vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
APERTE PSICOLOGIA DEI
GRUPPI E DI
COMUNITA’
Prof.ssa Massullo Chiara
AGGIORNATE 2024
UNIECAMPUS COMUNITA’
PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI
Università e-Campus
LM51 PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Definire il concetto di entiatività e descrivere i fattori che la definiscono: è una proprietà
per cui i singoli individui appaiono come un gruppo, entità unica e distinta, un passaggio
della percezione da singoli individui a individui facenti parte di una comunità. I suoi fattori
per Cambell sono: destino comune, somiglianza e prossimità
Descrivere le caratteristiche del comportamento interpersonale e di quello in situazioni
di gruppo secondo Tajfel e i tre criteri che secondo questo autore aiutano a chiarire la
distinzione tra comportamento interpersonale e comportamento in situazioni di
gruppo: Secondo Tajfel bisogna fare una distinzione tra il comportamento interpersonale e il
comportamento in situazioni di gruppo. Infatti, egli afferma che il comportamento umano si
colloca lungo un continuum tra le polarità intergruppi e interpersonale; ciò vuol dire che
alcune azioni vengono compiute in quanto membri di un gruppo, mentre altre vengono
compiute in quanto persone singole. Un esempio di polarità intergruppo può essere quello di
un soldato che mette in atto delle azioni legate alla sua appartenenza di gruppo (quali
combattere contro certi individui appartenenti ad eserciti avversari); mentre, un esempio di
polarità interpersonale può essere quello di un individuo innamorato che metterà in atto
dell’amata
comportamenti particolari nei confronti considerandola nella sua specifica unicità.
Definire il concetto di interdipendenza del compito e riportare un esempio di
interdipendenza del compito positiva e negativa: - Il concetto di interdipendenza comporta
il fatto che il cambiamento di una parte del gruppo porterà a un cambiamento di tutto il
gruppo, nessuno escluso. Questa può declinarsi rispetto al destino comune, cioè quando un
insieme di indvidui diviene gruppo poiché si trova nella stessa situazione, nella stessa barca.
Un esempio può essere un gruppo di persone che viene preso in ostaggio in una banca, hanno
tutti lo stesso obiettivo che è quello di preparare una via di fuga e questo fa sì che si sentano
parte integrante di un gruppo. Un altro esempio è quello riportato da Lewin sugli ebrei, che
nel momento in cui hanno condiviso le persecuzioni razziali sono divenuti effettivamente un
gruppo dal punto di vista psicosociale. Questa seconda forma si basa su elementi puramente
psicologici; infatti, a differenza dell’interdipendenza del compito che presuppone
un’interazione diretta tra le persone, questa può essere sperimentata anche nei confronti di
individui che non conosciamo neppure e con cui non avremmo mai direttamente a che fare.
Descrivere il paradigma del gruppo minimo: Gli individui tendono a raggruppare anche le
persone in categorie sociali, sulla base delle loro caratteristiche. Affinché sia efficace, il
processo di categorizzazione richiede una quota di semplificazione; in altre parole, vengono
accentuate le somiglianze dei membri di una stessa categoria e le differenze tra i membri di
categorie diverse. Appianare le differenze intragruppo e accentuare quello intergruppo
facilita il riconoscimento dei membri e dei non membri di una data categoria. Così facendo,
la categorizzazione ci permette di organizzare e comprendere meglio il nostro mondo sociale.
Nell’ambito del paradigma del gruppo minimo, il semplice fatto di assegnare gli individui a
categorie sociali del tutto arbitrarie è sufficiente per dare luogo a discriminazione
dell’outgroup l’ingroup.
e favoritismo verso
Descrivere le funzioni dei riti di passaggio: I riti di passaggio come definiti da van Gennep
sono quei riti che segnano una transizione di ruolo o di status e possono essere esperienze
anche molto negative, dolorose o imbarazzanti come abbiamo visto prima
Descrivere il modello di socializzazione di Moreland e Levine:Il modello della
socializzazione di gruppo elaborato da Moreland e Levine prevede la suddivisione in cinque
fasi: 1)la prima fase è quella dell’esplorazione e in questa fase il singolo soggetto mette in
atto una ricognizione finalizzata a valutare quando il gruppo potrebbe essere in grado di
rispondere ai suoi bisogni e, al contempo, il gruppo si chiede quanto il nuovo membro possa
essere utile agli scopi del gruppo; 2) la seconda fase è quella della socializzazione,subentra
solo se la prima fase ha esito positivo e in questa fase il soggetto deve apprendere la cultura
del gruppo, le norme, le modalità di comportamento più appropriate e tale fase si conclude
quando il soggetto non è più considerato un neofita; 3) conclusa la seconda fase subentra la
l’individuo
terza fase che è quella del mantenimento e in tale fase il gruppo cerca per un suo
principale ruolo all’interno del gruppo e l’individuo trova nel gruppo la soddisfazione dei
propri bisogni (finché la terza fase si mostra vincente, l’investimento dell’individuo e del
gruppo si mantiene ad alti livelli); 4) nel momento in cui si riscontrano divergenze tra
individuo e gruppo, subentra la quarta fase che è quella della risocializzazione e in questa
fase l’individuo e il gruppo provano a trovare un nuovo equilibrio di cui entrambe le parti
riuscisse, l’individuo rimarrebbe
siano soddisfatte e nel caso in cui questa risocializzazione
nel gruppo; 5) nel caso di fallimento della risocializzazione subentra la quinta e ultima fase
che è quella dell’uscita dal gruppo a cui segue il ricordo e in questa fase l’esperienza
dell’individuo diventa parte della memoria del gruppo e l’individuo, a sua volta,rielabora
all’interno
individualmente il percorso compiuto di quel gruppo.
