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PROGRAMMAZIONE

La programmazione è una delle prime fasi. Viene prima della progettazione. Abbiamo tre principi fondamentali ovvero tempo, costo e qualità. Qualità: bisogna specificare se stiamo parlando di qualità del processo, del progetto, prodotto e prestazione. Costi: si distinguono in diretti e indiretti. I costi diretti sono dei budget stanziati ad esempio mentre quelli indiretti sono oneri ecc. si dividono poi in costi sociali, umani e ambientali. Un costo ambientale potrebbe essere la costruzione di un edificio che sottrae dello spazio verde. Tempi: tempi di programmazione, progettazione realizzazione e vita dell'edificio. La qualità della programmazione garantisce la qualità del progetto e la qualità del prodotto. La qualità del prodotto è il grado in cui un insieme di caratteristiche di un prodotto soddisfa esigenze o aspettative. Programmare significa: - Analisi della domanda, capire se è davvero

necessaria• Identificare gli interventi necessarie per il territorio

• Mettere in ordine gli interventi e quindi vedere le priorità

• Determinare i tempi di realizzazione

• Determinare i costi globali

Le opere pubbliche incompiute sono inserite nella programmazione triennale ai fini del loro completamento. Quando viene inserito un lavoro dalla programmazione triennale a quello annuale per lavori superiori a 1000000 euro per spostarlo da uno all’altra bisogna fare un progetto di fattibilità tecnico-economiche.

1. Analizzare la domanda

2. Vedere come soddisfarla e verificare la fattibilità tecnica

3. Analizzare la sostenibilità ambientale

4. Vedere i costi e capire se è sostenibile finanziariamente

Lo studio di fattibilità viene fatto da progettisti, un’economista e dei medici (nel caso in cui parliamo di ospedali).

7Qualità del progetto e livelli di progettazione

I principi informatori ovvero che informano il progetto

sono:
  • Massimo di riutilizzo delle risorse naturali impiegate dall'intervento: Es raccolta delle acque, ventilazione
  • Minimizzazione dell'impegno di risorse materiali non rinnovabili: es acqua, rimpiegare le risorse che in natura stanno finendo
  • Sostituibilità degli elementi: sostituire senza intaccare altri elementi del sistema
  • Agevole controllabilità delle prestazioni dell'intervento nel tempo
  • Durabilità dei materiali e dei componenti: nessun componente è immortale e quindi calcolare la scadenza e capire quando perderà le sue qualità prestazionali
  • Sicurezza e la salute: garantire all'utente finale salute, scegliere materiali sicuri che non emettano ad esempio sostanze nocive
  • Miglioramento del rendimento energetico
La normativa sui lavori pubblici: si inizia a parlare di qualità architettonica con un rispetto per le normative del suolo. Si realizzano delle attività di

progettazione e delle connesse verifiche attraverso il progressivo uso di metodi e strumenti elettronici specifici quali quelli di modellazione per l'edilizia e le infrastrutture.

Livelli della progettazione

  1. Progetto di fattibilità tecnica economica
  2. Progetto definitivo Qualità dell'opera
  3. Progetto esecutivo

a. Progetto di fattibilità tecnica economica

Individua tra più soluzioni quella che presenta il maggior rapporto tra costi e benefici per la collettività, in relazione alle specifiche esigenze da soddisfare e prestazioni da fornire. Può essere articolato in due fasi successive di elaborazione. Con il di fattibilità si può dare via all'esproprio. Proietta l'attività programmatoria e da n soluzioni si passa all'individuazione di una sola soluzione.

Quadro economico: C'è un documento chiave che fa riferimento al costo dell'intervento e si chiama quadro economico, parte

dalla fase di programmazione. È un documento che compila il progettista ed è diviso in due parti, da una vengono riportati i costi di realizzazione dell'intervento e dall'altra le somme dell'astazione appaltante di corredo. Mi da l'indicazione del costo totale dell'intervento ed è diverso dal costo di realizzazione che prende i costi dei materiali e della maestranza. Nel quadro economico sono calcolati i costi della sicurezza e in gara non sono mai soggetti a ribasso, questo perché vorrebbe dire rendere più pericoloso il cantiere.

b. Progetto definitivo: È in scala 1:100 (Può anche essere a scale maggiori come 1:50) e deve definire tutti i lavori da realizzare nel rispetto delle indicazioni stabilite dal progetto di fattibilità. Contiene tutti gli elementi necessari ai fini delle autorizzazioni esterne.

Piano di manutenzione: documento che prende in considerazione e programma tutti gli interventi che l'edificio

dovrà avere nel corso della sua vita e ne valuta la temporaneità. Si articola in tre parti:
  1. Manuale d'uso: abbiamo le informazioni che danno all'utente il metodo per usarlo bene e far capire bene come funziona l'edificio. Serve per evitare danni di un uso improprio. È rivolto agli abitanti degli edifici.
  2. Manuale manutenzione: riporta le indicazioni per una buona manutenzione, dice i materiali, le procedure ecc per mantenere l'edificio. È rivolto all'impresa quando si rileva un danno ad esempio.
  3. Programma manutenzione: dice quando bisogna intervenire. Non bisogna intervenire a guasto avvenuto ma si deve manutenere l'edificio, prima che avvenga il guasto.
PCS: piano di sicurezza e coordinamento, è finalizzato a prevenire i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, individuando le fasi critiche del processo di costruzione. FASCICOLO: La legge prevede anche il FASCICOLO del fabbricato ed è

Un documento che verrà consegnato al committente ed è finalizzato alla protezione dai rischi a cui sono esposti i lavoratori, nei successivi lavori di manutenzione sull'opera. Si inglobano delle misure che agevoleranno poi la manutenzione.

