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Concetti finanziari

WACC7 Nella stima del valore d'impresa i flussi di cassa levered sono attualizzati ad un tasso indicato con: Ke

8 In finanza il "free cash flow from operations" è definito anche: Flusso unlevered

9 In finanza il "valore residuo" indica il valore della strategia: Al termine del periodo a previsione esplicita

10 In finanza il "valore residuo" di una strategia è definito: Terminal Value (TV)

1 In finanza, "WACC" è l'acronimo di: Weighted Average Cost of Capital

2 In finanza, il WACC: È la media ponderata dei costi delle diverse fonti di finanziamento utilizzate dall'azienda

3 In finanza, il costo del capitale proprio esposto nel WACC non è, in realtà, un costo monetario, piuttosto è definibile come: Costo opportunità

4 In finanza, "CAPM" è l'acronimo di: Capital Asset Pricing Model

5 In finanza, il tasso privo di rischio esposto nel WACC indica: Il rendimento nominale

  1. In finanza, il rischio sistematico rappresenta: Il rischio "duro", non eliminabile
  2. In finanza, il Beta misura come reagisce il rendimento del capitale della società oggetto di analisi ad eventi: Riguardanti il mercato nel suo complesso
  3. In finanza, il Beta dell'intero portafoglio di mercato è per definizione pari a: 1
  4. In finanza i titoli con Beta > 1 sono indicati come: Titoli sovraesposti
  5. In finanza, il metodo più noto per il calcolo del beta (β) è senz'altro quello che utilizza: L'analisi di regressione semplice
  6. L'organizzazione tecnica: Si occupa della gestione delle risorse materiali dell'impresa
  7. L'organizzazione umana: Si occupa del complesso reticolo di rapporti che si realizzano tra gli individui che agiscono nell'azienda ed il sistema di comunicazioni e di circolazione delle informazioni in essa stabiliti
  8. L'autorità: È il potere legittimato

cioè riconosciuto da coloro che vi sono soggetti

All'interno di ogni area funzionale viene effettuata un'ulteriore suddivisione che può essere realizzata adottando:

Una struttura organizzativa multifunzionale, una struttura organizzativa divisionale, una struttura organizzativa amatrice, una struttura organizzativa a rete

L'organizzazione per funzioni:

È tipica delle imprese che attuano una produzione sostanzialmente standardizzata

L'organizzazione per divisioni:

È tipica delle imprese di grandi dimensioni che operano su una pluralità di mercati con un mix differenziato di prodotti

Le società:

Nascono dal contratto di società con il quale due o più persone conferiscono beni o servizi per l'esercizio in comune di un'attività economica allo scopo di dividerne gli utili

Le società in nome collettivo sono:

Società di persone

Le società in accomandita semplice

sono: Società di persone

Le società a responsabilità limitata sono: Società di capitali

Il Total Quality Management: È un metodo dinamico di conduzione aziendale orientato al miglioramento, al rinnovamento e all'innovazione continua della propria attività in risposta al variare dei bisogni del cliente e del comportamento della concorrenza

La customer satisfaction: è raggiungibile quando il cliente può disporre di un prodotto della qualità desiderata, a un prezzo equo, nei tempi di consegna richiesti

Nella fase storica di qualità artigianale: Ciascun lavoratore è responsabile al tempo stesso della realizzazione di un prodotto e della sua qualità

Nella fase storica della responsabilità dei capisquadra: Lo sviluppo delle grandi fabbriche comporta la formazione di squadre nelle quali i lavoratori sono raggruppati per tipo di mansione e ciascun gruppo è guidato da un caposquadra, lavoratore

esperto per quel tipo di mansione

Nella fase storica di ispezione e collaudo:

Con la crescita dimensionale delle fabbriche, il controllo ispettivo diviene una funzione a se stante, assegnata a persone esperte in questo compito

Nella fase di Controllo statistico della qualità:

Vengono introdotti nuovi metodi statistici di controllo campionario, basati sulla rilevazione il monitoraggio dell'andamento di parametri statistici rappresentati graficamente mediante i diagrammi di controllo

Nella fase del sistema della qualità:

Si passa da una logica quality control ad una logica quality assurance

Le fasi storiche dell'ordinamento della produzione alla qualità sono:

Qualità artigianale, responsabilità dei capisquadra, ispezione e collaudo, controllo statistico della qualità e sistema della qualità

La logica quality assurance è rivolta:

All'assicurazione della qualità del prodotto

I benefici di un'impresa che punta

alla qualità totale sono rivolti: Oltre che a se stessa, agli altri stakeholders1

La leva operativa esprime il grado con cui sono impiegati i: Costi fissi nell'attività operativa2

Il grado di leva operativa misura: L'elasticità dei Reddito Operativo al variare delle vendite3

La reazione del reddito operativo al variare dei volumi di vendita è denominata: Rischio operativo4

