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VERIFICA DI IPOTESI
semplice del campione e delle riferibili ad un contesto più ampio
Riportano i risultati usando
tabelle, grafici e indici di
sintesi:
. Descrizione e forma della
distribuzione
. Indici di posizione o tendenza
centrale: media, mediana, moda
. Indici variabilità o dispersione:
varianza, deviazione standard
range, range interquartile;
. Grafici: a barre o istogrammi, a
linee o poligoni di frequenza.
Elaborazione statistiche
Tipologie di statistiche inferenziali:
- Statistica esplorativa: avendo un insieme di dati, cerca di capire quali
relazioni esistano tra loro, permettendoci di pensare (ipotizzare) una teoria;
- Statistica confermativa: cerca di verificare se un ipotetico modello di
relazioni fra i dati (una teoria) sia effettivamente accettabile;
- Statistica univariata: tecniche statistiche che si applicano ad una variabile
per volta (tendenza centrale, variabilità…);
- Statistica bivariata: tecniche che considerano due variabili congiuntamente
(chiquadro, t-test…);
- Statistica multivariata: tecniche che tengono in considerazione
contemporaneamente molte variabili (le vedrete il prossimo anno).
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La quinta fase di ricerca: interpretazione dei dati
2 domande:
- I risultati danno una risposta alle ipotesi di ricerca?
È fondamentale saper leggere i risultati
che di danno le statistiche che abbiamo
scelto di applicare. Dobbiamo partire dal
presupposto che le analisi siano state
scelte in maniera ragionata per
permetterci di rispondere alla domanda
- La risposta contribuisce ad approfondire la conoscenza del problema?
Per rispondere a questa domanda è
necessario che la base teoria sia forte e
chiaramente riconducibile ai risultati
emersi.
Se ho iniziato la ricerca per confutare o
confermare una teoria o un’asserzione
all’interno di una teoria sarà questo il
momento in cui devo ricollegare i dati
Oltre l’interpretazione
Una conseguenza naturale di questa fare è la nascita di altre domande di ricerca.
Questo succede perché spesso non avremo risultati che ci permetto un’interpretazione
chiara e lineare.
Le domande di ricerca che si sviluppano possono essere legate a:
- Limiti che emergono dall’analisi a posteriori della ricerca;
- Nuove curiosità merse durante la ricerca;
- Chiarire fattori confondenti che potrebbero spiegare meglio i dati
ottenuti;
- Valutare nuovi fattori che avevamo ignorato durante la ricerca.
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La sesta fase di ricerca: la comunicazione dei dati
Articoli scientifici
Questa è la modalità più usata e più ambita dai ricercatori. La quantità e la
qualità della produzione scientifica sono considerati un metodo per valutare
la competenza di un ricercatore.
Questa viene calcolata attraverso specifici di indici bibliometrici cioè degli algoritmi
matematici che si applicano alla rivista o ai suoi autori.
Sono legati al numero di citazioni ricevute dalle pubblicazioni di un autore. Il
numero di citazioni è indice dell’impatto che il lavoro ha avuto sulla comunità
scientifica.
Gli indici più conosciuti e usati nella comunità scientifica sono due, uno
riguarda il prestigio della rivista (impact factor) e l’altro il prestigio del
ricercatore (h-index). È una valutazione della qualità del
È un indice che valuta la qualità lavoro del ricercatore. Questo viene
dei lavori pubblicati su una rivista. misurato considerando il numero
. Misura la frequenza con cui un delle loro pubblicazioni e delle
articolo pubblicato su una rivista citazioni ricevute.
viene citato da altre riviste in un
La pubblicazione di un articolo
Per prima cosa si dovrà scegliere la rivista su cui pubblicare basandosi
sull’argomento trattato e le indicazioni che ogni rivista fornisce in merito alla
tipologia di articoli che accetta. Si tenderà a preferire un rivista con Impact
Factor piuttosto che una senza, inoltre si dovrebbe puntare a riviste con un
buon indice.
Successivamente si dovrà modificare la struttura dell’articolo per adeguarla alle
linee guida fornite dalla rivista. Questo processo è detto formattazione.
Una volta che l’articolo è conforme alle richieste dovrà essere inviato alla
rivista perché l’editor (il capo della rivista) lo esamini e decida se può essere o
meno idoneo per la rivista. Se la risposta fosse affermativa allora inizierà il
processo di revisione vero e proprio.
Il processo di revisione
Quando l’editor decide che l’articolo può essere valutato per la
pubblicazione nella rivista lo affiderà ad un co-editor esperto che si occuperà
di selezionare dei reviewers, cioè degli esperti del tema trattato
nell’articolo.
Questi hanno il compito di valutare l’articolo basandosi sui criteri della
rivista e sulle loro conoscenze scientifiche. Ogni critica deve essere
argomentata e spiegata in modo chiaro. I reviewers esprimeranno anche la loro
idea circa l’accettazione o meno dell’articolo.
