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SLE=AV*RM
SLE=AV*EF
x
08. Definire il significato e la formula dell'indice ROA.
08. ROA , Return On attack, misura il guadagno che un attaccante si aspetta da un attacco riuscito rispetto alle perdite che
subisce a causa dell’adozione di misure di sicurezza da parte del suo bersaglio. Infatti il ROA è dato dal rapporto tra il guadagno
dal successo dell’attacco e la somma dei costi per l’attacco e i costi causati dalle contromisure.
Lezione 016
01. I modelli di analisi quantitativa del rischio sono influenzati da tre indicatori. Quale dei seguenti non è un indicatore?
collusione
x fattore di esposizione
rappresaglia
tempo critico
02. Quali sono gli indicatori che influenzano i modelli di analisi quantitativa del rischio?
02. Gli indicatori sono : tempo critico, rappresaglia e collusione. Il tempo critico rappresenta il fatto che l’asset ha valore
diverso nel tempo. La rappresaglia tiene conto del fatto che è possibile prevedere contrattacchi. La collusione tiene conto del
fatto che un attaccante può intervenire su più fronti in maniera coordinata.
Lezione 017
01. Lo Standard for Software Maintenance è:
x IEEE 1219
IEEE 1471
IEEE 1008
IEEE 828
02. L'ingegneria del software è la disciplina tecnologia e manageriale che riguarda
la progettazione e la codifica dei prodotti software
solo il test dei prodotti software
x la produzione sistematica e la manutenzione dei prodotti software
solo la distribuzione dei prodotti software
03. Lo Standard IEEE 610 riguarda:
Software Maintenance
Software and System Test Documentation
x Glossary of Software Engineering Terminology
Software Unit Testing
04. Quale è la differenza tra prodotto software e processo software?
04. Il prodotto software è quell’insieme di tutti gli artefatti che permettono l’utilizzo di un programma da parte di un utente:
codice, documentazione, prodotti intermedi come test, manuali. Il processo software è un insieme organizzato di attività
necessarie alla realizzazione del prodotto software da parte del team di sviluppo nei tempi, costi e con caratteristiche
desiderate di qualità.
Lezione 018
01. L'assenza di un modello del ciclo di vita corrisponde ad una modalità di sviluppo detta
design & fix
build & test
build & fix
x plan & correct
02. L'acronimo SDLC rappresenta:
Software Deployment Life Cycle
System Development Life Cycle
System Deployment Life Cycle
Software Development Life Cycle
x
03. L'ultima fase del ciclo di vita di sviluppo del software è:
la distribuzione
la codifica
la manutenzione
x l'analisi dei requisiti
04. Quali sono le fasi del ciclo di vita di sviluppo del software?
05. Che cosa si intende per modello di ciclo di vita?
04. Il ciclo di vita designa le varie fasi di un software, dalla concezione al ritiro. Questa metodologia (SDLC) è suddivisa in
alcune fasi: analisi dei requisiti, progettazione, implementazione o codifica, test, distribuzione o messa in opera e
manutenzione.
05. Il modello del ciclo di vita del software specifica la serie di fasi attraverso cui il prodotto software progredisce e l’ordine
in cui vanno eseguite, dalla definizione dei requisiti alla dismissione.
Lezione 019
01. L'acronimo SDD rappresenta:
System Design Document
Software Design Document
x Software Development Document
Software Design Data
02. Quale è la fase del SDLC più lunga?
x L'implementazione
L'analisi dei requisiti
La distribuzione
Il test
03. L'acronimo SRS rappresenta:
System Requirement Specification
Software Requirement Specification
x System Requirement Security
Software Requirement Security
04. La prima fase del ciclo di vita di sviluppo del software è:
la manutenzione
la progettazione
il test
x l'analisi dei requisiti
05. La matnutenzione che ha lo scopo di estendere il software per accomodare funzionalità aggiuntive è:
adattiva
perfettiva
x correttiva
preventiva
06. Descrivere le diverse tipologie di manutenzione.
06. Esistono diversi tipi di manutenzione:
• La manutenzione correttiva che consente di risolvere i difetti che possono sorgere.
È praticamente impossibile creare un prodotto perfetto in una volta sola. Alcuni problemi diventano visibili solo quando il
software viene utilizzato da un gran numero di utenti.
• La manutenzione adattiva che consente di adattare il software ad eventuali
cambiamenti
• Manutenzione perfettiva, che ha lo scopo di estendere il software per accomodare
funzionalità aggiuntive;
• Manutenzione preventiva (o software reengineering), che consiste nell'effettuare
modifiche che rendano più semplici le correzioni, gli adattamenti e le migliorie
Lezione 020
01. In quale dei seguenti modelli per ogni singola fase del ciclo di sviluppo, esiste una fase di test direttamente associata?
x a V
RAD
a cascata
iterativo
02. Quale dei seguenti modelli viene definito modello del ciclo di vita sequenziale lineare?
RAD
a V
x a cascata
a spirale
03. Nel modello a V il test di integrazione è la fase di convalida relativa a quale fae di verifica?
analisi dei requisiti aziendali
Progettazione del modulo
Progettazione architettonica
x Progettazione del sistema
04. Quale delle seguenti fasi di convalida è associata alla fase di verifica di analisi dei requisiti aziendali?
Test di integrazione
Test unitario
Test di sistema
Test di accettazione
x
05. Descrivere il modello a V.
06. Descrivere il modello a cascata.
05. IL modello a V è un modello SDLC in cui l’esecuzione dei processi avviene in modo sequenziale in una forma a V. È anche
noto come modello di verifica e convalida. Il V model è un’estensione del modello a cascata e si basa sull’associazione di una
fase di test per ciascuna fase di sviluppo corrispondente. I requisiti sono ben definiti e documentanti, la definizione del
prodotto è stabile.
