Anteprima
Vedrai una selezione di 6 pagine su 21
Concorso per Dirigente Amministrativo Enti Locali Comune - Svolgimento tracce I e II prova scritta  - Temi svolti con soluzione Pag. 1 Concorso per Dirigente Amministrativo Enti Locali Comune - Svolgimento tracce I e II prova scritta  - Temi svolti con soluzione Pag. 2
Anteprima di 6 pagg. su 21.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Concorso per Dirigente Amministrativo Enti Locali Comune - Svolgimento tracce I e II prova scritta  - Temi svolti con soluzione Pag. 6
Anteprima di 6 pagg. su 21.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Concorso per Dirigente Amministrativo Enti Locali Comune - Svolgimento tracce I e II prova scritta  - Temi svolti con soluzione Pag. 11
Anteprima di 6 pagg. su 21.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Concorso per Dirigente Amministrativo Enti Locali Comune - Svolgimento tracce I e II prova scritta  - Temi svolti con soluzione Pag. 16
Anteprima di 6 pagg. su 21.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Concorso per Dirigente Amministrativo Enti Locali Comune - Svolgimento tracce I e II prova scritta  - Temi svolti con soluzione Pag. 21
1 su 21
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

PROVA SCRITTA

in vari Concorsi Pubblici per il reclutamento di unità di personale dirigenziale

nel profilo professionale di Dirigente (Area Amministrativa)

La prova d’esame qui proposta è lo svolgimento di tutti i temi proposti nelle prove d’esame scritte

(prova I e prova II) di un concorso per dirigenti Area Amministrativa indetto dal Comune di Pisticci

nel 2019 e di cui si riporta uno stralcio del bando di concorso per presa visione delle conoscenze

tecniche e competenze attitudinali tipicamente richieste in questo tipo di concorsi.

La prova d’esame risulta suddivisa in 2 prove:

- Prova I, comprendente 3 temi su argomenti relativi alla gestione e direzione degli enti locali, con

un focus specifico sul ruolo direzionale del dirigente;

- Prova II, comprendente ulteriori 3 temi a carattere più tecnico/amministrativo sulle materie d’esame

come specificate nel bando di concorso.

Ogni tema è sviluppato con chiarezza e rigore, arricchito da esempi pratici e riferimenti normativi,

essenziali per una preparazione efficace. Ideale per chi desidera avere un vantaggio competitivo nel

processo di selezione. Approfitta di questa risorsa per affinare le tue competenze e affrontare il

concorso con sicurezza! Ciò ti permetterà di esercitarti in un contesto realistico, migliorando la tua

capacità di gestire il tempo e di articolare elaborati in modo chiaro e professionale.

Possono considerarsi 180 minuti a disposizione per lo svolgimento di ciascun tema.

Visita lo Store dell'Autore, per trovare altro materiale utile per questo ed altri concorsi!

https://www.skuola.net/universita/utente/alessioamore88 1

Sommario

Stralcio del Bando di Concorso 3

...........................................................................................................

Tracce dei temi della PROVA SCRITTA I 5

...........................................................................................

Tracce dei temi della PROVA SCRITTA II.......................................................................................... 6

Svolgimento dei temi della PROVA SCRITTA I 7

.................................................................................

Tema 1: Da Burocrate a Manager: L'Evoluzione del Ruolo Direzionale del Dirigente di un Ente

Locale 7

...............................................................................................................................................

Tema 2: "Assumere persone intelligenti e dare loro ordini non ha alcun senso: noi assumiamo

persone intelligenti affinché siano loro a dirci cosa fare". Il candidato commenti questa frase di

Steve Jobs con particolare riguardo al ruolo del dirigente comunale, dalla programmazione alla

gestione dei servizi pubblici locali. 10

................................................................................................

Tema 3: Il controllo di gestione negli enti locali richiede più che un adempimento formale o

burocratico , un cambiamento di mentalità e di cultura in chiave aziendalistica, privilegiando uno

stile di direzione per obiettivi e per risultati. Il candidato dopo aver esaminato il quadro dei controlli

negli enti locali tratti dal sistema dei controlli come strumento di direzione manageriale. 12

...........

Svolgimento dei temi della PROVA SCRITTA II 15

..............................................................................

Tema 1: Il candidato si soffermi sugli interventi del legislatore nell'ambito dei processi di riforma

della pubblica amministrazione nella direzione di realizzare un'amministrazione aperta, a partire

dalla legge sul procedimento amministrativo. 15

...............................................................................

Tema 2: I processi che concorrono alla formazione della strategia dell'ente per valutarne le

opportunità ed i vincoli allo sviluppo: dall'analisi dei problemi all'identificazione degli obiettivi

operativi. 17

........................................................................................................................................

Tema 3: La misurazione e la valutazione della performance organizzativa ed individuale: i vantaggi

derivanti dal processo di misurazione basato su un sistema di indicatori di performance secondo

criteri di valorizzazione del merito. 19

............................................................................................... 2

Stralcio del Bando di Concorso

[…] 3

[…] 4

Tracce dei temi della PROVA SCRITTA I 5

Tracce dei temi della PROVA SCRITTA II 6

Svolgimento dei temi della PROVA SCRITTA I

Tema 1: Da Burocrate a Manager: L'Evoluzione del Ruolo Direzionale del

Dirigente di un Ente Locale

Esempio di Svolgimento

L’evoluzione del ruolo del dirigente all’interno degli enti locali in Italia rappresenta un processo

complesso e significativo che riflette i cambiamenti nella pubblica amministrazione e le necessità

della società contemporanea. Questa trasformazione ha avuto avvio grazie a una serie di riforme

legislative, in particolare la legge n. 142/1990, che ha segnato un punto di svolta nella concezione e

nelle funzioni della dirigenza pubblica. Da allora, i dirigenti degli enti locali sono stati chiamati a

mutare il loro approccio: da meri burocrati a manager orientati al risultato, capaci di gestire le sfide

moderne con una visione strategica.