Descrivere la prospettiva di Bales sul funzionamento dei gruppi:, nel 1950 Bales propose
una prospettiva piuttosto interessante sulla vita dei gruppi partendo da due assunti. 1) I
piccoli gruppi esistono in funzione del raggiungimento di un obiettivo 2) i gruppi possiedono
una sorta di tendenza naturale all’equilibrio. Conseguentemente le attività del gruppo sono
considerate da Bales come orientate all’obiettivo del gruppo. secondo Bales esistono due
tipologie di comportamento che i membri del gruppo mettono in atto comportamento
strumentale, orientato al compito e quello espressivo, quello socio-emozionale.
Descrivere le principali definizioni del concetto di coesione di gruppo: Tra i fattori che
all’interno di un gruppo vi sono: la prossimità fisica, poiché la
incrementano la coesione
vicinanza generalmente produce un incremento delle interazioni, che a loro volta accrescono
l’orientamento
il gradimento reciproco; al compito, vale a dire che se per un individuo o un
gruppo è fondamentale la riuscita in un compito, la facilità con cui il gruppo raggiunge
l’obiettivo è un fattore determinante per la coesione; la competizione con un outgroup, infatti
quando si intensifica l’ostilità tra
(come dimostra Sherif nella sua ricerca a Robbers Cave),
gruppi, ciascun gruppo diventa più coeso al proprio interno; il successo del gruppo poichè,
nonostante a volte i gruppi rimangano coesi anche a seguito di un fallimento, i successi
all’interno del gruppo. La loro funzione è quella di cartelli
generano unità e coesione
segnalatori.
Definire cosa sono le norme sociali: le norme possono essere descritte come delle credenze
condivise riguardo la condotta più appropriata per un membro di un gruppo e rappresentano
dei fattori di comportamento che hanno rilievo in diverse situazioni, in diversi contesti. Esse
rappresentano delle aspettative che i membri del gruppo hanno gli uni nei confronti degli altri
rispetto ai comportamenti. Le norme aiutano a fornire stabilità e prevedibilità ed hanno il
ruolo di guidare il comportamento delle persone, in particolar modo in quelle situazioni che
sono nuove o comunque caratterizzate da incertezza
Definire il concetto di norma descrittiva e prescrittiva spiegando la differenza: Esistono
diversi tipi di norme, esse includono quelle descrittive e quelle prescrittive. Le norme
descrittive riguardano affermazioni coniugate al tempo presente (ovvero che descrivono
“è”). Esse sono fondamentalmente percezioni riguardo
come una situazione il
comportamento del gruppo. Dall’altra parte, le norme prescrittive riguardano affermazioni
coniugate al condizionale (ovvero che descrivono come una situazione dovrebbe essere).
Esse sono legate alla percezione di cosa le persone dovrebbero o non dovrebbero - fare
secondo il gruppo.
Descrivere cosa si intende per influenza normativa ed influenza informativa. Quello di
influenza normativa è il processo secondo cui le persone tenderebbero a conformarsi per
essere accettate dal gruppo e per evitare di essere derise dallo stesso, dunque per evitare la
disapprovazione a livello sociale.L’altro processo, diverso da quello appena descritto, è
– “influenza informativa” –
quello di ovvero quella legata a quanto ipotizzato da Festinger
–
secondo cui le persone tenderebbero a conformarsi al gruppo perché ritengono che
–
_specialmente in quelle situazioni ambigue, dubbie il gruppo sia una fonte di informazioni
affidabile, il gruppo possa fornire appunto delle prove della realtà, informazioni utili per
uscire dalla sensazione di incertezza.
Decrivere il fenomeno della polarizzazione di gruppo e la relativa spiegazione secondo
l'approccio dell'identità sociale. La polarizzazione di gruppo è una delle dinamiche
all’aumento
comunicative e di interazione che possono contribuire del conflitto. Il confronto
sulla posizione del proprio gruppo spinge i suoi componenti verso posizioni estreme e
dell’ingroup;
intransigenti, portandoli a ritenere ancora più valido e giusto il punto di vista
dal momento che questo avviene anche nel gruppo esterno, le posizioni si irrigidiscono in un
contrasto estremo che aumenta la forza dei legami con il proprio gruppo di appartenenza.
Quindi, le decisioni di gruppo possono essere più estreme, cioè polarizzate, della media delle
decisioni individuali precedenti alla discussione in gruppo. I tre fattori che spiegano meglio
questo fenomeno sono: 1) la polarizzazione mediante confronto che è un approccio che si
centra sulla desiderabilità sociale, affermando che attraverso il confronto con gli altri membri
del gruppo, le persone tendono a spostarsi verso posizioni più estreme, quando queste sono
apprezzate, per presentarsi sotto una luce ancora più