Schema di contratto e capitolato speciale d'appalto: Sdc è quello che regola i rapporti tra committenza ed impresa futura. Contiene quindi:

  • i termini di esecuzione e penali
  • programma di esecuzione dei lavori
  • sospensioni o riprese dei lavori
  • oneri a carico dall'appaltatore
  • contabilizzazione dei lavori a misura
  • liquidazione dei corrispettivi
  • controlli
  • specifiche modalità e termini di collaudo

Capitolato speciale: descrizione tecniche del materiale ad esempio.

Le strutture portanti di elevazione. La struttura indica l'insieme delle unità tecnologiche e degli elementi tecnici che hanno lo scopo di sostenere i carichi del sistema edilizio e di collegarli.

Le strutture dell'edificio si dividono staticamente tra loro. Si dividono in strutture di elevazione, fondazione e contenimento.

Le strutture di elevazione si dividono in strutture:

  • verticali
  • orizzontali ed inclinate

Le strutture di elevazione sono dei collegamenti che possono essere fondazioni, pilastri e colonne, murature, travi, solai e archi e capriate. Hanno il compito di connettere tutte le parti e scaricare a terra il peso dell'edificio, devono resistere ad agenti esterni che sono di varia natura.

La classificazione può essere fatta secondo:

  • Procedimenti costruttivi (strutture in legno, acciaio ecc)
  • Principio statico (strutture spingenti, tese, compresse ecc)
  • Stabilità della forma (strutture rigide o flessibili)
  • Caratteristiche geometriche (elementi mono o bi, tri dimensionali ecc)
  • Elementi finiti secondo cui è scomponibile la struttura in funzione di metodi di calcolo (elementi rettilinei ecc)
  • Forme strutturali tipologicamente definite (travi, telai,

La norma UNI 8290 è basata su un parametro geometrico morfologico riferito all'aspetto finale della struttura.

Le strutture di elevazione verticale:

  • Strutture a telaio
  • Strutture a pareti portanti
  • Strutture ad arco

Come scegliere il sistema strutturale dell'edificio:

La valutazione di ciò non può essere scissa dal momento ideativo, dai contenuti tipologici e configurativi.

Abbiamo diverse scelte:

  • Soddisfacimento nella misura maggiore dei requisiti
  • Aspetti caratterizzanti una data tecnica costruttiva
  • Tempi e modi di esecuzione, Quanto ci vuole a realizzarlo
  • Benefici economici, Quanto costa

Bisogna analizzare le caratteristiche dei materiali, e scegliere i più idonei. Alcuni materiali ad esempio ci permettono di realizzare ciò che abbiamo in mente o di mantenere la temperatura.

Dimensioni di coordinazione:

L'elemento strutturale viene disposto con in proprio asse coincidente con il piano di

Si adotta una griglia modulare che consente di standardizzare molte operazioni sia progettuali che esecutive. Le strutture con elementi monodimensionali che bi, gli impianti planimetrici si possono basare su interassi coincidenti con l'asse dell'elemento, oppure secondo uno schema che fa riferimento alle luci nette fra gli elementi strutturali. Nel caso delle maglie modulari occorre far riferimento alle dimensioni di coordinazione. Serve per poter dare indicazioni con dei punti di riferimento a sistema codificato e così le informazioni possono passare da operatore a operatore. Il filo fisso dell'edificio serve per quando vado in cantiere ed ho il lotto e posso prenderli in relazione ad altri punti per dire ad esempio il punto A dista da 1 a tot.

Negli edifici di altezza contenuta la struttura di elevazione è concepita e dimensionata in funzione dei carichi verticali come pesi propri, carichi permanenti ed accidentali.

Negli edifici alti (>7/8m) o

Per le strutture leggere sono le azioni orizzontali a avere un aspetto rilevante, essendo uguali o maggiori di quelle verticali. Spesso è necessario prevedere delle strutture di controventamento per assicurare stabilità ed equilibrio.

Requisiti connotanti

I requisiti sono la richiesta rivolta a un determinato sistema che porta a soddisfare certe esigenze. I requisiti che devono soddisfare le strutture di elevazione nel sistema strutturale sono:

  1. Resistenza meccanica
  2. Sicurezza al fuoco
  3. Benessere termoigrometrico 10
  4. Integrabilità degli elementi tecnici
  5. Protezione dagli agenti esterni
  6. Conformabilità degli spazi
  7. Benessere acustico
  8. Durabilità
  1. Resistenza meccanica
  2. Capacità di mantenere l'integrabilità fisica in rapporto alle azioni che possono agire sulla struttura di elevazione. Bisogna prendere in considerazione:

    • Carichi permanenti: peso proprio della struttura
    • Carichi variabili: sovraccarichi, neve, vento, ecc.
Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
37 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/12 Tecnologia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alice.lanna.5 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tecnologia dell'architettura e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Giofrè Francesca.