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Estratto del documento

DELL’ATTIVO

INDICE DI COPERTURA A LUNGO TERMINE CON SOLE FONTI DI

ALL’AZIENDA

RICCHEZZA INTERNE = PATRIMONIO NETTO / ATTIVO A LUNGO

TERMINE

Questo indice non ha parametri cui fare riferimento per comprendere la situazione, ma

dell’attivo

serve esclusivamente per capire quale parte a lungo è finanziata del

patrimonio aziendale.

“Lo studio della composizione del capitale investito è motivato dalla ricerca di

determinare il grado di elasticità della gestione posta in essere dal management

l’analisi 69

attraverso della struttura delle attività che lo vanno a costituire” . Gli indici di

composizione del capitale investito sono gli strumenti per tale analisi:

DELL’ATTIVO

INDICE DI ELASTICITÀ = ATTIVO A BREVE / CAPITALE

INVESTITO

INDICE DI ELASTICITÀ LIQUIDA = (LIQUIDITÀ IMMADIATE + LIQUIDITÀ

DIFFERITE) / CAPITALE INVESTITO

INDICE DI ELASTICITÀ DELLE DISPONIBILITÀ = DISPONIBILITÀ / CAPITALE

INVESTITO

68 Avi Maria Silvia, Il sistema informativo integrato, Vol. 1, Analisi aziendali di natura

economico-finanziaria: il bilancio come strumento di gestione, Seconda edizione, Libreria

Editrice Cafoscarina, 2019, pag. 228.

69 Avi Maria Silvia, Il sistema informativo integrato, Vol. 1, Analisi aziendali di natura

economico-finanziaria: il bilancio come strumento di gestione, Seconda edizione, Libreria

Editrice Cafoscarina, 2019, pag. 230. 68

DELL’ATTIVO

INDICE DI ELASTICITÀ PATRIMONIALE = ATTIVO A BREVE

PATRIMONIALE / CAPITALE INVESTITO

DELL’ATTIVO

INDICE DI RIGIDITÀ = ATTIVO A LUNGO / CAPITALE INVESTITO

DELL’ATTIVO

INDICE DI RIGIDITÀ A LUNGO MATERIALE = ATTIVO A LUNGO

MATERIALE / CAPITALE INVESTITO

DELL’ATTIVO

INDICE DI RIGIDITÀ A LUNGO IMMATERIALE = ATTIVO A LUNGO

IMMATERIALE / CAPITALE INVESTITO

DELL’ATTIVO

INDICE DI RIGIDITÀ A LUNGO CREDITIZIO = ATTIVO A LUNGO

CREDITIZIO / CAPITALE INVESTITO

DELL’ATTIVO

INDICE DI RIGIDITÀ A LUNGO PATRIMONIALE = ATTIVO A

LUNGO PATRIMONIALE / CAPITALE INVESTITO

Anche in questo caso non ci sono parametri di riferimento. Tuttavia, si può affermare

“in … dell’impresa

che termini generali la capacità di adattamento ai mutamenti

l’indice

aziendali e ambientali è tanto maggiore quanto più alto è di elasticità e dunque

l’indice 70

quanto minore è di rigidità” .

Identico ragionamento può farsi anche con la composizione delle fonti e, quindi, del

passivo. Oltre agli indici di elasticità e di rigidità delle fonti a livello generale, si può

effettuare una misura del peso dei micro-aggregati rispetto al totale del passivo.

INDICE DI ELASTICITÀ DELLE FONTI = PASSIVO A BREVE TERMINE / TOTALE

DEL PASSIVO

INDICE DI RIGIDITÀ DELLE FONTI = (PASSIVO A LUNGO TERMINE +

PATRIMONIO NETTO) / TOTALE DEL PASSIVO

70 Avi Maria Silvia, Il sistema informativo integrato, Vol. 1, Analisi aziendali di natura

economico-finanziaria: il bilancio come strumento di gestione, Seconda edizione, Libreria

Editrice Cafoscarina, 2019, pag. 231 69

Ovviamente anche questa categoria di indici non si può rapportare a valori standard in

base ai quali effettuare deduzioni e interpretazioni.

l’indice

Vi è, poi, di intensità del finanziamento complessivo che viene utilizzato per

“l’equilibrio dell’impresa”. “pone

esaminare esistente fra debiti e ricchezza propria Esso

a confronto la posizione finanziaria netta e il totale patrimonio netto aziendale. Per

“posizione

comprendere il significato del quoziente in oggetto, è necessario definire” la

finanziaria netta.

