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FATTURE DA EMETTERE O DA RICEVERE
Esempio: vendo una partita di prodotti, della quale emetterò la fattura infuturo. Il ricavo è di competenza di quest anno, per cui va inserito.Oppure acquisto una partita di prodotti, la cui fattura la riceverò in futuro.Il costo è di quest anno, per cui va inserito.
Fatture da emettere (VF+) a diversiProdotti c\vendite (VE+)Iva ns\debito (VF-)[Se si tratta di vendita di merci, l’IVA va inserita]
Fatture da emettere è un conto della 1* serie acceso alla liquidità presunta; [CREDITO] In bilancio S\P attivo C II 1“crediti v\clienti”.
Prodotti c\vendite è un conto della 2* serie acceso ai ricavi d’esercizio; In bilancio C\E voce A1 “ricavi divendita”.
Fattura da emettere (VF+) a Servizi (VE+)[Se si tratta di vendita di servizi, l’IVA non va inserita, verrà inserita almomento del pagamento]
Prodotti c\acquisti (VE-) a Fatture da ricevere (VF-)Prodotti
c\acquisti è un conto della 2* serie acceso ai costi. In bilancio C\E voce B6. Fatture da ricevere è un conto della 1* serie acceso alla presunta liquidità. In bilancio S\P passivo voce D7 "debiti fornitori". INTERESSI MATURATI AL 31\12 In genere gli interessi vengono contabilizzati ogni 3 mesi, ma quelli dell'ultimo trimestre ci vengono comunicati dopo che l'esercizio è terminato. Ma essendo di competenza, bisogna inserirli nel conto economico ipotizzandoli. Diversi a Interessi attivi (VE+) Erario c\ritenute subite (VE-) Oneri bancari (VE-) Banca c\c (VF+) Diversi a Banca c\c (VF-) Oneri bancari (VE-) Interessi passivi (VE-) SCRITTURE DI INTEGRAZIONE (Di passività) -Le integrazioni di passività presunte Si tratta dei fondi di accantonamento stanziati per eventuali rischi (incerti nell'anno e incerti nel quantum) ed oneri (certi nell'anno e incerti nel quantum). In ottemperanza al principio di prudenza siintegrano le passività in modo tale che qualora dovessero esservi rischi o oneri futuri, si ha delle fonti cui attingere
Accantonamento per spese future (VE-) a F.do accantonamento spese future (VF-)
Accantonamento per spese future è un conto della 2* serie acceso ai costi d'esercizio; potrebbe essere per rischi ed oneri, In bilancio C/E per la svalutazione crediti..voce B13 "altri accantonamenti".
Fondo accantonamento è un conto della 1* serie acceso alla liquidità presunta; si tratta di un debito presunto; In bilancio S/P passivo voce B4-
Il TFR, il trattamento di fine rapporto lavorativo; si tratta di un'integrazione di passività non presunta, piuttosto di un debito certo, anche se incerto nell'anno di conseguenza nel quantum.
Dunque non ottempera al principio di prudenza, ma al principio di competenza.
IL TFR ACCANTONATO IN AZIENDA (solo se meno di 50 dipendenti)-16 dicembre, l'azienda versa l'acconto
sull'imposta sostitutiva:Acc.imp.sostit. rivalutazione TFR (VF+) a Banca c\c (VF-) 'Acconto imposta sostitutiva rivalutazione TRF' è un conto della 1* serie acceso ai crediti verso dipendenti.
-31 dicembre, l'azienda rileva il debito verso clienti, ma trattiene i contributi per il miglioramento delle pensioni che aveva anticipato e l'imposta sostitutiva.
Accantonamento TFR (VE-) a diversi Personale c\contributianticipati (VF-) Erario c\ritenute da versare(VF-) Fondo TFR (VF-)
Accantonamento TFR è un conto della 2* serie acceso ai costi d'esercizio.
Erario c\ritenute da versare è un conto della 1* serie acceso
liquidità differita, che indica il sorgere di un debito verso l'erario, corrispondente all'intera imposta sostitutiva.
