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GRANDEZZE LINEARI
Altezza massima di fabbricazione (Hmax) = altezza degli edifici max consentita dalle normative vigenti (m);
Distanza tra la quota del terreno della sistemazione esterna di progetto e la quota dell’estradosso del solaio
di copertura comunemente chiamato linea di gronda
Altezza di Piano (Hp) = altezza del piano misurata da intradosso a intradosso (comprende la soletta) (m);
generalmente in termini urbanistici l’altezza di piano è virtualmente di 3ml.
Altezza utile (Hu) = altezza del piano misurata dal piano finito di calpestio all’intradosso del solaio
sovrastante (m)
Distanza degli edifici dalle strade = Distanza minima, misurata in proiezione orizzontale, tra il filo esterno
dell’edificio, misurato nel punto di massima sporgenza, e il ciglio della sede stradale, comprensiva di
marciapiede e delle aree pubbliche di parcheggio ed arredo stradale (m)
Distanza tra edifici = Distanza minima in proiezione orizzontale tra il filo esterno di una parete, misurata nel
punto di massima sporgenza, e la parete prospiciente di un altro edificio (DM 1444/68 e C.C.) (m)
Distanza dai confini = Distanza minima dei fabbricati dal confine di proprietà (C.C.)
Fascia di rispetto = distanza minima entro è cui fissata una disciplina particolare (stradale, cimiteriale, ecc.)
GRANDEZZE AREALI
Superficie territoriale (St) = area totale della Zona individuata dal Piano Urbanistico (kmq, mq, ha*) St = Sf +
Sp; Superficie di un’area oggetto di trasformazione mediante uno strumento urbanistico esecutivo.
Comprende le aree di sedime e di pertinenza degli edifici (superfici fondiarie), le superfici per opere di
urbanizzazione primaria e secondaria (mobilità e standard) e le aree già di proprietà pubblica. Riguarda
ambiti dove non è definito il rapporto tra pubblico e privato e dove è prevista la localizzazione di un primo
impianto insediativo, oppure per ambiti dove è previsto un intervento di riuso, di recupero e di
riqualificazione.
Superficie Fondiaria (Sf) = parte della St destinata ai soli edifici e alle loro pertinenze con esclusione delle
aree destinate a servizi e a viabilità (mq, ha); Superficie di un’area oggetto di trasformazione mediante
intervento edilizio diretto. Comprende le opere di sedime e di pertinenza degli edifici corrispondente al lotto
da asservire alla costruzione. È misurata al netto di strade e spazi destinati al pubblico transito e ad uso
pubblico. Comprende i parcheggi di pertinenza dei fabbricati civili e privati sia esterni che interrati. Nei
comparti interessati da piani attuativi va calcolata detraendo dalla superficie territoriale la superficie per
opere di urbanizzazione primaria e secondaria e per altro tipo di uso o destinazione pubblici.
Superficie o Area Pubblica (Sp, Ap) = parte della St destinata ai soli servizi e viabilità pubblici (piazze,
giardini, parchi, scuole, parcheggi, strade, ecc.) (mq, ha) Superficie utile lorda o Superficie
edificata-edificabile (SUL/SE) Somma delle superfici lorde di un fabbricato comprese entro il perimetro
esterno delle murature di tutti i livelli abitabili o agibili, fuori o dentro terra degli edifici, qualunque sia la loro
destinazione d’uso, compresa la proiezione orizzontale dei muri, delle scale fisse e mobili e dei vani degli
ascensori. Con “lordo” sono comprese le superfici dei muri perimetrali ed interni di un edificio. Gli edifici per
servizi e attrezzature pubbliche non vengono compresi nel calcolo della SUL realizzabile.
Superficie Coperta (Sc) = proiezione sul piano orizzontale delle parti edificate fuori terra, delimitate dalle
murature verticali, ad esclusione degli aggetti aperti; Superficie coperta da singole costruzioni misurata
rispetto alla proiezione verticale a terra del massimo ingombro delle parti edificate fuori terra. In genere sono
compresi cavedi, portici o logge, pensiline, balconi aperti aggettanti. Si usa generalmente per le Zone D in
cui realizzare capannoni, per i quali l’altezza massima è molto superiore ai canonici 3 ml residenziali, ed il
numero di piani fuori terra è un dato non significativo.
Superficie permeabile = misura la quota di superficie fondiaria che deve essere resa permeabile alle acque.
(mq)
GRANDEZZE VOLUMETRICHE
Volume (V) = cubatura rilevata degli edifici esistenti , delimitata dalle pareti verticali dallo spiccato del
marciapiede fino all’ultimo intradosso (mc); Parametro che nei piani viene misurato in modi differenti,
considerando o escludendo determinate parti degli edifici. In genere viene inteso il prodotto della superficie
coperta di un edificio per la sua altezza media, esclusi i balconi aperti, i cornicioni, le pensiline, gli spazi chiusi
o aperti di uso pubblico quali portici, gallerie, androni, ecc. Prendendo per assunto che di norma un piano
residenziale ha un’altezza virtuale di 3 ml, il Volume in genere è il risultato della moltiplicazione SUL/SE x H,
ovvero SUL/SE x 3 ml.
Volume massimo (Vmax) = cubatura massima consentita dalle normative vigenti (mc)
Volumi tecnici (Vt) = volumi occupati dai vani scala, vani ascensori, impianti in genere (mc), generalmente non
compresi nel Vmax.
ALTRE GRANDEZZE
Numero di piani (N) = numero di piani rilevati degli edifici esistenti (n.)
Numero massimo di piani (Nmax) = numero di piani degli edifici max consentito dalle normative vigenti (n.)
