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L’Istat fornisce periodicamente informazioni sul processo di transizione dalla laurea
all’occupazione, attraverso indagini campionarie che rilevano la situazione dei giovani
a circa tre anni dalla fine degli studi, chiedendo loro di descrivere le modalità di ricerca
del lavoro, i tempi occorsi per il primo inserimento, il tipo di occupazione trovata, il
grado di coerenza fra loro svolto e formazione ricevuta all’università e molte altre
informazioni. Il quadro descritto da queste rilevazioni ha finora messo in evidenza la
gradualità e, in qualche modo, la lentezza della transizione. In molti casi l’inserimento
professionale si realizza soltanto dopo aver attraversato fasi di precario e di lavoro
occasionale ma, in ogni caso, entro cinque anni dal conseguimento del titolo oltre il 92
% dei laureati riesce a trovare un lavoro. Prima di analizzare i dati più recenti, relativi
all’indagine effettuata nel 2020 sui laureati del 2018, va ricordato che essi si sono
presentati sul mercato del lavoro in una congiunta particolarmente sfavorevole. Infatti,
nel periodo che va da ottobre 2018 ad ottobre 2020, il tasso di disoccupazione
giovanile è passato dal 33,6 % al 48,1%.