice proponga il prodotto con piccole differenze, le
caratteristiche tecniche più frequentemente adottate sono le seguenti:
- Per quanto riguarda la struttura vengono
solitamente usati profilati in acciaio laminati a
freddo, zincati ed eventualmente trattati con
speciali vernici che ne migliorino la durabilità.
Le connessioni più frequentemente adottate
sono le bullonature. La tecnica costruttiva
prevede una struttura di base e una di Figura 25. Particolare del telaio (fonte:
coronamento superiore, collegate da profili e Unimec)
tiranti. La peculiarità di avere la struttura di base e quella
di coronamento come unità già preassemblate
suggerisce, in maniera per così dire “naturale”, la
tecnica di montaggio che verrà utilizzata. Si tratta
di sollevare la struttura superiore, dotata
opportunamente di quattro ganci, a mezzo di una
gru o comunque con l’ausilio di un braccio
meccanico e, solo dopo aver predisposto i pannelli
e i ritti verticali in maniera opportuna, si può
Figura 26. Elementi costituenti il
modulo monoblocco (fonte: Unimec) 41
procedere all’abbassamento della struttura di copertura ed alla successiva
solidarizzazione delle unioni.
Da quanto esposto emerge
chiaramente uno dei motivi
per cui tali moduli monoblocco
vengono trasportati già
assemblati e non smontati,
come sarebbe invece
consigliato per poter godere di
un trasporto efficiente
(intendendo con ciò un alto Figura 27. Trasporto di moduli già assemblati (fonte:
Newhouse)
numero di moduli trasportati
su un singolo mezzo di trasporto, es. camion, container marittimi ecc.). Il motivo
di tale scelta è che necessitando in fase di montaggio di una gru, tanto vale
utilizzare la stessa per scaricare il modulo già preassemblato (ad es. dal camion) e
poter usufruire dello stesso immediatamente, dal momento che il trasporto di
moduli smontati, per quanto più efficiente, richiederebbe nella fase di montaggio
l’impiego di manodopera specializzata (per lavorare in sicurezza) ed una gru con
la quale si potrebbe montare un solo container per volta con conseguente
maggior dispendio di tempo e quindi un maggior costo per il committente che
deve già pagare il trasporto.
- Tipicamente le pareti sono costituite da pannelli
modulari tipo sandwich costituiti da supporto in
profilato metallico e massa isolante in
poliuretano. Il pannello adottato deve essere in
grado di garantire una duplice funzione: quella di
barriera contro la corrosione e contro la
dispersione termica, al fine di assicurare buoni
standard di durabilità e di comfort energetico per
chi andrà ad occupare il modulo. Per svolgere
questi due importanti compiti vengono
solitamente utilizzati laminati in acciaio protetti Figura 29. Esempio di pannello
con rivestimento di zinco e film di vernice, così da proposto dalla Isopan (fonte: Isopan)
contrastare il deterioramento imputabile agli
agenti atmosferici, ed espansi poliuretanici o poliisocianurati, per limitare al
Figura 28. Trasmittanza termica del pannello al variare del suo spessore
(fonte: Isopan)
42
meglio la trasmissione del calore.
L’impiego del poliuretano rigido, non solo assicura un alto e costante potere
coibentante ma anche interessanti caratteristiche fisico-meccaniche (testate, ai
fini della marcatura , da opportune prove di laboratorio) e buoni risultanti
nell’autoestinguenza.
Figura 30. Valori di trasmittanza termica al variare dello spessore del
pannello (fonte: Isopan)
Figura 31. Peso del pannello in funzione del suo spessore (fonte:
Isopan)
Per quanto quello presentato sia il rivestimento standard, molte aziende
consentono altri rivestimenti da concordare su richiesta del cliente.
Sebbene non sia un requisito fondamentale nel settore della prefabbricazione
per l’emergenza, tali pannelli garantiscono anche un sufficiente isolamento
acustico.
Figura 32. Caratteristiche acustiche dei pannelli, al variare dello spessore (fonte: Isopan)
Anche la copertura è costituita da pannelli sandwich del tutto analoghi a quelli di
- parete.
c
o
n Figura 34. Sezione trasversale pannello (fonte: Isopan)
A Figura 33. Dettaglio fasi di montaggio Figura 35. Pannello per copertura (fonte: Isopan)
(fonte: Isopan) 43
Come già evidenziato a proposito dei pannelli per pareti, anche questi hanno un
certo valore di trasmittanza termica in funzione dello spessore.
Figura 36. Trasmittanza termica del pannello al variare del suo spessore (fonte:
Isopan)
Su richiesta del cliente, alcune aziende prevedono anche la possibilità di inserire
uno strato di lana di roccia, allo scopo di
incrementare l’isolamento termico garantito
dal pannello.
