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DEL BRONZO EUROPEA
Termini di cronologia assoluta che è possibile:
Fase B 2-C 1 tra 1480 e 1400 a.C. bronzo medio utilizza l'analisi dell'accrescimento radiale per stabilire per l'età del Bronzo sono i seguenti:
Fase C 2 tra 140 e 1325 a.C. osserva una correlazione tra anelli sottili e anelli larghi (Br. D) tra 1325 e 1175/1150 a.C. bronzo recente DENDROCRONOLOGIA macchie solari calendario ciclico (Ha A e B) tra 1175/1150 e 800 a.C. (in Europa bronzo finale centrale) parte più interna si chiama duramen metodo risale all'intuizione dell'astrologo americano Douglass:
Tardo neolitico VBQ III, Chassey-Lagozza parte più esterna al burno struttura morfologica e corrispondono a fasi:
Eneolitico iniziale: 4000-3500 a.C. Rame 1 = ultimo anello vita albero -> anello cambiale diverse della pianta Remedello 1 campione si ottiene o tagliando una sezione:
Eneolitico medio: 3500-2900 BC) Rame 2 = riuscito a costruire una curva trasversale di un elemento
ligneoitalia settentrionale
Remedello 2 dendrocronologica di oltre 660 anni archeologico
Eneolitico finale: 2900-2300 BC identificare sequenza più complesse si curve individuali devono essere almeno in
Campaniforme devono confrontare due o più sequenze parte sovrapponibili
anulari
Bronzo antico: 2200 BC Polada
abitati sopraelevati (palafitticoli o terramaricoli) sono i più sviluppati
termine “palafitta” si intende una struttura
sviluppa su una piattaforma sorretta da pali casa sopraelevata
in un ambiente umido
• Neolitico (nord e sud delle Alpi)
• Età del Bronzo (sud delle Alpi, a nord nel
strutture palafitticole della protostoria
Bronzo Finale) europea riguardano varie epoche
• Età del Rame (nord delle Alpi)
200 in svizzera, circa una dozzina rientra nel contesto conosciuti circa 500 contesti palafitticoli in
50 in italia
poladiano. tutta Europa,
Keller fu tra i primi ad eseguire ricerche
Branca dell'archeologia protostorica si occupa di siti palafitticoli, realtà più complesse, strutture e ubicazioni diverse, palafitticolo che sorge nella penisola La lettura di Erodoto in cui in un passo si descrive un insediamento calcidica. Le caratteristiche costruttive variano in base al tipo di ricostruzione si basa su alcune suggestioni: Resoconti di viaggi di Dumont d'Urville nel sud-est asiatico, i siti sono eccezione è la Palafitta di Molina di Ledro. I perimetri delle case sono disegnati nel momento in cui si identificano i pali. Dal livello del Fiavè terzo una deposizione di due crani. Lavagnone 3 su plinti in base al luogo.
Cranio e resti di bambino a LuconeLavagnone 4 sono su bonifica. Di questi resti si ricordano rinvenuta una mandibola completa maLe palafitte cambiano nel tempoSecondo Müller-Beck il periodo post-glaciale Cultura di polada ( riti funerari) spaccata in dueha vissuto variazioni glaciali Una donna a Lavagnone età matura (45-55 anni)teoria si applica al Neolitico, ma non all’età Secondo Pierre Petrequin le palafitte Protostoria 5del Bronzo potrebbero costituire una soluzione e mostrava segni di malnutrizioneeseguite analisi e campionature su elementi INSEDIAMENTO E STRUTTURE DI trentinodella palizzata PALAFITTA DEL SABBIONE DI CADREZZATE ( ABITATOMONATE-) lago maggiorenon sono continue e sono rivolte verso la presenti 3 palificate costruite nel corso del area centrale della cultura di Polada nonpalizzatesponda tempo sono presenti sepolcreti vengono rinvenuti dei contesti sepolcrali veroneseSono insediamenti caratteristici del BM II A ( deriva dall’uso
dialettale delle province di1500 circa AC) Parma mantovano
- Abitati arginati: perimentazione con valle da ostasistema formato da fossato scavato n sito megalitico con dolmen e cista
- Forma quadrilatera o ellittica, quasi abitati che hanno elementi caratteristici Il sito di Saint. Martin de Corléanscircolare corredo ha una lama di pugnale a base
- Nel territorio limitrofo rispetto a quello delle semplice arcuatapalafitte
- Possono essere definiti palafitticoli ripari rocciosi di Buco della Sabbia a Civate non vedono l’uso di tombe singoleprimi siti di scavo sono risalenti a gli anni 80 e San Martino di Leccodell'800 stampa stratigrafica mette in luce unagli insediamenti includono anche territori più Le Baselle, Cogozzo e Casale Zaffanella sequenza di grande duratameridionali sono le prime testimonianze tombeLa maggior parte degli insediamenti a il Trentino, i sepolcreti sono indagati neglihanno caratteristiche diverseterramaricoli corrispondo al BM IIB e BM III