Fondo TFR è un conto della 1* serie acceso alla liquidità presunta, si tratta dell'effettivo debito verso dipendenti.
-16 febbraio successivo si dovrà versare il saldo dell'imposta sostitutiva e chiudere il conto erario.
Erario c\ritenute da versare (VF+) a diversi
Acconto imp.sost.rival.TFR(VF-) Banca (VF-)
In bilancio avremo:
-Nello S\P passivo il fondo accantonamento TFR, voce C;
-Nel conto economico la quota di TFR di competenza, voce B9;
IL TFR TRASFERITO ALL'INPS
Matura un debito dell'azienda verso l'INPS, che l'azienda si impegna a saldare ogni mese; sarà poi l'INPS ad erogare il TFR ai dipendenti.
-Ogni mese:
Acconto TFR (VE-) a Diversi
Personale c\contributi anticipati (VF-)
Debito v\INPS (VF-)
Debito v\INPS (VF+) a Banca (VF-)
-16 dicembre, l'azienda deve comunque versare
l'acconto sull'imposta sostitutiva.Acc.imp.sost.rival.TFR (VF+) a Banca (VF-)- 31 dicembre, l'azienda fa l'ultimo versamento mensile all'INPS etrattiene l'acconto sull'imposta sostitutiva.
Acconto TFR (dic) (VE-) a DiversiAcc.imp.sost.rival.TFR (VF-)Banca c\c (VF-)TFR CON PREVIDENZA COMPLEMENTAREviene trasferito agli enti assicurativi proprio come all'INPS…
-Utili o perdite presunte su cambiOgni anno a fine esercizio, se abbiamo nello SP crediti (ATTIVITA') odebiti (PASSIVITA') espressi in valuta estera, bisogna rilevare, sullabase del tasso di cambio attuale, eventuali utili o perdite presunte,e integrarle.
ATTIVITA' ESPRESSE IN VALUTA ESTERA
Supponiamo di avere un credito di 10.000$ verso un cliente estero.Il tasso di cambio al momento della fatturazione del credito (chenon è ancora stato riscosso!) era di 1=1,25$ quindi 1:1,25= X:10000 … 10000:1,25=8000;
1)Al momento delle scritture di assestamento,
quindi a fine esercizio, il tasso di cambio è aumentato 1= 1,27$ quindi 10.000:1,27= 7874 Il tasso di cambio è aumentato, quindi il nostro credito è diminuito abbiamo una PERDITA PRESUNTA SU CAMBI. QUANDO IL TASSO DI CAMBIO AUMENTA, SIA CREDITI CHE DEBITI DIMINUISCONO) Perdita presunta su cambi (VE-) a Crediti v\clienti esteri (VF-) Adesso supponiamo che il tasso di cambio, a fine esercizio, sia diminuito, 1=1,22$. Quindi 1:1,22=X:10.000 … 10.000: 1,22=8196 Il tasso di cambio è diminuito, il nostro credito è aumentato abbiamo un UTILE PRESUNTO SU CAMBI. Crediti v\clienti esteri (VF+) a Utile presunto su cambi (VE+) PASSIVITA' ESPRESSE IN VALUTA ESTERA Supponiamo di avere un debito di 5000$ verso un fornitore estero. Il tasso di cambio al momento della fatturazione del debito era 1=1,25$ quindi 5000:1,25=4000 euro. 1) al momento delle scritture di assestamento il tasso di cambio è aumentato 1=1,27$ quindi 5000:1,27= 3937. Il tasso dicambio è aumentato, e il nostro debito è diminuito -> abbiamo un UTILE PRESUNTO SU CAMBI.
Debiti v\fornitori (VF+) a Utile presunto su cambi (VE+)
2) il tasso di cambio diminuisce 1=1,22$ quindi 5000:1,22= -> 4098.
Il tasso di cambio è diminuito, il nostro debito è aumentato -> abbiamo una PERDITA PRESUNTA SU CAMBI.
Perdita presunta su cambi (VE-) a Debiti v\fornitori (VF-)
QUANDO IL TASSO DI CAMBIO AUMENTA, SIA I CREDITI CHE I DEBITI DIMINUISCONO. MA NEL PRIMO CASO SI HA UNA PERDITA, NEL SECONDO UN UTILE.