Tale margine deriva dalla seguente sommatoria:

Passivo a lungo finanziaria

passivo a breve finanziario

+

- liquidità immediate nell’attivo 71

titoli prontamente liquidabili, inclusi patrimoniale a breve o a lungo” .

+ INDICE DI INTENSITÀ DEL FINANZIAMENTO COMPLESSIVO = POSIZIONE

FINANZIARIA NETTA / PATRIMONIO NETTO

Il valore limite indicativo della sussistenza di una situazione di equilibrio finanziario, è

il 2:

• l’indice

se assume valori superiori al 2, denota che si è in presenza di una situazione

finanziaria squilibrata;

• l’indice

se assume valori compresi tra 0 e 2, allora vi è equilibrio finanziario.

L’analisi temporale, e cioè il trend, di questo indice rivela che:

• l’indice l’interpretazione

se aumenta nel tempo fino a raggiungere il valore 2, del

trend è positiva;

• se aumenta oltre il 2, significa che si è in disequilibrio;

• se diminuisce da valori superiori al 2 fino a tale valore, denota un miglioramento della

situazione, ma comunque permane lo squilibrio;

• se diminuisce dal valore 2 fino allo 0, la situazione è ottimale.

l’indice

Un indice complementare al precedente è di capacità di copertura reddituale

lorda, che viene misurato mettendo in rapporto la posizione finanziaria netta con

71 Avi Maria Silvia, Il sistema informativo integrato, Vol. 1, Analisi aziendali di natura

economico-finanziaria: il bilancio come strumento di gestione, Seconda edizione, Libreria

Editrice Cafoscarina, 2019, pag. 244 70

l’EBITDA (“valore l’utile

reddituale che individua prima della deduzione degli interessi

72

passivi, delle imposte, degli ammortamenti e delle svalutazioni” ):

INDICE DI CAPACITÀ DI COPERTURA REDDITUALE LORDA = POSIZIONE

FINANZIARIA NETTA / EBITDA

L’interpretazione del valore risultante da questo calcolo segue la stessa logica

dell’indice precedente, ma il valore limite di riferimento viene, in questo caso,

usualmente ipotizzato pari a 5.

all’indice

Quanto di capacità del capitale di creazione di flussi finanziari, esso è

espresso come il rapporto tra il Cash flow caratteristico e il capitale investito:

INDICE DI CAPACITÀ DI CREAZIONE DI FLUSSI FINANZIARI = CASH FLOW

CARATTERISTICO ESPRESSO IN TERMINI DI CAPITALE CIRCOLANTE NETTO /

CAPITALE INVESTITO

INDICE DI CAPACITÀ DI CREAZIONE DI FLUSSI DI LIQUIDITÀ = CASH FLOW

CARATTERISTICO ESPRESSO IN TERMINI DI LIQUIDITÀ / CAPITALE

INVESTITO

“Si può affermare che il cash flow caratteristico rappresenta il flusso finanziario

connesso alla gestione tipica aziendale. Il cash flow può assumere due dimensioni:

l’una “aspetto lato”, l’altra

connessa al concetto di finanziario in senso riguardante la

dimensione prettamente liquida dei componenti reddituali caratteristici che formano la

“espresso

base di partenza per il calcolo del flusso”. Quello in termini finanziari intesi

“la

in senso lato” individua sommatoria della parte dei costi e dei ricavi tipici che

impattano, direttamente, sul capitale circolante netto in senso stretto”; mentre quello

“espresso … in termini monetari esprime il flusso di denaro contante (o banca attiva)

73

che promana dalla gestione tipica” .

