DSGA)
In una scuola inclusiva, ai collaboratori scolastici (che rientrano nel personale ATA) è
affidata la cosiddetta "assistenza di base" degli alunni con disabilità. Questa assistenza
include l’ausilio materiale, l'uso dei servizi igienici e l’igiene personale dell'alunno con
disabilità.
03. Nella carrellata di soggetti protagonisti della scena scolastica e, più in particolare
del processo inclusivo, accanto a insegnanti, personale educativo-assistenziale.
Dirigente e DSGA,
• non possiamo tralasciare il riferimento ai collaboratori scolastici
• non possiamo tralasciare il riferimento all’Unione Europea
• non possiamo tralasciare il riferimento agli Enti Locali
• non possiamo tralasciare il riferimento alle istituzioni scolastiche all’estero
Gli attori della scena scolastica che danno luogo all’azione integrata e sinergica
coinvolgono docenti, dirigenti, personale ATA, Amministrazione scolastica centrale e
decentrata, e numerosi altri soggetti. Nella carrellata dei soggetti protagonisti del
processo inclusivo, non si può tralasciare il riferimento agli Enti Locali, che sono chiamati
a contribuire all’implementazione del servizio scolastico e soprattutto al rafforzamento
del processo di inclusione. Tale coinvolgimento è cruciale per realizzare una scuola in
presa diretta con il territorio. (Altri attori importanti includono famiglie e associazioni
culturali e del terzo settore
Lezione 019
01. Nella scuola inclusiva, si mira a implementare
• forme di didattica fondata sulla lezione frontale, che incrementino i saperi disciplinari
• forme di didattica teorica, che incrementino il rapporto tra saperi disciplinari
• forme di didattica collaborativa e costruttiva, che incrementino il rapporto tra saperi
disciplinari e didattica per competenze
• forme di didattica che escluda la didattica per competenze
La scuola inclusiva mira a implementare forme di didattica collaborativa e costruttiva,
che incrementino il rapporto tra saperi disciplinari e didattica per competenze. La
nuova didattica inclusiva si basa su metodologie attive, partecipative, costruttive e
affettive, e si sostituisce alla lezione frontale, concentrandosi sull’allievo.
02. La scuola si inserisce nel contesto della “società della conoscenza”:
• il Dirigente, ma anche il Docente devono tralasciare la conoscenza del mondo sociale
e concentrarsi prioritariamente su quella riferita alla formazione LIDISC_Ridolfo_15
• il Dirigente, ma anche il Docente devono conoscere adeguatamente e
approfonditamente il mondo della formazione
• il Dirigente, ma anche il Docente devono avere una visione unitaria e statica del mondo
sociale, oltre che del mondo della formazione
• il Dirigente, ma anche il Docente devono avere una visione unitaria e dinamica del
mondo sociale, oltre che del mondo della formazione
Poiché la scuola si inserisce nel contesto della "società della conoscenza", il Dirigente,
così come il Docente, deve avere una visione unitaria e dinamica del mondo sociale,
oltre che del mondo della formazione.
03. L’ambiente di apprendimento è quell’ambiente dove si promuove l’apprendimento
• mnemonico
• teorico
• significativo
• autonomo
L’ambiente di apprendimento è definito come quell’ambiente in cui si promuove
l’apprendimento significativo. L'apprendimento significativo è un approccio didattico
inverso a quello meccanico, basato sulla comprensione e sulla produzione di
conoscenza, e non sulla semplice memorizzazione o studio mnemonico
04. Come definiamo il nuovo “ambiente di apprendimento”?
• Questo è il “luogo in cui coloro che apprendono possono lavorare senza gli altri,
avvalendosi a questo scopo di strumenti e risorse informative in attività di
apprendimento guidato o di problem solving”.
• Questo è il “luogo in cui coloro che apprendono possono lavorare aiutandosi
reciprocamente, avvalendosi a questo scopo di strumenti e risorse informative in
attività di apprendimento guidato o di problem solving”.
• Questo è il “luogo in cui coloro che apprendono possono lavorare in assoluta
autonomia, avvalendosi a questo scopo di strumenti e risorse informative in attività di
apprendimento guidato o di problem solving”.
• Questo è il “luogo in cui coloro che apprendono possono lavorare aiutandosi
reciprocamente, avvalendosi a questo scopo di strumenti e risorse informative in attività
di apprendimento imposto”.
L'ambiente di apprendimento è definito come il "luogo in cui coloro che apprendono
possono lavorare aiutandosi reciprocamente, avvalendosi a questo scopo di strumenti
e risorse informative in attività di apprendimento guidato o di problem solving". In
generale, è l’ambiente dove si promuove l’apprendimento significativo, contrapposto a
quello meccanico, ed è centrato su "chi apprende" (learner–centred).