Una leva operativa più alta conduce a: EBIT e ROE maggiori5

Il grado di leva operativa (GLO) è esprimibile come: (ΔRO/RO) ÷ (ΔQ/Q)6

Il GLO funge da moltiplicatore sulle variazioni di Q per determinare: L'incremento o il decremento del risultato operativo7

Il maggiore rischio operativo di un'impresa rispetto a un'altra deriva, a parità di altri fattori, da: > CF; < MdC8

Il GLF è utile dal punto di vista concettuale per chiarire l'impatto: Degli oneri finanziari sul conto economico9

Grado di Leva Finanziaria (GLF) =

  1. Il Grado di Leva Complessiva (GLC) è esprimibile come: GLO x GLF
  2. Il Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria è un organismo di consultazione
  3. Il Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria è un'organizzazione internazionale istituita dai governatori delle Banche centrali
  4. Il Comitato di Basilea opera mediante linee guida, standard, raccomandazioni e accordi
  5. L'Accordo di Basilea I è datato 1988
  6. Con "Basilea 1", il coefficiente di ponderazione del Rischio di Credito d'impresa è pari al: 100%
  7. Nell'ambito di "Basilea I", il rischio di mercato configura l'insieme dei rischi bancari connessi all'attività di trading
  8. La logica seguita da "Basilea I" è stata quella di legare il rischio insito nel portafoglio attività delle banche con la rispettiva dotazione patrimoniale
  9. "Basilea I". La banca eroga un prestito privo di garanzia a un'impresa

privata per un valore di €1.000.000,00. Calcolare il Patrimonio di Vigilanza:$80000.009 "Basilea I". La banca concede una linea di creditoirrevocabile, con scadenza 2 anni, per un importo pari a1 milione. Il credito risulta utilizzato per 700 mila.Calcolare il Patrimonio di Vigilanza:$68000.0010 L'Accordo di "Basilea I" presentava molti limiti; traquesti:Copre solo i rischi di credito e di mercato1 Con "Basilea II", le banche hanno l'obbligo diaccantonare un capitale di vigilanza pari ad almeno:L'8% delle proprie attività ponderate per il rischio2 Con "Basilea II", i rating interni possono assumere duedifferenti versioni:Internal Ratings-Based Foundation; Internal Ratings-BasedAdvanced3 Il Trattato di "Basilea II" è articolato in:Tre pilastri4 Rispetto al primo Accordo, "Basilea II" introduce:Il Rischio Operativo5 Il Primo Pilastro di "Basilea II" è dedicato:Ai coefficienti

patrimoniali6 "Basilea II". Il metodo Standard consente alle banche:Di rivolgersi ad agenzie esterne per la valutazione del merito creditizio7 ECAI:External Credit Assessment Institution8 "Basilea II - Metodo Standard". Per le imprese private sono previste le seguenti ponderazioni di rischio:20%; 50%; 100%; 150%9 Il sistema "IRB" avanzato, previsto da "Basilea II", consente alla banca di stimare al proprio interno le seguenti componenti di rischio del credito:PD; LGD; EAD; M10 Uno tra i più importanti e noti modelli di scoring, che sfruttano la logica dell'analisi discriminante multivariata, è quello sviluppato da:Edward Altman1 Si definisce costo totale:Il totale dei costi2 Si definisce costo fisso:Un costo che non varia al variare della quantità prodotta3 Si definisce costo variabile:Un costo che varia al variare della quantità prodotta4 Nel diagramma di redditività, la linea dei costi fissi

è: Parallela all'asse delle ascisse

Nel diagramma di redditività, la linea dei costi variabili è: Inclinata

Nel diagramma di redditività, la linea dei costi totali è: Inclinata

Nel punto di break even, il profitto è: Nullo

Il margine di deficit: Implica un profitto negativo

Il margine di sicurezza è: Implica un profitto positivo

Una leva operativa alta è sinonimo di: Maggiore rischio e maggiore rendimento atteso

Nel diagramma di redditività, la linea dei ricavi è descritta dall'equazione: Y=x

Nel punto di pareggio: I ricavi sono uguali ai costi totali

Nel diagramma di redditività, la linea dei costi fissi è descritta dall'equazione: Y=k

Nel diagramma di redditività, y = k (1-a) è l'equazione che descrive: I ricavi di pareggio

Nel diagramma di redditività, Qx = Cf / (R-Cv) è l'equazione che descrive: La quantità di pareggio

Nella determinazione

variabili unitari= 10. Per calcolare il volume di pareggio, possiamo utilizzare la formula del Break Even Point: Volume di pareggio = Costi fissi / (Ricavi unitari - Costi variabili unitari) Sostituendo i valori dati nella formula, otteniamo: Volume di pareggio = 100 / (10 - 10) = 100 / 0 = infinito Questo significa che non esiste un volume di vendita che permetta di coprire i costi fissi con i ricavi e i costi variabili dati.
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Publisher
A.A. 2023-2024
175 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher LeoMe10x di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia e gestione delle imprese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universita telematica "Pegaso" di Napoli o del prof D'Angelo Eugenio.