anni 60/70/80 erano addossate alla parete rocciosa• Geologi (Gastaldi, Stoppani, Scarabelli, 20 metri più a nord si trova una sepolturaCapellini) cranio + corredoisolatavari filoni di studio presi in considerazione• Naturalisti (Strobel) sono Nella Pianura una delle necropoli importanti è coevo a molti complessi poladiani e forniscequella di Sorbara di Asola indicazioni divergenti• Antropologi (Mantegazza e scuolafiorentina) decina di sepolture mal conservate con non si riesce a stabilire con precisione unaValserà di Gazzo nella provincia di Verona caratteristiche simili alla necropoli di Sorbara correlazione tra giacitura e corredo.abbandonerà gli scavi e Strobel proseguiràcon un Gastaldi è un geologo torinese in contatto costruita con tipologia variabile1. Pellegrino Strobelcon studiosi svizzeri e francesi necropoli di pianura è quella di area Lessinica tombe a singola inumazionegiovane Pigorin e fosse vuote potrebbero
esseresepolture senza corpoprete di Reggi Emilia che in città fonda ilattivo sul terreno 2. Gaetano ChiericimuseoGiovanni Patroni anni in cui viene definito uno stato unitario ABITATI TERRAMARICOLI (TERRAMARA/Ugo Rellini critici della teoriaoprannominati “Triumvirato della TERRAMARE)Paleontologia Italiana” Dominarono gli studi di questo campo negli Brizioanni 60 dell’800prime stagioni di scavo in insediamenti • L’arce o templum è in realtà il nucleoterramaricoli, Nella visione di Pigorini le palafitte orientalioriginario del villaggio 3. Luigi Pigorinisono più anticheIl solco primigenio a Rovere di Caorso e allaMontata dell’Orto a Ca de CessiI pozzetti rituali rinvenuti a Castellazzo di analisi delle teorieFontanellatoL’orientazione primaverile o autunnaleL’organizzazione urbanistica regolare • Superiore articolato su due unità:• Infima (carattere torboso e caratterizzato culminazione di due
Ettari sovrastata da un primi lavori si incentrano sul contesto da un incendio) edificio monastico terramaricolo di Castione dei Marchesi, scavo è condotto da operai che velocemente conservazione di alcune strutture lignee esportano gli strati definizione di cultura terramaricola basata su aspetti strutturali Gösta Säflund fornisce il primo quadro d’insieme di evidenze terramaricole Ancora oggi alcuni degli elementi acquisiti nell’800 sono fonte di studio
- da mezzo ettaro a tre per abitati piccoli
- da tre a nove ettari per abitati di media grandezza
- da nove a venti ettari per abitati grandi caratteristiche
Santa Rosa di Poviglio Nella maggior parte dei casi il villaggio grande ingloba quello piccolo Fuori dall’abitato può essere presente la necropoli. Alluvioni: Uomini: elementi come difensivi contro fosse Animali: Incendi in base alle possibilità può essere parziale, selettivo o completo
È una raccolta totale non rappresentazione antropologico ci fornisce informazioni generali di tutti i distretti scheletrici analitiche sul rito funerario. All'interno di una medesima urna possono esserci più individui (due o tre). Nelle ultime fasi si vedono pozzi sempre più profondi. I corpi di sub-adulti sono posti in una fossa senza una mancata o minore conservazione. Le urne sono spesso soggette all'inaridimento del clima che porta all'ariduzione delle produzioni. Il rapporto tra sub-adulti e adulti è 40:60. Gli scavi a Olmo di Nogara evidenziano come il fossato fosse Comaschi intercetta prove a favore di un adibito allo stoccaggio inaridimento del clima. Casinalbo-Ossilegio ora studiati 349 individui. Casinalbo casi tombali vegetali. La necropoli inclusive di Santa Rosa di Poviglio è sormontata da una passerella lignea che serviva all'attraversamento. La necropoli è parzialmente inclusiva secondo criteri che studiano.Questi aspetti cosa cambia nel Bronzo Finale sono presenti strutture sopraelevate più incompatibili alla funzione abitativa
Necropoli ad accesso limitato: piccole, o fornisce dati per comprendere come la popolazione era nell'abitato
- Bronzo Antico (600 anni)
- BM1 (1600-1500) alpina
- BM2 (1500-1375) sub-alpina
- BM3 (1375/1300-1200) Poviglio, Parma, Copezzato area centro-orientale è distinguibile tra tombe a raggruppamento area a sud del Po con cremazione divisibile in tre periodi sulla base di avvengono i cambiamenti nel contesto
- Bronzo Medio (300 anni) e Pragatto di Crespellano cambiamenti percepibili abitato Protostoria 6 Pietole Vecchia, Vaidana e significativo del BM è quello di Rocca di sepolture raggruppate e piccoli Badolo. Oglio e Mincio ci sono riti crematori usi funerari, differenti tra loro tumuli
Commessaggio l'età del bronzo nord clima diventa + umido sud + arido Povegliano
Bovolone, Olmo di Nogara, Franzine e Scalvinetto • Bronzo Recente (150 anni), cremazione e inumazione nord del Po troviamo necropoli birituali Vallona di ostiglia Nella zona della pianura, per determinare la possiamo isolare i pacchetti di materiali cronologica si utilizzano siti stratigrafici terramaricola è più dinamica + evoluzione area gardesana tipologica delle ceramiche contesti diversi sono presenti correlazioni, al Lavagnone viene trovato un unico esemplare necropoli è birituale necropoli della Vallona di Ostiglia presenta I materiali ritrovati in Romagna sono rinvenuti Tornando a palafitte e terramare, possiamo fosse con inumazioni Questo può essere dato dall'assenza di anche in Emilia occidentale osservare materiali rinvenuti per identificare le fasi cronologiche.