QUANDO IL TASSO DI CAMBIO DIMINUISCE, SIA I CREDITI CHE I DEBITI AUMENTANO, MA NEL PRIMO CASO SI HA UN UTILE, NEL SECONDO UNA PERDITA.
SCRITTURE DI POSTICIPAZIONE (rettifiche nel CE, integrazioni nello SP)
E' il caso in cui costi e ricavi che si sono manifestati finanziariamente, non siano di competenza dell'esercizio in questione. Quindi vanno rettificati dal conto economico.
-Le rimanenze di magazzino
Quando acquistiamo materie prime abbiamo un costo,
però non sempre le utilizziamo tutte durante l'anno; quindi il costo relativo a quelle non utilizzate, seppur si sia manifestato finanziariamente, non è di competenza e quindi va rettificato dal CE e integrato nello SP. Magazzino (VE-) a Rimanenze finali di magazzino (VE+). Magazzino è un conto della 2* serie acceso ai costi sospesi. In bilancio si colloca nello S/P attivo voce C I 1 "Rimanenze di materie prime". Rimanenze finali di magazzino è un conto della 2* serie acceso alle rettifiche di costo. In bilancio va a rettificare il C/E voce B11 "variazione materie prime". I criteri per determinare il costo sospeso sono: - Il costo medio ponderato - First in, first off -> le materie prime sono contabilizzate al costo più recente. - Risconti attivi e passivi Per quanto riguarda i risconti, sono totalmente l'opposto dei ratei. Se i ratei riguardavano i pagamenti posticipati, i risconti riguardano i pagamenti anticipati. Si trattaDi costi e ricavi che hanno avuto manifestazione finanziaria, ma che non sono del tutto di competenza dell'esercizio in questione.
RISCONTI ATTIVI (costi sospesi)
Supponiamo che io abbia pagato un affitto di cui non ho ancora goduto per intero (fitto passivo). Ad esempio, l'affitto di Nov 2021-Feb 2021, il 1 novembre la parte Gen-Feb non è di competenza dell'esercizio in questione, motivo per cui va rettificata dal conto economico e inserita nello S/P attivo nella voce "Ratei e risconti attivi".
Risconti attivi (VE-) a Fitti passivi (VE+)
Risconti attivi è un conto della 2* serie acceso ai costi sospesi. In bilancio si colloca nello S/P attivo voce D "Ratei e risconti attivi".
Fitti passivi è un conto della 2* serie acceso alle rettifiche di costo. In bilancio va a rettificare il C/E voce B8 "godimento di beni di terzi".
RISCONTI PASSIVI (ricavi sospesi)
Supponiamo che mi abbiano pagato un affitto di cui non ho ancora dato il godimento completo (fitto attivo). Ad esempio, l'affitto di Nov 2021-Feb 2021, il 1 novembre la parte Gen-Feb non è di competenza dell'esercizio in questione, motivo per cui va rettificata dal conto economico e inserita nello S/P passivo nella voce "Ratei e risconti passivi".
Risconti passivi (VE+) a Fitti attivi (VE-)
Risconti passivi è un conto della 2* serie acceso ai ricavi sospesi. In bilancio si colloca nello S/P passivo voce C "Ratei e risconti passivi".
Fitti attivi è un conto della 2* serie acceso alle rettifiche di ricavo. In bilancio va a rettificare il C/E voce B8 "godimento di beni di terzi".
hanno ancora goduto per intero (fitto attivo).
Fitti attivi (VE-) a Risconti passivi (VE+)
- Fitti attivi è un conto della 2* serie acceso alle rettifiche di ricavo. In bilancio va a rettificare il C/E voce A5.
- Risconti passivi è un conto della 2* serie acceso ai ricavi sospesi. In bilancio si colloca nello S/P passivo voce E "ratei e risconti passivi".
SIA PER QUANTO RIGUARDA I RISCONTI ATTIVI CHE I RISCONTI PASSIVI AL 1/1 SI INVERTONO LE SCRITTURE si ripr