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APPLICAZIONI DEI
DENDRIMERI
Dendrimeri
I dendrimeri sono molecole a forma di albero,
composte da un nucleo centrale e da successive
generazioni di ramificazioni. Sono stati utilizzati
per creare il Vivagel, un gel ad uso topico con
attività antimicrobiche e antivirali. Questo gel è
stato approvato per il trattamento delle vaginiti
batteriche e come sistema preventivo per l'HIV. I
dendrimeri utilizzati per il Vivagel sono derivati
della polilisina, in particolare il dendrimero
SPL7013 che presenta sulla sua superficie 32
gruppi amminici. Questi gruppi amminici sono in
grado di impedire l'attacco dei batteri alle
mucose e di sequestrare ioni metallici necessari
per la sopravvivenza dei batteri. Inoltre, il Vivagel
impedisce la formazione del biofilm batterico,
rendendo i batteri più vulnerabili alla risposta
immunitaria.
Vivagel
Il Vivagel è un gel ad uso topico microbicida e
antivirale, composto da dendrimeri derivati della
polilisina. Questo gel è stato approvato per il
trattamento delle vaginiti batteriche e come
sistema preventivo per l'HIV. Il suo meccanismo
d'azione si basa sulla capacità dei dendrimeri di
impedire l'attacco dei batteri alle mucose e di
sequestrare ioni metallici necessari per la
sopravvivenza dei batteri. Inoltre, il Vivagel
impedisce la formazione del biofilm batterico,
rendendo i batteri più vulnerabili alla risposta
immunitaria.
Via polmonare
La via polmonare è una via di somministrazione
di farmaci che viene utilizzata per trattare
patologie localizzate al polmone, come l'asma
bronchiale e la fibrosi cistica. Quest'ultima è una
malattia mortale e difficile da eradicare, in
quanto si formano cisti fibrotiche che
compromettono la funzionalità respiratoria. La
somministrazione di farmaci tramite la via
polmonare è considerata la via di elezione per
questi tipi di patologie.
Anatomia e fisiologia polmonare
Il polmone è un organo deputato agli scambi di
gas e ha una struttura complessa, con alveoli e
una grande perfusione ematica. La sua barriera
di separazione con l'ambiente circolatorio è
sottile, il che potrebbe facilitare l'assorbimento di
farmaci. È importante comprendere l'anatomia e
la fisiologia polmonare per valutare l'efficacia di
un eventuale dispositivo e il suo utilizzo come via
sistemica.
Macrostruttura e funzione del
polmone
Il polmone può essere suddiviso in conducting
airway e respiratory airway. La prima zona è
deputata alla conduzione dell'aria e ha la
funzione di umidificarla, filtrarla e riscaldarla. Ciò
è importante per garantire che l'aria arrivi nelle
condizioni ottimali per il corretto funzionamento
del corpo. La zona respiratoria, invece, è
deputata agli scambi di gas e ha un'area
superficiale enorme grazie alle numerose
ramificazioni e alle sacche alveolari. Un
malfunzionamento del conducting airway può
causare danni all'epitelio ciliato e limitare la
clearence delle particelle, portando a
broncocostrizione e infezioni delle vie
respiratorie.
Funzioni del conducting airway
Il conducting airway ha la funzione di umidificare,
filtrare e riscaldare l'aria che arriva alle vie
respiratorie superiori. Ciò è importante per
garantire che l'aria arrivi nelle condizioni ottimali
per il corretto funzionamento del corpo. Un
malfunzionamento di questa zona può causare
danni all'epitelio ciliato e limitare la clearence
delle particelle, portando a broncocostrizione e
infezioni delle vie respiratorie.
Funzioni della zona respiratoria
La zona respiratoria è deputata agli scambi di gas
e ha un'area superficiale enorme grazie alle
numerose ramificazioni e alle sacche alveolari. È
la zona più delicata del polmone e un
malfunzionamento può causare danni importanti,
come la limitazione degli scambi di gas e
l'insorgenza di infezioni delle vie respiratorie.
Struttura e funzione delle sacche
alveolari
Le sacche alveolari sono la parte più profonda
della zona respiratoria e sono costituite dagli
alveoli, responsabili degli scambi di gas. Ogni
dotto alveolare sfocia in numerose sacche
alveolari, che hanno un'area superficiale enorme
grazie al loro elevato numero (2 o 6x10^8
alveoli).
Struttura del sistema
respiratorio
Il sistema respiratorio è composto da una serie di
organi e strutture che permettono lo scambio di
gas tra l'organismo e l'ambiente esterno. Tra
questi, i polmoni sono gli organi principali
deputati alla respirazione, ma anche il naso, la
trachea, i bronchi e gli alveoli svolgono un ruolo
fondamentale. Gli alveoli, in particolare, sono
delle piccole camere rivestite da un sottile
epitelio e circondate da una fitta rete di capillari,
che permettono uno scambio continuo di gas tra
l'aria inspirata e il sangue. La presenza di
macrofagi alveolari garantisce anche una difesa
del sistema da eventuali agenti esterni nocivi.
