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E
Effetto fotoelettrico:
fenomeno che consiste nell’emissione (“strappo”) di elettroni da una superficie metallica
illuminata da sorgente luminosa di una determinata frequenza. L’analisi di questo fenomeno
ha condotto alla teoria dei quanti di luce, che ha avuto un’importanza enorme per lo
sviluppo delle teorie moderne.
Effetto Purkinje:
la rodopsina, una sostanza sensibile presente nell’occhio, che sbiadisce per effetto della luce
e si ricompone in oscurità, ha la sensibilità massima nella zona blu-verde dello spettro ed è
insensibile alle radiazioni arancioni-rosse. In caso di scarsa illuminazione, gli oggetti di
colore rosso-arancione, che brillano di giorno, sembrano molto più scuri degli oggetti
colorati di blu-verde.
Effetti visivi speciali:
a) apparecchiature elettromeccaniche (macchine del fumo, neve, nebbia, sparacoriandoli,
ecc.); b) lampade di Wood, stroboscopiche, fotoelettriche; c) proiezioni di luci colorate e
forme (sagomatori + gobos, fari motorizzati); d) proiezioni di immagini (fondografi,
videoproiettori).
Efficienza luminosa:
la capacità di una lampada di convertire la potenza elettrica in flusso luminoso. Unità di
misura: lumen per watt (lm/W). Il rendimento di una normale lampada ad incandescenza è
di 20 lm/W, di una lampada a vapore di sodio a bassa pressione è di 180 lm/W.
Elettricità:
scienza che studia fenomeni elettrici. Si divide in Elettrologia, che si occupa della parte
teorica, fondamentali gli studi di Coulomb, Volta, Ohm, Faraday, Ampére e altri da cui
prendono nome le grandezze relative a carica elettrica, differenza di potenziale, resistenza,
capacità, corrente, ecc., ed Elettrotecnica, che studia l’applicazione delle teorie elettriche ad
apparecchiature e macchinari.
Elettromagnetismo:
branca dell’Elettrologia che si occupa dei fenomeni relativi al passaggio della corrente in un
campo magnetico. Basilari le equazioni di Maxwell per la definizione (matematica) della
luce come onda elettromagnetica, e il lavoro di Hertz per la verifica sperimentale di tali
equazioni.
Elettronica:
parte dell’Elettrotecnica, studia il comportamento degli elettroni nei circuiti elettrici e nei
gas. Molteplici sono le applicazioni dell’elettronica nella vita di ogni giorno: televisore,
computer, amplificatori, radar, ecc.
Elettrotecnica:
lo studio e l’applicazione delle leggi dell’elettricità a macchinari meccanici. Applicazioni:
motori elettrici, accumulatori, trasformatori.
Eprom:
acronimo di Electronically Programmable Read Only Memory; memoria di sola lettura
programmata in modo che i dati depositati in essa non vengano alterati o persi anche in
assenza di tensione elettrica.
Esposizione:
è “il tempo durante il quale bisogna esporre la pellicola alla luce proveniente dall’obiettivo
per ottenere un’immagine di giusta tonalità”.Giusta tonalità significa un rapporto tra luce
primaria (keylight) e luce secondaria (fill-light) di 1:4 per la fotografia; di 1:3 per la
cinematografia a colori; di 1:2 per i film destinati alla TV. Un soggetto può essere
sottoesposto se la pellicola o il sensore del tubo catodico della telecamera riceve troppa
luce; la sovraesposizione avviene quando la pellicola riceve troppa luce. Il controllo
dell’esposizione si ottiene a) regolando l’intensità luminosa; b) agendo sull’apertura della
lente o f-stop; c) mettendo dei filtri neutral density davanti all’obiettivo o davanti ai fari.
Formula per il calcolo dell’esposizione di un soggetto medio: L=25 F2 /s t*, dove L=livello
di illuminazione richiesto; F=impostazione dell’obiettivo o f-stop; s=indice di esposizione
della sensibilità della pellicola; t=tempo di esposizione, solitamente 1/50 sec. (*da Basic
motion picture technology di Bernard Happé – Focal Press London.)
Esposimetro:
strumento calibrato per la misurazione delle grandezze fotometriche più usate (Lux, lumens,
candele) o tarato per indicare l’apertura dell’obiettivo in relazione al tempo di esposizione e
alla sensibilità della pellicola. Alcuni esposimetri leggono anche la temperatura del colore. I
più comuni usano una fotocellula che genera una corrente elettrica proporzionale alla luce
incidente, i cui valori sono rilevati da un amperometro. A seconda del tipo tipo di misura
che si vuole rilevare ci sono esposimetri a luce diretta e a luce riflessa (luxmetri) e i
luminanziometri.
F
Fascio luminoso:
emissione della luce proveniente da un faro; il fascio di luce è modificabile come forma
(allargato o stretto, sagomato o normale, semplice o mascherato con un goto) e come qualità
(definito o morbido, attenuato o intenso, colorato o bianco).
Faro:
corpo illuminante che convoglia i fasci luminosi in direzioni specifiche tramite un sistema
ottico costituito da specchio-lampada-lente. Un faro può essere a fascio variabile come i
sagomatori, spot con lente piano convessa e/o di Fresnel, seguipersona, o a fascio fisso,
come le PAR. I diffusori sono fari a fascio fisso sprovvisti di lente. Un faro motorizzato
rispetta le caratteristiche sopra descritte e, sfruttando la tecnologia digitale, può diventare un
proiettore multieffetti.Lo spostamento del fascio luminoso avviene tramite una forcella o
staffa rotante alla quale è fissato il faro, oppure per mezzo di uno specchio rotante collegato
esternamente al faro.
