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Calcolo dei saldi e dei giorni di permanenza

Dopo di che calcolate Saldi (somma dei movimenti pregressi alla data valuta di ciascuna delle operazioni) e i corrispondenti giorni di permanenza:

Conto scalare al 31 marzo 2020

Movimenti Saldi Valuta Giorni Numeri
D A D A D A
5000 5000 02/01/2020 21-2 = 19 15000 10000
21000 13000 21/01/2020 (31-21)+3 = 13 23000 13000
1000 12000 10/02/2020 (29-10)+28 = 47 1000 12000
5000 7000 28/03/2020 31-28 = 3 Totale numeri D A

Per quanto riguarda il calcolo dei giorni, il secondo saldo avere (quello da 10000 euro) permane dal 21 gennaio alla fine del mese di gennaio (che ha 31 giorni, per cui si tratta di dieci giorni) e successivamente 3 giorni a febbraio. Dunque il totale dei giorni è 13.

Calcolo simile viene fatto per il saldo dare da 12000 euro: permane dal 10 di febbraio fino al 28 marzo. Quindi, si tratta di 19 giorni a febbraio (che ha in totale 29 giorni, visto che siamo in anno bisestile. Da questi vanno tolti i primi 10) a cui vanno aggiunti i 28 giorni di marzo. In totale fanno 47 giorni.

Come vedete

Nell'apertura di credito in conto corrente i saldi dare (prevalenti) si alternano con i saldi avere. Quindi occorrerà calcolare separatamente numeri dare e numeri avere perché il tasso debitore - che unitamente ai numeri determina gli interessi da voi dovuti alla banca - va applicato ai saldi dare mentre il tasso creditore – che vi consente di calcolare gli interessi lordi che la banca vi deve sui saldi avere - si applica ai numeri avere.

Conto scalare al 31 marzo 2020

Movimenti Saldi Valuta Giorni Numeri D A
5000 5000 02/01/2020 21-2 = 19 5000*19 D A
15000 10000 21/01/2020 31-21+3 = 13 10000*13 D A
23000 13000 03/02/2020 10-3 = 7 13000*7 D A
1000 12000 10/02/2020 29-10+28 = 47 12000*47 D A
5000 7000 28/03/2020 31-28 = 3 7000*3 D A

Totale numeri D A

Con il totale dei numeri si possono poi calcolare gli interessi creditori lordi (interessi attivi lordi) e gli interessi debitori (interessi passivi).

Movimenti Saldi Valuta Giorni Numeri D A

5000 5000 02/01/2020 21-2 = 19 95.000

15000 10000

21/01/2020 31-21+3=13 130.00023000 13000 03/02/2020 10-3=7 91.0001000 12000 10/02/2020 29-10+28=47 564.0005000 7000 28/03/2020 31-28=3 21.000

Totale numeriD A771.000 130.000

Quindi, gli interessi attivi lordi sono pari a:

Numeri avere*tasso creditore*100/(giorni dell’anno*100) = 130.000*0,01/36600 =0,035 euro

IattiviRicordate che il 2020 è bisestile!

Gli interessi passivi sono pari a:

I = Numeri dare * tasso debitore*100/(giorni dell’anno*100) = 771.000*6,5/36600 = 136,926passivi

Le competenze sono pari a

Interessi attivi lordi = 0,035 euro

Ritenuta fiscale = 0,035*0,26 = 0,009

Interessi attivi netti = 0,035-0,009 = 0,026

Totale competenze a credito del cliente = 0,026 euro

Interessi passivi = 136,926

Spese di tenuta conto e spese per le operazioni = 10+0,2*5 = 11 euro

Totale competenze a debito del cliente =-136,926-11 = -147,926

Il costo dell’apertura di credito è

R = (Competenze a debito del cliente/Numeri dare)*366 = (147,926/771.000)*366 = 7,02%

Domanda 31) Le due

alternative coerenti valide sono l'acquisto di una call e l'acquisto a termine. Sotto trovate la rappresentazione grafica delle due soluzioni:

Profitti e perdite in p.i.

Punto di pareggio opzione call 11050+10=11060 p.i.

Prezzo di acquisto a termine 11080 p.i.

Prezzo di esercizio call 11050 p.i.

Valore dell'indice a scadenza in p.i.

Premio dell'opzione call -10 p.i.

2) L'indice è effettivamente salito di valore ma non a sufficienza per generare un profitto dalle posizioni speculative aperte.

Infatti, nel caso dell'opzione, poiché il prezzo di esercizio di questa è 11050 p.i., non vale la pena di esercitare il diritto, dato che l'indice vale meno di questo prezzo (11020). L'opzione sarà lasciata andare perdendo il premio.

Se la speculazione fosse stata impostata usando il contratto a termine invece, l'acquisto dell'indice sarebbe stato inevitabile. Il prezzo a termine sul contratto è 11080 p.i.. Tale prezzo