Sovente si utilizzano anche le lamiere grecate
zincate o preverniciate.
Figura 37. Particolare di copertura
(fonte: Unimec)
- Per quanto riguarda il pavimento, invece, esso è
tipicamente realizzato in lastre di conglomerato
truciolare reso idrofugo (lo spessore più usato è
il 18 mm) grazie all'impiego di speciali resine.
Viene sostenuto da profili in acciaio zincato.
Sono numerose le aziende che utilizzano, come
alternativa, compensato fenolico o lastre in Figura 39. Esempio di pavimento (fonte:
fibrocemento. Un pannello tipo sandwich può Unimec)
essere inserito all’estradosso della struttura se si
vuole incrementare l’isolamento termico del modulo. A rinforzare la struttura del
monoblocco, oltre che elemento estetico e
funzionale, è anche il battiscopa in lamiera pre-
verniciata che alcune aziende montano sul loro
modulo. Altre aziende adottano un sistema
anti-infiltrazioni che permette di far confluire
l’acqua piovana sotto il pavimento, il quale deve
essere rialzato da terra di circa 10 – 20 cm per
favorirne la ventilazione con conseguente
Figura 38. Particolare di uscita di un
sistema di defluimento dell'acqua maggiore durabilità.
piovana (fonte: Unimec) 44
- Un telo unico in PVC è invece frequentemente usato per il piano di calpestio. Il
telo viene fissato al pavimento grazie a specifici collanti. Per quanto nel settore
dell’emergenza si tenda a stringere il più possibile i costi, sono diverse le aziende
che propongono soluzioni alternative al PVC come l’alluminio mandorlato o le
piastrelle in ceramica.
- I serramenti sono quasi sempre in alluminio verniciato a polvere epossidica per
garantire una sufficiente durabilità. I modelli possono essere anche
sostanzialmente differenti e spesso sono dotati di barre esterne di protezione. La
scelta dei vetri è connessa ai requisiti di isolamento termico che si vogliono poter
garantire: tutte le aziende propongono ormai la scelta tra vetri semplici, vetri
camera o antisfondamento. Frequentemente i serramenti sono dotati di
accessori quali veneziane, tapparelle in alluminio o PVC o serrande avvolgibili in
acciaio.
- L’impianto elettrico è il più semplice possibile, senza con questo intendere un
prodotto non di qualità. L’impianto è infatti conforme alle norme CEI e, sebbene
non sia obbligatorio, quasi tutte le aziende propongono materiale marchio IMQ.
La dotazione comprende le seguenti apparecchiature: presa esterna di
allacciamento stagna o cassetta, interruttore differenziale e magnetotermico
(c.d. salvavita), punto luce interno ed esterno, presa corrente e punto per
allaccio del dispersore esterno.
- Non tutte le aziende produttrici dotano il loro modulo di un impianto idro-
sanitario, dal momento che, tipicamente, gli sfollati possono usufruire dei servizi
messi a loro disposizione da enti pubblici e/o privati. Nel caso in cui sia previsto,
al fine di semplificare eventuali interventi di manutenzione, la tubazione
dell’impianto è a vista, mentre i sanitari sono realizzati in ABS o, raramente, in
ceramica e completi di rubinetteria. Optional è la presenza di boiler elettrici o a
gas per la produzione di acqua calda.
- Il riscaldamento è affidato a sistemi autonomi a gas. Solo in caso di monoblocchi
da assegnare a scuole o comunque di grandi dimensioni, può essere concordata
col cliente l’installazione di piastre elettriche termoventilate oppure di una
caldaia stagna o tradizionale a gas con radiatori o termoconvettori.
- Infine il condizionamento, se presente, è affidato a tradizionali condizionatori a
parete, con o senza pompa di calore per riscaldamento.
45
Si è già fatto cenno alla metodologia di trasporto più frequentemente adottata. Se
richiesto, però, i moduli possono essere smontati in flat-pack, a patto che l’azienda
costruttrice abbia previsto una simile evenienza curando appositamente determinati
dettagli costruttivi che consentano l’imbracatura del flat-pack. La sequenza di immagini
che seguono è tratta da un video pubblicato dalla EUROmodul sul proprio canale
YouTube. 46
Il vantaggio è legato ad una maggiore efficienza del trasporto. Si evidenzia, però, la
necessità di avere una gru sul luogo dove andrà installato il modulo, cosa che non
sempre è possibile avere, per inaccessibilità del sito a seguito dell’evento calamitoso o
semplicemente perché le infrastrutture presenti non possono supportare