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INDICE
Abstract e parole chiave
................................................................................................... 7
Introduzione
...................................................................................................................... 7
Capitolo 1: DIPENDENZA AFFETTIVA ..................................................................... 11
1.1 Cause della dipendenza affettiva
...................................................................... 13
1.2 Visione psico-neuro- funzionale
..................................................................... 17
1.3 Differenza tra amore sano e “amore” patologico
...................................... 21
Capitolo 2: RICONOSCERE LA DIPENDENZA AFFETTIVA ................................. 24
2.1 Sentimenti negativi e percezione di sé
............................................................... 27
2.2 Craving e Dissonanza cognitiva
.................................................................... 35
2.3 Disturbi comportamentali
........................................................................... 37
Capitolo 3: CURA E RAGGIUNGIMENTO DEL BENESSERE INTERIORE
......... 40
3.1 Terapia cognitivo-comportamentale e mindfulness
........................................... 41
3.2 Intelligenza emotiva e comportamento assertivo ........................................... 46
3.3 Il ruolo dell’educazione e dell’educatore
................................................... 52
Conclusioni
..................................................................................................................... 60
Bibliografia
..................................................................................................................... 63
Abstract e parole chiave
L’amore è un sentimento tanto bello quanto sottile nella sua comprensione. Si manifesta
in varie forme e, quando disorganizzato, può sfociare in una dipendenza malsana che,
sovente, si traduce gradualmente in patologia. La dipendenza affettiva può manifestarsi
in diversi modi ed è anche per questo che è difficile da scoprire e risolvere. L’obiettivo
che ci si pone con il presente elaborato è quello di andare ad analizzare la dipendenza
affettiva all’interno delle relazioni, le sue cause, i sintomi e come poterne uscire,
acquistando fiducia in sé stessi e nelle proprie capacità grazie alla terapia.
Dobbiamo sempre ricordarci che per far stare bene gli altri, dobbiamo prima stare bene
noi. Dobbiamo amarci in maniera sana per poterci relazionare e amare in maniera
altrettanto sana.
Parole chiave: patologia, sintomi, cause, terapia, amore.
Introduzione
Il tema del presente elaborato è quello della dipendenza affettiva. La dipendenza
affettiva è spesso sottovalutata e confusa, sempre più frequentemente, all’interno delle
relazioni amorose, con l’amore sano. La tesi si pone pertanto come obiettivo quello di
analizzare questa dipendenza, sottile ma al tempo stesso complessa e grave, che matura
nella vita delle persone fin dalla prima infanzia per poi sbocciare in età adulta creando
problemi relazionali e malesseri personali interni.
L’elaborato è stato suddiviso in tre capitoli. Il primo, in particolar modo, ha come scopo
quello di dare una definizione a questa dipendenza, anche chiamata “Love Addiction”.
Attraverso lo studio di alcune strutture cerebrali, quali l’amigdala e l’ippocampo, è stato
osservato un pattern disfunzionale di attivazione associato sia alla dipendenza affettiva
sia alle dipendenze più in generale. Per diversi motivi, spesso questa dipendenza viene
sottovaluta: il primo è che non ha ancora un vero e proprio riconoscimento a livello
clinico, in quanto non è stata inserita nel DMS-5, ma condivide lo spazio con i disturbi
7
comportamentali e “new addiction”; il secondo motivo è che le relazioni al giorno
d’oggi risultano sempre più complicate e più fragili. Le persone non sono motivate a
investire in una relazione, non hanno la volontà di assumersi i rischi di una vita di
coppia, non sono in grado di gestire la responsabilità e la reciprocità che un rapporto
sano richiede. Nella società di oggi, l’”amore” patologico viene confuso con l’amore
sano, il che crea il tutto ancora più complicato da gestire e da riconoscere. La
dipendenza affettiva è silenziosa, si costruisce giorno dopo giorno, nell’incoscienza
delle azioni di tutti i giorni; mi piacerebbe ricordare qui “La banalità del male” di
Hannah Arendt, la quale con queste parole mira a farci riflettere su come il male possa
diffondersi in maniera facile e veloce tramite soggetti totalmente normali, senza alcun
vero e proprio pensiero di malvagità, e la dipendenza affettiva, come visto, non è
qualcosa che la vittima sceglie di possedere o che il carnefice vuole necessariamente
realizzare. La dipendenza affettiva, come analizzato nel primo capitolo, proviene da
cause che non dipendono da noi in prima persona, ma può essere fortemente influenzata
da un attaccamento insicuro, prevalentemente di tipo ambivalente, instaurato durante
l’età dell’infanzia con le figure adulte di riferimento; tutto quello che viviamo,
proviamo, creiamo in età adulta deriva da questo. Tutto il male che porta questo tipo di
dipendenza non è quindi un qualcosa che vogliamo creare noi direttamente, ma è
qualcosa che sviluppiamo all’interno della nostra mente e che si sprigiona
successivamente all’interno delle nostre relazioni, le quali saranno disfunzionali. Infine,
nel primo capitolo, si vuole mostrare e sottolineare la differenza tra amore sano e
patologico. L’amore sano è reciprocità, responsabilità, impegno, è capire che l’altro è lì
con noi, ma non deve diventare il nostro tutto. Per vivere un amore sano bisogna avere
responsabilità emotiva, la consapevolezza che una comunicazione assertiva e il rispetto
per l’altro sono alla base di ogni relazione amorosa, amicale o familiare che sia. Per
arrivare a raggiungere un amore funzionale bisogna prima avere in mente chi si è,
altrimenti si rischia di confondersi e fondersi con il proprio partner e creare così
dipendenza. Nella relazione amorosa si è in due, e i due devono mantenere ciascuno la
propria identità, personalità, le proprie passioni, le proprie amicizie e i propri spazi,
senza annullarsi, sottomettersi o addirittura, umiliarsi, per l’altro.
