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La reazione viene condotta aggiungendo una soluzione di Anidride acetica e piridina in DMF, in
modo da dare formare l’ammide corrispondente:
Deprotezione dell’-NH
7 della catena principale del secondo amminoacido
2
Trattandosi di Fmoc-SPPS, verrà condotto in ambiente basico: soluzione di dimetilformammide
→
(DMF) con 20% v/v di piperidina vedi step 3
[Avendo previsto un passaggio di capping precedente, ora gli unici siti di attacco saranno gli -NH
2
liberi di L-Glu] →
8 Attacco del terzo amminoacido (Fmoc-L-Phe-OH) vedi step 4
qualitativa dell’avvenuto attacco (es. test Kaiser),
9 Verifica se presenti ancora -NH liberi,
2
procedere con un secondo step di coupling (identico al punto 8)
Deprotezione dell’-NH
10 della catena principale del terzo ed ultimo amminoacido
2
Trattandosi di Fmoc-SPPS, verrà condotto in ambiente basico: soluzione di dimetilformammide
→
(DMF) con 20% v/v di piperidina vedi step 3
[N.B. come avrete notato qui non vi è uno step di capping prima della deprotezione, questo solo
perché si tratta dell’ultimo amminoacido. Non dovendo più procedere con un attacco successivo,
non è necessario proteggere le ammine irreagite dell’amminoacido 2]
11 Distacco del tripeptide dalla resina
La resina con peptide attaccato viene pesata e si prepara una soluzione di TFA con degli
scavengers di radicali per bloccare le protezioni ai gruppi R che verranno rimosse e limitare
reazioni secondarie.
Perché TFA (acido trifluoroacetico)?
Ricordiamoci che la SPPS è una sintesi ortogonale, per cui tutte le protezioni ai gruppi R degli
amminoacidi si potranno rimuovere in ambiente acido (vedi considerazioni al punto a)
Scavengers (spazzini): vengono scelti in funzione dei gruppi presenti sulle catene laterali. Nel
nostro caso abbiamo un acido (-COOH di L-Glu) e un tiolo (-SH di L-Cys).
La soluzione opportuna prevederà presenza di acqua (2.5%), triisopropilsilano (1%) e
etanditiolo (2.5%) in TFA (94%).
12 Precipitazione del peptide staccato dalla resina, purificazione e caratterizzazione.
4) Quali sono i passaggi della sintesi peptidica in fase solida?
1 Rigonfiamento della resina
2 Attivazione e/o deprotezione della resina
3 COUPLING primo a.a. (accoppiamento con agenti attivanti)
4 Deprotezione -NH del primo amminoacido
2
5 COUPLING secondo amminoacido
Verifica qualitativa dell’avvenuto attacco (es. test Kaiser)
6
7 CAPPING (protezione degli eventuali -NH del primo amminoacido non reagiti)
2
8 fino all’attacco dell’ultimo amminoacido necessario
8 Ricomincio da punto
9 Distacco del peptide dalla resina
10 Precipitazione e purificazione del peptide
5) Proporre una strategia di sintesi per il tripeptide: H N-Lys-Leu-Gly-COOH
2
A questo punto, seguire le considerazioni dell’es. 3:
la sintesi in fase solida procede "da destra verso sinistra", ovvero:
l'amminoacido che possiede il C terminale viene attaccato alla resina di supporto per primo (nel nostro caso
sarà la Boc-Gly)
1 Rigonfiamento della resina (per favorire la penetrazione dei reagenti nei granuli)
nel nostro caso scegliamo una resina per Boc-SPPS con rilascio del C-terminale libero, es. resina
Merrefield:
2 Attivazione della resina con attacco del primo amminoacido (Boc-L-Gly-OH)
Ricordiamo che le attivazioni delle resine, ovviamente, dipendono dalla resina utilizzata, in questo
caso:
Deprotezione dell’-NH
3 della catena principale del primo amminoacido
2
Trattandosi di Boc-SPPS, verrà condotto in ambiente acido: TFA/CH Cl al 30%, a freddo.
2 2
risoluzione dell’es.
Da qui in poi, fare riferimento alla 3
4 Attacco del secondo amminoacido (Boc-L-Leu-OH) che viene:
–
-precedentemente attivato (es. carbodiimidi + HOBt vedi slides lez. sintesi peptidica), e poi
aggiunto al reattore in cui avviene la sintesi
-oppure, attivato in situ (es. PyBOP, DIPEA)
qualitativa dell’avvenuto attacco (es. test Kaiser),
5 Verifica se presenti ancora -NH liberi,
2
procedere con un secondo step di coupling (identico al punto 4)
6 CAPPING: protezione degli eventuali -NH del primo amminoacido non ancora reagiti, in modo
2
da far procedere la sintesi secondo l’ordine stabilito dal peptide voluto (evitare che il terzo
amminoacido si attacchi al primo e non al secondo)
Deprotezione dell’-NH
7 della catena principale del secondo amminoacido
2
Trattandosi di Boc-SPPS, verrà condotto in ambiente acido: TFA/CH Cl al 30%, a freddo.
2 2
→
8 Attacco del terzo amminoacido (Fmoc-L-Lys(Z)-OH) vedi step 4
qualitativa dell’avvenuto attacco (es. test Kaiser),
9 Verifica se presenti ancora -NH liberi,
2
procedere con un secondo step di coupling (identico al punto 8)
Deprotezione dell’-NH
10 della catena principale del terzo ed ultimo amminoacido
2
Trattandosi di Boc-SPPS, verrà condotto in ambiente acido: TFA/CH Cl al 30%, a freddo.
2 2
11 Distacco del tripeptide dalla resina
Trattandosi di Boc-SPPS avremo le seguenti possibilità:.
• HF → Peptide acido
• /MeOH → Peptide carbossammide
NH
3
• → Peptide idrazide
NH NH
2 2
• MeOH/TEA → Peptide metilestere
12 Precipitazione del peptide staccato dalla resina, purificazione e caratterizzazione.
6) Evidenzia i gruppi protettivi presenti. Che protezioni ortogonali proporresti per i seguenti
amminoacidi, se possibili, per usarli in SPPS e a quale gruppo funzionale?
Tutti quelli che troverete sono esempi di gruppi protettivi alternativi, per completezza riguardare le slides
7) Qual è la struttura chimica di HOBt, a cosa serve e come si usa?
L’idrossibenzotriazolo è una molecola organica che viene principalmente utilizzata per
sopprimere la racemizzazione delle molecole chirali e per migliorare l'efficienza della
sintesi peptidica. La sintesi peptidica comporta la condensazione del gruppo amminico di
aminoacidi protetti (sulle catene laterali) con un estere attivato. HOBt è usato come