Estratto del documento

AC <MC

03. In presenza di un monopolio naturale, quale situazione rappresenta un caso di second best?

Coprire i costi con imposte in somma fissa

Fissare il prezzo a P = AC

Non intervenire nel mercato

Fissare il prezzo a P = MC

04. Qual è una condizione sufficiente per l’esistenza di un monopolio naturale?

Costi medi crescenti

Costi medi decrescenti

Bassa domanda di beni

Costi fissi elevati

05. In un monopolio naturale, se lo Stato vuole fissare un prezzo P = MC, cosa deve fare per coprire le perdite?

Applicare imposte in somma fissa (lump sum taxes)

Incrementare la domanda

Ridurre i costi fissi

Ridurre i costi marginali

06. Si fornisca un commento generale sulle cause di fallimento di mercato concentrandosi sul monopolio.

Lezione 017

01. Come vengono coperte le perdite in caso di tariffazione al costo marginale secondo Hotelling?

Con lump sum taxes

Con un aumento delle tariffe

Con finanziamenti privati

Con politiche della domanda

02. Cosa prevede la regola del costo marginale di Hotelling?

Prezzi superiori al costo marginale

Prezzi uguali al costo medio

Prezzi inferiori al costo marginale

Prezzi uguali al costo marginale

03. Nel modello di Hotelling, quale soluzione si adotta quando è difficile individuare una lump sum tax?

Discriminazione dei prezzi

Aumento delle tariffe medie

Sussidi diretti

Prezzo unico per tutti i consumatori

04. Nel modello di Hotelling, cosa prevede la tariffa di second best per un’impresa monoprodotto?

Tariffa inferiore al costo medio

Tariffa superiore al costo marginale

Tariffa pari al costo medio

Tariffa pari al costo marginale

05. Con riferimento al modello di Hotelling, secondo Boiteux e Ramsey qual è la relazione tra l’elasticità della domanda e la tariffa in caso di impresa

multiprodotto?

Elasticità e tariffa non sono correlate

Minore elasticità, tariffa più elevata

Elasticità costante, tariffa costante

Maggiore elasticità, tariffa più elevata

06. Si descrivano quali sono le possibili soluzioni per gestire i monopoli naturali non contendibili, e in che modo vengono stabilite le tariffe ottimali per i servizi

pubblici, facendo riferimento alle teorie di Hotelling e di Ramsey-Boiteux.

Lezione 018

01. La regolamentazione consiste nella definizione di regole contrattuali tra:

il banditore e gli offerenti

lo Stato e i consumatori

lo Stato regolatore e un’impresa

due imprese private concorrenti

02. Qual è l’obiettivo principale di un’asta secondo il modello di Harold Demsetz?

Estrarre la rendita del monopolista

Ridurre l’inefficienza dell’impresa pubblica

Minimizzare i costi di transazione

Migliorare la qualità del servizio

03. In un’asta perfetta, cosa deve fare l’impresa per vincere?

Offrire un prezzo non superiore al costo medio

Sopravalutare la propria offerta

Sottovalutare la propria offerta

Offrire un prezzo superiore al costo medio

04. Qual è uno dei rischi associati alle privatizzazioni?

Diminuzione della qualità del servizio

Maggior controllo pubblico sui servizi

Trasferimento a privati della rendita di monopolio

Maggiori barriere all’ingresso

05. Qual è uno dei vantaggi principali delle privatizzazioni?

Aumento delle barriere all’ingresso

Riduzione della competizione nel mercato

Aumento del potere politico-burocratico

Eliminazione delle inefficienze tecniche ed economiche

06. Si esaminino le diverse politiche per la concorrenza applicate in presenza di imprese pubbliche, descrivendo i meccanismi d’asta e di regolamentazione e le

sfide legate alla privatizzazione dei servizi pubblici.

Lezione 019

01. Qual è l’obiettivo della funzione di benessere sociale rawlsiana?

Garantire l’equilibrio tra ricchi e poveri

Massimizzare l’utilità dell’individuo con il livello minimo di utilità

Migliorare l’efficienza del mercato

Massimizzare l’utilità media della società

02. Secondo l’utilitarismo, quando è massimo il benessere collettivo?

Quando l’efficienza è massima

Quando lo Stato non interviene

Quando la somma delle utilità individuali è massima

Quando tutti gli individui hanno lo stesso reddito

03. Cosa richiede la risposta alla domanda su quale sia la “giusta” distribuzione del reddito?

Giudizi di valore

Un’analisi puramente economica

Un accordo scientifico

Una valutazione basata sull’efficienza

04. Da cosa dipende il benessere sociale secondo la funzione di benessere sociale?

Dal PIL di una nazione

Dal benessere degli individui che compongono la società

Dalla distribuzione delle risorse naturali

Dalla produttività del lavoro

05. Secondo la funzione di benessere sociale egualitaria, quando il benessere collettivo è massimo?

Quando il reddito è distribuito in base al merito

Quando ogni individuo gode dello stesso livello di benessere

Quando il tasso di povertà è minimo

Quando la crescita economica è costante

06. Quali sono le principali differenze tra la funzione di benessere sociale egualitaria, rawlsiana ed utilitaristica, e come ciascuna di esse affronta la distribuzione

del reddito per massimizzare il benessere sociale?