Nel secondo capitolo sono state analizzate le manifestazioni di questa dipendenza: i
sentimenti, le emozioni, la percezione che ognuno ha di sé stesso. Lo scopo di questo
capitolo è quello di capire più in profondità cosa provano le persone affette da
dipendenza
affettiva e, soprattutto, di osservare come un sentimento di malessere interno possa
mostrare segni di disagio anche in maniera esternalizzata. Sebbene la dipendenza
affettiva sia una delle dipendenze più nascoste e silenziose, difficile da identificare e da
risolvere, vi sono altresì dei segnali che possono aiutarci nel riconoscere il malessere
della vittima, come il turbamento, l’insoddisfazione, la sofferenza interiore e quella
vissuta all’interno della relazione di coppia. Si è voluto sottolineare, in questo secondo
capitolo, come i carnefici mettono in atto dei comportamenti (es. ricatti morali, love
bombing, manipolazione), a volte in maniera inconscia ed inconsapevole, per aumentare
la dipendenza, con la capacità di trattenere la vittima legata a sé, confondendola e
vincolandola ancora di più. Si sono quindi approfonditi quei sentimenti ed emozioni che
nascono all’interno dei dipendenti affettivi quali ad esempio ansia, paura
dell’abbandono, gelosia. È stato notato come i soggetti, con queste esperienze
relazionali disfunzionali, emozioni e sentimenti negativi, abbiano tutti un elemento in
comune: una bassa autostima che, entrando in un circolo vizioso, tenderà a diminuire
fino ad annullarsi all’interno del rapporto patologico. Le vittime non credono più in loro
stesse, nel loro valore e nella loro unicità. Inoltre, vengono messe in atto delle strategie
per cercare di fermare il circolo vizioso di questa dipendenza, come la dissonanza
cognitiva, ma purtroppo altre spinte più forti come quella del craving, non permettono ai
soggetti di liberarsi da questa “prigionia amorosa”. Il secondo capitolo chiude con
l’analisi di potenziali pattern psicologici disfunzionali che possono intrecciarsi con
questo tipo di dipendenza, come ad esempio il disturbo ossessivo-compulsivo e il
disturbo dipendente di personalità.
Nel terzo capitolo mi sono soffermata sull’osservazioni di metodologie per aiutare i
soggetti affetti da dipendenza affettiva ad uscire dal circolo vizioso della dipendenza per
prendere in mano la propria vita, attraverso la terapia cognitiva comportamentale
integrata alla mindfulness e attraverso l’apprendimento di tecniche che possono essere
utili in diversi ambienti e momenti di vita quotidiana. In particolar modo, la terapia
cognitiva comportamentale è considerata una delle tecniche psicologiche più efficaci per
il raggiungimento del benessere interiore dei soggetti e, grazie all’integrazione della
tecnica di mindfulness, è stato notato come i soggetti riescano ad assumere un nuovo
punto di vista, dove le loro azioni e i loro pensieri non sono più governati da dipendenza
o sottomissione, ma diventano riflessivi, più consapevoli e volenterosi di essere padroni
della propria vita. Con la terapia si arriva a una maggiore consapevolezza anche grazie
alla messa in atto di nuovi comportamenti e strategie, incluse la comunicazione assertiva
e la responsabilità emotiva. Raggiungere questi due modi di fare e di pensare porta il
soggetto a sentirsi meglio con sé stesso e, contemporaneamente, gli dà la possibilità di
iniziare ad instaurare relazioni sane, basate su responsabilità e reciprocità, dove il timore
e il disagio non sono contemplati.
Come ultimo punto dell’elaborato, ho voluto infine soffermarmi sul ruolo dell’educatore
e dell’educazione sessuale, emotiva, affettiva e sentimentale. Nella società di oggi il
ruolo dell’educatore purtroppo è ancora molto sottovalutato. L’educazione a scuola, ma
non solo, serve per il mondo presente e futuro, per avere in mente che dalla cura e
dall’amore derivano a loro volta cura e amore per sé stessi e per gli altri. Dagli studi
condotti per portare a termine questo elaborato ho riscontrato diverse problematicità in
questo ambito: l’educazione (affettiva, sessuale, sentimentale, emotiva