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TECNOLOGIA DELL’ARCHITETTURA (PRIMA PARTE)
Ogni progetto, prodotto, realizzazione comporta 3 fattori: esigenze, risorse, vincoli
creano il contesto.
Prodotto (UNI EN ISO 8402-9000) è il risultato di attività o processi.
Processo (UNI EN ISO 8420-9000) più risorse e attività connesse tra loro.
Trasformano elementi di entrata in elementi di uscita. 2 tipi di processo: decisionale e
produttivo
Processo edilizio (UNI 7867) Fasi operative che rilevano esigenze soddisfatte nella
produzione edilizia. Interessano : Programmazione, Progettazione, Realizzazione e
Gestione
Fasi processo edilizio (UNI 10723) 3 fasi: decisionale, esecutivo, gestionale.
- Decisionale: fasi prima della realizzazione dell’intervento. Definiscono obbiettivi,
sviluppo progettuale, programmazione.
- Esecutivo : fasi che portano alla realizzazione dell’intervento. Riguardano
progettazione e programmazione
- Gestionale : seguono l’organismo edilizio dall’inizio alla fine
Edificio prodotto del processo edilizio. Sono più prodotti che raggiungono un
obbiettivo. Soddisfa le esigenze nei vincoli rispetto alle risorse limitate di un contesto.
È la trasformazione pianificata di un ambiente, deve: definire, delimitare, contenere e
proteggere uno spazio. Ogni parte dell’edificio è sottoposta a forze e agenti
ambientali, deve restare: stabile, resistente, non deformabile questo grazie agli
elementi strutturali che assorbono gli effetti meccanici delle azioni.
Organismo edilizio composto da elementi spaziali (più attività), elementi tecnici
(prodotti edilizi che svolgono una o più unità tecnologiche). Individua esigente,
requisiti e prestazioni.
Esigenze ciò che è richiesto per svolgere un’attività (Es: esigenze parete
perimetrale verticale come sicurezza e resistenza termica)
Requisito traduzione di un’esigenza, trova le condizioni che soddisfano l’organismo
edilizio (Es: tecnologici, tecnici, ambientali)
Requisito tecnologico condizioni soddisfacimento da parte di un elemento tecnico
e/o subsistema tecnologico
Prestazione tecnologica riguarda un requisito tecnologico. Definisce la risposta a
una o più specificazioni di prestazione, definisce l’obbiettivo del progetto.
Sistema edilizio unità ambientali + unità tecnologiche e/o elementi tecnici
Sistema procedurale regole che dirigono l’organismo edilizio (progettazione e
realizzazione)
Processo produttivo per prodotto edilizio o prodotto industriale.
Prodotto edilizio: unico, limitato, comprende più discipline e gli obiettivi sono da
definire
Prodotto industriale: standard, permanente, compiti distinti e gli obbiettivi sono
definiti.
Classificazione sistema tecnologico (UNI 8290) composta da 8 classi di elementi
funzionali divisi in 3 livelli : classi unità tecnologica, unità tecnologica e elemento
tecnico.
Tre fasi: processuale (chi produce e realizza), funzionale (chi progetta e gestisce),
merceologia (chi produce e commercializza.
Struttura più materiali che sostengono carichi. Composta da 2 tipi di insiemi:
Insiemi naturali (materiali non progettati per convivere tra loro) , Insiemi artificiali
(materiali progettati per convivere tra loro)
Forze Isac Newton enuncia la 3 legge: per ogni azione corrisponde una reazione
uguale e contraria. Le forze che agiscono su un sistema in equilibrio si annullano.
Equilibrio quando si generano forze che rallentano la massa in movimento. Azioni
e reazioni sono bilanciate. Un solido resiste a forze esterne perché si deforma.
Materiali Robert Hooke enuncia la teoria dell’elasticità:
1° un materiale solido resiste a una forza esterna cambiando forma (trazione e
compressione)
2° un materiale solido è elastico se torna nella forma originale.
Sforzo Augustin Cauchy enuncia il concetto di sforzo: è rapporto carico-rottura
sotto carico di un materiale. È la forza applicata per 1 unità di superficie passante per
un punto del materiale. Indica con quanta forza si allontanano gli atomi
Sforzo di rottura carico per 1 unità di superficie che porta il materiale alla rottura
Deformazione è la conseguenza di uno sforzo applicato ad un materiale. Indica di
quanto si allontano gli atomi. Misura la variazione della lunghezza di un materiale
dopo allungamento o compressione. La forma o le dimensioni variano dopo la
sollecitazione.
Taglio associato allo scorrimento, due sezioni adiacenti dello stesso materiale
scorrono sottoposte a forza.
Sforzo di taglio forza di taglio che agisce per 1 unità di superficie della sezione del
materiale sottoposto a forza.
Proprietà meccaniche misurano la capacità di resistenza dei materiali che
sopportano sforzi e deformazioni.
