Questi processi però sono separabili perché alcune cellule che possono
accrescersi senza dividersi
(es: oociti, cellule neuronali e muscolari) e cellule invece che si dividono senza
aumentare la loro
dimensione (es: l’uovo fecondato che si riduce man mano).
3. Duplicare i cromosomi
4. Separare i cromosomi tra le due cellule figlie
La divisione cellulare implica il trasferimento alle cellule figlie di
un'informazione genetica corretta,
non mutata, non modificata e ripartita correttamente dopo averla replicata.
*checkpoint ciclo
cellulare in cui la cellula stabilisce se la replicazione del DNA è avvenuta
correttamente nella fase
G2, e quindi è pronta per entrare in mitosi.
Livelli di controllo intrinseci del ciclo cellulare
Quando parliamo di controllo del ciclo cellulare parliamo di elementi di
regolatori intrinseci che
permettono di far proseguire il ciclo cellulare di fase in fase, assicurandosi che
si svolgano in
ordine e unidirezionalmente.
Il complesso cicline-CDK è la machinery che induce la cellula nel ciclo cellulare;
Le cicline cambiano
la loro espressione durante il ciclo cellulare e formano con le CDK il complesso
enzimatico
funzionale la cui attività è modulata durante il ciclo cellulare.Ripasso complessi:
G1 precoce: Ciclina D-CDK4/CDK6 seconda del
tipo cellulare
G1 terminale: Ciclina E-CDK2 +
S: Ciclina A-CDK2
M: Ciclina A-CDK1; Ciclina B-CDK1
complesso fondamentale per l'entrata nella
mitosi
Come abbiamo capito le funzioni di questi regolatori?
Dai più lontani esperimenti di fusione
nucleare, la formazione degli
eterocarionti (cellule con due nuclei) a
diverse fasi del ciclo cellulare.
Qui è mostrata la figura di una cellula
che entra in mitosi precocemente
dalla G1, G2 e dalla fase S e si dimostra
come queste fasi siano induttive, cioè
ci siano degli elementi nella fase
precedente che possono spingere la
fase successiva in avanti mentre i
nuclei G1 e G2 rimangono refrattari a
questa regolazione.
L'approccio loss of funcion e l'analisi
dei mutanti ha permesso di stabilire quali erano questi meccanismi.
E’ importante il complesso CiclinaB-CDK1 nella mitosi, e conosciamo anche i
target di questo
complesso che vengono attivati e disattivati in maniera temporalmente definita
che permette lo
svolgersi anche delle fasi della mitosi (e quindi della separazione dei cromatidi
fratelli, la
riformazione all'uscita della mitosi della membrana nucleare, il
disassemblaggio del fuso mitotico).
Meccanismi di Controllo dell’a7vità dei Complessi Ciclina/Cdk
Gli elementi che permettono la consecutività delle fasi in modo specifico e
unidirezionale sono
presenti e attive in tempi definiti e sequenziali, presenti solo in alcune fasi del
ciclo cellulare e altre
attive solo in una fase del ciclo cellulare à regolazioni sia temporali sia spaziali.
Controllo temporale
I complessi cyc/CDK sono attivati in maniera sequenziale per:
- L’espressione di alcune cicline in alcune fasi e altre cicline in altre
- L'espressione e l’attivazione anche in certe fasi del ciclo cellulare di altri
regolatoriimmagine: attività dei complessi nelle diverse fasi
regolata principalmente ma non solo dalle cicline.
Queste regolazioni sono sicuramente trascrizionali
inizialmente: quindi il mitogeno attiva, attraverso la
cascata di trasduzione del segnale, dei fattori
trascrizionali che up-regolano l’espressione genica
della CycD (sia attraverso dei fattori trascrizionali
ubiquitari, sia tessuto-specifici, questo perché la
versatilità delle cellule alla proliferazione cambia
a seconda del tipo cellulare)
La regolazione trascrizionale che inizia poi
diminuisce successivamente. il crollo
dell'espressione delle cicline è causato dalla
degradazione attraverso il proteasoma à i due complessi multiproteici di E3
ubiquitina ligasi
importanti nella fase G1S e G2M:
- Complesso SCF (Skp1/Cullin/f-box protein): riconosce le cicline della fase G1
che
possiedono la PEST sequence (Pro, Glu, Ser, Thr).
- Complesso APC/C (Anaphase-promoting Complex/ Cyclosome): riconosce le
cicline
mitotiche che hanno il destruction box
Complesso SCF
Complesso multiproteico con elementi per legare e
riconoscere il substrato costituito dalle proteine con F-box,
SKP1 e la cullina che fa da ponte.
Una porzione del complesso ha attività E2 E3-ligasi à
trasferimento dell’ubiquitina sul substrato che viene
riconosciuta come segnale di degradazione.
L’importante di questo complesso è che riconosce il
substrato in questo caso la ciclina (non solo, ci sono altre
CUL1: proteina scaffold
Skp1: recluta il substrato legato in modo specifico
dalla F-box protein
E2: uniqui9n coniuga9ng enzyme reclutato a<raverso
RBX1
molecole che vengono degradate durante il ciclo cellulare)
che è stata precedentemente fosforilata, tramite il gruppo
fosforico = il segnale con cui il substrato viene riconosciuto
dal complesso, ubiquitinato e poi degradato.
Spesso queste regolazioni sono determinate dai complessi
successivi perché in questo modo si controlla il feedback e
lo spegnimento della via precedente.Complesso APC/C
Il complesso APC/C riconosce le cicline mitotiche
attraverso il loro destruction box.
