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Sistema muscolare di Mézières

Mézières raggruppa il sistema muscolare in 4 catene composte da più muscoli di cuiognuno rappresenta un anello della catena:

  1. CATENA POSTERIORE: è la più estesa ed è formata da muscoli profondi e superficiali che vanno dalla linea occipitale fino alla punta dei piedi.
    • Livello cranio sacrale: trapezio e gran dorsale superficialmente; romboidi, elevatore scapola e i dentati sul piano medio; erettore della colonna ed interspinosi profondamente.
    • Regione posteriore dell’arto inferiore: semimembranoso, semitendinoso, bicipite, adduttori, popliteo, gemelli, plantare, tibiale posteriore, flessori plantarie delle dita.
  2. CATENA ANTERO INFERIORE: è formata dal tendine centrale, dal diaframma, dall’ileopsoas e dalla fascia iliaca.
  3. CATENA ANTERIORE DEL COLLO: è formata dai muscoli piccolo e grande retto, dal lungo del collo e dal tendine centrale che collega il rachide cervicale al diaframma e all’asse viscerale.
  4. CATENA

ANTERIORE DEL BRACCIO: è formata dai muscoli coraco brachiale, bicipite, brachiale e brachioradiale e dai muscoli pronatori e supinatori dell'avambraccio. Catena molto retratta filogeneticamente, di cui questo accorciamento cronico determina la flessione del gomito, la pronazione dell'avambraccio e l'intrarotazione di tutto l'arto superiore ad opera del gran dorsale e rotondo posteriormente e del gran pettorale anteriormente.

Mézières si avvale anche di una metodologia di osservazione del paziente che risulta "posturalmente perfetto" se:

Anteriormente: a piedi uniti si toccano calcagno e punta degli alluci, malleoli interni, polpacci, ginocchia e cosce in alto. Anche, capezzoli, clavicole, spalle e processi mastoidei sono sullo stesso livello. Ombelico al centro, triangoli della taglia simmetrici e testa in asse senza rotazioni o inclinazione.

Lateralmente: il braccio non deve ricoprire la linea del dorso ma devono essere visibili 2/3

anteriori ed 1/3 posteriore. Linea mammillo-pubica (dai capezzoli albacino) dritta; scapole non sporgenti, le ginocchia si toccano così come calcagnoe punta degli alluci, malleoli interni e polpacci; le ginocchia non sono flesse e nonsono recurvate. Testa né in antepulsione né in retropulsione.

Posteriormente: processi mastoidei, spalle ed angoli inferiori delle scapole sulla- stessa linea. Colonna vertebrale dritta con apofisi spinose in asse. Bacino non inrotazione e ginocchia, polpacci e malleoli interni devono toccarsi.

Il metodo Mézières si avvale dunque di “3 squadre di messa in tensione” o “3 posizioni distiramento globale”:

prima squadra: posizione supina con le gambe elevate a 90° (è fondamentale- mantenere l’allineamento di occipite, scapole e sacro, così come nella posturaeretta; le braccia sono extraruotate; il sacro si deve mantenere a terra).

seconda squadra: posizione seduta con il tronco a

90° rispetto alle gambe.- terza squadra: appoggio al suolo dei piedi con il tronco flesso a 90°.-Una seduta dura in tutto dura circa 45’ - 1 h (compresa la prima parte di riscaldamento aterra, insieme alla respirazione diaframmatica).Ogni posizione va mantenuta per 15’ circa, sempre accompagnata da respirazionidiaframmatiche.Riassumendo, Mézières inverte totalmente la correlazione che c’è tra forma e funzione(forma: come io mi pongo nello spazio, quindi la postura; funzione: come il corpofunziona).Prima di lei si pensava che se un corpo non funziona bene la postura è errata.Lei, invece, sosteneva il contrario: “se la postura del corpo non è corretta, il corpo nonfunziona bene”.Mézières opera sulla riarmonizzazione della postura; la sua è una terapia riabilitativacausale: non cura il sintomo, ma la causa del sintomo.Mézières affermava che “il problema non è mai dove

Si manifesta il dolore”; voleva ripristinare l’allineamento dei segmenti corporei, perché sosteneva che l’uomo è schiacciato dalla forza peso, dalle sue emozioni, dagli stress psico-emotivi, dalle sue contratture muscolari, dalle sue perdite di elasticità nei muscoli… affermava che siamo schiacciati, e nel dire ciò, fa riferimento alla muscolatura posteriore, mai a quella anteriore, perché quelli della catena cinetica posteriore sono dei muscoli molto forti, in quanto si sovrappongono come le tegole di un tetto (es: la muscolatura che si inserisce nelle vertebre, come grande dorsale e trapezio; mentre davanti abbiamo i visceri) e sono molto uniti, sono forze muscolari che si sommano.

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Publisher
A.A. 2022-2023
5 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-EDF/01 Metodi e didattiche delle attività motorie

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher chtg di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tecniche posturali per un miglioramento della qualità della vita e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università San Raffaele Roma o del prof Di Nardi Antonino.