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VALUTAZIONE DELL’ARTICOLO ‘’LA RIABILITAZIONE MULTIDISCIPLINARE DI

PAZIENTI DOPO UN’AMPUTAZIONE DI UN ARTO INFERIORE’’ TRAMITE LA

SCHEDA DI LETTURA CRITICA DI UN ARTICOLO DA RIVISTA PROFESSIONALE.

‘The

TITOLO multidisciplinary rehabilitation of patients after lower-limb

amputation’’

RIVISTA The Diabetic Foot Journal

N. PAGINE 6

AUTORI Lorraine Graham (si occupa di riabilitazione nel centro riabilitativo

per amputati nel nord Irlanda), Michele Doherty (è un podologo

che opera nel centro riabilitativo per amputati nel nord Irlanda),

Claire Wilson (è una terapista occupazionale che opera nel

medesimo centro), Carolyn Wilson (è una fisioterapista

specializzata in amputazioni che opera nel medesimo centro) e

Mark Currie (valuta le protesi più appropriate a ciascuna persona)

Non è presente la data nella quale l’articolo è pervenuto per la

DATA pubblicazione e quella di accettazione da parte del comitato

editoriale. 17

ABSTRACT Non è presente un abstact segnalato in modo specifico. Tuttavia

sono presenti alcune righe antecedenti all’introduzione che

introducono l’articolo.

PAROLE CHIAVE Sono presenti quattro parole chiave pertinenti alle tematiche

affrontate nell’articolo.

INTRODUZIONE È presente una introduzione piuttosto dettagliata dove viene

introdotto l’argomento dell’articolo, ossia l’importanza di assistere

la persona che verrà sottoposta ad un intervento di amputazione in

tutte le sue fasi considerando la persona in modo olistico attraverso

il lavoro di un’equipe multidisciplinare.

CORPO Sono presenti due paragrafi, che argomentano in modo dettagliato

ed efficiente i risultati trovati in letteratura. Sono presenti

numerose fotografie che ritraggono persone amputate durante le

sedute di riabilitazione, inoltre sono presenti anche foto di

monconi per evidenziare il processo di cicatrizzazione della ferita

chirurgica.

CONCLUSIONI È presente un paragrafo dedicato alle conclusioni, che si

ricollegano all’introduzione e ai temi emersi nei precedenti

Si evidenzia come non sempre l’obiettivo principale sia

paragrafi.

il ripristino della funzionalità motoria, in quanto bisogna

considerare le aspettative e le possibilità di ogni singola

persona,senza tralasciare la vulnerabilità emotiva.

CITAZIONI Sono presenti 22 fonti bibliografiche, per lo più fonti primarie. La

BIBLIOGRAFICHE bibliografia è citata correttamente e in modo aderente alle norme

editoriali.

ALLEGATI Non sono presenti allegati.

18

VALUTAZIONE DELL’ARTICOLO ‘’AMPUTAZIONE ARTO INFERIORE: ALCUNE

TRAMITE LA SCHEDA DI LETTURA CRITICA DI UN

CONSIDERAZIONI ETICHE’’

ARTICOLO DA RIVISTA PROFESSIONALE.

‘’Lower limb amputation: some ethical considerations’’

TITOLO

RIVISTA British journal of nursing

N. PAGINE 4

Samantha Jane Donohue. Lavora presso l’unità vascolare

AUTORI dell’ospedale di Oxford.

Non è presente la data nella quale l’articolo è pervenuto per la

DATA pubblicazione e quella di accettazione da parte del comitato

editoriale.

ABSTRACT È presente un abstract (circa 120 parole) in lingua inglese che

fornisce un quadro generale di quello che verrà successivamente

trattato nell’articolo.

PAROLE CHIAVE Non sono presenti parole chiave.

INTRODUZIONE È presente una breve introduzione (circa 160 parole) dove viene

introdotto l’argomento dell’articolo, ossia il rispetto dei principi di

giustizia, verità, non maleficienza e di autonomia in una persona

che deve scegliere se sottoporsi ad un intervento di amputazione.

CORPO Sono presenti cinque paragrafi, che argomentano in modo

dettagliato ed efficiente i risultati trovati in letteratura, riportando

numerose citazioni di autori. Non sono presenti tabelle, né foto. A

lato dell’articolo sono riportate ulteriori citazioni. Al fondo

dell’articolo sono espressi i punti chiave emersi.

CONCLUSIONI È presente un paragrafo dedicato alle conclusioni, che si

ricollegano all’introduzione e ai temi emersi nei precedenti

19

paragrafi. Si sottolinea l’importanza di considerare la persona in

modo olistico, non dimenticandosi del suo diritto all’autonomia e

alla possibilità di sceltà.

CITAZIONI Sono presenti 13 fonti bibliografiche, per lo più fonti primarie. La

BIBLIOGRAFICHE bibliografia è citata correttamente e in modo aderente alle norme

editoriali.

ALLEGATI Non sono presenti allegati.