05. La conoscenza è oggi intesa come LIDISC_Ridolfo_16
• Condizione necessaria per l’emancipazione sociale e culturale, Condizione di
cittadinanza nazionale e terrestre; di condivisione dell’identità civile del paese,
Condizione di utilizzo delle nuove tecnologie e Conoscenza del del digitale
• Condizione necessaria per l’emancipazione sociale e culturale, Condizione di
cittadinanza nazionale e terrestre; di condivisione dell’identità civile del paese,
Condizione di adeguamento ai nuovi standard di vita e di accesso al mondo del lavoro
• trasmissione di saperi teorici
• Condizione necessaria per l’emancipazione sociale e culturale, Condizione di
cittadinanza nazionale e terrestre
In una società tecnologicamente avanzata, la conoscenza non è più intesa quale mera
trasmissione di saperi teorici, ma diventa:
1. Condizione necessaria per l’emancipazione sociale e culturale;
2. Condizione di cittadinanza nazionale e terrestre; di condivisione dell’identità civile
del paese;
3. Condizione di adeguamento ai nuovi standard di vita e di accesso al mondo del
lavoro
Lezione 020
01. La progettazione può definirsi come
• un complesso processo di pianificazione che, servendosi appunto di strumenti di
monitoraggio adeguati, si prefigge il raggiungimento di determinati obiettivi
• un complesso processo di pianificazione che, servendosi appunto di strumenti e
metodologie adeguati, si prefigge il raggiungimento di determinati obiettivi
• un complesso processo di pianificazione che, servendosi appunto di adeguati Piani
anticorruzione, si prefigge il raggiungimento di determinati obiettivi
• un complesso processo di pianificazione che, servendosi appunto di strumenti di
verifica adeguati, si prefigge il raggiungimento di determinati obiettivi
La progettazione è un complesso processo di pianificazione che ha lo scopo di realizzare
interventi di educazione, istruzione e formazione mirati allo sviluppo della persona
umana e adeguati ai diversi contesti. Questo processo si serve di strumenti e
metodologie adeguati per il raggiungimento di determinati obiettivi.
02. Il progetto per eccellenza è
• il PTOF
• il PDF
• il PDP
• il PEI
Il progetto per eccellenza è il PTOF (Piano Triennale dell'Offerta Formativa). Il PTOF è la
carta di identità culturale e progettuale della scuola, che definisce le linee guida della
LIDISC_Ridolfo_17
proposta formativa complessiva e individua tutti i potenziali ulteriori progetti che la
scuola intende realizzare.
03. La cultura della progettualità si è diffusa a partire
• dagli anni ‘80
• dall’entrata in vigore della Costituzione
• dai Decreti Delegati del 1974
• dall’emanazione della Direttiva BES
La cultura della progettualità si è diffusa a partire dai Decreti Delegati del 1974 per
affrontare temi diversificati e attuali, dando voce all'originalità e alla nuova identità
culturale di ogni scuola.
04. Con riguardo alla tipologia di programmazione didattica, si deve opportunamente
distinguere:
• programmazione differenziata o programmazione semplificata che può caratterizzare
il percorso dell’alunno con disabilità sia nel I che nel II ciclo di istruzione
• alternativa tra programmazione differenziata o programmazione semplificata che può
caratterizzare il percorso dell’alunno con disabilità nel primo ciclo di istruzione;
programmazione personalizzata nel secondo ciclo
• programmazione personalizzata che può caratterizzare il percorso dell’alunno con
disabilità sia nel I che nel II ciclo di istruzione
• programmazione personalizzata nel primo ciclo; alternativa tra programmazione
differenziata o programmazione semplificata che può caratterizzare il percorso
dell’alunno con disabilità nel II ciclo di istruzione
È necessario distinguere la tipologia di programmazione didattica a seconda del ciclo di
istruzione: si adotta la programmazione personalizzata nel primo ciclo, mentre si ha
l'alternativa tra programmazione differenziata o programmazione semplificata che può
caratterizzare il percorso dell’alunno con disabilità nel II ciclo di istruzione
Lezione 021
01. Sulla base di una Raccomandazione UE del 18 dicembre 2006, che poneva tra le 8
competenze-chiave dello studente europeo anche le competenze digitali
• L’Italia inizia il c.d. “processo di digitalizzazione della scuola”
• L’Italia inizia il c.d. “processo autonomistico della scuola”
• L’Italia inizia il c.d. “processo di inclusione della scuola”
• L’Italia inizia il c.d. “processo di integrazione della scuola”
L'Italia ha avviato il "processo di digitalizzazione della scuola" in seguito alla
Raccomandazione UE del 18 dicembre 2006, che includeva le competenze digitali tra le
otto competenze-chiave dello studente europeo. Questo processo ha visto la sua piena
realizzazione con i due Piani Nazionali per la Scuola Digitale (PNSD) del 2008 e del 2015.
02. Il PNI (Piano Nazionale per l’Informatica) rappresentò una prima sperimentazione
didattica concernente gli Istituti Secondari di II grado, precisamente: LIDISC_Ridolfo_18
• Liceo classico, Istituto Tecnico Commerciale
• Liceo Linguistico, Liceo scientifico, Istituto Tecnico Commerciale
• Liceo scientifico, Istituto Tecnico Commerciale, Liceo Artistico
• Liceo classico, Liceo scientifico, Istituto Tecnico Commerciale
Il PNI (Piano Nazionale per l’Informatica) fu una prima spe
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