Lezione 020

01. La funzione utilitaristica considera la distribuzione del reddito come:

sempre diseguale

neutrale

inefficiente

sempre equa

02. Quale tra queste affermazioni caratterizza la funzione di benessere sociale utilitaristica?

Si concentra esclusivamente sull’efficienza delle allocazioni

Massimizza il benessere individuale a scapito del collettivo

Mira sempre a una distribuzione equa del reddito

Massimizza la somma delle utilità degli individui, senza considerare come essa è distribuita

03. Come si rappresenta graficamente la funzione di benessere sociale utilitaristica?

Con curve concave

Con curve di offerta e domanda

Con curve di indifferenza sociali lineari

Con curve convesse

04. Secondo la funzione di benessere utilitaristica, quale delle seguenti affermazioni è corretta riguardo all’allocazione ottimale?

L’allocazione ottimale è ottenuta migliorando il benessere dell’individuo più povero

L’allocazione ottimale si ottiene sempre con un’eguaglianza perfetta

L’allocazione ottimale può portare a forti disuguaglianze

L’allocazione ottimale riflette il miglioramento dell’efficienza economica

05. Nella funzione utilitaristica, quale condizione permette di massimizzare la funzione di benessere sociale?

Redistribuendo il reddito in modo equo tra tutti gli individui

Aumentando l’utilità di un singolo individuo anche a scapito di altri

Non redistribuendo affatto il reddito ù

Aumentando l’utilità di un solo individuo ma non a scapito degli altri

06. Si descriva il ruolo delle funzioni di benessere sociale, concentrandosi sulla funzione utilitaristica e sui suoi limiti. Si spieghi come questa funzione influenza

la distribuzione delle risorse all’interno di una società.

Lezione 021

01. Cosa permette di fare una scala di equivalenza?

Determinare il tasso di crescita del PIL

Stabilire il livello di tassazione per le famiglie a basso reddito

Valutare il livello di consumo di un singolo individuo

Confrontare il benessere economico di famiglie non omogenee tra loro

02. Qual è l’obiettivo dell’analisi della disuguaglianza?

Promuovere l’occupazione

Ridurre il debito pubblico

Misurare la concentrazione delle risorse in una popolazione di riferimento

Misurare la crescita economica

03. Cosa misura l’analisi della povertà?

La distribuzione del reddito tra i cittadini

La crescita economica di un Paese

La qualità dei servizi pubblici

Il numero di persone che si trovano in una situazione di deprivazione

04. Perché i dati sul reddito vengono considerati problematici?

Perché si basano sulle fluttuazioni del reddito

Perché non includono il consumo

Perché riflettono solo il ciclo vitale di un individuo

Perché includono solo le entrate in denaro e ignorano quelle in natura

05. Quale variabile economica è considerata più stabile per rappresentare il benessere di un individuo?

Spesa per consumi

Reddito netto

Reddito lordo

Reddito corrente

06. Si analizzino i concetti di disuguaglianza e povertà spiegando le principali variabili economiche utilizzate per misurare il benessere delle famiglie o degli

individui. Si discutano i limiti dei dati sul reddito censito, inclusa la distinzione tra reddito monetario e in natura, e si approfondisca l’importanza della scelta

dell’unità d’analisi e dell’uso delle scale di equivalenza per confrontare famiglie con caratteristiche diverse.

Lezione 022

01. Come viene definita la linea di povertà relativa?

Rispetto al livello di consumo calorico

Rispetto al reddito minimo

Rispetto al reddito totale

Rispetto al reddito mediano

02. Quale strumento grafico è comunemente usato per rappresentare la disuguaglianza del reddito?

Il grafico a torta

Il diagramma di Pareto

Il grafico a barre

La curva di Lorenz

03. Cosa accade quando due curve di Lorenz si intersecano?

La distribuzione con la curva più alta è più disuguale

Una delle due curve rappresenta una distribuzione più equa

Il confronto tra le distribuzioni diventa indeterminato

Le curve rappresentano lo stesso livello di disuguaglianza

04. Cos’è l’indice di Gini?

Un parametro che misura la disuguaglianza di genere

Un indice sintetico che misura la disuguaglianza del reddito

Un indicatore che misura la povertà assoluta

Un indice che misura la disuguaglianza solo nei Paesi sviluppati

05. Come si può interpretare graficamente l’indice di Gini?

Come la distanza tra il reddito mediano e il reddito totale

Come il rapporto tra il reddito massimo e il reddito minimo

Come la differenza tra il reddito più alto e quello più basso

Come il rapporto tra l’area tra la curva di Lorenz e la retta di equi-distribuzione e l’area totale sotto la retta

06. Si spieghi come viene misurata la disuguaglianza economica, facendo riferimento agli indici sintetici come l’indice di Gini e agli strumenti grafici come la

curva di Lorenz, e come si definisce e si misura la povertà relativa. Si descriva inoltre come la distribuzione del reddito varia in base alle caratteristiche familiari e

regionali in Italia.

Lezione 023

01. Quali sono i due modi principali per misurare l’impatto della protezione sociale?

Considerare solo il reddito lordo e la disuguaglianza

Misurare solo il livello di disuguaglianza

Confrontare i ta

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Scienze economiche e statistiche SECS-P/03 Scienza delle finanze

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher D_A di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Scienza delle finanze e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Platoni Silvia.
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