Anteprima
Vedrai una selezione di 1 pagina su 5
Schema riassuntivo dei virus trattati nel corso di Virologia generale e molecolare Pag. 1
1 su 5
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

EPATITE A

 Famiglia Picornaviridae: Aphthovirus, Cardiovirus, Enterovirus, Epatovirus, Parechovirus, Rhinovirus;

 Piccoli, a RNA, senza involucro esterno, molto resistenti;

 Capside a simmetria icosaedrica, capsomeri costituiti da 4 proteina (VP 1-4); RNA a singolo filamento a polarità positiva;

 VPg proteina globulare come CAP 5’ mRNA, innesco preferenziale; prime proteine vanno a bloccare difese cellulari, blocco della

traduzione cellulare con rottura del complesso ribosomiale, viene tradotto il genoma virale; replicazione citoplasmatica, ciclo

replicativo semplice e veloce, 6-8 ore fino a lisi cellulare, genoma inoculato in citoplasma, poliproteina tagliata da proteasi cellulare e

poi da proteasi virale, RNApol RNA-dipendente da stesso messaggero intermedio a polarità negativa, genoma per particella e

acceleratore traduzione, centinaia di migliaia di particelle, meccanismo citolitico;

 Circola come unico sierotipo, con un singolo vaccino protezione verso tutti i ceppi; uomo ospite naturale, virus specie-specifico;

stabile a pH bassi, inattivato da alte temperature, clorazione e formalina, focolai di infezione da epatite A a causa di scarichi fognari

non trattati;

 Trasmissione per via oro-fecale, decorso asintomatico, feci serbatoio di particelle, esordio brusco e dolorante (epatite acuta), no

infezioni cronico, mortalità sotto l’1%, epatiti fulminanti (lisi non compensata da rigenerazione), cronicizzazione rara (in soggetti

immunocompromessi), resistenza immunitaria duratura (non seconda infezione); si trova nel fegato e nelle feci;

 Marcatori antigenici capsidici HAV-Ag e genici come HAV-RNA; periodo di incubazione 4 settimane; sintomi dolorabilità al fegato,

aumento delle transaminasi (ALT) e ittero, perché bilirubina rimane in circolo, compaiono 4-6 settimane dopo l’infezione; picco

replicativo precedente alla comparsa dei sintomi, danno epatico non solo dovuto a lisi, ma anche risposta immunitaria cellulo-mediata,

maggiore intensità sintomi, maggiore efficacia; risposta cellulo-mediata, IgM e IgG; virus scompare prima dal sangue e poi dalle feci;

soggetto altamente infettivo; sistema immunitario confina virus nel fegato, viaggia con bile, eliminazione tramite feci per due

settimane (fino a un mese);

 Trasmissione per contatto personale (mani sporche) e rapporti sessuali, virus presente in fluidi biologici ed emoderivati,

comportamenti a rischio tossicodipendenti e scambio siringhe; cibo o liquidi infetti da deiezioni umane (concimazione); ingestione di

crostacei o molluschi non cotti organismi filtratori, impianto di scarico; epidemica di epatite A frutti di bosco contaminati; sciroppo di

frutti rossi Oregon, semi di melograno Turchia; prevenzione buona igiene e sanitizzazione corretta; vaccino obbligatorio in USA, in

Italia a chi si sposta in zone endemiche 2-3 settimane prima; Ig iperimmuni;

EPATITE E

 Famiglia propria, due forme, nudo e rivestito, capside icosaedrico a volte rivestito da involucro, recettori su entrambe le superfici

esterne, 3 grandi ORF, RNAss a polarità negativa;

 Recettori ingresso HSC70 (?), prima traduzione ORF1, produzione di elicasi, polimerasi e proteasi, strumenti per trascrizione e

traduzione, poliproteina processata, intermedio a polarità negativa per trascrizione e traduzione, assemblaggio nel RE, non lisi, ma

esocitosi post-gemmazione ex Golgi;

 Ospiti naturali animali diversi, mucche, cinghiali (endemica), maiali; insaccati infettati da epatite E; esposti cacciatori e macellai