Le fasi principali sono: Analisi dei requisiti (prima fase in cui viene avviata una comunicazione con il cliente per
comprendere i requisiti e le aspettative), Design del sistema (una volta chiari i requisiti bisogna progettare il sistema. Il
design riguarda la configurazione completa dell’hardware e della comunicazione per il prodotto in fase di sviluppo),
Progettazione architettonica (riguarda le specifiche architettoniche. Il trasferimento dei dati e la comunicazione tra i moduli
interni e con il mondo esterno è compreso in questa fase), Progettazione dei moduli (progetto interno dettagliato per tutti i
moduli del sistema), Fase di codifica (comprende la codifica vera e propria, il linguaggio di programmazione più adatto viene
deciso in base ai requisiti architettonici), fase di convalida che comprende test unitario (sui singoli moduli), test di
integrazione (per testare l’integrazione tra i moduli), test di sistema (controllo dell’intera funzionalità), test di accettazione
(test in ambiente utente).
06. Il modello a cascata è il primo modello di ciclo di vita di sviluppo del software. Viene definito anche come modello del
ciclo di vita sequenziale lineare: ogni fase deve essere completata prima che possa iniziare la fase successiva. In questo caso
i requisiti sono ben documentati, chiari e fissi, la definizione del prodotto è stabile, non ci sono requisiti ambigui, il progetto
deve essere breve.
Le fasi principali sono : Requisiti (raccolta di tutti i possibili requisiti del sistema), Progettazione del sistema (preparazione
del progetto del sistema - requisiti hardware e di sistema), Implementazione (Vengono sviluppati piccoli programmi chiamati
unità e poi successivamente integrati), Testing e Integrazione (integrazione dei moduli e test completo), Distribuzione del
sistema (distribuzione nell’ambiente del cliente), Manutenzione (Problematiche che si verificano nell’ambiente del cliente)
Lezione 021
01. L'acronimo RAD rappresenta:
Risk Application Deployment
x Rapid Application Development
Requirement Application Development
Rapid Application Deployment
02. Modellazione aziendale, Modellazione dei dati, Modellazione dei processi, Generazione di applicazioni e Test e fatturato sono le fasi di quale modello?
a V
iterativo/incrementale
a cascata
RAD
x
03. Descrivere il modello iterativo/incrementale.
04. Descrivere il modello RAD.
03. il modello iterativo non tenta di iniziare con i requisiti completi. Invece lo sviluppo inizia specificando e implementando
solo una parte del software che viene quindi rivista per identificare ulteriori requisiti. questo processo viene quindi
ripetuto producendo una nuova versione del software. Il modello iterativo divide il prodotto in piccoli blocchi.
Nel modello incrementale, l'intero insieme di requisiti è suddiviso in varie build. Durante ogni iterazione, il modulo di
sviluppo passa attraverso le fasi di requisiti, progettazione, implementazione e test. Ogni versione successiva del modulo
aggiunge funzioni alla versione precedente. Il processo continua fino a quando il sistema completo è pronto secondo il
requisito.
I risultati in questo caso si ottengono velocemente e periodicamente, è possibile sviluppare parallelamente, il progresso
può essere misurato, il test è molto più facile, la gestione del rischio è semplice e con ogni incremento viene consegnato il
prodotto operativo. Tuttavia questo modello richiede più attenzione da parte della direzione, possono sorgere problemi
architetturali dato che non tutti i requisiti vengono raccolti all’inizio, non è adatto a progetti troppo piccoli, la complessità
per la gestione è maggiore e la fine del progetto potrebbe non essere nota.
04. Il modello RAD (Rapid Application Development) è un modello che si basa sulla prototipazione e sullo sviluppo iterativo.
Lo sviluppo rapido di applicazioni è una metodologia che utilizza una pianificazione minima a favore della prototipazione
rapida. Un prototipo è un modello funzionante. Nel modello RAD i moduli funzionali vengono sviluppati in parallelo come
prototipi e vengono integrati per realizzare il prodotto completo per una consegna più rapida. Dato che non esiste alcuna
pianificazione è più facile incorporare le modifiche all’interno del processo di sviluppo. I progetti RAD seguono un modello
iterativo e incrementale e dispongono di piccoli team composti da sviluppatori, esperti di dominio, rappresentanti dei
clienti e altre risorse IT che lavorano progressivamente sul loro componente o prototipo.
L'aspetto più importante affinché questo modello abbia successo è assicurarsi che i prototipi
sviluppati siano riutilizzabili.
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