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La criminologia critica
L1. a scuola di pensiero definita "criminologia critica" nacque: in Inghilterra 2. Per la criminologia critica la devianza: è sinonimo di dissenso 3. Per la criminologia critica il ruolo del criminologo: doveva essere diverso 4. Per la criminologia critica il ruolo del diritto penale: era uno strumento del gruppo di potere 5. La new criminology: fu la base della criminologia critica 6. La new criminology nacque in: Italia 7. Quale studioso non faceva parte della criminologia critica: Cohen 8. Gli esponenti del Nuovo Realismo erano: i medesimi della criminologia critica 9. Il Nuovo Realismo: riconobbe l'importanza della reazione sociale solo in alcuni casi 10. I nuovi Realisti: si occuparono di prevenzioneIl Neo-classicismo e l'Abolizionismo
1. Si rifece alla Prima Scuola del Diritto: il Neo-classicismo 2. Il Neo-classicismo e l'Abolizionismo: si rifacevano, almeno in parte, a precedenti teorie criminologiche 3. Il Neo-classicismo e l'Abolizionismo: non ebbero dei punti di contattoIl Neo-classicismo e l'Abolizionismo: interessarono Stati diversi 5. La corrente neo-classicista: fu una reazione all'ideologia del trattamento 6. La finalità della pena del Neo-classicismo fu: neo-retributiva 7. Il Neo-retribuzionismo fu: uguale al Neo-classicismo 8. L'incapacitazione selettiva fu elaborata per motivi di: difesa sociale 9. L'autore della forma più estrema di abolizionismo fu: Christie 10. I movimenti abolizionistici furono: anche essi forieri di parziali spunti di riflessione pag. 5P. A. M.[Data]CAPITOLO 18 1. L'approccio economico-razionale era: di tipo pragmatico 2. Fra l'approccio economico razionale e la teoria dei colletti bianchi: vi furono dei collegamenti 3. La sociology economy espresse: contenuti identici all'approccio economico-razionale 4. Becker fu: un economista che effettuò studi anche in altri campi 5. Per Becker il modus agendi del criminale era: uguale a quello di chi operava in un contesto economico 6.Per l'approccio economico-razionale la valutazione del criminale era: inerente ai costi e ai benefici7. Per l'approccio economico-razionale la valutazione del criminale avveniva in momenti diversi a seconda del reato8. In chiave preventiva gli Esponenti della sociology economy considerarono anche l'importanza dei fattori sia familiari che sociali9. Per la sociology economy le singole variabili individuali avevano un ruolo nella commissione del crimine10. Per Becker il vantaggio al quale aspirava il criminale nella commissione del crimine poteva essere anche di altra natura.
CAPITOLO 19
L'Orientamento psicologico in senso lato appartiene all'approccio antropologico.
L'Orientamento psicologico in senso lato si occupa dell'uomo dal punto di vista psichico.
Le componenti di vulnerabilità individuale concernono anche aspetti psichici.
Le componenti di vulnerabilità individuale afferiscono a tre ambiti.
