Elaborato scritto - Permanenza del classico nel moderno

Leggi romane riguardanti gli schiavi e l'eredità

Senatus consultum Silanianum, per cui, in caso di morte violenta o in circostanze non chiare del tutti gli schiavi dovevano essere obbligatoriamente interrogati (anche fino alla tortura e alla morte)

Senatus consultum Claudianum, che stabiliva che se mai una donna intrattenesse relazioni con uno schiavo, questa diventava schiava del padrone, dominus. Così da tutelare l'interesse patrimoniale del dominus.

Se la donna con la quale lo schiavo intratteneva rapporti non era una schiava, i figli nati da tale relazione non diventavano schiavi e non entravano a far parte del patrimonio.

La politica sul riconoscimento degli eredi:

Al centro di tutta la vicenda vi è un asse ereditario abbastanza confuso, situazione causata anche dai vari sotterfugi adottati dai personaggi per mantenere il proprio onore. È interessante notare come la probabile ereditiera, essendo donna, avrebbe in ogni caso dovuto sposarsi con il cugino per poter avere accesso a quanto le spettava. Al contrario,

Il vero erede, il figlio maschio di Catulo, non avrebbe avuto gli stessi problemi. Senatus consulta:

Le leggi che governavano gli assi ereditari erano, di nuovo, dei Senatus consultum Tertullianum, che stabilì che la madre dovesse essere inserita tra i successori del proprio figlio, solo se questo fosse stato riconosciuto.

Senatus consultum Orphitianum, che stabilì che i soli figli discendenti di primo partecipassero alla successione della madre defunta. Stabilì anche che fossero valide tutte le affrancazioni nelle quali risultasse individuabile il nome dello schiavo affrancato.

Senatus consultum Pegasianum, che stabilì che all'erede dovesse essere riservato almeno un quarto dell'asse ereditario.