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Testo formattato
C CD D6Nella “distribuzione pentenaria” il confronto tra i punteggi avviene per fasce, mentre nei“punti Z” avviene:
A Sempre per fasce
B Tra i punteggi singoli
C Tra i punteggi e le fasce
D Tra i punteggi totali e le fasce
7Se si dovesse leggere statisticamente una prova, come si potrebbero ordinare cronologicamente le seguenti procedure:
A Misure di dispersione, misure a tendenza centrale, punteggi standardizzati
B Punteggi standardizzati, misure di dispersione, misure a tendenza centrale
C Punteggi standardizzati, misure a tendenza centrale, misure di dispersione
D Misure a tendenza centrale, misure di dispersione, punteggi standardizzati
8I punteggi accettabili dal punto di vista didattico nella distribuzione pentenaria sono:
A Quelli che cadono nelle prime 4 fasce
B Quelli che cadono nelle ultime fasce
C Quelli che cadono nelle fasce centrali
D Quelli che cadono nelle prime 3 fasce
9Nella “distribuzione pentenaria” i punteggi che gravitano intorno alla media si
A L'indice di difficoltà e l'indice di discriminativitàL'intervallo di variazione B L'indice di discriminatività C La distribuzione pentenaria D L'indice di difficoltà 4 Si riscontra la "non discriminatività" di un item nel momento in cui l'indice di discriminatività assume un valore: A Compreso tra 0,20 e 0,40 B Compreso tra 1 e 2 C Maggiore di 1 D Minore di 0 L'intervallo di valori che può assumere l'indice di discriminatività è compreso tra: A -3 e 3 B -2 e 2 C 0 e 2 D -1 e 1 Il quesito numero 8 di una prova somministrata ad un gruppo classe composto da 25 studenti presenta 10 errori; calcola l'indice di difficoltà del quesito: 25A %40 B %10 C %10 D %7 Per calcolare l'indice di discriminatività, le prove si suddividono in: A 5 fasce B 3 fasce C 4 fasce D 2 fasce Per calcolare l'indice di discriminatività le diverse prove vengono suddivise in fasce i cui estremi devono necessariamente contenere: A Un diverso numero di prove B Lo stesso numero di provestessonumero di erroriC Lo stesso numero diprove D Un diversonumero di errori9Se gli studenti che hanno ottenuto i risultati più bassi rispondono correttamente a unquesito possiamo dedurre che i valori dell'indice di difficoltà e quello di discriminativitàdell'item sono:A Entrambi alti
B In conflitto fra loro
C Entrambi bassi
D Uno basso e uno alto
10 Se sia l'indice di difficoltà che l'indice di discriminatività di un quesito sono altipossiamo presumere che tale quesito stimoli nei discenti:
A Capacità intellettualicomplesse
B Competenze econoscenze
C Abilità cognitive superficiali
D Conoscenze mnemoniche
18. Analisi di una ricerca sullaprogrammazione didattica (parte I) 1 Quandosi inizia una ricerca è necessario innanzitutto:
A Reperire i fondi utili
B Definire gli indicatori di valutazione
C Avere una preparazionemetodologica robusta
D Documentarsi
2Indicare cosa si intende per “problema” della ricerca:
A LaSulle metodologieD Sulle teorie6La ricerca qualitativa si basa principalmente su:A Dati numerici e statisticheB Osservazioni e intervisteC Esperimenti e manipolazioniD Analisi di documenti7La ricerca quantitativa si basa principalmente su:A Osservazioni e intervisteB Esperimenti e manipolazioniC Analisi di documentiD Dati numerici e statistiche8La revisione della letteratura scientifica serve principalmente per:A Ottenere informazioni sullo stato dell'arteB Verificare l'originalità della ricercaC Confrontare i risultati ottenuti con quelli di altre ricercheD Sviluppare nuove teorie9La metodologia di ricerca indica:A Il percorso da seguire per raggiungere gli obiettiviB Gli strumenti da utilizzare per raccogliere i datiC I criteri di selezione dei partecipanti alla ricercaD I risultati ottenuti dalla ricerca10La conclusione di una ricerca scientifica:A Riassume i risultati ottenuti e le conclusioni tratteB Descrive il processo di ricerca e le difficoltà incontrateC Propone nuove domande di ricercaD Offre suggerimenti