Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Collina e casa dovrebbero vivere insieme, ciascuna felice perché
c’è l’altra». È possibile anticipare lo sviluppo del tema con una
traccia schematica, che nella forma di indici, tale da identificare
l’ordine e la sequenza degli argomenti trattati.
Esempio di svolgimento
Traccia schematica
Introduzione
Analisi della citazione
Esempio di progetto contemporaneo
Integrazione tra architettura e ambiente
Impatto culturale e sociale
Conclusioni
Introduzione. La citazione di Frank Lloyd Wright incarna una delle sue idee più rivoluzionarie nel
campo dell'architettura: l'interdipendenza tra l’ambiente costruito e il paesaggio naturale. Wright,
noto come il padre dell'architettura organica, promuoveva la visione che l'architettura dovesse
essere integralmente legata al sito in cui si colloca, rispecchiando i valori e le caratteristiche del
luogo. Questa concezione si allontana dall'idea di edifici come semplici oggetti, isolati e imposti su
un terreno. In questo contesto, esploreremo come tale filosofia influenzi la progettazione
architettonica contemporanea, con un focus particolare su un esempio emblematico: il Museo d'Arte
Contemporanea di Niterói di Oscar Niemeyer.
un principio fondamentale: l’architettura non dovrebbe
Analisi della Citazione. Wright sottolinea
mai essere vista come un semplice intervento sulla superficie del terreno, ma piuttosto come una
parte integrante del paesaggio. Il concetto di "appartenenza" è centrale nel suo pensiero. Quando
afferma che la casa dovrebbe essere "della" collina, implica una relazione simbiotica tra l'edificio e
il suo contesto. Questo approccio porta alla nozione di site-specific design, dove ogni progetto
16
architettonico è progettato tenendo conto delle specificità ambientali, culturali e storiche del luogo.
L'idea di Wright ci invita a riconsiderare il modo in cui costruiamo. La casa e la collina non sono
entità separate, ma due elementi che possono e devono coesistere in armonia. Questo non è solo un
principio estetico, ma anche etico, in quanto promuove un rispetto profondo per la natura e il
contesto in cui ci troviamo. La sostenibilità, un tema oggi molto presente, trova le sue radici in
questa concezione di Wright: la costruzione e la natura non sono in opposizione, ma possono
sostenersi a vicenda.
Esempio di Progetto Contemporaneo. Un progetto che incarna la filosofia di Wright è il Museo
d'Arte Contemporanea di Niterói, progettato da Oscar Niemeyer.
- Contesto e posizione: Situato su una scogliera che sovrasta la baia di Guanabara, il museo si trova
in una posizione privilegiata. La scelta di quest'area non è casuale; Niemeyer ha progettato
l’edificio in modo tale da interagire con il paesaggio, enfatizzando le linee naturali e sfruttando le
viste mozzafiato che il sito offre.
- Forma architettonica: La struttura ha una forma a disco, con una base circolare che si eleva
delicatamente rispetto al suolo. Questo non solo le conferisce un aspetto distintivo ma crea anche un
senso di leggerezza. Le ampie vetrate permettono alla luce naturale di penetrare all’interno,
contribuendo a una continuità visiva tra gli spazi interni ed esterni. L'architettura diventa quindi un
elemento di transizione, dove i confini tra interno ed esterno si sfumano, riflettendo un dialogo
costante con il paesaggio circostante.
- Dialogo con la natura: Il museo non si impone sul territorio; piuttosto, si inserisce in esso con
delicatezza. La struttura si presenta come se “galleggiasse” sopra il terreno, un richiamo visivo alla
natura ondulata della collina e alla fluidità dell'acqua sottostante. Questo approccio riflette
perfettamente la filosofia di Wright, secondo cui l’architettura dovrebbe valorizzare e amplificare le
caratteristiche naturali del luogo, piuttosto che negarle o alterarle.
Integrazione tra Architettura e Ambiente. Il Museo di Niterói è emblematico di un’architettura che
abbraccia le specificità geografiche e climatiche. La progettazione ha tenuto conto non solo
dell'estetica, ma anche delle dinamiche ambientali. Niemeyer ha considerato le correnti di vento, la
luce naturale, e persino la vegetazione circostante per assicurare che il museo non fosse solo un
luogo di esposizione, ma un'esperienza immersiva nel paesaggio. Questo è un esempio lampante di
integrazione tra architettura e ambiente, in cui la costruzione diventa un'estensione del paesaggio
stesso. La scelta dei materiali, in particolare del vetro e del cemento, serve a creare un dialogo
continuo con il contesto, enfatizzando luminosità e trasparenza. La fluidità dei materiali e delle
17
forme non solo rende la struttura visivamente leggera, ma favorisce anche il benessere degli utenti,
creando spazi che sembrano respirare e interagire con l'esterno.
