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ATTIVITA’ FISICA ADATTATA

1. Descrivi in modo sintetico ma esauriente il concetto di test e le sue finalità.

Il test è l’elemento di base di una qualsiasi valutazione motoria, serve a fornire un

valore oggettivo, che serve a quantificare la prestazione e ci fa capire se il soggetto è

o meno migliorato sulla base di dati accertati. I test costituiscono un controllo

periodico molto efficace e grazie all'analisi dei loro risultati è possibile mettere in

relazione la performance con le strategie di lavoro adottate. I risultati di un test si

basano sullo scostamento del proprio dato da un valore detto "norma del test". La

"norma del test" rappresenta quel valore di riferimento ottenuto dal campione sul

quale è avvenuta la standardizzazione del test. Per misurare la "norma del test" è

necessario identificare prima di tutto un indicatore della performance. Per esempio

per misurare la potenza aerobica di un soggetto si può utilizzare il Vo2max . In

questo caso il VO2max diventa l'elemento rappresentativo della potenza aerobica,

così come il tempo impiegato per percorrere 35 metri rappresenta la capacità di sprint

di un atleta. Per essere valido un test dev'essere fondato scientificamente e deve

fornire, per quanto possibile, risultati di tipo quantitativo trasformando i concetti

studiati (forza, rapidità, tempo di reazione ecc.) in dati (cm, sec, kg, m/s ecc.).

2. Descrivi in modo sintetico ma esauriente il concetto di validità, oggettività

e ripetibilità di un test.

Un test deve possedere alcuni requisiti essenziali: oggettività, attendibilità e validità.

Oggettività: i risultati ottenuti nel test non devono dipendere dall'intervento del

rilevatore, sia in fase di esecuzione che di analisi ed interpretazione dei risultati.

Attendibilità: i risultati ottenuti nel test devono descrivere senza errori la

caratteristica motoria misurata, ovvero, devono essere quanto più possibile precisi.

Ripetibilità: capacità di un test di dare i medesimi risultati nelle medesime condizioni

(ambiente, stato di forma operatore, ora di effettuazione, protocollo).

Affinché un test sia ripetibile deve esistere una correlazione di almeno l'80% tra i

risultati dello stesso test ripetuto in momenti differenti.

Validità : l'indicatore prescelto deve effettivamente misurare la caratteristica

prescelta, cioè deve correlarsi ad essa. lOM oARcPSD|9852982

3. Descrivi in modo sintetico ma esauriente in cosa consiste la valutazione

generale di un soggetto da eseguire prima dei test motori.

La valutazione generale di un soggetto prima dei test motori consiste nel valutare la

presenza di controindicazioni a determinate tipologie di attività ed eventuali

condizioni e bisogni speciali che richiedono di intraprendere un tipo di programma

dell’attività

adattato, in modo da garantire la sicurezza nello svolgimento fisica.

Quando si parla di valutazione delle condizioni generali di un soggetto generalmente

si fa riferimento a due grosse tipologie di valutazione: la valutazione dello stato di

salute e la valutazione corporea. La misurazione del peso corporeo è uno dei

parametri fondamentali per la caratterizzazione antropometrica di un individuo e,

insieme ad altri dati fondamentali (come la statura, la circonferenza della vita, la

misurazione della pressione arteriosa, il profilo lipemico e glucidico), un elemento

cruciale per valutare il rischio che ognuno di noi ha di ammalarsi. Proprio perché il

dell’individuo,

peso corporeo è correlato allo stato di salute presente e futuro è ormai

assunto condiviso da tutti che controllare il peso è un investimento per la salute.

Le valutazioni dello stato di salute principalmente utilizzate sono il calcolo del BMI

(body mass index) anche detto IMC (indice di massa corporea), e del WHR (rapporto

vita fianchi). Grazie al risultato del BMI attraverso la formula di:

peso in kg/statura in metri al quadrato, possiamo conoscere la situazione all'interno

della quale si trova il soggetto (sottopeso, normopeso, sovrappeso, obeso, grave

obesità). Il WHR invece viene utilizzato per valutare la distribuzione del grasso

corporeo. Essendo che la correlazione tra distribuzione di grasso corporeo e rischio di

patologie cardiovascolari è molto alto soprattutto quando questo si trova collocato

nella zona addominale (obesità di tipo androide), questo valore viene associato a

livelli più alti di glicemia, trigliceridi e pressione arteriosa.

4. Descrivi in modo sintetico ma esauriente la differenza tra fattori di rischio,

segni e sintomi.

Per fattori di rischio si intende una situazione che predispone un soggetto ad avere

una determinata problematica ma non significa che andrà incontro a tale

problematica, invece i segni sono qualcosa oggettivamente rilevante mentre il

sintomo è qualcosa che il soggetto percepisce e dichiara di cui non si può prendere

oggettivamente conoscenza. I principali fattori di rischio da indagare sono:

familiarità, stile di vita, ipertensione, dislipidemia, alterata glicemia a digiuno,

obesità (stato di infiammazione cronica di basso livello). Per segni e sintomi si

intende una situazione che è già collegata ad una patologia o ad un problema in atto.

l’attività

Tra i segni e sintomi da tener conto durante fisica sono: il dolore al torace,

collo, mandibola e braccia in quanto potrebbero essere sintomi di ischemia

coronarica; riduzione della frequenza respiratoria nel momento che il soggetto inizia

fare attività fisica, sensazione di fame d’aria durante il sonno o in posizione

a all’intensità

sdraiata, palpitazioni o tachicardia; senso di fatica non proporzionale

lOM oARcPSD|9852982

dell’allenamento; in presenza di questi segni e sintomi è sempre utile interrompere il

programma di attività motoria e rimandare il soggetto a un controllo specialistico.