Relazione tra sforzi e deformazione Sforzo/Deformazione=E dove la E è
costante (corrisponde alla deformazione elastica dei materiali allo stato puro)
Modulo Young quando associo materiali diversi. misura rigidità
importante 2
(contraria alla deformazione) ed elasticità. La rigidità si misura in cm /kg
Limite elasticità il materiale si deforma permanentemente e si ha una
deformazione plastica permanente
Plasticità capacità del materiale a deformarsi sotto carico permanente senza
arrivare alla rottura
Materiali fragili arrivano a rottura ma non hanno deformazione plastica
permanente (vetro, ghisa, polimeri)
*Le strutture scaricano verso il terreno tutti i carichi che agiscono sull’edificio. Gli
elementi verticali (murature e pilastri) raccolgono le sollecitazioni degli elementi
orizzontali che sono sollecitati a trazione e compressione
Vincoli appoggio semplice (reazione vincolare, 2 gradi libertà) ; cerniera (reazione
vincolare, 1 grado libertà); incastro (reazione vincolare, 0 gradi libertà).
Trave serie di aste compresse e tese. Gli sforzi di trazione e compressione vanno
verso l’incastro
Localizzazione aste trazione, individuate zone tese della trave; compressione,
zone compresse; centro, resiste a sforzi di taglio (compressione a 45° rispetto all’asse
della trave)
Materiali classificati per : durezza, resilienza, fragilità. Mostrano come si comporta
meccanicamente un materiale sotto carico che ha proprietà elastiche, plastica e
energetiche.
Durezza capacità di resistere a : scalfittura, penetrazione e abrasione. Per misurare
la durezza si eseguono 3 prove: Brinell, Vinckers e Rockwell, è testata la resistenza del
provino a penetrare un corpo premuto in superficie.
Brinell: impronta sfera acciaio , minore impronta maggiore durezza
Vinckers: impronta piramide diamantata a base quadrata
Rockwell: profondità impronta punta tungsteno o diamantata conica (HRC) o sferica
(HRB)
Resilienza capacità di assorbire energia di deformazione elastica. Se la resilienza è
bassa i materiali sono fragili altrimenti sono tenaci.
Tenacità capacità di assorbire energia dall’inizio della deformazione fino alla
rottura. Le rotture sono di due tipi: duttili (con deformazione) oppure fragili (rottura
senza deformazione). Si misura in Joule.
Proprietà termiche sono importanti per le prestazioni meccaniche e per il
passaggio di calore. I materiali diffondono calore per convenzione. Conduzione e
irraggiamento. Se le temperature sono alte o variabili possono esserci alterazioni della
struttura dei materiali così da compromettere il comportamento. Bisogna valutare 3
parametri per scegliere la modalità di posa per l’uso dei materiali: coefficiente
conducibilità termica (capacità di trasmettere l’energia termica) , calore specifico
(temperatura aumenta di +1°C) , densità.
Dilatazione termica è data dal riscaldamento. Può essere lineare, superficiale o
cubica. Il solido varia se varia la temperatura.
Metalli fusione da basso ad alto, durezza media, lavorabilità buona, resistenza a
trazione e compressione fino a 2500, proprietà termiche medie, proprietà elettriche
conduttori.
In base all’estrazione possono essere scoperti, isolati, lavorati. La temperatura di
fusone caratterizza la lavorabilità; se la temperatura è bassa si estraggono facilmente
o viceversa.
Hanno struttura regolare, le proprietà dipendono dalla natura policristallina e dalla
dimensione dei grani (possono creare incrinature e maggiore esposizione a
corrosione).
Leghe metalli + 2 o più elementi (dove almeno 1 è un metallo). L’elemento è
composto da un solvente o un soluto (dose minore). Combinando le leghe si
migliorano le prestazioni meccaniche, la lavorabilità e la resistenza alla corrosione. Ci
sono 2 tipi di leghe:
- di sostituzione: raggio atomico -15%, vengono sostituiti alcuni atomi di un metallo da
un altro. Quando la conduttività termica è bassa allora la lega è più resistente. Se il
solvente e il soluto hanno stesso reticolo allora si ha grande miscela.
- interstiziali : nel reticolo cristallino di un elemento vengono inseriti atomi di un altro
elemento. Il raggio atomico è 60% del metallo ospite.
Metalli non ferrosi alluminio (rame, titanio, zinco..), gruppo di rame o di piombo o
di titanio.
Rame minerali di scarsa qualità a base di zolfo. Vengono raffinati e si ottiene il
solfuro di rame, poi il rame. Se è di colore rosa è allo stato puro, verde in atmosfera
aggressiva e rosso in atmosfera meno aggressiva.
Proprietà: buona conducibilità termica, grande lavorabilità, buona resistenza a
corrosione, riciclabilità complessa.
Leghe di rame: bronzo, ottone
Zinco materiale povero di zinco ossidato e cotto. Alla temperatura ambiente è allo
stato solido, se unito all’ossigeno non lega allo stato puro.
Proprietà: scarsa resistenza meccanica, lavorabile a 120-200°, buona resistenza a
corrosione, in assenza di umidità si ossida.
Alluminio estratto da bauxite o ossido di alluminio idrato. Fonde a 660°
Proprietà: scarsa resistenza meccanica, elevata conducibilità termica, buona
resistenza a corrosione, buona plasticità, lavorabilità elevata.
Viene usato in base alla composizione della lega e alla percentuale degli altri metalli.
In base alla lavorazione delle leghe si ottiene da fusione (getto colato in sabbia) o da
lavorazione plastica (semilavorati).
2 tipi di processo p