Impatto Culturale e Sociale. Il Museo di Niterói va oltre la mera funzione espositiva: è diventato un
simbolo di identità culturale per la città. La sua architettura iconica attrae visitatori, stimolando
l'interesse e il coinvolgimento culturale. Grazie a Niemeyer, il museo non è solo un luogo per la
fruizione artistica, ma una piazza aperta alla comunità, dove eventi, conferenze e attività sociali
possono svolgersi, promuovendo interazione e dialogo. Inoltre, la visibilità e l'impatto visivo del
museo hanno contribuito a trasformare la moderna Niterói in una meta turistica e culturale. La
struttura è diventata un simbolo riconosciuto non solo a livello locale, ma anche internazionale,
elevando il profilo della città e contribuendo all'economia locale.
l’insegnamento di Wright sulla relazione tra architettura e paesaggio offre
Conclusione. In sintesi,
un'importante lezione per l'architettura contemporanea. Attraverso l'esempio del Museo d'Arte
Contemporanea di Niterói, diventa chiaro quanto sia fondamentale la capacità di progettare edifici
che non solo si integrino nel loro contesto, ma che contribuiscano attivamente a plasmare e
valorizzare l'ambiente circostante. La coscienza ecologica, la sostenibilità e l'accettazione del
contesto sono elementi essenziali per un’architettura significativa. La coesistenza tra l'edificio e il
territorio, come indicato da Wright, non deve più essere considerata come un semplice ideale, ma
piuttosto come un obiettivo concreto e tangibile per il futuro dell'architettura. Solo attraverso un tale
approccio possiamo sperare di costruire non solo edifici, ma comunità e spazi che riflettono un
profondo rispetto per la bellezza e la complessità della nostra esperienza ambientale.
18
– Il tema dell’abitare percorre la storia dell’architettura
Tema 22 dal
moderno al contemporaneo. Il candidato sviluppi il tema della
residenza attraverso alcune realizzazione che ritiene esemplari,
approfondendo le metodologie progettuali. È possibile anticipare lo
sviluppo del tema con una traccia schematica, che nella forma di
indici, tale da identificare l’ordine e la sequenza degli argomenti
trattati.
Esempio di svolgimento
Traccia schematica
Introduzione
Le origini del moderno
La monotonia del moderno
La transizione al contemporaneo
L'abitare sostenibile
Conclusioni
Introduzione. Il tema dell’abitare è uno dei più rilevanti e complessi nella storia dell’architettura.
Esso si sviluppa in relazione alle varie epoche storiche e al contesto sociale, economico e culturale
di ciascuna. A partire dall’inizio del XX secolo, il movimento moderno ha avviato una riflessione
profonda su come le persone vivono e interagiscono con gli spazi, cercando soluzioni innovative di
design che rispondessero alle esigenze abitative di un pubblico sempre più vasto. Con il passare del
tempo, il concetto di abitare si è evoluto ulteriormente, fino a giungere al contemporaneo, in cui si
pone un’attenzione crescente alla sostenibilità e alla qualità della vita. In questo saggio,
esploreremo alcune realizzazioni emblematiche che rappresentano questi periodi, focalizzandoci
sulle metodologie progettuali adottate. Attraverso un'analisi dettagliata di ciascun progetto,
evidenzieremo non solo le loro caratteristiche formali ed estetiche, ma anche le idee e i principi
architettonici che li sorreggono.
Le Origini del Moderno: La Casa D’Affitto, Germania, 1927. La Casa D’Affitto progettata da
Bruno Taut nel 1927 è un esempio emblematico della ricerca di una residenza popolare nel periodo
moderno. 19
- Contesto storico: Negli anni '20, il mondo stava vivendo una serie di cambiamenti radicali. Dopo
la Prima Guerra Mondiale, la Germania faceva i conti con la devastazione economica e sociale, e la
necessità di abitazioni accessibili divenne cruciale. Taut, influenzato dai principi del Bauhaus e dal
per l’architettura sociale, cercava soluzioni per migliorare le condizioni abitative della
movimento
classe operaia, rispondendo alla crescente domanda di alloggi.
Metodologia progettuale: La Casa D’Affitto si distingue per il suo approccio innovativo. Taut
-
utilizza una struttura modulare e un design funzionale per massimizzare lo spazio disponibile. Gli
appartamenti sono progettati con una configurazione che consente una buona circolazione dell'aria e
della luce naturale. L’uso intensivo di vetrate e aperture amplia visivamente gli spazi, rendendoli
luminosi e invitanti.
Inoltre, Taut abbraccia il colore come elemento chiave della sua architettura. Le facciate sono
decorate con tinte vivaci, che non solo abbelliscono l’edificio, ma rispondono anche a un bisogno di
fugare la monotonìa tipica delle abitazioni standard, creando un ambiente gioioso e stimolante. Il
progetto include anche spazi comuni e verdi, promuovendo un senso di comunità tra gli abitanti, un
tema che rimane attuale anche oggi.
La Monotonia del Moderno: La Villa Savoye, Francia, 1929. La Villa Savoye, progettata da Le
Corbusier nel 1929, è uno dei manifesti più celebri dell’architettura moderna.
- Struttura e design: La Villa Savoye rappresenta i "Cinque punti dell'architettura moderna" di Le
Corbusier, che comprendono l'uso di pilastri, il piano libero, le finestre a nastro, la facciata libera e
il tetto giardino. Questi principi non solo rivoluzionano il design, ma permettono anche
l’ottimizzazione degli spazi interni e la creazione di un'efficace interazione con il contesto esterno.
- Metodologia progettuale: In questa villa, la progettazione è concepita come una "macchina per
abitare". Le Corbusier presta attenzione all’ottimizzazione degli spazi, garantendo che ogni area
abbia una funzione specifica, ma senza rinunciare a comfort