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Asch e colleghi
04. Negli esperimenti dei campi estivi di Sherif e colleghi, gli obiettivi sovraordinati
incrementavano l'inerzia sociale
incrementavano l'ostilità tra i gruppi
incrementavano la polarizzazione di gruppo
riducevano l'ostilità tra i gruppi
05. Negli esperimenti dei campi estivi di Sherif e colleghi, gli obiettivi sovraordinati erano
obiettivi che potevano essere raggiunti solo nel caso in cui il leader del gruppo avesse adottato uno stile autocratico
obiettivi comuni ad entrambi i gruppi ma che i gruppi stessi non potevano raggiungere indipendentemente
obiettivi diversi tra i gruppi che potevano essere raggiunti indipendentemente dai gruppi
nessuna delle opzioni fornite
06. Negli esperimenti dei campi estivi di Sherif e colleghi, nella fase della riduzione del conflitto
vennero create le condizioni affinchè si creasse una situazione di interdipendenza negativa tra i gruppi
venne introdotto un obiettivo sovraordinato
venne chiesto ai partecipanti di svolgere un compito in cui dovevano dire quale delle linee presentate fosse della stessa lunghezza di quella disegnata dalla sperimentatore
i leader dei due gruppi assunsero uno stile democratico e permissivo, rispettivamente
07. Negli esperimenti dei campi estivi di Sherif e colleghi, in riferimento al rapporto tra i gruppi, nella fase del conflitto intergruppi si passava da una relazione
di interdipendenza negativa ad indipendenza
indipendenza ad una di interdipendenza positiva
indipendenza ad una di interdipendenza negativa
nessuna delle opzioni fornite perché non vi era alcuna fase di conflitto intergruppi
08. Preso complessivamente, il disegno sperimentale degli studi dei campi estivi di Sherif e colleghi era costitutito dalle seguenti fasi
socializzazione, ricognizione, mantenimento
formazione del gruppo, conflitto intergruppi, e riduzione del conflitto
groupthink, brainstorming, e riduzione del conflitto generato dal brainstorming stesso
valutazione della situazione e presa di responsabilità
09. Gli studi dei campi estivi di Sherif e colleghi erano
cross-sectional
longitudinali
nessuna delle opzioni fornite
meta-analitici
10. Descrivere gli studi di Sherif e colleghi dei campi estivi alla Robbers' Cave.
Lezione 034
01. Secondo il modello del contenuto degli stereotipi di Fiske e colleghi, essi variano sulla base delle dimensioni di
senso di colpa e compassione
competenza e calore
norme descrittive e norme prescrittive
rabbia e disprezzo
02. Descrivere il modello del contenuto degli stereotipi di Fiske e colleghi.
Lezione 036
01. La situazione in cui si ritiene che il gruppo al quale si sente di appartenere sia discriminato, svantaggiato in modo sistematico e viva in condizioni peggiori
rispetto ad un altro gruppo è chiamata
deprivazione relativa individuale
deprivazione assoluta individuale
deprivazione assoluta fraterna
deprivazione relativa fraterna
02. La situazione in cui si ritiene che il gruppo al quale si sente di appartenere sia discriminato, svantaggiato in modo sistematico e viva in condizioni peggiori
rispetto ad un altro gruppo è chiamata
nessuna delle opzioni fornite
deprivazione assoluta
deprivazione individuale
deprivazione egoistica
03. In situazioni di ingiustizia sociale, sembrerebbe che
la rabbia origini dalla percezione di ingiustizia mentre il disprezzo no
il disprezzo origini dalla percezione di ingiustizia mentre la rabbia no
sia la rabbia che il disprezzo originino dalla percezione di ingiustizia e che provochino le stesse risposte
sia la rabbia che il disprezzo originino dalla percezione di ingiustizia ma che provochino risposte diverse
04. Il tipo di deprivazione relativa che è più probabile che porti alla protesta collettiva è
la deprivazione relativa individuale
la deprivazione relativa egoistica
nessuna delle opzioni fornite
la deprivazione relativa fraterna
05. La deprivazione relativa è
uno stato oggettivo
uno stato soggettivo influenzato da condizioni oggettive
un compromesso
una tipologia di azione collettiva
06. Descrivere cosa si intende per deprivazione relativa fraterna e deprivazione relativa individuale considerandone anche gli esiti.
07. Descrivere le differenze tra rabbia e disprezzo nelle condizioni di ingiustizia sociale in relazione all'azione collettiva.