‘’Trattamento riabilitativo del paziente geriatrico

FONTI SECONDARIE: Nel documento

vasculopatico amputato di coscia: sperimentazione di un protocollo’’ si evidenzia l’importanza

dell’uso della protesi non solo per la funzionalità motoria, ma anche in quanto svolge un importante

ruolo psicologico. La perdita di un arto indubbiamente dà luogo ad una modificazione oltre che

dell’aspetto quest’ultimo

fisico anche dei lineamenti psicologici del paziente, problema che riveste

una notevole importanza e che deve essere tenuto sempre presente da parte del riabilitatore in

quanto spesso si dimostra un elemento capace di pregiudicare il buon esito del programma

dall’amputazione

terapeutico. Le reazioni psicologiche che derivano sono provocate da un conflitto

a stabilire per l’alterata percezione del “Sé” scaturita dall’incongruenza

interno che si viene di

un’immagine corporea interiore, rimasta pressoché immutata e rinforzata soprattutto dalla presenza

fantasma, e un’immagine esteriore acquisita con l’amputazione nella quale il paziente non

dell’arto

si identifica. In linea generale è possibile accomunare a quasi tutti gli amputati, particolarmente nei

primi tempi che seguono l’intervento chirurgico, la tendenza ad essere introversi, sfiduciati,

irascibili, ad isolarsi, a non mostrarsi se non opportunamente coperti, ossia ad interrompere o

a diminuire le relazioni sociali quasi sempre con la motivazione del non essere accettati, di essere

considerati diversi, di non sentirsi più persone normali. Un soggetto anziano vede

nell’amputazione l’epilogo della vita sociale, mentre è possibile che un paziente più giovane

veda nella protesizzazione la fine di un decorso patologico particolarmente sofferente che lo ha

all’invalidità e l’inizio di un nuovo capitolo

condotto capace di ripristinare la sua attività

professionale e sociale. In ogni caso prerogativa indispensabile per salvaguardare lo stato

psicologico del paziente è il supporto familiare che lo aiuta sia a livello affettivo emozionale che

a mantenere un legame con il suo ambiente e quindi a non deprimersi e ad acquisire sicurezza nel

sentirsi ancora parte integrante del nucleo familiare. È importante che i congiunti giochino un ruolo

20

attivo e costruttivo nel sostenere il parente spronandolo a conservare, validare e ritrovare

quelle autonomie che lo rendano indipendente ed evitando di divenire complici nel rinforzare lo

stato di disagio proponendosi unicamente come figura assistenziale infermieristica. È essenziale

infatti stabilire con il paziente un dialogo basato sulla fiducia, sulla sincerità, sulla stima e

tramite questo incoraggiarlo costantemente proponendo obiettivi terapeutici che siano consoni con

i suoi limiti fisici e psicologici. È necessario individuare un programma individuale di terapia con

esercizi che siano alla portata della persona assistita per evitare che si demoralizzi, esaltando i

risultati ottenuti e sdrammatizzando gli insuccessi. Uno strumento utile può essere la creazione

di un gruppo di sostegno, composto da persone che vivono nella quotidianità gli stessi problemi e

gli stessi disagi, al fine di evitare l’introversione e la riduzione delle relazioni sociali, e di facilitare

6

la risoluzione di problemi di carattere fisico ed emotivo.

‘’La riabilitazione multidisciplinare di pazienti dopo

FONTI PRIMARIE: Nell’articolo

un’amputazione di un arto inferiore’’ si evidenza come sia una buona pratica fornire una

consulenza preoperatoria ai pazienti che hanno delle ulcerazioni agli arti inferiori e che nel futuro

prossimo potrebbero essere sottoposti ad un intervento di amputazione maggiore. Nella fase

preoperatoria è bene fornire informazioni sulla cure e sull’igiene degli arti inferiori, sulla possibilità

di camminare nel futuro e sulla possibile necessità di dover usare degli ausili per la mobilizzazione

e la deambulazione, nonché modificazioni strutturali per favorire gli spostamenti al domicilio.

Inoltre in questa fase, l’incontro con persone che hanno vissuto in precedenza un’amputazione

maggiore può essere di aiuto dal punto di vista psicoemotivo per dare speranza e fiducia nel futuro.

La fase preoperatoria è di fondamentale importanza per preparare la persona ad un intervento che

andrà a modificare totalmente l’identità corporea, al fine di limitare episodi depressivi o gravi

sofferenze emotive correlate a possibili disturbi della personalità. Conoscere persone che hanno

vissuto le medesime emozioni permette alla persona di capire che non è sola, che chiedere aiuto non

è sbagliato e soprattutto che certe emozioni dopo l’intervento sono normali ed è bene accettarle. Un

altro tassello importante è la riabilitazione precoce post intervento chirurgico di amputazione. La

consiste nell’educare la persona all’utilizzo di ausili e allo svolgimento di esercizi per

riabilitazione

recuperare nel più breve tempo possibile le funzionalità motorie. È bene non nascondere la

possibilità di avvertire dolore all’arto fantasma, bensì fornire alla persona tutte le informazioni

necessarie per conoscere ed affrontare il fenomeno in modo consapevole ed appropriato. La restante

parte dell’articolo si concentra sul fornire nozioni pratiche relative alla deambulazione piuttosto che

21

indagare ulteriori strategie per far fronte alla vulnerabilità emotiva dei pazienti sottoposti a questo

7

tipo di intervento demolitivo.

L’articolo ‘’L’immagine corporea e l’adattamento psicosociale dopo l’amputazione di un

arto’’ evidenzia l’importanza per l’adattamento individuale di favorire un precoce ritorno alla vita

quotidiana. È fondamentale che si istauri una forte relazione tra paziente ed equipe medica basata su

un’adeguata e sull’individuazione

comunicazione delle migliori attività per riabilitare la persona. La

riabilitazione può essere attuata tramite l&

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
26 pagine
SSD Scienze mediche MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sara_inaudi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Infermieristica applicata ai percorsi diagnostici terapeutici assistenziali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Cappa Valeria.