72 Avi Maria Silvia, Il sistema informativo integrato, Vol. 1, Analisi aziendali di natura

economico-finanziaria: il bilancio come strumento di gestione, Seconda edizione, Libreria

Editrice Cafoscarina, 2019, pag. 246

73 Avi Maria Silvia, Il sistema informativo integrato, Vol. 1, Analisi aziendali di natura

economico-finanziaria: il bilancio come strumento di gestione, Seconda edizione, Libreria

Editrice Cafoscarina, 2019, pag. 249 71

Quando questo indicatore assume valori intorno al 3 - 4, la situazione è equilibrata;

quando, invece, assume valori inferiori al 3, si è in presenza di una situazione

finanziaria squilibrata. Un aumento di questo indice in termini di trend, è da interpretare

positivamente, mentre una diminuzione, negativamente.

Gli indici di sostenibilità finanziaria della crescita esposti da Avi Maria Silvia sono due:

l’indice l’indice “Il

di intensità del capitale e di autofinanziamento delle vendite. primo

pone a confronto il valore del capitale investito al netto di tutte le fonti prive di oneri

… dell’attività

finanziari espliciti e i ricavi provenienti dallo svolgimento caratteristica

d’impresa”:

INDICE DI INTENSITÀ DEL CAPITALE = CAPITALE INVESTITO AL NETTO DEI

DEBITI PRIVI DI ONERI FINANZIARI ESPLICITI / RICAVI CARATTERISTICI

“Questo …

ratio misura la capacità del capitale investito finanziato da fonti onerose di

“misura

realizzare ricavi tipici”. Il secondo invece la capacità dei ricavi di creare,

nell’ambito dell’economia dell’impresa, flussi monetari connessi alla gestione

dell’attività 74

caratteristica” :

INDICE DI AUTOFINANZIAMENTO DELLE VENDITE = CASH FLOW

CARATTERISTICO ESPRESSO IN TERMINI DI LIQUIDITÀ / RICAVI

CARATTERISTICI

dell’indice

I valori di intensità del capitale indicativi di una elevata capacità del capitale

investito di realizzare ricavi caratteristici, e quindi interpretabili positivamente, sono

dell’indice

quelli prossimi allo 0. Invece, i valori di autofinanziamento delle vendite

l’impresa

indicativi del fatto che necessita sempre meno di fonti di finanziamento

esterne al fine della sua crescita, sono quelli sempre più elevati.

Vi è una correlazione tra questi due indici che spesso, infatti, vengono analizzati in

modo complementare.

Il calcolo della dilazione media dei crediti e dei debiti commerciali viene così

determinato:

74 Avi Maria Silvia, Il sistema informativo integrato, Vol. 1, Analisi aziendali di natura

economico-finanziaria: il bilancio come strumento di gestione, Seconda edizione, Libreria

Editrice Cafoscarina, 2019, pag. 252 72

INDICE DI DURATA MEDIA CREDITI = CREDITI COMMERCIALI AL LORDO DEL

FONDO SVALUTAZIONE CREDITI / (RICAVI CARATTERISTICI + IVA SULLE

VENDITE) / 360

INDICE DI DURATA MEDIA DEBITI = DEBITI COMMERCIALI / (ACQUISTI + IVA) /

360

In questo caso non ci sono parametri ottimali a cui rapportare il risultato del calcolo

l’uno dell’altro.

degli indici in quanto è il parametro di riferimento Si avrà comunque

una situazione ideale quando la durata media dei crediti è minore rispetto alla durata

media dei debiti (del resto è evidente che sia meglio incassare prima possibile i crediti

e pagare il più tardi possibile i debiti e che ciò, se avviene, dimostra una particolare

dell’azienda).

efficienza manageriale e un rilevante potere negoziale Quindi, se la

Dettagli
A.A. 2021-2022
128 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher marcofavaron01 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Bilancio e Analisi Economico Finanziaria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Ca' Foscari di Venezia o del prof Avi Maria Silvia.