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E-
U
· =
ESPRESSIONE R
I= Go
GENERATORE REALE J
· =
Ro -
↳ CORRENTE
IMPRESSA
Ulteriori bipoli sono: CARATTERISTICA
↑
GENERATORE DI TENSIONE U = E ( R 0)
• > ESTERNA
↓
GENERATORE DI CORRENTE I= J ( G 0)
• >
- by
componente il cui comportamento descrivibile mediante la relazione tra
è
la corrente che lo percorre (I) e la tensione ai suoi morsetti (U), senza
dover ricorrere alla descrizione puntuale interna in termini di campi.
somma della corrente zero: corrente solenoidale
PROPRIETÀ: • è
la tensione conservativa
• è assorbita/ceduta
~
POTENZA ELETTRICA Pj Ps
Pa UI
= =
generico bipolo
resistore
se un bipolo identificato con convenzione degli utilizzatori e la potenza positiva il bipolo assorbe
• è è
potenza, se negativa eroga potenza (n.b. una resistenza può solo assorbire potenza).
è
Se un bipolo identificato con convenzione dei generatori e la potenza positiva il bipolo eroga
• è è
potenza, se negativa assorbe potenza
è
CONVENZIONE
CONVENZIONE GENERATORI
UTILIZZATORI E
Nei circuiti in regime stazionario il principio di conservazione
Conservazione della potenza (TELLEGEN) dell'energia nei sistemi isolati soddisfatto e comporta che la
è
potenza complessiva sia sempre nulla
Pk UkIk o
= =
dipoci -e
rel
nella Se fosse 0 , il valore assoluto dell'energia del sistema isolato variato
≠ è
uUnlu
gUgIg = e non piu rispettato il principio di conservazione della energia
è
Lassorbite
scambiate utilizzatori
generatori
Principio generale di conservazione dell'energia: la potenza totale fornita al SPot SUldt
W = =
circuito dai generatori bilanciata dalla potenza totale da esso assorbita.
è t
WATTMETRO: Il wattmetro ideale dovrebbe presentare tensione nulla ai morsetti
amperometrici e corrente nulla transitante attraverso i morsetti voltmetrici se i processi elettromagnetici che lo interessano si
RETI ELETTRICHE sviluppano in porzioni limitate dello spazio e le interazioni
PARAMETRI CONCENTRATI
ma tra le porzioni di spazio avvengono attraverso legami
tensione-corrente ai morsetti dei componenti
FREQUENZE
nu tali che si possa ritenere istantanea la propagazione dei fenomeni elettrici; ciò avviene
quando la lunghezza d’onda in gioco molto maggiore delle dimensioni fisiche del dispositivo:
è
Ten 10 m
= 3 f Km N
50Hz
.
TOPOLOGIA 6000
=
= ,
fr [2]
nodo
• lato =
LIMITE SUPERIORE per l'applicabilità dei circuiti a parametri concentrati: f=1 MHz
• 300 m
grafo
• maglie
• REGIME DI FUNZIONAMENTO
⑱ REGIME STAZIONARIO: tensioni e correnti ai morsetti dei bipoli sono
• COSTANTI nel tempo (d.c: corrente continua)
REGIMI REGIME VARIABILE : // VARIABILI NEL TEMPO (a.c. : corrente alternata)
•
Al
PERMANENTI Da L'interazione tra le diverse porzioni di spazio avviene non solo nel
De punto di contatto dei tubi di flusso ma anche per via elettromagnetica.
Si ha anche un REGIME QUASI STAZIONARIO (lentamente variabile).
Un regime genericamente variabile (ma “lentamente”) che, tipicamente,
intercorre tra due regimi permanenti detto regime transitorio.
gua è
ANALISI
Determinare tutte le correnti e tensioni ai capi dei diversi
bipoli, note le caratteristiche esterne e le "sorgenti"
Ci puo' essere anche una risoluzione grafica: intersezione tra la caratteristica
esterna del generatore e quella del resistore determina il punto di lavoro.
kirchhoff correnti >
-
(vero se J solenoidale)
LEGGI DI “La somma algebrica delle correnti che convergono ad un nodo nulla”
è
KIRCHHOFF kirchhoff tensioni -
(vero se E conservativo)
“La somma algebrica di tutte le tensioni misurabili
ordinatamente tra i nodi dei lati di una qualsiasi maglia nulla”
è
METODI DI LKC
n 1
D
rete composta da l lati e n nodi - 12kV
2 n
SOLUZIONE +
-
P tensioni
incognite 2l riduzione incognite 22 h
mus
correnti
Applicando la prima legge Kirkchhoff correnti agli n nodi si possono scrivere n equazioni che non
risultano essere tutte indipendenti: una delle equazioni può essere ricavata dalle altre (n-1 vincoli).
C
Essendo > n sempre!! Allora n-1 equazioni indipendenti non sono sufficienti per calcolare correnti incognite
C e
mancano 1
Mis -n +
>
- equazioni
Necessarie altre equazioni applico Kirchhoff tensioni
Dor -
CIRCUITO PLANARE : le maglie sono quelle che vengono individuate dalle finestre del circuito. non è sempre possibile effettuare la connessione di due
bipoli (in particolare per i generatori ideali): ad esempio
bipolo connesso ad un altro bipolo con un morsetto
SERIE due generatori ideali di corrente, che impongano correnti
comune al quale non collegato nessun altro bipolo.