Fattore:
coefficiente che si ottiene dal rapporto tra due grandezze dello stesso tipo. Es. fattore di
assorbimento a è il rapporto tra quantità della luce assorbitòa da un oggetto e l’intensità
della luce incidente sull’oggetto. Cfr. fattori di luminanza, riflessione, trasmissione.
Fibre ottiche:
fibre sottilissime di vetro (ossido di silicio) composte di nucleo, guaina e rivestimento
protettivo. Un raggio luminoso viaggia all’interno del nucleo e rifrange ripetutamente
mentre la guaina, che ha un diverso indice di rifrazione, ne impedisce l’uscita. Il diametro
del nucleo varia da 10 a 50 micron. Le fibre ottiche non risentono di interferenze esterne,
sono flessibili e resistenti quindi adatte ad ogni situazione. I LED e i laser sono ideali per
far viaggiare un gran numero di informazioni diverse tra loro senza interferenze reciproche,
poca dispersione, lento decadimento del segnale.
Filtro:
materiale trasparente o traslucido in policarbonato che ha la capacità di assorbire certe
lunghezze d’onda di luce e di trasmetterne altre; un filtro può colorare la luce, modificare
l’intensità (neutral density), diffondere, polarizzare e correggere la temperatura di colore
(filtri di conversione) di un fascio luminoso.
Fill light:
luce secondaria la cui funzione è quella di aumentare l’effetto della luce primaria,
compensandone i limiti, cioè diffondendo luce morbida, riempiendo le zone d’ombra create
dalla luce primaria e abbassando il campo di contrasto.
Flight-case:
custodia di compensato marino rivestito di laminato plastico antigraffio e antiurto,
assemblata con profilati e angolari di alluminio e spigoli di acciaio zincato, con coperchio
incernierato o mobile, munita di maniglie e serrature ad incasso, imbottitura in poliuretano o
resina espansa e, a richiesta, di ruote “autopivotanti” Il flightcase è da una ventina d’anni il
contenitore più adatto per proteggere materiale delicato durante i trasporti.
Fluorescenza:
fenomeno di luminescenza che consiste nell’emissione di luce da parte di un materiale
eccitato da raggi UV; tale emissione termina quando si interrompe la radiazione UV; per es.
le polveri fluorescenti che captano le radiazioni UV del vapore di mercurio in una lampada
al neon sotto tensione.
Flusso luminoso:
grandezza fotometrica che indica la quantità di luce emessa da una sorgente luminosa
nell’unità di tempo. L’unità di misura è il lumen (lm).
Focale:
distanza dal centro di una lente al punto di convergenza dei raggi paralleli (fuoco) all’asse
della lente.
Fondale:
elemento scenico di stoffa, di plastica o altro materiale, che delimita il fondo di una scena.
Un fondale può essere opaco e/o traslucido. Dall’illuminazione del fondale possiamo
percepire l’atmosfera di una scena.
Fondografo:
proiettore di effetti (nuvole, fioco, pioggia, ecc.) statici o in movimento; si presenta
esteriormente come un voluminoso proiettore da cinema, solitamente con lampada HMI
(2,5-5 kW), condensatore ottico, porta lastrino 13x13 cm. 18x18 cm. , ottica
intercambiabile. Emette una luce intensa e chiara anche oltre 30 m.
Fosforescenza:
fenomeno che differisce dalla fluorescenza per il prolungamento dell’emissione di luce
anche quando termina la radiazione UV.
Fotocellula:
ricevitore di radiazioni che trasformano un segnale luminoso in uno elettrico. Largamente
impiegato per sistemi automatici.
Fotometro:
strumento per la misura delle grandezze fotometriche più utilizzate.
Fotone:
particella luminosa elementare dotata di quantità di energia; si comporta come un
corpuscolo. Einstein affermò che l’energia contenuta in un fotone è direttamente
proporzionale alla frequenza della luce e a una costante di proporzionalità. Analogamente la
quantità di moto di un fotone dipende dalla sua lunghezza d’onda.
Frequenza:
è il numero di cicli completi compiuti da un’onda nell’unità di tempo.
Fresnel, Augustine-Jean:
fisico francese noto per i suoi studi sulla propagazione delle onde luminose, sui fenomeni di
polarizzazione della luce e di interferenza di raggi polarizzati, contribuendo allo sviluppo
della teoria ondulatoria della luce.
Frost:
filtro diffusore traslucido.
Funzioni delle luci:
l’intervento interrelato di visibilità, ambiente, composizione e stato d’animo in un progetto
luci.
Fuoco:
punto in cui convergono i raggi paralleli (cioè i raggi provenienti da una sorgente luminosa
posta all’infinito).
Fustone:
pannello di panno nero opaco che si pone di lato o davanti a un faro per modificarne il
fascio di luce. Dimensioni 70x100 cm.
G
Gaffer tape:
nastro adesivo telato ed estremamente resistente, utilizzato per giuntare tappeti per la danza,
per fissare i cavi ordinatamente, per segnare le posizioni di oggetti in scena, ecc.
Gas:
elemento indispensabile per il funzionamento di una lampada sia alogena che a scarica che,
grazie alle sue caratteristiche e alla possibilità di miscelarsi con altri elementi, influisce
sulla temperatura di colore, favorisce l’efficienza di una lampada, interviene nei fenomeni
di luminescenza.
Gelatina:
filtro colorato
Giga: prefisso che significa un miliardo.
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- Riassumere un testo
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