La legge n. 142/1990 ha introdotto per la prima volta il concetto di “dirigenza pubblica”, ponendo

l’accento sulla necessità di una gestione più flessibile e orientata ai risultati. Prima di questa legge, il

ruolo del dirigente si limitava a garantire la corretta applicazione delle norme e delle procedure

amministrative, con una visione prevalentemente statico-burocratica del funzionamento degli enti

locali. L'introduzione di questa norma ha rappresentato una svolta epocale, consentendo ai dirigenti

di esercitare un'autonomia di spesa e di decisione, permettendo così loro di progettare e implementare

politiche pubbliche più adatte alle esigenze delle comunità. È in questo contesto che si è cominciato

a parlare di “managerializzazione” della pubblica amministrazione. Con l'entrata in vigore della legge

n. 142/1990, si è creato un primo passo verso una maggiore responsabilizzazione dei dirigenti locali.

Questi ultimi sono stati dotati di strumenti per valutare le loro performance e rispondere alle

aspettative dei cittadini. Tuttavia, il passaggio da un’ottica burocratica a una manageriale ha richiesto

uno scambio culturale significativo all’interno degli enti, dove le dinamiche relazionali e la capacità

di gestione del personale sono diventate sempre più cruciali. Con la managerializzazione, i dirigenti

hanno dovuto sviluppare competenze che vanno oltre la mera amministrazione, includendo capacità

di leadership, problem solving e gestione strategica delle risorse.

Un ulteriore passo avanti si è avuto con la riforma del Titolo V della Costituzione che, nel 2001, ha

approfondito ulteriormente l'autonomia degli enti locali. Questo nuovo assetto ha reso necessario per

i dirigenti l'adozione di strategie gestionali più innovative e un approccio più orientato ai risultati.

Essi sono stati chiamati a lavorare in un contesto in cui le risorse disponibili erano limitate e le

7

aspettative dei cittadini sempre più elevate. Le logiche di gestione di un ente locale hanno cominciato

a doversi allineare alle dinamiche del mercato, con una crescente pressione affinché i servizi pubblici

fossero offerti con la stessa efficienza e qualità di quelli privati.

Il D.Lgs. n. 165/2001 ha introdotto norme più specifiche riguardo alla dirigenza pubblica, delineando

metodi di reclutamento e formazione che hanno privilegiato la competenza e la meritocrazia. Questa

norma ha contribuito a rafforzare la figura del dirigente come professionista del settore pubblico,

collegandone il compenso e le opportunità di carriera ai risultati ottenuti. Conseguentemente, il ruolo

del dirigente è diventato sempre più strategico: esso deve saper gestire le risorse economiche, umane

e materiali per raggiungere obiettivi predefiniti, nell'ottica di migliorare i servizi resi ai cittadini.

L’orientamento al risultato ha, di fatto, rivisitato il concetto di efficienza all’interno delle pubbliche

amministrazioni.

Le riforme hanno anche enfatizzato la necessità di un approccio più aperto all’innovazione,

richiedendo ai dirigenti di abbracciare tecnologie emergenti e modelli gestionali moderni.

L'importanza della digitalizzazione, ad esempio, ha trasformato modi di operare storicamente legati

alla carta e a processi burocratici lenti, permettendo una maggiore rapidità e semplificazione delle

procedure. In questo quadro, la digitalizzazione offre non solo strumenti innovativi per l’efficienza,

ma anche maggiori possibilità di interaction tra ente pubblico e cittadini. I dirigenti sono, quindi,

chiamati a comprendere e gestire questi strumenti tecnologici, per migliorare non solo i processi

interni, ma anche l’esperienza del cittadino.

Un aspetto cruciale nella managerializzazione della dirigenza pubblica è stato la promozione della

cultura dell'innovazione sociale. Questo implica che i dirigenti non debbano concentrarsi

esclusivamente sugli aspetti economici della gestione, ma siano anche in grado di interagire con la

comunità e recepire le esigenze sociali, adattando i servizi alle reali necessità dei cittadini. Diventa

fondamentale, quindi, sviluppare competenze relazionali e comunicative, nonché capacità di ascolto

attivo e di integrazione delle idee dei cittadini nel processo decisionale. In questo contesto, la

formazione continua diventa imprescindibile per i dirigenti locali. Le normative hanno iniziato a

sottolineare che è essenziale investire nella preparazione professionale dei dirigenti, affinché possano

affrontare le problematiche moderne con strumenti aggiornati e una mentalità aperta al cambiamento.

L'approccio alla leadership si è evoluto, integrando la necessità di essere visionari e innovatori, capaci

di anticipare le sfide e di costruire un team motivato e competente.

Infine, l'evoluzione del ruolo del dirigente negli enti locali riflette anche il mutamento delle

aspettative della popolazione nei confronti della pubblica amministrazione. I cittadini richiedono

8

servizi sempre più efficienti, trasparenti e rispondenti alle loro necessità. Pertanto, la figura del

dirigente pubblico deve ripensarsi nel continuo rispetto dei principi di trasparenza e accountability,

rendendo conto del proprio operato e garantendo la coerenza tra le promesse fatte e i risultati ottenuti.

In conclusione, la transizione da burocrate a manager degli enti locali ha segnato una tappa

fondamentale nello sviluppo della dirig

Dettagli
A.A. 2023-2024
21 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/10 Diritto amministrativo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alessioamore88 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto amministrativo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universita telematica "Pegaso" di Napoli o del prof Mirra Donato.