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IL LOFOFORO
I Briozoi sono animali filtratori dotati di lofoforo, una struttura alimentare costituita da una corona
di tentacoli ciliati portati su una plica (ripiegamento della parete del corpo) che circonda la bocca.
Le ciglia convogliano l’acqua all’interno dell’imbuto e la spingono all’esterno facendola passare tra i
tentacoli.
Le particelle alimentari intrappolate nel muco dell’imbuto vengono portate alla bocca attraverso la
faringe muscolosa e grazie alle ciglia.
All’interno dei tentacoli si prolunga la cavità celomatica, rappresenta una superficie respiratoria
che consente gli scambi gassosi tra l’ambiente e il liquido celomatico.
Gli spermatozoi sono liberati in acqua, mentre le uova possono essere:
1. Rilasciate in acqua di mare con fecondazione esterna;
2. Incubate nel corpo con fecondazione interna.
Lo zigote si sviluppa in una larva deputata alla dispersione (cifonauta).
Ogni colonia deriva dalla metamorfosi di una singola larva, che produce uno zooide primario
(ancestrula), che per gemmazione produce gli zooidi della colonia.
PHYLUM BRACHIOPODA
Il nome fa riferimento al modo con cui queste specie si ancorano al substrato
(peduncolo carnoso) e alle braccia del lofoforo.
Erano classificati con i molluschi bivalvi per la presenza di due valve calcaree
secrete da un mantello.
Nei brachiopodi le valve sono una ventrale e una dorsale e sono
asimmetriche, mentre nei bivalvi sono valva destra e sinistra.
Sono di piccole dimensioni.
Sono specie marine, sessili e bentoniche.
Sulla base della struttura della conchiglia si riconoscono due classi:
1. ARTICULATA: le valve delle conchiglie sono articolate fra loro mediante un
un cardine di chiusura formato da dentelli e fossette.
2. INARTICULATA: le valve sono tenute insieme solo dalla muscolatura,
manca il dispositivo di chiusura.
Possiedono un ampio lofoforo a ferro di cavallo, posizionato nella parte anteriore del corpo. È formato
da lunghi tentacoli ciliati, utilizzati per l’alimentazione e la respirazione.
Nel celoma sono presenti uno o due paia di nefridi per l’escrezione.
Il sistema circolatorio è aperto, dotato di cuore contrattile.
I celomociti contengono un pigmento respiratorio, l’emoeritrina.
Hanno un anello nervoso con ganglio dorsale e ventrale.
L’organo dell’apparato escretore è il nefridio, che perde le cellule a fiamma e si apre nella cavità
celomatica con un nefridiostoma. La cavità celomatica comunica verso l’esterno per mezzo del
celomodotto di origine mesodermica.
Hanno sessi separati e la fecondazione è esterna.
PHYLUM PHORONIDA
Il nome deriva dal fatto che è legato alle sembianze di un nido nella parte
apicale dell’animale vermiforme, il lofoforo tentacolato.
Comprende specie di animali bentonici di acque basse e mari temperati.
Ciascun animale produce un tubo coriaceo o chitinoso che a onda nel
substrato, entro il quale si muove liberamente ma non abbandona mai.
Il lofoforo dei foronidei è composto da due pliche parallele a forma di ferro di
cavallo e la bocca collocata tra le due creste.
Hanno un tubo digerente ad U. Le ciglia dei tentacoli dirigono il flusso
d’acqua in un solco tra le creste che porta alla bocca.
Possiedono un sistema circolatorio chiuso, ma senza un cuore contrattile.
Il sangue contiene emoglobina ed è di colore rosso.
Il sistema escretore è formato da un paio di nefridi, che filtrano il liquido
celomatico ed eliminano l’urina da due nefridiopori situati vicino all’ano.
Ci sono specie dioiche, monoiche e una specie si riproduce per gemmazione.
I tentacoli del lofoforo escono dal tubo protettivo per l’alimentazione, ma
possono essere ritratti in caso di pericolo.
Si alimentano di detrito organico e plancton che viene catturato dalla corrente
generata dalle ciglia e intrappolato nel muco. Le stesse ciglia portano il cibo verso la bocca.
PHYLUM SIPUNCULA
Sono animali vermiformi che scavano cunicoli nella sabbia o nel fango.
Possono occupare conchiglie vuote di molluschi gasteropodi o vivere tra
gli interstizi del substrato.
Le dimensioni variano da qualche cm a mm.
Tipici di ambienti marini delle zone tropicali.
Il capo è formato da un introverto, dotato di una corona di tentacoli
ciliati che circondano la bocca.
Possiedono un corpo vermiforme tozzo.
Possiedono un ganglio cerebrale e un cordone nervoso.
Il sistema escretore è formato da un paio di nefridi che elimina i prodotti di rifiuto raccolti dal liquido
celomatico grazie agli amebociti.
Il tubo digerente è completo e ripiegato a U.
Assente il sistema respiratorio e circolatorio. Il fluido celomatico contiene celomociti dotati di
pigmento respiratorio, l’emeritrina.
La maggior parte è dioica. I gameti liberati in acqua dal sistema escretore compiono una
fecondazione esterna, e lo zigote si sviluppa direttamente o indirettamente attraverso una larva
natante (trocofora).
Sono detritivori ed estroflettono l’introverto e i tentacoli dal loro cunicolo per cibarsi.
