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Struttura dei costi e Activity Based Costing

In particolare, vengono considerati soltanto i componenti di costo che possono essere direttamente imputati al prodotto. Lo schema generico di riferimento diventa il seguente: Considerando questa struttura si perviene ad un risultato parziale molto attendibile, in quanto la sua determinazione non risente delle incertezze legate all'imputazione dei costi comuni. Essendo però una struttura di costo parziale che esclude, quindi, alcuni – spesso la maggior parte – componenti di costo, valgono le medesime considerazioni formulate in merito al costo primo variabile. 2.5 Activity Based Costing. Nelle aziende industriali e nelle imprese di servizi, l'intensità dei costi di natura indiretta ha registrato, nel corso degli ultimi anni, un aumento notevole rispetto ai componenti di costo tendenzialmente diretti. I cambiamenti intervenuti nell'ambiente competitivo stanno comportando la perdita di rilevanza dell'efficienza ottenuta dalla sola funzione di produzione.La dominanza di un mercato contraddistinto da un'elevata varietà e variabilità, la personalizzazione dei prodotti in funzione delle esigenze dei clienti, l'introduzione dell'automazione flessibile, la capacità di rendere disponibili prodotti nel modo, nel tempo e nel luogo in cui sono richiesti e la globalizzazione sono soltanto alcuni aspetti del nuovo mercato competitivo in cui le aziende sono costrette oggi ad operare. Tutto ciò ha comportato una maggiore attenzione da parte del management verso attività non strettamente legate al processo produttivo, e di conseguenza i procedimenti tradizionali utilizzati per il calcolo dei costi non sono più in grado di soddisfare pienamente le esigenze decisionali. Uno degli approcci che negli ultimi anni ha suscitato il maggiore interesse e che meglio si adatta alle esigenze delle aziende operanti nel nuovo ambiente competitivo, è l'Activity Based Costing. Si tratta di una metodologia

secondo la quale si procede a calcolare il costo pieno di oggetti variamente definiti, passando attraverso la determinazione dei costi delle attività che lo hanno generato.

Possiamo definire le "Attività" come aggregati di azioni svolte all'interno dell'impresa in parallelo all'impiego di risorse a fini produttivi. Da ciò deriva che i "Processi" realizzati dall'impresa sono serie di attività collegate, realizzate per raggiungere un particolare risultato.

Infatti, vengono dapprima analizzate le attività per identificare quelle rilevanti per l'impresa e, focalizzandosi sui processi, è possibile individuare quali siano i fattori che generano il costo delle attività.

30 L. SELLERI, Contabilità dei costi e contabilità analitica, Etas, Milano, 1999, p. 386

31 L. SELLERI, Contabilità dei costi e contabilità analitica, Etas, Milano, 1999, p. 386

cd 31

Ai fini del calcolo

del costo delle attività è necessario determinare preliminarmente quelli elementari e ripartirli per esprimere l'utilizzo delle risorse da ogni singola attività. Calcolato i costi di queste ultime, vengono assegnati ai prodotti e ai servizi (oggetti di costo) sulla base delle attività che sono state necessarie per produrli. Con il metodo ABC, l'imputazione dei costi indiretti richiede l'utilizzo di parametri per esprimere l'utilità erogata dalle attività ai differenti oggetti. Questi parametri sono denominati "Activity Driver" e si differenziano in: - Resource driver che misurano la quantità di risorse o di fattori produttivi consumata da ciascuna attività. - Cost driver che determinano le variazioni nel costo di una determinata attività. L'Activity Based Costing mira sostanzialmente a determinare il costo pieno di prodotto evitando le distorsioni provocate da una ripartizione.

semplicistica deicosti indiretti mediante l'individuazione delle attività necessarie per larealizzazione del prodotto e del determinante di costo corrispondente.Nell'evoluzione del modello ABC, si è progressivamente affermato un approcciobasato sull'identificazione di una appropriata "gerarchia delle attività" nelmodello di costing che può consentire di arricchire il contenuto informativodell'analisi, portando a definire delle configurazioni di costo "modulari"funzionali a scopi conoscitivi e decisionali differenziati.

32 L. SELLERI, Contabilità dei costi e contabilità analitica, Etas, Milano, 1999, p. 390

33 L. SELLERI, Contabilità dei costi e contabilità analitica, Etas, Milano, 1999, p. 390 32

Capitolo Terzo - Configurazioni di costo e contabilitàanalitica per le Aziende di Servizi.

Le imprese produttrici di servizi si differenziano notevolmente da quelle cheproducono beni per