5. Descrivi in modo sintetico ma esauriente l'utilità della valutazione

antropometrica in soggetti con bisogni speciali.

Per l’assenza d’invasività, la semplicità d’esecuzione, la portabilità, il basso costo e

l’antropometria

la disponibilità di valori di riferimento, è la tecnica di riferimento per

la valutazione della composizione corporea nella pratica clinica e nella ricerca

epidemiologica. L’ assenza d’invasività, la semplicità d’esecuzione e la portabilità

sono essenziali per una tecnica di valutazione dello stato nutrizionale che debba

essere utilizzata nella pratica clinica. La valutazione antropometrica dello stato

nutrizionale inizia con la misurazione del peso e della statura e il calcolo degli indici

Ciò consente una prima classificazione obiettiva di un’eventuale

pondero-staturali.

malnutrizione per difetto o per eccesso. La valutazione antropometrica dello stato

nutrizionale prosegue con la misurazione di pliche e circonferenze: le pliche

forniscono una misura di adiposità più diretta agli indici pondero-staturali; le

circonferenze sono utilizzate unitamente alle pliche per il calcolo delle aree muscolo

adipose degli arti e per la definizione della distribuzione del tessuto adiposo

sottocutaneo. In casi particolari, è utile misurare diametri e lunghezze segmentali: i

diametri sono utilizzati per la definizione della taglia corporea e le lunghezze

l’accrescimento

segmentali consentono di seguire in maniera più dettagliata corporeo.

La valutazione della composizione corporea in soggetti con bisogni speciali ci

permette di capire le caratteristiche morfologiche ovvero la struttura del corpo e la

composizione corporea. Ad esempio il rapporto tra la circonferenza vita/fianchi ci dà

indicazioni generali sulla morfologia del soggetto: ginoide se il soggetto accumula

grasso nella parte bassa o androide se accumula grasso nella parte alta. Questo è

importante perché statisticamente chi ha una conformazione androide ha una

maggiore predisposizione a incidenti cardiovascolari, in quanto l’accumulo nella

parte alta del corpo si correla ad un accumulo di grasso viscerale.

6. Descrivi in modo sintetico ma esauriente le implicazioni della

biomeccanica sul movimento articolare.

nell’azione,

Per definizione, il movimento umano consiste il fatto di muovere o di

muoversi, sia come mossa (o gesto) di tutto il corpo, sia di una parte di esso.

Il concetto che solitamente abbiamo sul movimento, è di un qualcosa di semplice e

istintivo. La stragrande maggioranza dei gesti che compiamo durante il giorno sono

automatici, riflessi. Guidando la macchina nessuno pensa a tutte le azioni che il

nostro corpo svolge per mettere in moto il veicolo, spostarsi nel traffico o

d’interazione

parcheggiare. In realtà, tutto ciò deriva da una straordinaria complessità

e coordinazione tra più sistemi, capaci di farci rendere il tutto estremamente

spontaneo. Tramite la sommatoria combinata di ogni singolo gesto segmentario, il

lOM oARcPSD|9852982

nostro corpo riuscirà a effettuare movimenti molto complessi come: il cammino, la

corsa, il salto, ecc. Qualsiasi tipo di movimento riusciamo ad esprimere, viene svolto

su i tre piani anatomici dello spazio (piano sagittale, frontale e trasversale).

Naturalmente, i movimenti effettuati, sia durante la vita quotidiana che durante le

azioni atletiche, non riguarderanno quasi mai un singolo piano (cosa che avviene ad

esempio lavorando sui macchinari di muscolazione), ma interesserà più piani

all’azione

congiuntamente. Se pensiamo ad esempio del cammino, il movimento sarà

svolto dagli arti inferiori e superiori lungo il piano sagittale, mentre il tronco si

muoverà lungo il piano trasversale; il movimento sarà quindi multiplanare. Il

complesso meccanismo, capace di permettere il movimento, dipenderà dai sistemi

scheletrico, nervoso e muscolare. Ne va da sé che il mancato funzionamento, o il non

corretto funzionamento di anche solo uno di essi, comporti delle importanti

disfunzioni (anche una totale perdita delle capacità) di compiere un qualsiasi

movimento, permettendoci, purtroppo, di capire che quello che prima era naturale e

all’improvviso “impossibile”.

scontato, verrà trasformato in

7. Descrivi in modo sintetico ma esauriente il concetto di valutazione

funzionale.

La Valutazione Funzionale è una metodica che si basa sulle conoscenze della

dell’esercizio

fisiologia e ha lo scopo di determinare la capacità funzionale di un

individuo affetto o no da alcune patologie (ortopediche o neurologiche).

l’insieme

Per Valutazione Funzionale si intende di tutte quelle azioni che servono per

la rac

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
28 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-EDF/01 Metodi e didattiche delle attività motorie

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher esamiok13 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Attività fisica adattata e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Iuliano Enzo.