Per le teorie
psicologiche l'uomo: è sempre un sistema binario fra individuo e ambiente6. Il fondamentale concetto di personalità: presenta diverse definizioni7. La sfera psichica cognitiva: è una sfera psichica autonoma8. Il temperamento è: diverso dal carattere9. Il carattere è: comprende anche il temperamento10. La personalità: è sempre modificabile CAPITOLO 2 1. La psicoanalisi nacque: prima del primo conflitto mondiale 2. La psicoanalisi si affermò in Italia: con ritardo 3. Per Freud il sesso era: un elemento centrale del suo costrutto 4. Attualmente il ruolo del sesso in psicoanalisi: è stato ridimensionato 5. Le istanze psichiche fondamentali erano: tre 6. Le istanze psichiche fondamentali erano: uguali ai momenti fondamentali 7. Il cosiddetto arbitro morale della coscienza era: il super io 8. Obbediva al principio di realtà: l'io 9. Il fondamentale concetto di inconscio è: stato ridimensionato 10. Le cosiddetteCapitolo 21
- La psicoanalisi forni alla criminologia: un contributo ridotto
- Quale contributo psicoanalitico ebbe più successo in criminologia: quello di Alexander-Staub
- La criminologia psicoanalitica: non è mai esistita
- L'impostazione psicoanalitica originaria del crimine: era deresponsabilizzante
- Per Alexander e Staub: il super io era determinante nella criminogenesi sempre
- Il super io per Alexander e Staub: poteva essere anche criminale sempre
- Quanti livelli di normalità esistevano per Alexander e Staub: uno
- Fra gli ulteriori contributi criminologici di matrice psicoanalitica: vi fu quello italiano di Musatti
- La teoria di Dollard: aveva ad oggetto solo la frustrazione
- La teoria della delinquenza per senso di colpa fu: formulata anche da Freud pag. 6
P. A. M.[Data]
Capitolo 22
- Le teorie di Freud e di Jung: furono dissimili
- La concezione di Freud e Jung
CAPITOLO 25
1. Per la fenomenologia: l'attività più importante è conoscere l'uomo sempre 2. Secondo i postulati della fenomenologia: l'essere umano deve essere conosciuto dall'interno 3. Secondo i postulati della fenomenologia: l'essere umano con il suo comportamento costruisce la realtà in cui vive 4. La realtà fenomenica: è creata dallo stesso essere umano 5. Per la teoria del campo: il concetto di campo è sinonimo di sistema 6. La teoria del campo è mutuata: dalla fisica 7. Nella teoria dei sistemi il modello di causalità scelta è: quello circolare 8. GliStudiosi della psicologia della comunicazione: ritengono che ogni comunicazione possa avere più di un significato.
Gli studiosi della psicologia della comunicazione: ritengono che la comunicazione umana sia verbale e non verbale sempre.
La maggior parte la comunicazione è: non verbale pag. 7P. A. M.[Data]CAPITOLO 26.
- Il padre della teoria del comportamentismo fu: Watson
- Il comportamentismo: non considera i meccanismi psicologici interni dell'individuo mai
- Per il comportamentismo: il comportamento è sempre basato sul meccanismo stimolo-risposta
- Il behaviorismo: è sinonimo del comportamentismo
- Il comportamentismo: è comunque una teoria psicologica
- Per i postulati della teoria del comportamentismo: l'ambiente è sempre fondamentale
- Il comportamentismo: ebbe dei connotati di scientificità
- I postulati del behaviorismo: furono rigidamente deterministici
- Le teorie comportamentistiche: si basarono sull'elemento statico
CAPITOLO 27
1. La disciplina scientifica dalla quale il cognitivismo mutuò i suoi modelli concettuali fu: l'informatica
2. Lo studioso che fondò il cognitivismo fu: Neisser
3. I postulati del cognitivismo furono: di tipo rivoluzionario
4. I rapporti fra comportamentismo e cognitivismo furono: di assoluta antitesi
5. I cognitivisti: concedevano spazio alla volontà dell'individuo sempre
6. Il cognitivismo: non riconosceva mai validità al meccanismo "stimolo-risposta"
7. La concezione più attinente alla criminologia fu: quella del cognitivismo
8. La deresponsabilizzazione fu: uno dei postulati del comportamentismo
9. Per la psicologia cognitiva: esisteva un filtro di selezione fra stimolo e azione
10. Il contributo del cognitivismo alla criminologia fu quantitativamente: scarso
CAPITOLO 28
1. L'orientamento biologico naturalistico: avversa profondamente sia
1. L'orientamento psicologico che sociologico
2. L'orientamento biologico naturalistico: considera unitariamente i concetti di corpo e mente sempre
3. Uno dei più importanti gruppi di teorie dell'orientamento biologico considera la predisposizione: mai come concetto medico
4. I concetti di criminalità e di malattia: appartengono a sistemi concettuali completamente diversi
5. La malattia è: un concetto biologico
6. La criminalità è: un concetto giuridico/giuridico-sociale
7. Tra fattori ereditari ed alcuni crimini: esiste in alcuni casi una relazione indiretta
8. Gli studi sulle famiglie criminali: non hanno mostrato univocamente un'ereditarietà nel crimine
9. In presenza di determinate condizioni ereditarie: esistono sempre variabili individuali
10. La criminalità: la criminalità muta in un asso di tempo molto più ridotto rispetto ai fattori ereditari
CAPITOLO 29