Funzioni del tratto respiratorio
Il tratto respiratorio ha principalmente la funzione
di permettere lo scambio di gas tra l'organismo e
l'ambiente esterno. Grazie alla grande area
superficiale dei polmoni e degli alveoli, questo
scambio avviene in modo efficiente e continuo.
Inoltre, il sistema respiratorio svolge anche una
funzione di difesa grazie alla presenza di
macrofagi alveolari che proteggono il sistema da
eventuali agenti esterni nocivi.
Via di somministrazione di
farmaci
Il sistema respiratorio può essere utilizzato come
via di somministrazione di farmaci grazie alla sua
vasta area superficiale e alla presenza di una fitta
rete capillare. In questo modo, il farmaco può
essere rapidamente diffuso nell'organismo e
avere un effetto sistemico. Tuttavia, è importante
considerare le caratteristiche delle particelle
inalate e il meccanismo di deposizione, al fine di
garantire un'efficace somministrazione del
farmaco.
Meccanismi di deposizione delle
particelle
Nel processo di inalazione, le particelle presenti
nell'aria possono essere depositate all'interno
delle vie aeree attraverso diversi meccanismi. Il
primo è l'impatto inerziale, che si basa sulla
velocità del flusso d'aria e sulla dimensione delle
particelle. Le particelle più grandi, con dimensioni
maggiori di 5 micron, tendono a impattare sulle
vie aeree superiori, mentre quelle più piccole
possono muoversi e fluttuare all'interno del gas
di trasporto. Il secondo meccanismo è la
sedimentazione gravitazionale, che prevale nelle
vie aeree più piccole e basse, dove la forza di
gravità diventa più importante rispetto all'atto
respiratorio. Infine, le particelle di dimensioni
inferiori a 500 nanometri possono essere
soggette alla diffusione browniana, un processo
in cui le particelle si muovono a causa dei moti
browniani all'interno dei dotti aerei.
Impatto inerziale
L'impatto inerziale è un meccanismo di
deposizione delle particelle che si basa sulla
velocità del flusso d'aria e sulla dimensione delle
particelle stesse. Le particelle più grandi, con
dimensioni maggiori di 5 micron, non hanno la
possibilità di muoversi e fluttuare all'interno del
gas di trasporto e quindi tendono a impattare
sulle vie aeree superiori, come bronchi e faringe.
Man mano che ci si avvicina alle vie aeree
inferiori, la velocità del flusso diminuisce e
l'impatto diventa meno importante. La velocità
terminale di sedimentazione è proporzionale alla
densità della particella e al suo diametro, quindi
particelle più grandi e più dense tendono ad
impattare più facilmente.
Sedimentazione gravitazionale
La sedimentazione gravitazionale è un
meccanismo di deposizione delle particelle che
prevale nelle vie aeree più piccole e basse, dove
la velocità del flusso d'aria è ridotta. In questo
caso, la forza di gravità diventa più importante
rispetto all'atto respiratorio e le particelle più
pesanti tendono a depositarsi sulle superfici delle
vie aeree. Per favorire la deposizione delle
particelle a questo livello, è consigliabile
compiere atti espiratori tranquilli e leggeri, in
modo da evitare che un eccessivo flusso d'aria
riporti le particelle verso l'esterno.
Diffusione browniana
La diffusione browniana è un meccanismo di
deposizione delle particelle che si verifica nelle
vie aeree più piccole, come alveoli e bronchioli,
dove la velocità del flusso d'aria è molto bassa. In
questa zona, le particelle di dimensioni inferiori a
500 nanometri possono muoversi a causa dei
moti browniani, ovvero delle collisioni con le
pareti dei dotti aerei e con le molecole di aria
espirate. Questo processo è inversamente
proporzionale alla dimensione delle particelle,
quindi le particelle più piccole tendono a
muoversi di più.
Deposizione elettrostatica
La deposizione elettrostatica è un meccanismo di
deposizione delle particelle che si fa sentire
maggiormente al diminuire della dimensione
delle particelle. In questo caso, l'effetto delle
cariche elettrostatiche sulle particelle diventa
significativo e tende a prevenire la deposizione
delle particelle più piccole. Questo effetto è
influenzato dal rapporto tra dimensione e densità
di carica superficiale delle particelle.
Deposizione elettrostatica
La deposizione elettrostatica è un fenomeno che
si verifica quando una particella carica
elettrostaticamente induce una carica di segno
opposto sulle pareti del tratto respiratorio,
causando un'attrazione tra particella e parete.
Questo meccanismo è importante per particelle
di dimensioni inferiori a 4 micron, mentre per
quelle più grandi non si verifica.
Intercettazione
L'intercettazione è un fenomeno che si verifica
per particelle non sferiche, come ad esempio
quelle a forma di bastoncello. Se la particella si
dispone nella direzione giusta, può passare senza
problemi, altrimenti può andare a scontrarsi con
un ostacolo a causa delle sue dimensioni. Questo
fenomeno è importante da considerare nel caso
di particelle di amianto, che possono causare
gravi patologie polmonari.
Pulmonary delivery
Il pulmonary delivery è una via di