Il tutto verrà rimandato all’editor e al co-editor che dovranno ufficializzare la
decisione. Se i reviewers hanno espresso pareri contrari sarà loro compito
decidere come comportarsi. Potrebbero selezionare un nuovo revisore oppure
prendere loro stessi la decisione.
Le decisioni che possono essere prese in merito all’articolo sono le seguenti:
- Accettazione: l’articolo verrà pubblicato nel primo numero disponibile della
rivista;
- Accettazione con lievi modifiche: gli autori dovranno modificare il
manoscritto secondo le poche indicazioni dei reviewers e rimandarlo. Si
procederà finché i reviewers e l’editor non saranno soddisfatti. In questo caso
non ci dovrebbe volere molto tempo;
- Accettazione con sostanziali modifiche: gli autori dovranno modificare di
molto il manoscritto secondo le indicazioni dei reviewers e rimandarlo. Si
procederà finché i reviewers e l’editor non saranno soddisfatti. In questo caso
non ci potrebbero essere diversi botta e risposta (round di review) a seconda
della complessità delle richieste;
- Rifiuto con proposta di rimandare una nuova versione agli stessi
reviewers: L’articolo potrà essere rispedito agli stessi reviewers a patto che
venga rivisto radicalmente secondo le istruzioni date;
- Rifiuto con proposta di rimandare una nuova versione ad altri
reviewers: l’articolo potrà essere rispedito ma dovrà riaffrontare tutto l’iter
come se fosse un nuovo articolo;
- Rifiuto con proposta di mandare l’articolo ad un’altra rivista.
Il processo di revisione non è quasi mai un processo breve ma potrebbe
richiedere molto tempo. Di solito ci vogliono mesi prima che il un round di review
sia portato a termine.
È necessario che sia le critiche dei reviewers che le risposte degli autori
siano pensate e scritte con cura e in maniera chiara per garantire il massimo
impegno nel processo.
Un atteggiamento di rispetto del lavoro altrui è fondamentale in ogni tappa
del processo di revisione per garantire che questo si svolga in modo costruttivo.
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L’articolo scientifico
Gli articoli sono una delle forme più scelte dai ricercatori per comunicazione
i risultati delle loro ricerche.
Solitamente si scrive in lingua inglese perché questo aumenta la portata della
comunicazione e perché le riviste più prestigiose sono internazionali. Ci sono anche
diverse ottime riviste italiane tra cui scegliere.
Nonostante ogni rivista abbia redatto
regole editoriali precise la struttura
generale di un articolo è sempre
pressappoco la stessa ed è quella che vi
presenterò in queste slide.
Tipologie di articoli
Non esiste una sola tipologia di articolo scientifico. Qui daremo una breve
descrizione delle varie forme:
1) L’articolo sperimentale: ha lo scopo di presentare i risultati di una ricerca,
vedremo nelle prossime slide come dovrebbe essere strutturato;
2) L’articolo di rassegna (review): presenta una sintesi di tutti gli studi esistenti
su un dato argomento. È opportuno calibrare il grado di precisione
dell’argomento scelto per evitare di trovare troppi, se l’argomento è troppo
generale, o pochi articoli, se l’argomento fosse troppo settoriale;
3) L’articolo teorico: viene scritto per presentare nuove idee o per critiche e/o
modifiche teorie già pubblicate;
4) Short comunication: alcune riviste prevedono una sezione specifica dove è
possibile pubblicare brevi articoli per anticipare dei risultati o per presentare
una bozza di una nuova idea;
5) Case report: come struttura può essere simile all’articolo sperimentale ma
descrive la sperimentazione fatta su un solo soggetto.
Parti di un articolo sperimentale
Solitamente un articolo scientifico è composto da queste parti:
- Titolo, autori e affiliazioni (Authors);
- Sommario e parole chiave (Abstract and keyword): riassunto dell’articolo
in un paragrafo e parole che meglio rappresentano i temi trattati e che possono
indirizzare la ricerca dello stesso;
- Introduzione (Introduction): riassunto del campo d’indagine, presentazione
dell’esperimento, spiegazione della sua importanza;
- Metodo (Methods): descrizione dei disegno sperimentale;
- Risultati (Results): presentazione delle analisi usate e dei risultati ottenuti;
- Discussione/conclusione (Discussion): rilettura dei risultati nell’ottica della
letteratura presentata nell’introduzione;
- Bibliografia (References): elenco di tutti i riferimenti citati.
Titolo, autori e affiliazioni
Titolo: in una sola frase deve riassumere l’articolo, deve essere accattivante e chiaro.
È importante che si capiscano i temi trattati e la tipologia di articolo.
Autori: come abbiamo visto nelle lezioni precedenti l’ordine degli autori ci indica il
grado in cui ogni autore ha contribuito all’articolo stesso. Di fianco ad ogni autore ci
sono dei numeri o delle lettere che indicano l’affiliazione.
Affiliazioni: indicano per quale ente, Università o istituzione lavorano i vari autori. A
volte un autore ha due, o raramente più, affiliazioni, in questo caso avrà più numeri
vicino al proprio nome.
Sommario e parole chiave
Abstract: È un sommario che riassume i punti fonda