la particolare struttura di costi che presentano. Le prime sono caratterizzate da una maggiore incidenza dei costi diretti e dei costi indiretti rispetto alle seconde. Come conseguenza, i livelli dei costi unitari dei servizi dipendono fondamentalmente dal livello dei costi indiretti, la cui attribuzione si effettua in modo molto più complesso rispetto a quella dei costi diretti. Le configurazioni di costo delle aziende di servizi sono influenzate dalle caratteristiche della gestione delle stesse, che tendono ad evidenziare:
  1. Volumi di transazioni molto variabili
  2. Alti livelli di costi fissi nella struttura dei costi
  3. Numerosi costi indiretti specifici (costi indiretti attribuibili in modo specifico a determinati oggetti)
La presenza di variabili volumi di transazioni impone che nelle imprese di questo tipo vi sia permanentemente una capacità adeguata a fronteggiare le punte della domanda di servizi. Di conseguenza, la struttura dei costi delle aziende di servizi èil tipo di sinistri, l'entità dei danni, le circostanze specifiche e così via. Inoltre, la contabilità dei costi delle aziende di servizi è spesso influenzata da fattori esterni, come le fluttuazioni dei prezzi dei materiali o dei servizi acquistati. Questi fattori possono rendere difficile la determinazione precisa dei costi e richiedere l'utilizzo di stime o approssimazioni. Per gestire queste sfide, le aziende di servizi spesso utilizzano metodi di contabilità dei costi basati su attività o su processi. Questi metodi consentono di assegnare i costi alle diverse attività o processi all'interno dell'azienda, in modo da poterli monitorare e controllare in modo più efficace. Inoltre, l'utilizzo di sistemi informatici e software specializzati può semplificare la gestione e l'analisi dei dati relativi ai costi. In conclusione, la contabilità dei costi delle aziende di servizi presenta sfide specifiche legate alla natura dei servizi offerti e alla difficoltà di quantificare la produzione. Tuttavia, l'utilizzo di metodi e strumenti appropriati può aiutare queste aziende a gestire e controllare i propri costi in modo efficace.anche il loro valore unitario, i rischi e la loro complessità. Ancora, nel caso dell'azienda ospedaliera, la misurazione dei risultati in termini di numero di giornate di degenza avvenute nel periodo di riferimento può portare a deduzioni errate se non si considera anche il tipo di prestazione sanitaria effettuata.

3.1 Determinazione dei costi nelle imprese turistiche

Nelle imprese turistiche, ma come avviene in tutte le varie aziende, lo studio dei costi permette di fissare e porre due importanti obiettivi gestionali:

  1. Stabilire il reale valore dei prodotti e servizi offerti, e di conseguenza permettere la fissazione di un prezzo.
  2. Calcolare e correggere la redditività dell'impresa.

È indispensabile per ogni impresa poter contare su una efficiente contabilità dei costi, che consente il controllo degli stessi e allo stesso tempo consente di stimare il fabbisogno e preparare il budget.

Per calcolare il prezzo di prodotti turistici, non è

Possibile effettuare semplicemente la somma del valore dei vari servizi offerti, il procedimento è molto più complesso. Si prenda un semplice pacchetto-viaggio fatto di aereo più albergo: si possono conoscere il prezzo del posto in aereo e quello del soggiorno in hotel a persona, ma chiaramente non è sufficiente la loro somma per fare il prezzo. Non è solo una questione di utile, ma soprattutto di tener conto di tutte le spese connesse con l'attività organizzativa, di progettazione, di rapporto con i fornitori, di pubblicità, di stampa del catalogo, insomma delle spese generali.

La distinzione fra costi a imputazione diretta e costi a imputazione indiretta può portare, per ogni prodotto, a determinare diverse configurazioni di costo. Il costo primo di un prodotto è dato dall'insieme dei costi specifici a imputazione diretta. Quindi, per esempio, per un viaggio, il costo primo può essere costituito

dall'insieme dei servizi: trasporto, albergo, transfer, visite ecc. È ovvio che il costo primo costituisce solo una parte del costo effettivo di un prodotto. Se un tour operator vende a un cliente un viaggio composto di passaggio aereo più soggiorno alberghiero non può vendere detto viaggio al suo costo primo perché non solo non guadagnerebbe niente, andrebbe in rimessa: infatti, per organizzare e vendere quel viaggio, il tour operator deve usare la propria struttura, i propri impiegati, i propri telefoni, insomma deve sostenere dei costi comuni. Aggiungendo i costi generali al costo primo si ottiene così il costo complessivo, il quale però non è ancora sufficiente per rappresentare tutti i costi che l'impresa deve sostenere: il costo complessivo ancora non può essere considerato il costo totale del prodotto, fra le spese generali di gestione di un'azienda si deve tenere conto anche degli oneri figurativi che consentono.

diottenere il costo economico-tecnico. Si consideri l’esempio di un tour operator che ha la seguente struttura dicosti:

34 Costi specifici

Costi comuni

34 Caso estratto da “I prezzi dei servizi turistici”

36 Servizi alberghieri

Provvigioni passive

Servizi trasporto

Spese per servizi

Servizi noleggio

Ammortamenti

Altri servizi turistici

Oneri fiscali

Interessi passivi

Sconti passivi

Costo del lavoro

Indennità TFR

Imposte sul reddito

Tot. Costi specifici

Tot. Costi comuni

+ Costi Specifici

(+ Servizi alberghieri)

(+ Servizi trasporto)

(+ Servizi noleggio)

(+ Altri servizi turistici)

= Costo primo

+ Costi Comuni

(+ Provvigioni passive)

(+ Spese per servizi)

(+ Ammortamenti)

(+ Oneri fiscali)

(+ Interessi passivi)

37(+ Sconti passivi)

(+ Costo del lavoro)

(+ Indennità TFR)

(+ Imposte sul reddito)

= Costo c

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Publisher
A.A. 2018-2019
44 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher e.lelli1 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Programmazione e controllo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Iacoviello Giuseppina.