(“vocational exposure”); trasmissione via ematica, sessuale e cibi infetti; zoonosi, infezione autolimitante, cronicizzazione rara,

mortalità 1-3%, problemi con donna incinta; vaccino inattivato prodotto in Cina; andamento come epatite A, incubazione di 4

settimane; sintomi successivi a presenza e replicazione, virus nel sangue prima di comparsa sintomi; transaminasi e ittero post-

replicazione, sintomatologia contemporanea a risposta umorale (Igm, IgG);

EPATITE B

 Primo virus a trasmissione parenterale (“a siero”); diametro particella 42 nm, particella di Dane, involucro esterno, molto denso di

HbsAg, prodotto in tre forme, small, medium e large, prodotto in gran quantità, più del necessario, dosi in eccesso sotto forma di

aggregati proteici, tubuli allungati o sferette (22 nm), firma del passaggio del virus, nel siero insieme alla particella infettante; capside

a simmetria icosaedrica con due antigeni, antigene del core (HBc) e HBe, più piccolo, in fase di replicazione;

 3200 basi, DNA circolare parzialmente bicatenario con filamento esterno polarità negativa e filamento interno polarità positiva, 50-

70% di completezza; gene P, 80%, sovrapposto gene S, per HbsAg, lettura con cornici di lettura diverse, diversi mRNA e prodotti

proteici, ridurre dimensioni genoma, gene C capside HBc, ma anche HBe con splicing alternativo, regione X proteina con attività

regolatoria, processi di modificazione metabolismo cellulare, modifiche post-traduzionali su gene S;

 Ingresso via endocitosi, scapsidizzazione, ingresso nel nucleo, viene completato il DNA a doppia catena, circolare, adesso totalmente

bicatenario grazie a DNApol virale, associazione con proteine istoniche cellulari a forma cccDNA (ripiegamento su sé stesso del

doppio filamento), migliore mimetismo dai sistemi di difesa cellulari, possibilità di permanenza indefinita in questo stato o

riattivazione, trascrizione di RNA messaggero re-genomico, incorporato in fase incapsidazione insieme a DNApol virale, RNA a

polarità positiva + DNApol, conversione in filamento a polarità negativa di DNA da DNApol (come trascrittasi inversa), degradazione

RNA, sintesi di secondo filamento interno a polarità positiva, ritorno a potenziare replicazione o uscita dall’epatocita, per esocitosi,

dopo involucro fornito in RE;

 Facile da trovare a livello epatociti, risposta anticorpale vuol dire paziente infettato e virus in latenza;

 Contatto con materiale ematico infetto; periodo di incubazione lungo, 3-6 mesi; ittero o innalzamento transaminasi; più età adulta, più

facile danno epatico; sopra i 5 anni, probabilità epatite da 30 50%, se sotto i 5 anni, danno al 10%, sotto i due anni malattia senza

manifestazioni; tassi di mortalità bassi, sotto l’1%, nel caso di epatiti fulminanti; può dare cronicizzazione, con andamento inverso

all’età (più è giovane, più è facile l’andamento cronico), sopra i cinque anni 2-5%, prima considerati portatori sani, comunque danno

cronico grave o modesto, incidenza su quadro clinico, mortalità prematura dovuta a infezione cronica epatica (15-25%), infezione

silente nella fase acuta, danni sul lungo periodo, aumento di sintomaticità, diminuzione cronicizzazione, aumento età, aumento danno

epatico, sistema immunitario preparato a rispondere; sintomi ittero; marcatori HbsAg (conferma infezione), HbeAg (se e quanto il

virus replica) e ricerca + quantizzazione genoma virale; in soggetto in fase acuta anche IgM; Ig anti-HbsAg presente se guarigione in

fieri; azione neutralizzante; virus sequestra anticorpi prodotti, ma percentuale libera e rintracciabile in siero; comparsa di anticorpi

assente entro 6 mesi, si va verso cronicizzazione; guarigione solo con questi anticorpi in giro; se soggetto con tre marcatori virali +