per ricerche futureSull'uguaglianza formativa D Sulla programmazione Nella ricerca presentata lo strumento utilizzato è: A L'intervista orale B Una griglia C Il questionario D Il problem solving 7 Quando si origina "un problema": A Nel caso in cui si desidera migliorare la relazione con gli allievi B Nel caso in cui si desidera migliorare la didattica quotidiana C Quando il ricercatore avverte il bisogno di sperimentare nuove tecniche didattiche D Quando il ricercatore avverte un disagio e ha intenzione di superarlo 8 La ricerca illustrata ha inteso argomentare: A Sulla didattica di tipo innovativo B Sulla formazione degli insegnanti C Sulle tecniche di comunicazione più recenti D Sulla formazione in generale 9 Indicare cosa è mancato alla professionalità docente (rispetto alle altre professioni): A La prossimità alla ricerca B Una ricontrattualizzazione sistematica C La prossimità alle innovazioni tecnologiche D Una competenza di tipo psicologico 10 Uno dei limitiLa tipologia di programmazione adottata dai docenti coinvolti nell'indagine presentata è la seguente: A Programmazione per concetti BProgrammazione per obiettivi C Programmazione per sfondi integratori D Postprogrammazione 3 Un quesito intendeva indagare quanto è diffusa la prassi della valutazione formativa. Da esso è emerso che: A Il 78,5% ha risposto “fornire l'informazione necessaria per migliorare il processo formativo” B Il 58,5% ha risposto “fornire l'informazione necessaria per migliorare il processo formativo” C Non c'è chiarezza su questa fase della valutazione D I docenti rifiutano molti aspetti della valutazione formativa 4 Indicare quali sono gli strumenti di valutazione più diffusi nella scuola secondo l'indagine presentata: A Compiti scritti e prove oggettive di profitto B Interrogazioni orali e osservazione sistematica C Osservazione sistematica e prove oggettive di profitto D Compiti scritti e interrogazioni orali 5 Tra le metodologie didattiche più utilizzate emerge con chiarezza che: A La tecnologia abbia la meglio B Il cooperative learningsiamolto diffuso C La lezione abbia lameglioD Il problem solving sia molto diffuso6Dalle risposte sul concetto di individualizzazione è palese che la formazione universitaria:A Non sia sufficientemente attenta ai problemi legati alla didattica quotidianaB Non sia sufficientemente attenta ai problemi legati alla relazione con gli allieviC Offre un contributo abbastanza soddisfacente alla soluzione deiproblemi didattici D Offre un contributo poco soddisfacente allaformazione psicologica dei docenti7Sulla prassi dell'individualizzazione, saggiata mediante il quesito n. 7, è emerso che:A L'individualizzazione non è conosciuta dai docentiB Molti aspetti della prassi di tipo individualizzato sonopresenti nella scuola C Pochi aspetti della prassi di tipoindividualizzato sono presenti nella scuola DL'individualizzazione è molto conosciuta dai docenti8La personalizzazione nella scuola, secondo il parere degli insegnanti intervistati:A Risulta essere
una prassi consolidataB Risulta essere una prassi oramaisuperata C Sembra essere una prassipoco conosciuta D La si adopera nellaclasse solo in alcuni casi9L'aggiornamento del personale docente è stato visto da molti come:
- Un aspetto prioritario per migliorare la lororemunerazione
- Un itinerario di formazionealtamente professionale
- La logica conseguenza della loroformazione iniziale
- Un itinerario diformazione poco soddisfacente
10 Un aspetto positivo riscontrato dai docenti durante l'aggiornamento riguarda:
- L'aumento della motivazione adinsegnare
- L'aumento dellaretribuzione
- L'apprendimento di strategie didattiche dasperimentare
- L'apprendimento di metodididattici da applicare
20. Analisi di una ricerca sullaprogrammazione didattica(parte III) 1 Dallaricerca emerge che la formazione debbasempre di più:
- Radicarsi sulla ricerca e tener presenti le esigenze quotidiane del fare scuola
- Radicarsi sulla ricerca e tener presenti le esigenze