BIPOLI è ≠
differenti (J1 J2) non possono essere connessi in serie
CONNESSI IN... collegamento serie E-R
• il bipolo complessivo si comporta come un generatore
resistori in serie:
• Ik
=... = RK
Uk US
= Ri
PARALLELO a coppie connessi ad un nodo comune
i generatori ideali di tensioni non possono essere collegati in parallelo
⑳ comportamento parallelo J-R
•
Rete costituita da soli il bipolo complessivo si comporta come un generatore
resistori: rete passiva resistori in parallelo Uk
U
• =
=...
1
Rp GP
= Gk
Ik Ip
= EGL
TRASFORMAZIONE
STELLA-PARALLELO
Configurazioni che non permettono di
ridurre la rete ad un resistore equivalente
usando le sole equivalenze serie/parallelo R
Ry Ry
3Rx
Se le tre resistenze del collegamento sono tra loro uguali . = =
,
METODO ANALISI DELLE RETI:
SOVRAPPOSIZIONE EFFETTI SEMPLIFICAZIONE
METODO CORRENTI DI
rete lineare! DELLA RETE
ANELLO (MAXWELL)
ogni tensione di lato uguale alla
è Si basa sulla proprietà di
assume come incognite una
somma delle tensioni / correnti che poter osservare la rete
corrente fittizia per ogni anello.
ciascun generatore ideale produce attraverso una porta.
nel lato quando sono annullate le La corrente di anello percorre tutti serie
•
grandezze impresse da tutti gli i lati dell’anello, ed essi soltanto, parallelo
•
altri generatori ideali richiudendosi su se stessa ...
•
Gli effetti di ciascun generatore Nelle rete planari si usano i contorni
sono analizzati passivando gli altri. delle finestre della rete come anelli.
Il verso delle correnti cicliche deve
viene messo in essere uguale per tutte.
condizione di
non erogare E' equivalente al metodo basato sulle leggi di kirchhoff
Consideriamo reti con GENERATORI
IDEALI DI TENSIONE.
Gen. Id. Di Tensione Gen. Id. Di Corrente:
CORTOCIRCUITO CIRCUITO APERTO Se di corrente ci sono dei correttivi:
se ci sono e sono in // a R :
• generatore riducibile
Non vale la sovrapposizione degli se ci sono e non // a R : si
•
effetti per il calcolo delle potenze! aggiungono incognite TEOREMA DI NORTON
FORMULE DI MILLMANN duale a Thevenin
Permettono di definire un generatore reale di tensione equivalente “Una rete lineare tra due nodi A e B
ad una rete costituita da lati collegati tutti in parallelo. (porta) equivalente ad un generatore
è
reale di corrente, la cui corrente impressa
Jeq pari alla corrente di corto circuito Icc
è
della rete vista dalla porta AB, e la cui
conduttanza equivalente Geq pari al
è
rapporto tra la corrente di corto circuito e
la tensione a vuoto U0 alla porta AB.” Jea-GeaU
I
TEOREMA DI SOSTITUZIONE =
GENERATORI Jea Icc
“Il generico lato di una rete lineare in = =+
EQUIVALENTI Gea
regime stazionario può essere sostituito da
un generatore ideale di tensione di valore
pari alla tensione del lato stesso, ovvero da
un generatore ideale di corrente di valore
pari alla corrente del lato stesso. Nella rete
così modificata le tensioni e le correnti degli
altri lati della rete non risultano alterate TEOREMA DI THEVENIN
dalla trasformazione.”
relativo ad una trasformazione della rete che sostituisce ad una porzione di rete
contenente componenti attivi (generatori) un generatore reale di tensione equivalente.
“Una rete lineare tra due nodi A e B (porta) equivalente ad un generatore
è
reale di tensione la cui f.e.m. (Eeq) pari alla tensione a vuoto (U0) della rete
è
vista dalla porta AB, e la cui resistenza interna (Req) pari al rapporto tra la
è
tensione a vuoto (U0) e la corrente di cortocircuito (Icc) alla porta AB.”
Abbiamo visto che il campo elettrico caratterizzato dalla
è
FENOMENI DIELETTRICI SEP
D' t
- t)
- (P
coppia di vettori campo elettrico E e induzione elettrica D =
, PERMETTIVITA'
fenomeni legati al campo elettrico in condizioni stazionarie e ELETTRICA
quasi- stazionarie, sono caratteristici dei materiali isolanti 102
↳ Es 8 85419
Vuoto
a = .
,
4 DIELETTRICA
COSTANTE
mezzo dielettrico UNIFORME (/OMOGENEO) se la permettività non varia da punto a punto
MEZZO • comportamento LINEARE se la permettività non varia non l'intensità di E
NORMALE • M E
Er
> Es
-
(IDEALE) ISOTROPO se non varia con la direzione di E
• =
Y conduttori
nei
unitario
RENDIMENTO E MASSIMO TRASFERIMENTO di potenza
2
Ru
P si deve determinare qual il valore di Ru che rende massima
n è
· =
= =... Ri Ru
Pg + la potenza erogata a parità di generatore utilizzato
M
~
Po Ru = Ri
P Pg I
new
= - può 0)
/circuito
variare Tra aperto
do I = per tale condizione il rendimento del generatore pari a )
5(50 %
, è M 0
=
(cortocircuito .
Jcc)
o I
e =
, non certamente accettabile, nel caso del
è
trasporto di energia, in quanto
significherebbe dissipare per il trasporto una
energia equivalente a quella resa al carico.
nella distribuzione di energia conveniente
è
lavorare con rendimenti di trasmissione elevati
(tendenti ad 1) accettando di non massimizzare
la potenza trasmessa, cioè con Ru >> R L
LEGGE DI GAUSS lega il flusso dielettrico uscente da una superficie chiusa alla carica libera in essa contenuta
Gras [
Le linee di flusso del vettore induzione elettrica D pre