IgM anti-Hbc, epatite acuta; se scomparse IgM e comparse IgG infezione cronica; anticorpi anti-HBc sempre presenti, anche anticorpi

anti-HBs per guarigione in corso o avvenuta; distinguere soggetto vaccinato da soggetto guarito; trapianto e donazione interdetta a

guariti; differenza data anti-HBc in siero guariti, mentre vaccinati solo anti-Hbs;

 Infezione cronica, cirrosi epatica, disfunzioni metaboliche, può diventare carcinoma epato-cellulare, c’entra proteina X; correlazione

epidemiologica sud-est asiatico, tanti portatori cronici, elevata % tumore epatico; zone con vaccinazione, riduzione del carcinoma;

soggetti con HbsAg cronici maggiore probabilità di sviluppare tumore; incidenza maggiore 40-60 anni; negli uomini più probabile per

presenza cofattori; donne rispondono meglio al vaccino (cellule risposta immunitaria più numerose in mucose femminili); tumore di

poche speranze, 2-3% dopo 5 anni dalla diagnosi;

 Trasmissione con materiale ematico, siero ed essudati da ferite, minore in saliva e secrezioni genitali; trasmissione più comune

rapporto sessuale non protetto; trasmissione percutanea droghe, siringhe, materiale non sterilizzato; via perinatale verticale; bastano

piccole tracce per trasmettere l’infezione;

 DNApol bersaglio di farmaci diretti contro HIV, analoghi nucleosidici, virus acquisisce resistenza in modo rapido, somministrazione di

Ig (con finestra protettiva un paio di settimane dopo), se soggetto non sufficienti difese immunitarie, protezione immediata, ma poco

duratura (2-3 settimane); vaccino con efficacia al 95%, risposta immunitaria duratura, 3 dosi;

EPATITE D

 Prof. Mario Rizzetto, Torino, 1977, gastroenterologo; soggetti affetti da epatite B, malattia più grave; nuovo antigene, delta; non due

varianti del virus B, era un virus differente “a braccetto” del B;

 Genoma a RNA a polarità negativa, con attività di ribozima, un unico mRNA con due tagli a produrre antigene delta;

 Replicazione nella cellula, involucro lipidico ottenuto grazie a presenza HBsAg, involucro esterno uguale a B, D gemma da cellule

infettate da epatite B; co-infezione (tramite rapporto sessuale o trasfusione), quindi infezione acuta, guarigione o cronica;

superinfezione, a infezione cronica da B si somma infezione da D, maggiore probabilità di carcinomi e cirrosi;

 Co-infezione, marcatore di guarigione HbsAg neutralizzanti; basta proteggersi contro HbsAg; anche marcatori anti-antigene delta;

diagnosi diretta o indiretta; trasmesso per rapporto sessuale o materiale ematico infetto

EPATITE C

 Scoperto nel 1987, estremamente diffuso, 80% epatiti non-A e non-B dovute a questo virus; capside icosaedrico, RNAss a polarità

positiva, capside avvolto da involucro esterno con due glicoproteine E1 e E2; famiglia di flavivirus, ceppo YFV trasmesso da zanzare,

ittero e febbre; epatite C non si trasmette con i vettori, mentre flavivirus con ematofagi, pestivirus interessano solo animali;

 Struttura tipica simile a cap mRNA cellulari, associazione con ribosomi, unica poli-proteina a partire da 10000 basi, taglio sequenziale

ad opera di proteasi cellulari fino a rilascio proteina NS3 proteasi; anche RNApol RNA-dipendente, intermedio a polarità positiva da

polarità negativa; circolazione nel sangue circondato da acidi grassi, difficilmente aggredibile; entra per endocitosi, vacuolo per

disgregazione capside, genoma nel citoplasma, assemblaggio a livello di RE, sistema di vescicole, non lisi;

 Alta capacità di infezione cronica, molte infezioni asintomatiche, malattia può essere acuta, guarigione spontanea in 1/3 dei casi,

altrimenti infezione persistente con complicazioni a livello sistemico, esito cirrosi o carcinoma epatocellulare in pochi

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
5 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/11 Biologia molecolare

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher tammacal1998 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Virologia generale e molecolare e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Pistello Mauro.