viene pagato per avere in cambio un sottostante che vale 11020 p.i. con una perdita di 60 p.i.. L'alternativa più conveniente sarebbe dunque stata l'opzione. Si noti che l'opzione è in ogni caso più conveniente dell'acquisto a termine visto che il punto di pareggio dell'opzione (11060) è inferiore al punto di pareggio del contratto a termine 11080. Quindi acquistando l'opzione, oltre a mettere un tetto massimo alle perdite, cosa che nel caso del contratto a termine non è possibile fare, si guadagnano in ogni scenario come minimo 20 p.i. in più che usando il contratto a termine. Naturalmente per conoscere il guadagno o la perdita in termini monetari dovreste conoscere il valore in euro di un punto indice... ESERCIZI DI CONSOLIDAMENTO: LA GESTIONE DEGLI INTERMEDIARI E I MODELLI DI MISURAZIONE DELL'ESPOSIZIONE AL RISCHIO DI INTERESSE Questo materiale aggiuntivo contiene alcuni esercizi ulteriori rispetto a...quelli di base. Si tratta di domande che vogliono in primo luogo portarvi a consolidare i concetti già visti ma anche a farvi riflettere su altri aspetti dei problemi che sono stati affrontati. Nell'incontro che avrete con i docenti incaricati delle esercitazioni potrete fare domande sia sugli esercizi la cui soluzione è stata già presentata nei filmati relativi agli esercizi di base sia su queste domande aggiuntive. Una di queste vi consente di ripassare un argomento già affrontato per verificare che non ci siano dubbi. Capitoli del libro di riferimento: - Capitolo 14 (Il bilancio e alcuni principi di gestione delle banche) paragrafo 14.3; - Capitolo 9 (Fondi comuni di investimento) Caso 9.1 Come calcolare il NAV e paragrafo 9.6 Conflitti di interesse; - Capitolo 10 (Compagnie di assicurazione e fondi pensione) applicazione pratica Gestione delle assicurazioni; - Capitolo 15 (Gestione dei rischi nelle istituzioni finanziarie) paragrafo 15.2 Gestione del rischio.

tasso di interesse; Capitolo 8 (Regolamentazione bancaria e finanziaria) Paragrafo 8.2.4 Requisiti di capitale

Argomenti:

  • Gestione della banca
  • Rischio di interesse
  • Modelli di previsione dei tassi di cambio spot

ATTENZIONE:

  1. IL LIBRO CONTIENE UNA SERIE DI REFUSI NELLE FORMULE RELATIVE AI MODELLI DIGESTIONE DEL RISCHIO DI INTERESSE (in particolare relativamente al Duration gap)
    Per i riferimenti corretti, guardate quello che è segnalato nel file denominato RefusiTesto di Riferimento.doc inserito nella cartella DescrizioneCorso nella sezione Sessions del Blackboard della vostra classe;
  2. Le espressioni del libro "Capitale netto" e "Capitale proprio" riferite al modello del duration gap e all'equity multiplier sono equivalenti ai termini Mezzi propri e Patrimonio netto. Tutti e quattro questi termini sono traduzioni della parola inglese equity.

Domanda 1

Con riferimento al bilancio delle banche italiane e alle condizioni di equilibrio economico della loro

gestione:

  1. si formuli la rappresentazione completa del conto economico nella forma scalare, evidenziando le singole voci e i diversi livelli di risultati parziali fino al risultato finale;
  2. si spieghi, in particolare, il diverso significato del margine d'interesse e del margine d'intermediazione;
  3. si illustrino le modalità di determinazione e il significato degli indicatori di redditività del ROE e del ROA, evidenziando e spiegando la formulazione analitica dell'equazione che consente di collegarli l'uno all'altro.

Domanda 2A proposito dei modelli di misurazione e di gestione del rischio di tasso di interesse:

  1. fornite una definizione di income gap e di duration gap e spiegatene - anche ricorrendo alle formule matematiche - la differente modalità di utilizzo al fine della misurazione del rischio di tasso di interesse. Esaminate il caso di una banca che presenti alla fine dell'anno la seguente situazione patrimoniale semplificata Mil.
di valore di mercato, per ciascuna categoria di attività e passività.
Categoria Attività Passività
Vita residua 8 mesi 1.250BTP
Vita residua 24 mesi 2.000Obbligazioni corporate
Vita residua 18 mesi 1.500Certificati di deposito a tasso fisso
Vita residua 18 mesi 1.250Obbligazioni a tasso variabile
Vita residua 10 anni 3.500Mutui ipotecari a tasso variabile
Vita residua 2 anni 4.500Mutui ipotecari a tasso fisso
7.500Depositi in c/c
750Debiti interbancari a tasso fisso
1.250Patrimonio
Sapendo che l'orizzonte temporale di riferimento è pari a 12 mesi, che il 10% dei depositi in c/c è considerato dal management non sensibile alle variazioni dei tassi di mercato e che i contratti di prestito non prevedono l'opzione di rimborso anticipato, calcolate l'esposizione al rischio di tasso di interesse, espresso in termini di valore di mercato, per ciascuna categoria di attività e passività. Formattazione del testo

Di income gap, della banca (esplicitate chiaramente i calcoli effettuati e il loro significato);

Valutate l'impatto della variazione attesa dei tassi sul conto economico previsto utilizzando la income gap analysis della banca sapendo che gli analisti prevedono una riduzione dei tassi di interesse, nel corso dei successivi 12 mesi, pari a 0,75%.

Domanda 3

La banca Giac presenta il seguente stato patrimoniale espresso "a valori di mercato"

ATTIVO PASSIVO
Attività liquide Depositi
Titoli Obbligazioni
Prestiti Patrimonio N.
TOTALE TOTALE

La duration media dell'attivo è 3,5 anni, quella del passivo è 2,5 anni. Tenendo conto dei dati esposti, affrontate i seguenti punti:

  1. Definite come si calcola il duration gap (la "formula" tanto per intendersi)
  2. Misurate l'impatto sul valore di mercato del patrimonio netto di una variazione dei tassi dal 5% al 4,5%. Quale sarà il valore di mercato del patrimonio?
  1. Calcolate il tasso di interesse reale in dollari statunitensi e in euro.
  2. Spiegate come potrebbe influenzare la decisione di investire in dollari statunitensi o in euro.
  3. Calcolate il tasso di cambio a termine del dollaro EURUSD che equilibra i tassi di interesse relativi.
  4. Spiegate come potrebbe influenzare la decisione di coprire il rischio di cambio.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
90 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher zorzanna di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sistemi e Intermediari Finanziari e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano o del prof Gigante Gimede.