Popolazione teorica o virtuale (Pv) = calcolata teoricamente mediante uno standard (ab) Generalmente
espressa in Abitanti Virtuali
Abitante Virtuale (Av) = esprime la superficie o il volume necessario a un abitante residente per abitare Il DM
1444/68 stabilisce 1 Abitante Virtuale = 30 mq di SUL/SE ovvero 100 mc Volume residenziale (Consumo
volumetrico teorico: 100 mc/ab)
Carico Urbanistico (Cu) = “Fabbisogno di dotazioni territoriali di un determinato immobile o insediamento in
relazione alla sua entità e destinazione d'uso”. Il carico urbanistico rappresenta l’impegno complessivamente
indotto sul sistema delle infrastrutture della mobilità da parte delle attività insediate e da insediare. Dal punto di
vista parametrico e pratico il Cu viene identificato dagli standard di parcheggio, pubblici e privati. Si ha
aumento di carico urbanistico anche qualora vi sia incremento di superficie utile anche con trasformazione di
superficie accessoria e/o superficie non residenziale in SUL/SE e/o variazione della destinazione d’uso con o
senza trasformazioni fisiche, tra un raggruppamento e l’altro di categorie di cui all’art.16 della L.R. n.6/95, e/o
un aumento delle unità immobiliari.
Le grandezze misurate messe in relazione tra loro formano gli indici urbanistici. Tali indici servono per
quantificare lo stato di fatto (carico urbanistico) e normare lo sviluppo futuro (piani urbanistici)
Indice di Utilizzazione Territoriale (Ut)= Rapporto tra superficie utile lorda e superficie territoriale. Rappresenta
la superficie utile lorda massima realizzabile dagli operatori privati per ogni mq di superficie territoriale. Il
rapporto è espresso in mq/mq. La superficie edificata viene concentrata in alcune parti della superficie
territoriale (cioè nella superficie fondiaria Sf), mentre le altre parti sono utilizzate per strade, servizi e standard.
Questo indice fissa il valore del suolo urbano in quanto ne definisce quantitativamente i diritti edificatori.
Indice Utilizzazione fondiaria (Uf)= Rapporto tra superficie utile lorda e superficie fondiaria; ovvero nei singoli
lotti edificabili. Definisce la SUL/SE massima realizzabile per ogni metro quadrato di superficie fondiaria.
Rappresenta l’edificabilità assicurata per gli effetti economici e di diritto.
Le grandezze misurate messe in relazione tra loro formano gli indici urbanistici. Tali indici servono per
quantificare lo stato di fatto (carico urbanistico) e normare lo sviluppo futuro (piani urbanistici)
Indice Edificabilità Territoriale (It)= Rapporto tra volume realizzabile e superficie territoriale. L'indice di
fabbricabilità rappresenta il volume massimo costruibile per ogni ettaro di superficie territoriale (mc/Ha) o per
ogni mq (mc/mq). Il volume viene concentrato in alcune parti della superficie territoriale (cioè nella superficie
fondiaria Sf), mentre le altre parti sono utilizzate per strade, servizi e standard. Questo indice fissa il valore del
suolo urbano in quanto ne definisce quantitativamente i diritti edificatori.
Indice Edificabilità fondiaria (If)=Rapporto tra Volume realizzabile e superficie fondiaria (mc/mq) ; ovvero nei
singoli lotti edificabili. Definisce il Volume massimo realizzabile per ogni metro quadrato di superficie fondiaria
(Lotti).
Rapporto o Indice di copertura
Rapporto, misurato in percentuale, tra la superficie coperta e la superficie fondiaria di pertinenza. Utilizzando
soprattutto per definire le capacità edificatorie delle Zone D a carattere artigianale/industriale.
Indice di permeabilità
Rapporto minimo ammissibile tra Superficie permeabile e Superficie fondiaria. Indica cioè il rapporto tra
superficie filtrante e superficie fondiaria e individua la quota di suolo non pavimentato che consente alle acque
meteoriche di filtrare nel sottosuolo.
Densità abitativa o densità di popolazione territoriale
Misurano in ab/ha o ab/kmq il rapporto tra numero di abitanti di un territorio e la superficie territoriale.
Capacità insediativa
Rapporto tra Superficie utile lorda (o SE) e superficie attribuita a ciascun abitante (DM 1444/68 parla di 30
mq/ab) ed esprime il numero di abitanti insediabili convenzionali per dimensionare gli standard urbanistici.
D.M. 1444/68 ZONIZZAZIONE – LE ZONE TERRITORIALI OMOGENEE (ZTO) di cui all’art.2
- ZONE A) le parti del territorio interessate da agglomerati urbani che rivestano carattere storico, artistico
e di particolare pregio ambientale o da porzioni di essi, comprese le aree circostanti, che possono
considerarsi parte integrante, per tali caratteristiche, degli agglomerati stessi;
- ZONE B) le parti del territorio totalmente o parzialmente edificate, diverse dalle zone A): si considerano
parzialmente edificate le zone in cui la superficie coperta degli edifici esistenti non sia inferiore al
12,5% (un ottavo) della superficie fondiaria della zona e nelle quali la densità territoriale sia superiore
ad 1,5 mc/mq;
- ZONE C) le parti del territorio destinate a nuovi complessi insediativi, che risultino inedificate o nelle
quali l'edificazione preesistente non raggiunga i limiti di superficie e densità di cui alla precedente
lettera B);
- ZONE D) le parti del territorio destinate a nuovi insediamenti per impianti industriali o ad essi assimilati;
- ZONE E) le parti del territorio destinate ad usi agricoli, escluse quelle in cui - fermo restando il carattere
agricolo delle stesse - il frazionamento delle proprietà richieda insediamenti da considerare come zone
C);
- ZONE F) le parti del territorio destinate ad attrezzature ed impianti di interesse generale.
D.M. 1444/68 STANDARD URBANISTICI