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Appunti degli studenti per corsi ed esami del Prof. Pampanin Stefano

La sopravvivenza delle strutture in cemento armato sottoposte ad azioni eccezionali non può essere affidata alla sola resistenza, per problemi di costi, si deve invece prevedere la fuoriuscita della struttura dal campo elastico con deformazioni plastiche anche rilevanti, senza tuttavia che essa pervenga al collasso. E' necessario pertanto che le strutture posseggano una adeguata duttilità. A livello del materiale, la duttilità si valuta sui legami costitutivi. Infatti assegnato un certo stato tensionale nel punto, l'area al di sotto del diagramma σ-ε rappresenta l'energia per unità di volume che il materiale ha immagazzinato. Allo scarico da tale punto solo una parte dell'energia viene restituita, se venisse restituita tutta si tratterebbe di un materiale elastico, l'aliquota che non viene restituita è stata dissipata plasticamente ed è asservita a salvaguardare l'intera struttura senza pervenire al collasso; di conseguenza il materiale presenta deformazioni permanenti allo scarico. In particolare la duttilità μ si definisce come il rapporto fra la deformazione ultima e la deformazione di snervamento, fornendo così un valore maggiore dell'unità.
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