Il complesso contiene E3 ligasi che aggiungono alle
cicline e ad altre molecole l’ubiquitina per la
degradazione dal proteasoma.
Questo complesso contiene il ciclosoma, una molecola
di CDH1 o CDC20, a seconda della fase della mitosi che
serve ad attivare il complesso. Questo complesso
APC/C che ha una porzione catalitica e una porzione di
legame sia al ciclosoma sia al substrato prima deve
essere attivato:
• Da una precedente fosforilazione, che di solito
avviene dai complessi ciclina/cdk, nel
caso della mitosi dal complesso
ciclinaB/CDK1: quindi ogni meccanismo
iniziale prepara lo spegnimento del
segnale di sé stesso.
• Dalla presenza del ciclosoma
La ciclina è necessaria per attivare il complesso ciclina-cdk, ma non sufficiente:
servono modifiche
post-traduzionali della CDK che regolano il funzionamento del complesso à Il
complesso viene
mantenuto inattivo da due fosforilazioni su treonina e tirosina ad opera di più
chinasi, Wee1.
A. B. Quindi in questo caso c’è una fosforilazione inibitoria che blocca il
complesso ciclina-CDK
Per l’attivazione è necessaria una fosforilazione attivatoria a carico di un altro
residuo di
treonina da parte dell’enzima CAK 1 (complesso chinasico costituito dalla
ciclina H e CDK7)
C. La rimozione dei due residui fosforilati inibitori a carico della fosfatasi Cdc25
à questa
fosfatasi è presente in 3 forme A,B e C: la A è presente durante tutto il ciclo
cellulare
mentre la B e la C solo nella fase G2M)
A B C
Quindi riassumendo: serve la ciclina per formare il complesso, che però è
tenuto sotto
inattivazione da chinasi che fosforilano i due residui di treonina e tirosina; per
attivare il complesso
è necessaria l’azione di CAK1, che fosforila un’altra tirosina, e Cdc25 che
defosforila i primi due.Quando parliamo di check point dobbiamo considerare
che c’è anche una modulazione cdc25
perché per spegnere il complesso si possono: o ripristinare le fosforilazioni, o
inibire la cdc25
oppure perdere la ciclina.
Facciamo degli esempi:
1) Cellule di lievito mutate entrano prematuramente in fase M poiché si perde
l'inibizione di Wee1
oppure si ha un’attivazione costitutiva della CDK1 (o cdc2 sua equivalente in
lievito).
2) Mentre i mutanti che perdono la funzione della CDK1 non riescono ad
entrare in mitosi
Controllo spaziale
L'attivazione sequenziale è dovuta da: la trascrizione temporalmente definita
della ciclina,
l’attivazione del complesso in una fase definita del ciclo cellulare e che i
complessi cyc/CDK
vengono spazialmente distribuiti tra nucleo e citoplasma in modo da renderli
attivi o inattivi.
Esempio: la ciclina D1 up-regolata per prima durante l'entrata nel ciclo cellulare
forma il
complesso attivatorio nel nucleo con la sua CDK 4 o 6; poi la ciclina D1 rimane
presente durante il
ciclo cellulare, non ha un crollo di espressione, ma il complesso viene esportato
dal nucleo, quindi,
non è più funzionale à non c'è forte regolazione dell’espressione della ciclina
ma inattivazione del
complesso dovuta a delocalizzazione.
L'altro aspetto importante è che la ciclina B
viene sintetizzata prima dell’entrata in mitosi,
ma la formazione del complesso
ciclinaB/CDK1 non è ancora attivo, si attiva
quando il complesso entra nel nucleo.immagine di immunofluorescenza: la
ciclina è verde e il DNA blu, la ciclina
comincia a diventare nucleare solo
nella profase, all'inizio della mitosi,
poi il nucleo si dissolve, la membrana
nucleare la troviamo presente.
Nell’anafase, quando i cromosomi si
separano, il complesso deve essere
inattivato; quindi, la ciclina D viene
degradata e non è più visibile.
ciclina B ricombinante fusa alla GFP: in
G2 la ciclina è presente nel citoplasma,
ma poi diventa nucleare all’inizio della
mitosi. Successivamente subisce
modifiche post-traduzionali che
coprono un segnale di export per cui
viene mantenuta nel nucleo fino a
quando poi sarà degradata.
Non sono solo le cicline ed i complessi ad essere controllati spazialmente, ma
anche altre proteine,
per esempio la cdc25.
CDKIs: inibitori delle CDK
Un elemento importante nel controllo dello svolgimento del ciclo cellulare è
dato dagli inibitori del
ciclo che sono di due classi:
- INK 4 (inhibitors of CDK4): inibisce CDK4 e CDK6 àp16, P15, P18, P19
- Cip/Kip à p21, p27, p57
La differenza di funzione:
INK4 Cip/Kip
INK4 legano la chinasi e impediscono la
formazione del complesso con ciclina;
Cip/kip legano direttamente il complesso e lo
inibiscono;
agiscono nella prima fase del ciclo cellulare; possono agire in qualsiasi parte
del ciclo
cellulare
sono codificati in un locus genomico spesso
alterato; iper-metilato nei tumori perché la
i Cip/kip e in particolare p21, hanno
espressione nella cellula al livello basalemetilazione di questa regione
impedisce di
produrre p19, impedendo e l'attivazione di
P53 + P16 che bloccando i complessi CDK
blocca la regolazione di RB (con p53 è il
principale tumor-suppressor)
presente, mentre gli altri spesso vengono up-
regolati
-
Basi molecolari
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Basi Biologiche
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Basi molecolari e cellulari della vita
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Biologia applicata - Basi molecolari della vita