08. Descrivere e contestualizzare le strategie di mobilità individuale, creatività sociale e competizione sociale.
Lezione 037
01. Quando il gruppo privilegiato riconosce la disuguaglianza e reputa lo status quo illeggittimo può provare
tutte le opzioni fornite
compassione
indignazione
senso di colpa
02. Quando il gruppo privilegiato riconosce la disuguaglianza ma reputa lo status quo leggittimo
prova compassione
prova indignazione morale
prova senso di colpa
può manifestare una controreazione
03. Il privilegio può essere detto "invisibile" quando
nessuna delle opzioni fornite
il gruppo delle persone privilegiate lo da per scontato
il gruppo delle persone privilegiate reputa lo status quo illegittimo
il gruppo delle persone privilegiate prova senso di colpa rispetto al privilegio che ritiene di avere
Lezione 038
01. Nella prospettiva di Berry, la preferenza di acculturazione che prevede basso desiderio di mantenimento della propria cultura e alto desiderio di contatto
intergruppi è definita
integrazione
separazione
marginalizzazione
assimilazione
02. Nella prospettiva di Berry, la preferenza di acculturazione che prevede basso desiderio di mantenimento della propria cultura e basso desiderio di contatto
intergruppi è definita
assimilazione
marginalizzazione
integrazione
separazione
03. Nell'ambito del contatto tra gruppi, il contatto vicario
è una forma di contatto indiretto che può avvenire tramite mezzi come il cinema
nessuna delle opzioni fornite
è una forma di contatto indiretto che avviene tramite l'immaginazione
è una forma di contatto diretto
04. Nell'ambito del contatto tra gruppi, il contatto esteso
è una forma di contatto indiretto che avviene tramite l'immaginazione
è una forma di contatto indiretto
nessuna delle opzioni fornite
è una forma di contatto diretto
05. Nell'ipotesi del contatto di Allport, le precondizioni relative al fatto che il contatto abbia successo includono
un tipo di contatto che duri nel tempo e che sia positivo
tutte le opzioni fornite
il sostegno istituzionale al contatto
il fatto che il contatto avvenga in situazioni di parità di status
06. Nell'ipotesi del contatto di Allport, le precondizioni relative al fatto che il contatto abbia successo includono
nessuna delle opzioni fornite
un tipo di contatto di breve durata
un tipo di contatto altamente sporadico
il sostegno istituzionale al contatto
07. Nella prospettiva di Berry, la preferenza di acculturazione che prevede alto desiderio di mantenimento della propria cultura e basso desiderio di contatto
intergruppi è definita
marginalizzazione
assimilazione
separazione
integrazione
08. Descrivere il processo di acculturazione secondo la prospettiva di Berry.
09. Descrivere l'ipotesi del contatto di Allport.
Lezione 039
01. Descrivere le possibili funzioni positive dei gruppi.
Lezione 041
01. Descrivere le principali differenze tra comunità generative e non generative.
02. Descrivere cosa si intende per comunità non generativa.
Lezione 042
01. Uno dei maggiori esponenti della Scuola di Chicago è
Robert E. Park
Pennie Foster-Fishman
Urie Bronfenbrenner
James G. Kelly
02. Le dimensioni della comunità individuate da Campbell (2000) sono
dimensione emotiva, cognitiva, e comportamentale
nessuna delle opzioni fornite
dimensione psicologico-culturale, socio-strutturale, e spaziale
dimensione olistica e settoriale
03. Il termine utilizzato per riferirsi al "prendersi cura della generazione successiva alla propria" e, in tal modo, "della comunità nel suo complesso" è
deindividuazione
generatività
competenza
prosocialità
04. Il termine generatività viene utilizzato per riferirsi
nessuna delle opzioni fornite
al prendersi cura della comunità in generale prendendosi cura della generazione che viene dopo quella a cui si appartiene
al mettere in atto comportamenti di aiuto in situazioni di emergenza
ad intervenire per aiutare il prossimo quando si è in gruppo e ci si accorge che gli altri non interverranno
05. Uno dei maggiori esponenti della Scuola di Chicago è
Pennie Foster-Fishman
Robert E. Park
Roger Barker
Urie Bronfenbrenner
06. Descrivere cosa si intende per comunità generativa.
07. Descrivere la prospettiva ecologica della Psicologia di Comunità.
08. Descrivere i principi ecologici di Kelly.
Lezione 043
01. La nascita ufficiale della Psicologia di Comunità avviene
in Norvegia negli anni '90 del 1900
in Portogallo negli anni '60 del 1900
negli Stati Uniti negli anni '40 del 1900
negli Stati Uniti negli anni '60 del 1900
02. Definire il concetto di setting comportamentali secondo Barker.
Lezione 044
01. I setting comportamentali possono essere definiti come
un numero maggiore o uguale a due entità che tramite le loro reciproche interazioni costituiscono una struttura piuttosto organizzata che funziona in modo unitario (vale a
dire, "come un tutto").
nessuna delle opzioni fornite
quell'insieme di comportamenti specifici messi in atto durante un conflitto o durante una situazione di cooperazione, innescati dalle emozioni di base
"le architetture o le unità di base" della quotidianità in cui il fatto che le persone interagiscano in un dato ambiente genera degli schemi comportamentali regolari
02. Nell'ottica della Scuola di Chicago, il processo che fa si che le persone ed i gruppi facciano parte di una cultura comune e di una comunità in cui la coesistenza
è regolata dall'integrazione di ordine sociale e biotico è chiamato
competizione
successione
assimilazione
conflitto
03. Nella prospettiva di Barker, i "behavior settings"
tutte le opzioni di risposta fornite
incoraggiano l'emissione di alcuni specifici comportamenti
restringono i comportamenti che possono essere messi in atto
scoraggiano l'emissione di alcuni specifici comportamenti
04. Barker introdusse il concetto di
ciclo delle risorse
esosistema e microsistema
assimilazione e accomodamento
setting comportamentali
05. Tra i principi ecologici di Kelly troviamo
i setting comportamentali
l'interdipendenza e l'adattamento
la deprivazione relativa individuale
tutte le opzioni fornite
06. Tra i principi ecologici di Kelly troviamo
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
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