Evoluzione della metameria
Il celoma aveva ancora un limite, la forza prodotta della contrazione muscolare veniva trasmessa all’intero
corpo grazie al liquido contenuto nel celoma. L’ine icienza fu superata con la divisione del celoma in setti,
una serie di divisioni della cavità corporea. La suddivisione del corpo venne detta metameria.
Grazie alla migliorarono le capacità di scavo degli animali grazie all’indipendenza del
METAMERIA
movimento dei singoli segmenti.
Il controllo dei movimenti avviene grazie ad una maggiore complessità del sistema nervoso. La metameria è
presente anche in altri phyla, tra cui il più importante è quello degli .
Arthropoda
PHYLUM ANNELIDA
Dal latino anulus: piccolo anello. Sono animali protostomi vermiformi
celomati con un corpo segmentato.
Le specie sono divisi in gruppi:
POLICHETI (animali marini)
OLIGOCHETI (acqua dolce o terrestri)
IRUDINEI (sanguisughe)
ECHIURIDI (acqua dolce e marini)
È caratterizzato da un sistema nervoso centralizzato, un sistema
circolatorio a cui si associa un apparto respiratorio e uno escretore formato da metanefridi.
Dotati di setole chitinose che aiutano i somiti ad ancorarsi al substrato durante il movimento o per il
nuoto.
Sono classificati in: predatori, raschiatori - detritivori e filtratori.
Anatomia del corpo:
1. Capo: formato da prostomio e peristomio.
2. Metameri (segmenti)
3. Pigidio (parte terminale)
CAPO e PIGIDIO non sono considerati dei metameri: i metameri si formano davanti al pigidio. Le
setole sono di natura chitinosa e si inseriscono sull’epidermide portate da parapodi. L'epidermide è
ricoperta da una cuticola.
Il celoma è diviso in setti, il liquido celomatico ne fornisce il sostegno.
Sono turgidi.
Il sistema circolatorio è chiuso e presenta pigmenti respiratori che facilitano la funzione di trasporto.
Lo scambio respiratorio è attraverso la pelle, branchie e parapodi (funzionali poiché sono sottili ed
esterne rispetto al corpo animale).
Il sistema digerente è completo non segmentato.
Il sistema nervoso è formato da un cervello che forma dei gangli dorsali connessi al cordone ventrale.
Il sistema sensoriale è formato da: organi tattili, bottoni gustativi, statocisti, cellule fotorecettrici e
occhi con cristallino (occhi avanzati).
Ciascun segmento metamero contiene
Le strutture dei sistemi:
1. Circolatorio con vasi dorsali e ventrali, associati alla muscolatura che favorisce il pompaggio
del sangue.
2. Nervoso con cordone ventrale e con gangli
3. Escretore necessario per espellere sostanze di rifiuto
Muscolatura circolare e longitudinale che consentono l'allungamento e l'espansione del
metamero.
Parapodi con funzione locomotoria e respiratoria.
Possono essere sia ermafroditi e a sessi separati.
Ripdouzione asessuale per gemmazione.
Possiedono capacità rigenerative, si può autoriparare.
Irudinei
È formata dalle sanguisughe.
Presentano una ventosa anteriore ed una posteriore, con un corpo
composto da 34 segmenti.
Caratteristiche:
Mancano di parapodi, di setole e di setti.
Il celoma è occupato da tessuto connettivo e muscolare.
Il genere Acanthobdella rappresenta un’eccezione, per la presenza di
setole e una parziale suddivisione del celoma in setti.
Le ventose servono per predatori di piccoli invertebrati, parassiti temporanei (si cibano di sangue) e
possono essere parassiti permanenti.
Hanno una proboscide utilizzata per penetrare nel corpo dell’ospite dal quale vengono aspirati i
liquidi corporei.
Sono ermafroditi.
Policheti
Classe con più specie, per lo più marine.
Le dimensioni da pochi mm a qualche cm.
Vivono in posti riparati, alcuni di essi costituiscono dei tubi, altri
utilizzano ripari già utilizzati, altri sono pelagici.
Sono prede per molti pesci, i crostacei.
Hanno organi di senso specializzati come i parapodi e setole
chitinose epidermiche.
Si distinguono in: striscianti, pelagiche e sedentarie (vivono all’interno di tubi).
Nelle forme predatrici, hanno delle mascelle chitinose, che servono per prendere la loro preda.
I filtratori utilizzano il lofoforo.
I parapodi sono distinti da: una parte dorsale, il notopodio; una parte ventrale, il neuropodio.
I parapodi sono utilizzati per strisciare, per nuotare o per ancorarsi ai tubi per le specie sedentarie.
In assenza di branchie svolgono funzioni respiratorie.
Gli organi di senso comprendono: statocisti, macchie oculari e occhi con cristallino.
Riproduzione sessuale: nei policheti, la maggior parte è a sessi separati. La riproduzione è interna,
ma può avvenire anche all’esterno. Lo sviluppo avviene con la larva.
Riproduzione asessuale (gemmazione).
Olicheti
Ci sono specie terrestri e d'acqua dolce; alcune specie sono parassite.
Il lombrico è caratteristico di questa classe.
Vivono nel suolo umido e ricco di materia organica.
Le loro feci sono cibo per altri animali.
Sono animali notturni, hanno bisogno di umidità. Escono dal suolo per la riproduzione o per la
nutrizione della vegetazione superficiale.
Caratteristiche
:
Prostomio carnoso su cui si apre la bocca e a cui segue un faringe muscoloso.
Tubo digerente completo e non segmentato.
Ano presente sull'ultimo segmento.
Hanno 4 paia di setole chitinose su ogni segment